-One-shot: In love with a sinner.

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trinh89
view post Posted on 15/6/2009, 18:32




Titolo: In love with a sinner (Innamorato di un peccatore).
Autore originale: Agni.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: tutti i personaggi appartengono a Masashi kishimoto e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/2917055/1/In_love_with_a_sinner
Pairing: ItaNaru, one sided SasuNaru.
Rating: yaoi, lemon, M-Preg.


-One shot: In lvoe with a sinner.

Dicono che quando uno sta morendo di fame, dimentica ogni cosa, eccetto la fame.

Dimentica l'onore, l'orgoglio, la ragione, la razionalità e la logica.

Tutto ciò che ricorda è il fantasma del dolore nello stomaco che lentamente lo porta alla pazzia.

Quando quella fame penosa colpisce, non si può fare altro che accettare ciò che viene offerto.

Come dice il detto, i mendicanti non possono scegliere.

Qualche volta Naruto si chiedeva se la fame di amore fosse la stessa cosa. Se il bisogno di attenzioni e di affetto fosse accecante quanto la fame di cibo.

Ciò avrebbe di certo spiegato le sue azioni.

Dopotutto, l'uomo era un animale sociale. Aveva bisogno di attenzioni, rispetto, affetto, sicurezza e, soprattutto, amore. Aveva bisogno di tutte queste cose per mantenere il suo equilibrio mentale.

Perché se non le poteva avere, quell'oscurità nera come l'inchiostro causata dalla solitudine, lo avrebbero consumato e distrutto.

Qualche volta si chiedeva perché avere amici non fosse abbastanza. Perché era essenziale avere una famiglia? Perché era così essenziale avere qualcuno che condivideva lo stesso sangue e lo stesso nome per farlo sentire meno solo, meno abbandonato?

Ovviamente, non c'erano risposte alle sue domande per una persona come lui, una persona che non conosceva il significato dell'amore, della sicurezza e del l'appartenere. L'intero concetto di famiglia gli era alieno. Non lo capiva, perché non l'aveva mai avuto.

Stava morendo di fame. Aveva fame di amore e non importava da dove venisse.

Uchiha Itachi non era una persona che si sarebbe lasciato scappare un'opportunità del genere.

Il giovane, il cui nome era sinonimo di Satana, provò di essere il suo salvatore. Era diventato la sua ancora di salvezza. Naruto non poteva fare a meno di sottomettersi al bramato piacere che quel bellissimo corpo gli dava. Quelle mani gelide che cacciavano il vuoto; quelle labbra fini che sfioravano le sue lacrime invisibili. Quell'agonia di essere amato da Itachi, per lui era dolce come vino invecchiato.

Non importava che dormisse con il nemico, perché per un momento Itachi era il solo che riusciva a placare la sua fame.

Non sapeva quando quel bisogno di era trasformato in voglia, quando quella voglia era diventato desiderio e quando il desiderio era mutato in amore.

Non lo sapeva e non gli importava.

Era diventato uno schiavo delle carezze del moro, permettendo ad Itachi di dominarlo, permettendogli di godere del fatto che egli avesse il vessillo dell'onnipotente Kyuubi a ballare al suo ritmo. Dopo così tanti anni passati a vivere solo come un cane, Naruto era stanco.

Poteva elencare giù varie ragioni per odiare l'uomo che ora era in piedi davanti a lui. Dalle sue dita tinte di sangue a quegli occhi cupi, Itachi era coperto dalla testa ai piedi di peccato. Tuttavia Naruto non poteva odiarlo. Non quando il suo cuore agoniava ancora per il tocco del moro.

“La discendenza degli Uchiha non continuerà, Naruto-kun”. Disse, quella voce deliziosa era così blanda, così monotona. I suoi occhi si spostarono appena, per guardare il fagotto tra le sue braccia.

Naruto abbassò lo sguardo sul carico cullato nel suo abbraccio. Un bimbo con capelli neri come la pece e magnifici occhi azzurri ricambiarono il suo sguardo. Capì ciò che Itachi intendeva dire. Capì perché il ninja traditore era lì.

Itachi voleva uccidere il suo stesso figlio.

Naruto sorrise a se stesso, chinando lo sguardo su suo giglio, un figlio nato dal suo stesso corpo.

Uchiha Arashi.

Il villaggio di Konoha che lo aveva odiato nel corso della sua vita, ora gli dava il benvenuto a braccia aperte solo per via di questo bambino. Il bambino che credevano essere di Sasuke.

Quanto si sbagliavano.

Naruto si avvicinò lentamente verso Itachi e posò con attenzione Arashi sul pavimento di legno, ai piedi del suo amante. Il suo cuore si strinse di dolore al separarsi dal figlio, ma sapeva anche che Arashi aveva una lunga vita da vivere. Naruto sapeva dal profondo del suo cuore e della sua anima che Itachi non sarebbe stato in grado di uccidere suo figlio, anche se non aveva esitato a sterminare la sua famiglia.

“Fa pure. Voglio vedere se puoi anche solo alzare un dito contro di lui per fargli del male”. Sussurrò con massima sicurezza mentre si alzava per allontanarsi da loro.

Il suo cuore tuonò contro il suo petto, ma si trattenne. Itachi e Arashi erano le uniche due persone che amava. Quei luminosi occhi cerulei erano così simili a quelli di Naruto e allo stesso tempo erano diversi per il modo in cui lo scrutavano curiosamente. Mani paffutelle emersero dalla coperta spessa e si protesero verso di lui, ma Itachi non si mosse. Il bambino parve deluso di non ricevere risposta, perché le sue iridi scintillanti sembrarono vagare in cerca dell'altro genitore.

Il kunai che Itachi aveva afferrato per uccidere il proprio figlio, era fermo a distanza di sicurezza. Guardò confuso il tremore del suo braccio, intenzionato a muoverlo senza riuscirci. Gli occhi azzurri di suoi figlio lo guardarono di nuovo e poi si focalizzarono sull'arma affilata nella sua presa.

Il bimbo cercò immediatamente di raggiungerla. Come se il letale kunai fosse un giocattolo che il padre gli aveva portato. Quelle dita grassottelle coperte di la pelle fragilissima quasi afferrarono la lama. Itachi la spostò velocemente senza pensarci due volte.

Non voleva ferire quella pelle innocente.

Suo figlio gorgogliò deluso, quelle labbra minuscole tremarono, pronte a dar voce alla sua protesta. Voleva quella cosa appuntita che luccicava con la luce.
Itachi allontanò velocemente il kunai dalla vista del bambino e sollevò il capo per incontrare lo sguardo divertito di Naruto.

“E' tuo figlio Itachi. Il figlio che hai generato inconsapevolmente. Puoi davvero ucciderlo?” domando serio Naruto, mantenendo fermamente lo sguardo sui suoi occhi scuri. “Guardalo”. Disse Naruto, la voce che assumeva una nota leggermente disperata. Itachi fece come gli era stato detto e si trovò inchiodato dagli enormi e bellissimi occhi azzurri del suo unico figlio.

Mentre Itachi fissava il piccolo, così inutile e indifeso davanti a lui, non poté fare a meno di protendere una mano. Nel momento in cui le sue dita callose sfiorarono contro la guancia morbida, sentì qualcosa nascere in lui.

Era un istintivo bisogno di proteggere quella creatura.

La vista di suo figlio lo rendeva inerme, perché i suoi istinti paterni non gli avrebbero mai permesso di far del male al bambino. Osservò in modo assente come quella piccola mano si chiudeva intorno al suo dito in una presa stupefacente. Lentamente, il bimbo guidò il dito verso la sua bocca per il divertimento di Itachi. Era come se il piccolo non volesse far notare che il suo dito fosse diventato il suo nuovo gioco.

Itachi allungò il braccio libero e coccolò il figlio, meravigliandosi nella setosità dei suoi capelli. Fu premiato con un sorriso raggiante che riuscì quasi a strappargli un sorriso.

Realizzò che ora era padre anche se tutti credevano che quello lì di fronte fosse il figlio di Sasuke.

“Qual è il suo nome?” domandò Itachi, ancora incantato dai gesti del neonato. Naruto si avvicinò a loro e si sedette al suo fianco con un sorriso che illuminava i suoi bei lineamenti. “Uchiha Arashi”.

Itachi guardò il biondo dalla coda degli occhi, Arashi... conosceva quel nome. “L'ho chiamato come mio padre. Sasuke non era d'accordo, ma non gli ho dato scelta. Sono io che ho partorito dopotutto”.

Il moro inarcò un sopracciglio a ciò. Perché Sasuke avrebbe dovuto obbiettare su quel nome? Essere chiamati come il Quarto Hokage era un grande onore. Si voltò per guardare il suo compagno, quando quest'ultimo scoppiò a ridere. “Aveva già pensato ad un nome per il suo primogenito. Era molto arrabbiato quando l'ho chiamato Arashi. Cosa ne pensi Itachi? Dopotutto, Arashi è tuo figlio”.

Itachi abbassò lo sguardo pensoso, ghignando un po' quando vide il figlio succhiare il suo dito. “Calza a pennello”, mormorò come sollevò il bimbo tra le sue braccia, non abituato a tenere una creatura così delicata. Giudicando dalla risata divertita del suo compagno, poteva solo concludere che appariva tanto goffo quanto si sentiva lui in quel momento. Tuttavia, non poteva negare la soddisfazione di avere il proprio figlio tra le braccia.

Chinò leggermente il capo e affondò il naso tra i capelli dell'infante. “Ha otto mesi”. Sussurrò Naruto appoggiandosi alla sua spalla. Il biondo guardava il bambino con occhi brillanti di felicità. “Quando ho scoperto di lui, ero spaventato. Quella volpe bastarda si divertiva a tormentarmi e aveva deciso che se avessi avuto un bambino, la mia vita sarebbe stata ancora peggio”.

Itachi si accigliò al capo biondo appoggiato alla sua spalle. “Avevo persino considerato di lasciare Konoha per un istante. Quella notte ero così confuso e mi sentivo così impotente che sono andato alla casa del sakè più vicina e mi sono scolato lo stipendio di una missione intera in quella bettola. Quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato nudo sul letto di tuo fratello. Conveniente non è vero?” Naruto rise secco, mentre Itachi riduceva gli occhi a due fessure. Non era a suo agio con la cosa. Non voleva che qualcun altro toccasse Naruto, nemmeno suo fratello avrebbe dovuto avere quel privilegio. Nessuno eccetto lui stesso aveva il permesso di toccarlo.

“Non ho mai avuto intenzione di dirgli del bambino, Itachi”. Tese una mano e accarezzò amorevolmente una guancia di Arashi. “Tsunade-baa-chan era pronta a mantenere il segreto per me, ma Sakura ha dovuto mettersi in messo. E' andata dritta da Sasuke e gli ha detto aspettavo un bambino. Gli ha detto qualcosa sul prendersi le responsabilità per le sue azioni. Il teme era al settimo cielo”.

Il più grande degli Uchiha socchiuse gli occhi quando notò l'affetto nella voce di Naruto per Sasuke. Quando diceva teme, suonava come un ENDEARMENT. Itachi non disse nulla.

Avrebbe preso Naruto con sé, visto che ora era solo. L'Akatsuki era stata sciolta da quando il suo leader era stato ucciso. Ora stava conducendo, per così dire, una vita normale benché isolata. Ma non voleva mettere Naruto in pericolo. Non voleva che suo figlio venisse allevato in quel modo.

Con Sasuke e Naruto, Arashi avrebbe avuto una chance di vivere una vita normale. Abbastanza strana, ma era contento a quel pensiero. In un certo qual senso, Sasuke aveva ottenuto la sua vendetta. Lui aveva portato via la famiglia a Sasuke e ora il suo otouto stava portando via la sua.

Le sue braccia di strinsero inconsciamente intorno a Naruto.

Naruto lo guardò interrogativo, perplesso dal suo gesto. Itachi non lo aveva mai toccato quando non andava a parare nel sesso. Era lui quello che toccava, accarezzava, abbracciava e baciava, mentre Itachi lo lasciava fare, senza rispondere.

Qualche volta la cosa era deludente, ma non aveva importanza. Non per lui. La mera vista di Itachi era sufficiente per lui e non avrebbe preteso nulla.

Itachi guardò l'anello di zaffiro che adornava il suo anulare sinistro e si accigliò. Il colore della gemma si abbinava perfettamente agli occhi del biondo. Allungò una mano e tracciò gli intricati disegni che lo decoravano. Sasuke doveva aver speso una fortuna per quell'anello.

“E' tuo marito ora?” domandò Itachi, sentendosi stranamente disinteressato.

Naruto scoppiò a ridere e scosse il capo, “No... non ancora almeno. Non finché non avrò finito il mio addestramento per diventare Hokage”.

Il moro inarcò un sopracciglio. Ignorando il bambino addormentato comodamente sulle sue gambe, si voltò verso il suo amante. L'ANBU dai capelli biondi ghignò a quell'espressione. “Sì... finalmente credono che io faccia più bene che male. La generazione più giovane sta rimpiazzando quella più vecchia e questo aiuta. Aiuta anche il fatto che gli anziani del concilio siano morti”.

Improvvisamente, Itachi afferrò un pugnò di morbidi capelli biondi e portò quelle labbra ghignanti a sé. Indugiò per un attimo, era passato molto tempo da quando aveva assaporato le labbra dell'amante. Lentamente, lasciò che la sua lingua tracciasse un BLOODIED SPILT sul labbro inferiore di Naruto. La sua lingua la toccò curiosamente, facendo grugnire Naruto. Calore si stava regolarmente nascendo dentro di lui e lo ignorò diligentemente.

Quando era passato da quando si era permesso di lasciarsi avvolgere dal calore del suo compagno? Quanti mesi da quando aveva assaporato quelle labbra speziate o sentito quel corpo minuto contro il suo?

Con un mormorio, tirò il capo di Naruto in avanti, ignorando il boccheggio di dolore che provenne da questi. La sua presa sulle ciocche bionde era violenta, ma non gli importò. Avrebbe preso Naruto in quel momento se non fosse stato per il bimbo addormentato sulle sue gambe. Questo non lo fermò però dal divorare la bocca di Naruto. Ghignò quando il biondo emise un basso gemito pregno di desiderio.


Dolce amaro... era l'unico modo per descrivere il bacio. C'era un sapore alieno nella bocca di Naruto. Una nota dolce e alla menta che contrastava con il normale sapore speziato a cui era abituato. Il suo otouto aveva toccato il suo amante.

Rabbia ribollì nelle sue vene, ma si trattenne sapendo che Naruto l'avrebbe facilmente percepita. Era difficile nascondere simili cose al suo compagno percettivo. Naruto poteva sembrare stupido, ma era bravo a leggere le persone.

Non ebbe successo. Naruto si scostò da lui e lo guardò con occhi preoccupati. Esili dita si avvolsero intorno al suo viso in una tacita domanda ed Itachi si accigliò. Naruto sembrava fuori dalla sua portata ora. Molto presto, Naruto sarebbe appartenuto a suo fratello, ma questo non lo avrebbe fermato dall'avere il biondo.

Sapeva che Naruto amava Sasuke fino ad un certo limite. Lo amava abbastanza da sposarlo, ma non amava Sasuke quando amava Itachi.
Non aveva bisogno che Naruto glielo dicesse, lo sapeva già. Il suo amante era un libro aperto con coloro di cui si fidava e, stranamente, Naruto si fidava di lui.
Più di quanto si fidasse di chiunque altro.

Forse era perché Naruto sapeva che lui non l'avrebbe mai giudicato. Itachi non lo avrebbe giudicato se avesse sterminato un intero villaggio o se avesse compiuto un atto d'eroismo. Agli occhi di Itachi l'immagine di Naruto non sarebbe mai cambiata.

Forse questa era la ragione per cui ad Itachi era concesso di vedere Naruto senza tutte le sue maschere elaborate. Forse questa era la ragione per cui lui era in grado di vedere il giovane sotto la superficie felice. Non c'era molta differenza tra la maschera e la vera personalità di Naruto. Eccetto che sotto la maschera, tristezza e solitudine erano più definite in quegli occhi chiari. Naruto non faceva sforzi per nascondere la saggezza che aveva acquisito dall'aver vissuto una vita dura.

Era questo ciò che attirava Itachi di Naruto. Il suo amante sarebbe stato capace di sopravvivere ad ogni situazione; non importava quanto dura sarebbe stata, perché se la sarebbe sempre cavata. Non c'era nessuno a proteggerlo. A differenza del suo stupido fratellino, Naruto non dava le cose per scontato. Naruto anticipava i cambiamenti e sapeva che i cambiamenti non erano necessariamente buoni.


Questo era ciò che faceva di Naruto un buon candidato per il posto di Hokage.

Sentì la rabbia dissolversi lentamente nel nulla guardando gli occhi del compagno. Leggermente sorridente. Naruto si alzò in piedi e prese Arashi sulle sue gambe. Itachi seguì il biondo che uscì dalla stanza per entrare in una piccola stanza per bambini.
Dopo aver posato il bambino silenzioso nella culla, Naruto sorrise, “E' stato sveglio tutta la notte ieri. Povero piccolo... ha avuto un terribile mal di pancia. Mi ci sono volute ore per capirlo”. Voltandosi verso Itachi domandò, “Vuoi mangiare qualcosa? E' quasi ora di cena”.

“Hn”. Naruto scosse il capo ed emise una risata in risposta. “Giuro, tu e Sasuke siete uguali”.

Itachi si accigliò e lo guardò interrogativamente. Il biondo chiuse la porta dietro di lui e si diresse verso la cucina per cucinare qualcosa per entrambi. “Entrambi parlate poco, entrambi non amate confessare le proprie debolezze. Ed entrambi siete dominanti e possessivi”.

Itachi si tese e ridusse gli occhi a due fessure sul suo amante dai capelli biondi. Dominanti e possessivi?

Quanto in là aveva portato la loro relazione Sasuke? Afferrò un polso di Naruto e tirò l'uomo il giovane sorpreso a sé. “Hai scopato con lui quella volta che ti sei ubriacato?” Osservò come gli occhi di Naruto si spalancassero e come le sue gote arrossarono adorabilmente. Guardandolo torvo, il biondo scosse il capo, “No... non ancora”.

Non ancora...

Gli occhi di Itachi si ridussero ulteriormente come spinse il biondo contro il bancone.

“Itachi?” il cipiglio di disapprovazione di Naruto intensificò la sua rabbia. Si inclinò in avanti, intrappolando il giovane dai capelli biondi tra il suo corpo e il bancone della cucina.

“Mai”.

Ci volle qualche secondo a Naruto per comprendere ciò che intendeva dire Itachi. Accigliandosi, spinse l'Uchiha sul petto, “Non stai ragionando”.

Ad Itachi non interessava. Fissando il biondo con un cipiglio, sollevo quel mento affilato per esaminare gli occhi sereni dell'amante. Determinazione e sfida, due dei tratti più ammirevoli del suo amante, ora, lo stavano infastidendo come non mai. Non capiva eprché il compagno fosse così insistente nel voler continuare quella farsa.

Itachi sapeva che Naruto lo stava facendo per l'amore di Arashi. Non voleva che Arashi fosse detestato e ignorato come lo era stato lui,

Naruto sospirò quando non ricevette risposta dal suo amante. “Eri tu quello che diceva che la nostra relazione non sarebbe durata. Sei sparito per più di un anno, cosa dovevo fare?

“Dovevi aspettare,” replicò Itachi con occhi socchiusi. Stava rendendo le cose di difficile all'altro e nemmeno lui ne comprendeva la ragione. Tenere Naruto e un bambino con lui lo avrebbero reso più vulnerabile, più debole. Quello era qualcosa che non si poteva permettere. E tuttavia, non gli piaceva il pensiero di lasciare andare Naruto. Non gli piaceva il pensiero di Sasuke che toccava qualcosa che era suo.

Chinò il capo per sfiorare le labbra contro la pelle del collo brunito. Il ringhio di avvertimento di Naruto non lo scoraggiò.

Naruto fulminò Itachi e sospirò. Sapeva che aveva già perso la discussione. Sapeva che non avrebbe dovuto indossare l'anello di Sasuke in quel momento, ma le cose erano andate oltre il suo controllo.

Nessuno lo ascoltava. Nemmeno Sasuke. Il giovane Uchiha era così impaziente di iniziare una famiglia con lui che era riuscito a portare anche Tsunade dalla sua parte.

Avvolse saldamente le braccia intorno al moro e affondò il viso sul petto di quest'ultimo. “Sì... forse avrei dovuto aspettare. Cosa potevo fare Saiai? Ero confuso. Sakura ed Ino hanno fatto un buon lavoro nel spargere la notizia. Sasuke era testardo. Tsunade già stava cercando di sistemarmi”.

Sentì le labbra di Itachi premere contro la sua fronte e sospirò. Amarezza si formò nel suo petto come strinse le mani in due pugni. “Ciò che hai fatto è imperdonabile Itachi. Lo sterminio del tuo stesso clan, qualunque sia il motivo, non è giustificabile. E nonostante ciò ti amo”. Alzò lo sguardo in quelle iridi spaventare che erano calme e incolori. “Ti amo, ma abbiamo un figlio da considerare qui. Tu sei un criminale e lui è innocente. Non dovrebbe vivere la vita di un ninja traditore e lo sai anche tu”.

E' mio figlio”. Disse Itachi con un sopracciglio inarcato. Socchiudendo gli occhi su Naruto continuò, “E tue sei il mio amante, non di Sasuke”. Naruto gemette quando Itachi gli sollevò il mento in una presa dolorosa, “Sono capace di prendermi cura di lui e ho abbastanza risorse per occuparmi di entrambi”.

“Itachi...”

Il più grande degli Uchiha strinse la presa sulla sua mascella, “Hai una decisione da fare, Naruto-kun”.

“Come pensi di fare?” domandò Naruto, guardando Itachi negli occhi, pregando che la smettesse di essere così testardo.

“Uccidendoci tutti e tre”.


Xxx

Sasuke si accigliò come scorse la figura di Kakashi fuori dalla sua finestra. Borbottando leggermente stupito, guardò l'orologio. 'Che diavolo vuole Kakashi a quest'ora del mattino?'

Ridesse gli occhi a due fessure e fulminò Kakashi mentre questi apriva la finestra e saltava dentro. Stava per chiederlo al suo ex sensei, ma si fermò quando vide l'arcigna espressione dal solo occhio visibile. Sentì il battito del cuore accelerare allo sguardo. Non aveva mai visto il suo maestro così serio e allo stesso tempo triste. Kakashi era capace di nascondere ciò che veramente provava. Nemmeno Naruto riusciva a leggere il suo ex sensei.

Sapeva che qualcosa non andava nel momento in cui l'iride grigia lampeggiò di dolore.

“Kakashi?” Incitò con cautela. Era incerto se voleva ascoltare ciò che Kakashi voleva dirgli.

“Sasuke. Abbiamo un incontro con Tsunade-sama...” Il Jounin sospirò e affondò le mani nelle tasche. Sasuke notò sbalordito l'assenza del libro preferito del sensei. “Riguarda Naruto e Arashi”.

Il cuore di Sasuke pulsò dolorosamente nel petto e si portò una mano al petto. Sapeva che akashi non avrebbe detto null'altro, così tendo di distrarsi cercando i vestiti e indossandoli. Tentò e fallì nell'ignorare la crescente paura nel suo cuore.

Sobbalzò quando sentì Kakashi afferrargli una spalla in modo confortante. Quel gesto non fece altro che aumentare il suo panico.

Non si era nemmeno reso conto di essere sparito e riapparso proprio fuori dall'ufficio di Tsunade. Non si era reso conto che non erano soli. Sakura era in pieni in un angolo con un'espressione preoccupata sui suo lineamenti delicati, Neji era appoggiato contro la parete con le mani incrociate e Shikamaru era accanto a lui. Ino era con Hinata mentre Chouji e Kiba stavano parlando a bassa voce con Shino. Lee osservava silenziosamente tutti mentre Tenten tentava di iniziare una conversazione con Sakura.

Kakashi stava per bussare alla porta di Tsunade quando Iruka la aprì. Il volto del Chuunin erano rossi e cinerei. La sua espressione era sufficiente da mandarli tutti in panico. Sasuke lo spinse da parte, entrando dritto nell'ufficio. Voleva sapere che cosa stava succedendo. Gli altri lo seguirono.

L'espressione di Tsunade lo prese con la guardia abbassata. I suoi occhi stavano fulminando Sasuke, c'era accusa in essi, ma l'Uchiha non capica il perché. Poteva dire che l'Hokage aveva pianto proprio pochi attimi prima della loro entrata nella stanza.

Aspettarono tutti, nessuno di loro osò dire nulla. Sakura gli si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla. Il moro non si rilasso sotto il gesto; non si sarebbe potuto rilassare finché non avesse saputo che il suo biondo e il suo bambino stessero bene.

Tsunade sospirò e chiuse gli occhi. “Mentre gli ANBU erano di vedetta, hanno intravisto un edificio in fiamme. Era lo stesso edificio in cui Naruto si era trasferito qualche settimana fa”.

Tutti nella stanza si pietrificarono alla rivelazione. Sasuke fece un passo avanti, ma Kakashi lo trattenne indietro. “Tra le macerie del nuovo appartamento di Naruto, hanno trovato tre corpi. Era ovvio che c'era stato uno scontro. L'intero appartamento è stato circondato da una barriera di chakra che ha impedito agli altri di notare le attività all'interno della casa”. Con un altro sospirò Tsunade proseguì, “Secondo le investigazioni, la prima persona uccisa era un bambino di otto mesi di nome Uchiha Arashi”.

Gli occhi di Sasuke si spalancarono e arretrò. Sakura soffocò un singulto e fu avvolta dalle braccia di Lee. Kakashi afferrò Sasuke per un gomito per evitare che reagisse violentemente. La reazione da parte degli altri passo inosservata. Come Tsunade si concentrò su Sasuke. Era preoccupata su come la notizia avrebbe influenzato il moro.

“Abbiamo anche trovato il corpo di Uzumaki Naruto. Ha ucciso l'assassino di Arashi, ma è stato preso dall'ultimo attacco che gli ha tolto la vita”. Tsunade si interruppe, mandò uno sguardo
austero a Kakashi e il Jounin tenne Sasuke ancora più saldamente. “Il terzo cadavere trovato era quello di Uchiha Itachi. Ha usato Amaterasu per uccidere tuo figlio e Naruto. Ci sono anche segni del fatto che Naruto abbia usato il Rasengan per uccidere tuo fratello, ma non ne siamo certi. L'unica cosa riconoscibile di Naruto era il suo anello di fidanzamento”.

La voce di Sasuke tremò come parlò, “Mi sta dicendo che tutta la mia famiglia è stata di nuovo uccisa da Itachi?”

Tsunade posò in silenzio un anello mezzo fuso sulla sua scrivania e annuì.

Il silenziò calò su tutta al stanza. Sakura aveva nascosto il viso nel petto di Lee mentre Neji scortava Hinata fuori dall'ufficio. Tutti nella stanza stavano lottando per contenere le loro emozioni, ma l'impatto della notizia fu profondamente maggiore su Sasuke.

Il giovane Uchiha era in ginocchio, con lo sguardo fisso sul suolo. Il suo intero essere stava tremando di rabbia e pena. Voleva vendetta, Itachi era lontano dalla sua mente ora. Tutto ciò a cui poteva pensare era il biondo che teneva un piccolo pargoletto birbante tra le sue braccia.

Il suo Naruto era moro e non aveva potuto fare niente.

Tutti quegli anni di allenamento non erano serviti a nulla!

La luce della sua vita, l'unica persona che lo aveva mai reso veramente felice, ora, era morta e non sapeva che fare.

Si sentì crollare il mondo addosso. Il suo cuore stava pulsando dolorosamente nel suo petto e prese coscienza dell'acuta solitudine che provava.

Itachi gli aveva di nuovo portato via tutto ciò che gli era prezioso.

Non fu più cosciente di ciò che accadeva intorno a lui. Non sentì le braccia di Sakura circondarlo. Non sentì mai la bruciante sensazione delle lacrime che scivolavano giù dalle sue guance. Tutto ciò che provò fu il vuoto dentro di lui.

Xxx

Un giovane ragazzo camminava lungo la strada innevata di Yukigakure con un ampio sorriso soddisfatto sul volto. L'orgogliosa isegna del Villaggio Segreto della Neve sul suo nuovo coprifronte. Molti abitanti del villaggio gli sorrisero e gli fecero un cenno con la mano mentre passava, qualcuno arruffandogli i capelli e congratulandosi con lui.

Il bambino era il primo prodigio del Villaggio della Neve che si fosse visto in anni. Il ragazzo dagli occhi brillanti e allegri era un diavolo di ninja e riusciva a vincere i cuori di molti solo con la sua personalità.

Si affrettò lungo le strade affollate dirigendosi verso i confini del villaggio dove viveva. Non vedeva proprio l'ora di dire ai suoi genitori che si era diplomato prima. Evitando i suoi compagni del villaggio con facilità, si ritrovò finalmente di fronte ad una casa relativamente grande. Ghignando entusiasta, aprì lo shoji.

“Tadaima”. Gridò come si levò i sandali.

“Okaeri” rispose una voce bassa. Si precipitò nel soggiorno dove vide suo padre prendere un te mentre leggeva qualche rotolo.

“Tousan! Indovina!” suo padre mise da parte il rotolo e lo guardò con un sopracciglio perfetto inarcato interrogativamente. Si aggrappò al braccio del padre, “Mi sono diplomato prima! Ero lo studente con il voto più alto del mio gruppo! Ho ricevuto il rotolo di fine anno e l'hitai ate! Guarda...” indicò il suo coprifronte, “Sono un genin ora”.

Suo padre ghignò e gli picchiettò la fronte con due dita. “Ben fatto musuko”.

“Sì... congratulazioni, Arashi-kun”. Sia padre che figlio si voltarono verso il nuovo arrivato. Arashi saltò in piedi e corse verso l'altro genitore con un sorriso raggiante. “Papà! Sei tornato dalla tua missione”.

“Hai Musuko-kun e vedo che sei migliorato. Perché non vai a pulirti e non ci dice della tua giornata?” Arashi annuì entusiasta prima di correre nella sua stanza.

Naruto ridacchiò e si voltò a guardare Itachi. “Sta diventando sempre di più come te”.

L'Uchiha ghignò prima di tirare il suo amato a sé, “Mi ricorda ancora te, solo due volte più rumoroso e birichino”. Naruto rise prima di accettare il bacio di Itachi.

Il biondo avvolse le braccia intorno al collo di Itachi e sorrise nel bacio e le mani del suo compagno scivolarono dalla sua vita al suo fondo schiena e oltre. Era ovvio che era mancato ad Itachi durante la sua missione di un mese. Si domandò per un attimo, comeavesse fatto Itachi a gestire il loro figlio iperattivo per un intero mese senza la sua assistenza.


Sospirò come si separarono e mantenne il capo sul petto di Itachi, assaporando la familiare sensazione di sentire le braccia dell'amato avvolte intorno a lui. Era ironico come le loro vite erano cambiate da quando Itachi li aveva portati a Yukigakure.

Erano pagati bene e non erano molto famosi.

La loro vita era molto più facile.

I passi affrettati del loro figlio li riscossero dai loro pensieri come si voltò nell'abbraccio di Itachi. Sorrise quando il suo amato appoggiò il mento sulla sua testa e gli diede un bacio discreto.

Fortunatamente, Arashi non era in grado di manifestare lo Sharingan. Ad Itachi non importava, infatti, era felice che l'abilità innata non gli fosse stata trasmessa. Inoltre, Arashi non aveva bisogno dello Sharingan. Era un ottimo ninja anche senza.

Naruto sorrise e si appoggiò contro Itachi mentre Arashi raccontava come aveva eseguito tutti i test con facilità e come tutti i suoi compagni fossero gelosi. Naruto non poté fare a meno di ridere all'eccessiva sicurezza del figlio. Arashi era lontano dall'essere perfetto, ma non importava a nessuno dei due. L'allegro ragazzo era in grado di continuare ciò che lui aveva iniziato oltre dieci anni prima. Lentamente, ma certamente, stava sciogliendo il cuore di Itachi.

Raramente pensava a Konoha, ma quando lo facevano, il suo cuore si stringeva in pena.

Anche se loro non lo sapevano, lui li aveva traditi. Lo disturbava l'immagine di quando la loro messa in scena avesse influenzato Sasuke. Fu immensamente lieto quando udì da qualche altro compagno ninja che il più giovane degli Uchiha aveva voltato pagine e che il clan detentore dello Sharingan stesse fiorendo con la generazione successiva di ninja.

“Tousan... posso uscire con i miei amici ora? Voglio sapere se sono passati tutti”. Itachi annuì mentre Naruto dava dei soldi ad Arashi.
“Mentre sei lì, perché non ti compri delle armi? Ora sei un ninja, hai bisogno di un tuo set di armi preferite”.

Arashi sorrise felicemente e corse fuori.

Naruto si voltò nell'abbraccio del moro ancora una volta e ghignò maliziosamente, “Ora, dov'eravamo rimasti?”

Itachi ricambiò il ghigno, “Stavo per mostrarti perché non dovresti accettare missione da un mese”.

Naruto rabbrividì leggermente al tono suggestivo nella voce del moro. L'Uchiha tracciò dolcemente i lineamenti del suo vico son le labbra mentre spogliava Naruto. Spingendo il pesante indumento giù dalle spalle dell'amato, afferrò un polso del biondo e lo portò nella loro stanza.

Le sue intenzioni erano molto chiare.

Poco era cambiato nel modo di fare l'amore di Itachi negli undici anni della loro relazione, ma ogni volta Naruto non poteva fare a meno di chiedere di più. Quei baci erano familiari e ancora desiderati. Non si stancava mai delle morbide labbra del compagno sulle sue.

Itachi gli toglieva i vestiti nella stessa maniera in cui lo aveva fatto un numero indefinito di volte prima d'ora. Tempestandolo di baci sulla pelle nuovamente esposta mentre le sue mani lavoravano per rimuovere gli altri indumenti che coprivano il suo corpo.

Il calore era della stessa intensità della loro prima volta. Era un inferno ruggente quello che li circondava e li inghiottiva completamente. Naruto rimase senza fiato per il tempo in cui arrivarono al loro letto. Come sempre, la pelle di Itachi era così perfettamente diafana e pareva seta raffinata sotto le sue dita callose.

Rozza e passionale era la natura dei baci di Itachi. Naruto gemette e reclinò il capo come il suo amato reguardì di attenzioni il suo collo. Pure desiderio scorse in lui come gli diede ciò che aveva.. Le sue dita ballarono lungo la schiena di Itachi, boccheggiando quando il suo compagno rispose mordendo la pelle sensibile lungo il collo. Naruto lasciò che le sue mani scivolassero via come prendeva nuovamente parte ad un bacio appassionato.

Il sapore ricco del suo sposo lo eccito come Itachi lottava con la sua lingua. Una breve ed insignificante lotta per il dominio sembro quasi d'obbligo per lui. Presto le sensazioni vinsero il bisogno di giocare e stuzzicarsi. Con un leggero sospiro si scostò da Itachi affondando le dita tra i capelli lunghi e setosi.

Tra baci appassionati e carezze bollenti, Naruto avvolse una gamba intorno alla vita di Itachi e s'inarcò contro di lui. Tenendo il volto tra le sue mani, Itachi divorò le labbra annegando nel mare di emozioni. Lasciò che le sue mani vagassero per saggiare la pelle di Itachi mentre rispondeva alle labbra esigenti con fervore.

Il moro abbassò lo sguardo sul volto arrossito del compagno prima di premere in basso il suo bacino. Mentre i loro corpi si toccavano più intimamente, i suoi occhi ruotarono indietro e si premette contro l'altro, spingendolo piano contro il materasso. Si mossero l'uno contro l'altro, il sudore che imperlava i loro corpi creando una frizione stordente, che stava guidando Itachi alla follia.

Si fermò all'improvviso e tirò su Naruto sulle sue mani e ginocchia. Ignorando il boccheggio sorpreso di Naruto, si portò sopra quella schiena flessuosa e prese uno dei lobi delle orecchia del biondo tra le labbra. Quasi grugnì quando il biondo si premette contro di lui, ordinandogli tacitamente di continuare.

Affondando il volto nell'incavo del collo di Naruto, Itachi si permise di entrare. Morse la pelle sensibile sotto le sue labbra quando il calore del suo compagno divenne insopportabile. Nel profondo di lui, la spirale del desiderio iniziò a spandersi facendolo tremare. Il braccio che supportava Naruto stava ora tremando sotto la forza delle intense sensazioni.

“Naruto...” sussurrò nell'orecchio di questi, grugnendo leggermente come si muoveva nello stretto calore.

I gomiti di Naruto cedettero come Itachi si mosse dentro di lui. Tutto il suo corpo pulsò di desiderio e grugnì, affondando il volto nel cuscino per camuffare un grido che sarebbe irrotto dalle sue labbra. Tremò mentre Itachi si spingeva contro il suo petto e lo tempestava di baci lungo la gola. Avvenne tutto troppo in fretta, la vista si annebbiò e il calore esplose in lui. Gettò il capo all'indietro ed emise un grido collassando sotto l'improvvisa combustione di piacere. Sentì la presa di Itachi sulle sue anche stringersi e un leggero gemito scappare dal compagno.

Sussurrò il nome di Itachi come una preghiera, la voce rauca e sfinita. I suoi respiri irti accompagnati dai borbottii di Itachi ruppero il silenzio della stanza mentre ricadeva nel letto. Il respiro spezzato di Itachi solleticò il suo collo come l'uomo più grande collassò sulla forma minuta dell'altro, incapace di sostenere il proprio peso.

Lo strano piacere che riempì il silenzio fu rotto quando Itachi ridacchiò contro la sua schiena, mandando rinnovate scintille di desiderio lungo la sua spina dorsale.
Quelle mani sudaticce, ma abili accarezzarono i suoi fianchi come l'uomo che amava posava languidi baci contro i leggeri segni che adornavano la sua gola.

Naruto sospirò nel cuscino quando sentì Itachi uscire dal suo corpo e sistemarsi al suo fianco. Presto, quelle abili mani tornarono sul suo corpo. Itachi lo baciò sul capo e iniziò deciso a massaggiare il suo fondo schiena, un'abitudine che aveva sviluppato dalla loro prima unione. Quelle dita erano come una magia che alleviavano al tensione, diminuendo il dolore che provava in quell'area.

Naruto gemette quando quelle dita trovarono tutti i punti giusti, incoraggiando silenziosamente Itachi a continuare, I suoi occhi si ottenebrarono quando tentò di rimanere sveglio a dispetto del fatto che Itachi lo stava lentamente facendo scivolare nel sonno.

Era in paradiso.

“Ricordami di non prendere più missione da un mese...” mormorò pigramente Naruto mentre i suoi occhi si chiudevano. L'ultima cosa che udì prima di entrare nel regno di Morfeo fu la risata divertita di Itachi nel suo orecchio.

Fine.
 
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view post Posted on 15/6/2009, 19:04
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bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
oddio mi spiace per sasu e magari quando è più grande sarebbe bello se il nipote incontrasse lo zio ma comunque è stupenda
 
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miiky
view post Posted on 15/6/2009, 21:55




bellissimaaaaaaaaaaa!!! mi spiace moltissimo per il teme xò la trovo cmq splendida!!!! baci ^^
 
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Ju Slyth
view post Posted on 16/6/2009, 14:24




ç_ç
Non ce la faccio... è inutile. Sasuke!!!! çOç dannazione! >_< Bella davvero bella e originale, ma... sigh.
Niente da fare è nella mia natura, nel mio lato nascosco ti yaoi-fan, non posso vedere Sasuke e Naruto separati in questo modo. E Naruto mi sta sulle palle in questa fic. Itachi è stupendo, ma Naruto è_é decisamente mi ha deluso, ha intenzionalmente fatto del male alle persone a lui care (tranne i due più importanti per lui), non lo sopporto. Però mi ha emozionata un sacco! ç_ç
 
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trinh89
view post Posted on 16/6/2009, 18:07




XDDNaruto sulle palle. Povero piccolo XD, a me non piace molto Arashi da ragazzino, non so perché.
 
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view post Posted on 16/6/2009, 18:43

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Che bella, anche se mi dispiace un po' per sasuke. devo aggiungere che anche se le ItaNaru mi piacciono un casino, avrei preferito un altro modo perchè potessere stare insieme, più che altro perchè non ce lo vedo Naruto che si finge morto pur sapende il dolore che avrebbe causato...comunque ciò non toglie che mi è piaciuta lo stesso! ^^ alla prossima
 
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WingsHP
view post Posted on 18/6/2009, 12:39




Meravigliosa!!!
Certo, pensare a quello che fanno passare a Sasuke :cry: :cry: :cry: poverino !!! Di fatto non vedo né Naruto ( che darebbe la sua vita per il villaggio e per Sasuke ) né Itachi ( che darebbe la vita per il suo fratellino. Del resto in questo caso si parla di amore... :rolleyes: ) fare una cosa del genere....
In ogni caso, Itachi geloso-possessivo-dominante è così sexy!!! :wub: :wub: :wub: image image image image image image
Grazie Trinh image
 
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trinh89
view post Posted on 18/6/2009, 17:27




in effetti è strano la cosa più brutta delle ItaNaru è che è difficile creare un contesto che risulti verosimile. Purtroppo è anche vero che è raro trovarne qualcuna di bella XD. Comunque qui Sasuke mi fa davvero pena e ci godo pure nel vederlo soffrire così O.O, che bastarda che sono T.T
 
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view post Posted on 19/6/2009, 13:41
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Particolarmente bella!!!!
Mi è piaciuto vedere Itachi così geloso, si era subito reso conto che Naruto era stato baciato da Sasuke, bellissima anche la fine, scappati da tutto e tutti a vivere una tranquilla vita di famiglia!!!
Povero Sasuke, anche se ho letto che riesce comunque a riprendersi ma quando gli comunicano la notizia è veramente un pezzo molto triste!!
 
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nikigaara
view post Posted on 23/6/2009, 18:00




ju slyte

tu nn faresti la stessa cosa se la tua vita fossero due persone per te talmente importanti da nn poter vivere senza??io lo farei...sacrificherei il sacrificabile per la felicità mia e di ki amo..

sarò egoista ma la vedo cosi....
e sasu nn mi sembrava tanto innamorato, dato ke si è ripreso alla stragrande!!!

bellissima e una traduzione impeccabile come sempre

niki
 
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carlisle
view post Posted on 24/6/2009, 19:15




bellissimo ul`altro itaxnaru mi piace tanto come coppia.
a meta` fic pero` ho avuto un colpo quando ho letto la parte in cui tsunade comunica a sasu la morte di naru e piccolo arashi. ero cosi triste. meno male che alla fine non erano morti ma sono andati un`altro paese.
grazie trinh
 
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trinh89
view post Posted on 24/6/2009, 19:29




*trinh prende le mani di carlisle con lacrime di commozione* My loooove (ehi ma non ero io la tua love? nd sasha) (dettagli nd trinh), sono felice che ti sia piaciuta, spero davvero di trovarne altre belle T.T, questa qui mi è piaciuta molto all'inizio più che alla fine. In questa fic ad una prima lettura consideravo Sakura ed Ino bastarde, ma poi rileggendo meglio, ho capito che sbagliavo XD.
 
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Moony90
view post Posted on 24/4/2010, 10:28




uao.
unico commento possibile.
devo dire che le storie in cui naruto ha un figlio non mi sono mai piaciute, ci sono poche certezze nella vita a cui voglio credere : gli uomini restano uomini , gli animali non parlano e gli asini non volanoU.U dopo ciò mi sono fatta forza è ho leto lo stesso anche perche era scritta talmente bene che insomma si poteva sorvolare su questo dettaglio. e ti devo dire la verità, quando sono stati trovati i corpi ho veramente creduto che fossero morti. insomma si era un finale, triste e straziante ma un finale che ci stava.
poi magicamente ho visto il resto della storia e li mi è venuto il dubbio e il commento poteva essere solo uao. e poi trinh diciamocelo, hai tradotto divinamente, ci sono delle frasi magnifiche che sono sicura che in inglese non rendono così tanto .
complimentissimi.
 
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kagchan
view post Posted on 11/7/2010, 18:18




Ed eccomi a commentare la prima storia letta sul tuo blog, trinh cara xD E ovviamente cosa ti aspettavi che fosse? Una ItaNaru! xD
Allora, prima di tutto complimenti per la traduzione, davvero bella ma in ancune frasi michiedo come mai ci siano dei termini in inglese xD Io li capisco ma mi chiedevo se era un fatto voluto oppure una svista xD comunque..
Poi, la storia è bella, e l'avevo già letta in ginglese ma rileggerla (e soprattutto in italiano) e tutta un'altra cosa. Mi sonopiaciute anche alcune scelte linguistiche che hai decido diadottare, molte ben pensate.
La storia è triste, perchè non ci sarà mai un futuro per questa coppia, almeno, non uno felice. Ed è davvero raro trovare delle fic realistiche che possano incarnare il tutto.
Sasuke, benchè mi stia sulle palle xD, mi ha fatto pena. Pena perchè lui amava Naruto, lo amava davvero. Ma non ha mai saputo vedere niente oltre questo, come il fatto che Naruto in realtà aveva una storia con Itachi, che non era mai andato a letto con lui (i post-sbornia sono micidiali xD) e che di conseguenza il figlio non era suo. Quando ho letto inoltre che Tsunade aveva ritrovato 3 cadeveri: Arashi, Itachi e Naruto ho pensato davvero "oddio, l'hanno fatto davvero, si sono uccisi". Infatti ricordo la volta in cui l'avevo letta che ci ero rimasta un po' male ma che ilfinale era azzeccato, infine però la fic non era finita per cui quando l'ho conclusa un po' mi ero emozionata xD (strano a dire il vero).
Insomma una fic che fa sempre piacere rileggere. Complimenti, spero tu possa tradurne altre di ItaNaru xD
Bacioni.
 
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13 replies since 15/6/2009, 18:32   760 views
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