| Titolo: Spring love (Amore primaverile).
Autore originale: asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: PG-13.
-Prisma: Spring love.
Ancora una volta, Sasuke lanciò uno sguardo furtivo al ben poco sobrio Naruto. Mentre il biondo non fosse ubriaco e non si stesse pavoneggiando, il suo volto arrossato raccontava da sé che aveva bevuto. Sasuke non aveva dubbi che il compagno non avrebbe bevuto fino allo stordimento se non fosse stato per Shion –e a quel punto, qualcosa si bloccò nel suo stomaco. Sasuke era certo che qualsiasi cosa lo avesse messo di cattivo umore, era anche la ragione per cui aveva bevuto a sua volta.
Si passò una mano tra i capelli prima di rompere il silenzio teso che aleggiava su di loro. “Per essere stato la persona che sul punto di trascinarmi a vedere i fiori di ciliegio, non sembra proprio che ti sia piaciuto il panorama”. Naruto lo guardò per un secondo prima di riportare lo sguardo davanti a sé e rimanere in silenzio. Pensando di essere stato ignorato (e dannazione! Lui odiava essere ignorato da Naruto), stava per aprir bocca per fare un commento caustico quando il biondo parlò. “sono sorpreso che tu l'abbia notato considerando come flirtavi con Sakura-chan”.
Due realizzazioni colpirono all'istante Sasuke- Uno, Naruto non negava che non si era divertito e due, era stato accusato di aver flirtato con Sakura. Si accigliò. “Io non ho flirtato con lei,” ritorse, l'irritazione che trapelava evidente dalla sua voce. Fu ancora più irritato quando Naruto iniziò a prendere lunghe falcate, volendo ovviamente allontanarsi da lui.
Sasuke lo raggiunse facilmente e gli afferrò il polso sinistro. Dalla coda dell'occhio, notò che alcune persone avevano puntato il loro sguardo nella loro direzione, ma a lui non gliene fregava nulla. Fulminò Naruto che lo ricambiò.
Rafforzò la presa.
“Lasciami andare, bastardo!” sibilò Naruto, gli occhi che ora dardeggiavano di rabbia.
“Se ciò che ho fatto con Sakura è considerato flirtare, allora come lo chiami quello che tu hai fatto con Shion?” domandò Sasuke. “Sembrava che ti piacesse che ti toccasse. Le hai persino permesso di appendersi a te!”
Scontrandosi con la voce pericolosamente bassa e fredda di Sasuke, Naruto scattò, “Divertente come tu abbia notato queste stupide cose come se tu mi avessi osservato”.
“Non posso dirti come sono caduti i petali e nemmeno descriverti l'albero di ciliegio dove il nostro gruppo era seduto,” gli disse Sasuke. “Ma posso dirti quante lattine ti sei scolato, quante ne hai schiacciate, quante ne hai buttate; cos'hai mangiato e le tue espressioni quando le hai mangiate”.
“Tu-”
Sasuke lasciò andare il polso di Naruto per prendergli il volto tra le mani. “Io ti ho osservato”. Premette le loro fronti assieme. “Io ho sempre i miei occhi su di te”.
Naruto arrossì e distolse lo sguardo altrove per nascondere le emozioni che sapeva erano evidenti nei suoi occhi.
“Sakura non è altro che un'amica d'infanzia”.
“Però sei uscita con lei,” mormorò Naruto. Non avrebbe mai dimenticato questo fatto, anche se Sasuke gli aveva motivato la ragione.
“Per farti ingelosire, perché eri troppo occupato a convincere tutti, incluso te stesso che non ricambiavi i miei sentimenti”.
“Forse dovrei tornare indietro e riprovare”.
Sasuke aggrottò le sopracciglia. “Dobe!”
Naruto scoppiò a ridere prima di dargli un bacio fulmineo. “Andiamo a vedere i fiori di ciliegio un'altra volta,” suggerì mentre si scostava.
“No,” rispose immediatamente Sasuke. “Ne ho avuto abbastanza”.
I due ripresero a camminare e questa volta l'uno accanto all'altro.
“Anche se siamo solo noi due?”
“Sì”.
“Beh, devo solo convincerti”.
“Hn”. Sasuke sapeva che resistere era inutile.
I due continuarono a camminare lungo la strada mentre i petali continuavano a cadere sopra di loro.
Fine
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