-One-shot: Snippets of eternity., SasuNaru, Shounen-Ai

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trinh89
view post Posted on 16/1/2009, 22:18




Titolo: Snippets of eternity (Frammenti di eternità).
Autore originale: asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3444310/1/Snippets_of_Eternity
Disclaimer: questa traduzioni non è a scopo di lucro, i personaggi appartengono a Masashi Kishimoto.
Pairing: SasuNaru.
Rating: AU, Shounen Ai, OOC.

-One-shot: Snippets of eternity.

Come ogni bambino curioso allo zoo o al bio parco, un Sasuke di quattro anni teneva le mani ed il viso premuti contro il vetro mentre osservava uno dei serpenti addormentati. Era affascinato da tale rettile perché era l'anima più forte che strisciava sulla terra. Ma la sua ammirazione per il rettile fu presto interrotta dal riflesso di una zazzera di capelli biondi, in completo contrasto con i colori scuri riflessi sul vetro.

Si voltò per trovare un bambino biondo, il cui volto proruppe in un sorriso. “Finalmente!” lo udì dire.

Naruto non era mai stato così felice in tutta la sua vita di vedere qualcuno in quel corridoio scarsamente illuminato.

La sua classe insieme ad altre due stavano facendo una gita nel bio parco quel giorno. Ne era stato così entusiasta, perché sarebbe stata la prima volta che andava in visita ad uno zoo e aveva pensato che avrebbe potuto prendersi tempo per ammirare ogni cosa in mostra. Sfortunatamente, il suo coordinatore, Ebisu-sensei non permise loro di stare a lungo nonostante gli sbuffi e i piagnistei che fecero.

Naruto era stato tollerante all'impazienza dell'uomo, ma quando questi aveva saltato un corridoio dove venivano esibiti rane e rospi, decise di abbandonare la sua classe e divertirsi da solo.

Era rimasto in quel posto per un tempo davvero lungo, prendendo nota delle similarità e le differenze presenti in quegli animali mostrati. Quando ne ebbe abbastanza, andò dove aveva visto per l'ultima volta i suoi compagni ma a quel punto loro se ne erano già andati via da tempo. Il biondo corse lungo i corridoi in cerca della sua classe o di qualcuno della scuola, ma si distrasse quando vide luci blu riflettersi ovunque. Si fermò e spalancò gli occhi agli squali che vide in una vasca enorme. Balzò in avanti e fissò con occhi sgranati in apprezzamento come gli animali nuotassero qua e là. “Forte,” disse quasi senza fiato. La sua ricerca completamente scivolata dalla mente mentre seguiva la mostra della vita marina vasca dopo vasca e rifacendo la sua comparsa solo quando ebbe raggiunto il capolinea. Si voltò per trovare il corridoio vuoto e le luci lampeggianti che rendevano l silenzio ancora più spaventoso. Senza ulteriori indugi, corse.

Sembrarono passare un'eternità o due prima che vedesse qualcuno, un ragazzo che aveva il suo volto stupidamente premuto contro un vetro.

“Finalmente!” mormorò sollevato. Non gli importava che quel bambino fosse uno sconosciuto fin tanto che non era solo. “Anche tu ti sei perso?” domandò con calma mentre si affiancava al bambino accucciato.

“No. Sono con mio fratello e mio zio,” replicò questi, gli occhi ancora incollati al vetro, ma che ora stavano studiando il riflesso dell'altro. “Tu sì?”

“Non riesco a trovare gli altri” ripose il biondo troppo piano che il moro pensò stesse sul punto di piangere.

Sasuke cercò velocemente in una tasca e diede l'ultimo pezzo del suo cioccolato preferito al biondo. Si alzò e cercò di apparire rassicurante tanto quanto il suo fratellone. “Andiamo a trovarli insieme”. Occhi azzurri si spalancarono e sgranarono all'offerta, rendendolo caldo. Sasuke fu sorpreso come una mano brunita strinse la sua, ma un secondo più tardi restituì la presa. Tuttavia, prima che potessero fare un passo, un uomo incespicò fermandosi di botto e li fissò.

“Naruto?” gridò l'uomo tra gli ansimi.

“Iruka-sensei?” replicò il bambino. Si scrollò dalla presa di Sasuke ed incontro l'uomo a metà strada. Iruka era stato così in pensiero per il piccolo che lo aveva abbracciato stresso per il sollievo. “Mi hai fatto preoccupare così tanto”.

“Scusa,” sussurrò Naruto mentre ricambiava l'abbraccio con uno più forte.

“Su, andiamo dagli altri”. Iruka stava per prenderlo per mano e guidarlo dai loro compagni quando il bambino si fermò. Guardò come Naruto si avvicinasse ad un altro bambino.

“Ci vediamo,” gli disse Naruto, ghignando mentre prendeva la mano pallida che stava tenendo poco prima e mettendo una caramella sul palmo prima di andarsene con il sensei dai capelli castani.

Sasuke fissò le due figure allontanarsi poi la caramella. La sua mano era ancora calda, anche la caramella lo era. Sbuffò. Non si sarebbero incontrati di nuovo, ne era certo. Strinse la mano volendo mantenere quel calore per sempre.

“Sasuke,” la voce di suo fratello lo fece sussultare. “Lo zio dice che dobbiamo andare ora”.

Il bambino annuì vagamente e seguì il fratello.

-サスナルは愛-

Ma Sasuke si era sbagliato ed il Fato glielo provò al festival sportivo tenutosi nella sua scuola.

Lui non era uno degli atleti dell'istituto sebbene fosse uno dei migliori tra quelli della sua classe sin dalla prima media. Amava tenersi in forma, ma non competere con gli altri studenti. Competere significava socializzare e lui non faceva quest'ultima. Si alzò dagli spalti e andò alla fontanella dietro la palestra. Non pagò attenzione al ragazzo che era piegato in avanti per bere dal rubinetto.

Stava per chinarsi anche lui quando il ragazzo guardò al suo indirizzo. I due fissarono mentre le loro immagini portarono a galla un ricordo seppellito nel loro inconscio... così in fondo da sembrare un sogno.

La reazione di Naruto fu senza contegno. Si raddrizzò e gridò puntando un dito contro Sasuke che ghignò.

“Che ci fai qui” chiese il biondo, o per essere esatti ordinò.

“Questa è la mia scuola”.

“Oh,” fu la risposta eloquente.

Sasuke annuì semplicemente prima di abbassare al testa per bere. Naruto chinò il capo e la posizionò sotto il rubinetto, lasciando che l'acqua rinfrescasse la sua testa. Rilassava sempre il ragazzo dopo una corsa intorno al campo da maratona.

Occhi scuri si dilatarono come il corpo brunito si raddrizzò nello stesso momento in cui lo fece lui gettando il capo indietro.
Guardare l'altro, gli ricordò una statua dorata che aveva visto in un museo d'arte, eccetto che il biondo era reale, vivo e caldo. Ringhiò quando le gocce d'acqua colpirono il suo viso. “Smettila di scuotere la testa. Mi stai bagnando”.

Naruto rise. “E' quello che voglio”.

“Sasuke. Uchiha, Sasuke”

“Cosa?”

“Il mio nome”.

“Oh. Uzumaki, Naruto”. E prima che il ragazzo pallido se ne accorgesse, la sua mano era rinchiusa in una ferma scossa di mano del biondo. “Diventiamo buoni amici, okay?”

“Ohi! Naruto. Il coach vuole parlarti,” disse un ragazzo assonnatamente.

“Ricevuto, Shika”. Guardò Sasuke e ghignò. “Ci vediamo più tardi” Fu solo quando il suo nuovo amico annuì che lasciò la sua mano e sparò con l'altro ragazzo.

Sasuke fissò la sua mano che ancora tintinnava di calore, lo stesso calore che Naruto aveva quel giorno. No, la mano del biondo era più calda di quel giorno e... Strinse la mano e se ne andò via.

-サスナルは愛-

Il loro 'più tardi' venne quando erano studenti al secondo anno delle superiori. Si incontrarono fuori da un supermercato vicino alla biblioteca pubblica. Sasuke era uscito per vedere una figura familiare e per camminare verso il giovane, vedendo che era semplicemente lì in piedi.

“Ti sei perso?”

La testa di Naruto scattò a lato e come in passato, gridò e lo additò. Sasuke alzò gli occhi al cielo. “Devi fare così ogni volta che ci vediamo?”

“Smettila di sorprendermi allora,” fu la sarcastica risposta.

“Che stai-”

“Sto aspettando i miei amici”.

Il moro stava per dire qualcosa quando qualcuno chiamò il nome del biondo.

“Quelli sono i miei amici”.

Sasuke annuì prima di dare una rapida occhiata al trio in avvicinamento. “E' meglio che io vada ora”.

“Ci vediamo presto”. Disse Naruto.

Il giovane dalla pelle diafana emise un suono e se ne andò. Mentre il biondo lo osservava allontanarsi, questi realizzò che non una sola volta aveva menzionato il suo nome. Lo aveva dimenticato? Questo era comprensibile dal momento che l'ultimo loro incontro era avvenuto tre anni addietro. Chiamò il moro che lo guardò da sopra la spalla.

“Che c'è, Naruto?” domandò Sasuke facendo arrossire il biondo che sorrise.

“Niente”.

Sasuke gli diede un piccolo discreto sorriso prima di riprendere il suo cammino, una mano sollevata in quello quello che doveva essere un gesto di saluto. Strofinò la mano destra su quella sinistra. Anche se non era entrata in contatto con quella di Naruto, era diventata stranamente calda.

“Chi è quello?” chiese Kiba.

“Un amico,” rispose lui e prima di essere chiamato bugiardo da Kiba, aggiunse, “una specie”. Si guardò la mano che sentì stranamente vuota e la strinse.

Forse la prossima volta... la prossima volta, si ripromise.

-サスナルは愛-

'Presto' e 'la prossima' volta rotolarono insieme due anni più tardi quando erano diciassettenni.

Sasuke girò le spalle tentando di sciogliere la tensione muscolare che aveva accumulato stando curvato sopra ad un solido tavolo mentre lavorava con il suo gruppo al progetto di fine anno. Era mentalmente esausto da tutte quelle discussioni che avevano avuto e si augurò di poter volare fino alla stazione dei treni o meglio, di volare direttamente a casa.

Sospirò e gettò lo zaino dietro le spalle. Davanti a lui, sentì un rumore e vide quattro ragazzi formare un cerchio, mentre se la prendevano con qualche indifeso ragazzo vicino alla riva del fiume. Stava per distogliere lo sguardo quando vide un ciuffo di capelli biondi nello spazio tra due bulli. Le sue interiora si attorcigliarono.

Dio, fa che sia un altro, ma non lui.

Allungò il collo per assicurarsi che non fosse Naruto fino a che non vide una sanguinante mano brunita colpire in volto un bullo. Naruto stava combattendo valorosamente.

Sasuke fu riportato indietro a quella volta... in quel museo scuro.

Non riesco a trovare gli altri...

E la prossima cosa che Sasuke seppe era che si trovava sulla riva aveva afferrato una spalla, voltato il possessore di suddetta spalla e colpito più forte che poté. Tutti si bloccarono e fissarono il nuovo arrivato... no, intruso.

“Sasuke?!” disse Naruto. Sinceramente, non voleva che lo trovasse in una simile situazione.
Così, nessun motivo particolare a dire il vero, voleva semplicemente mantenere la sua buona reputazione intorno al moro.

“Che stai facendo qui a prenderle da queste merde?” domandò l'altro tranquillamente mentre slacciava la cravatta. Il ragazzo che aveva attaccato poco prima gli strisciò alle spalle. Sasuke si voltò, parò il suo calcio e ricambiò con il suo. Non riusciva a capire la rabbia che si stava formando in lui né il senso protettivo per il biondo che era sgorgato in lui. Era a quel modo che ci si sentiva nell'avere un fratello minore? Vedeva così Naruto?

“Dobe, facciamoli neri”.

Andiamo a trovarli insieme.

Naruto ghignò ed annuì. A differenza di quella volta, non si stavano tenendo per mano, ma sembrava che lo fossero mentre combattevano fianco a fianco... schiena contro schiena dino a che i quattro bulli non scapparono via.

Naruto crollò sul pendio erboso e prese un profondo respiro. Ad un braccio di distanza, Sasuke lo imitò.

“Che ci fai da queste parti?” udì il biondo chiedere. Voltò il capo e guardò gli occhi azzurri, “Progetto di scuola. Tu?”

“Abito da qui vicino”.

“Non è quello che volevo dire e tu lo sai!”

Naruto ghignò all'ovvia irritazione. “Due settimane da, uno di quegli stronzi ha alzato la gonna ad una ragazza e le ha dato una pacca sul sedere. Anche se sotto aveva gli slip, il mio senso di giustizia non è riuscito a perdonare quell'idiota. Gliele ho date e oggi ha voluto vendicarsi”. Preoccupazione attraversò le iridi azzurre come formulò la conseguenza dell'azione dell'altro. “Ora sei anche tu nella loro lista. Non dovevi intrometterti”.

“Ma l'ho fatto per la stessa ragione per cui tu hai menato quel ragazzo”.

“Naruto ringhiò. “Non mettermi sullo stesso livello di quella ragazza”.

“Non lo sto facendo. Tutto ciò che sto dicendo è che non posso permettere uno scontro quattro contro uno”.

Naruto annuì solo ed i due divennero silenziosi come fissarono il cielo bruciare sopra di loro.
Lentamente, una mano brunita scivolò a lato fino a sfiorarne una pallida. Ma invece di ritrarsi, quest'ultima coprì e avvolse quella brunita.

Continuarono a fissare in alto; le loro mani premute le une contro le altre. Sia il cellulare di Sasuke che quello di Naruto iniziarono a suonare, ma non ci badarono o meglio, non li sentirono. Il mondo era diventato sordo tranne che per la folla di spaventapasseri e gli stormi d'uccelli; per il fruscio delle foglie e per il fiume che scorreva. Il mondo era diventato cieco, ma ancora vedeva le nuvole muoversi, il cielo tinteggiato coi colori del crepuscolo trapuntato di qualche stella. Il mondo era caduto nel silenzio e c'erano solo calore e sicurezza -molto simile a ciò che avevano trovato l'uno nell'altro in quel posto.

Mai era venuto loro in mente si scambiarsi i numeri di cellulare. Preferivano che le cose rimanessero a quel modo.

E quando il sole morì e la luna prese il turno di guardia per osservare tutti quelli che il sole aveva lasciato, Sasuke si ritirò dal loro contatto e si alzò in piedi. “Ora devo andare”.

Naruto fece semplicemente un cenno col capo. Si appoggiò sui gomiti ed osservò l'amico raccogliere il suo zaino.

“Sasuke?”

“Hm?”

“Grazie,” mormorò. E mentre Sasuke annuiva e gli elargì un singolo cenno della mano, Naruto divenne cosciente ancora una volta dei pericoli del mondo.

Sasuke portò le sue mani macchiate di sangue sotto il getto d'acqua. Il sangue fu lavato via, ma il calore era ancora lì e sorrise. Sorrise e si sentì bene anche quando aveva ferite che facevano un male cane.

-サスナルは愛-

Ci vollero cinque anni perché i loro sentieri si incrociassero di nuovo. Ed il loro incontro fu così breve che li lasciò boccheggianti ed insoddisfatti.

Quando Naruto si era svegliato dal suo leggero pisolino, aveva realizzato che il suo treno era appena arrivato alla sua destinazione del giorno. Scattò in piedi e si appresto a scendere. Incappò contro qualcuno che stava per salire nel mezzo. Si scusò immediatamente da sopra la spalla giusto per vedere la persona che lo guardava. I loro occhi si incontrarono e sgranarono.

“Sasuke!” disse, bloccando la strada ad un paio di persone. Ma non cli importò. Stava cadendo di nuovo in quella sicurezza che il ragazzo, no, l'uomo gli faceva provare.

“Naruto, io-”

Ma la porta si era chiusa, interrompendo Sasuke.

“Ci vediamo,” mimò con le labbra il biondo proprio mentre il treno iniziava a muoversi. Nessuno dei due interruppe il contatto tra i loro occhi fino a quando Sasuke non sparì dietro la linea dell'orizzonte.

Il biondo sospirò, scosse il capo e se ne andò.


-サスナルは愛-


La folla, il rumore strombazzante e la baldoria fecero girare la testa di Sasuke ancora di più di quanto già non fosse e non riuscì più a sopportarlo. Si fece strada verso il bagno e di appoggiò contro la porta chiusa.

“Hai un aspetto bestiale, bastardo,” sentì qualcuno dire proprio quando un familiare calore esplodeva dentro di lui. Se la testa di Sasuke stesse ancora girando, ora era a causa di questo calore. Aprì gli occhi e vide Naruto ghignare.

Sapendo che era stato il moro ad essere preso alla sprovvista dal loro incontro, Naruto era consapevole di avere ogni diritto di gongolare.

“Hai un aspetto bestiale anche tu,” rimbeccò il moro mentre si avvicinava al lavandino.

“Come potevo sapere che baldoria e spogliarelliste potessero essere il punto forte della mia festa di addio al celibato?”

Occhi neri come la notte scattarono a alto per fissarlo. “Festa di addio al celibato? Ti stai per sposare?”

“Già”. E c'era così tanta eccitazione nella sua voce che fu difficile per l'altro uomo non notarlo.

“Anche io,” sussurrò Sasuke. La sua confessione aveva sorpreso il suo amico biondo. Per un breve momento, mantennero il contatto tra i loro sguardi prima che il moro lo distogliesse. Fissò l'acqua nelle sue mani chiuse a coppa prima di gettarsela sul viso.

Per un istante, il silenzio scorse con il getto d'acqua, governò il luogo prima che Naruto lo spezzasse con un sospiro ansioso prima di proporre una pazzia al moro.

“Sposiamoci... insieme”.

Lì per lì, il suore di Sasuke aveva smesso di funzionare. “Dobe, non dire cose del genere. Sappiamo entrambi che non possiamo cambiare la data. Ma,” fece una pausa per fermare l'eccitazione si facesse strada nella sua voce. “Ma possiamo ancora avere un doppio matrimonio stanotte”.

“Come quei matrimonio a Las Vegas?”

“Esatto, ma non dobbiamo andare a Las Vegas. Conosco qualcuno nella mia fesa che può officiare quindi chiama la tua signora ed incontriamoci sul giardino sopra il tetto di questo hotel”.

Il biondo annuì semplicemente ed osservò il suo amico uscire dalla stanza. Sposarsi prima della data del suo matrimonio era una cosa stupida da fare, ma l'avrebbe fatta con Sasuke quindi era okay.
Assolutamente.

Insieme alle loro fidanzate, si incontrarono. Le presentazioni furono fatte e per loro divertimento, le loro promesse spose si trovarono bene l'una con l'altra.

Le due spose risero nel vedere l'uomo ubriaco che avrebbe eseguito la cerimonia. I loro fidanzati aveano bevuto un bel po' giudicando la loro mancanza di inibizione. Sebbene il piano fosse stato deciso da uomini brilli, era stato detto loro al telefono con voce seria. Per questo, dissero il loro 'Lo voglio' tanto seriamente quanto avrebbero fatto alla loro cerimonia ufficiale.

Quando Sasuke disse il suo voto, aveva pensato a Naruto e al calore che sarebbe stato suo. Sapeva che era stupido pensare ad un uomo che aveva incontrato solo di rado, con il quale aveva trascorso il suo tempo due volte solamente e che non conosceva davvero bene. Sapeva che era stupido. Conosceva la stupidità perché conosceva il biondo. A sua insaputa, Naruto stava pensando a lui mentre diceva 'lo voglio'.

Naruto si augurò ce le donne sparissero; che non ci fossero norme sociali; che non avessero nessun obbligo verso loro stessi e molto più importante, che Sasuke ricambiasse i suoi sentimenti. Ma all'età di ventisei anni, sapeva che la vita non poteva essere dettata dai desideri di una sola persona così trovò conforto nell'illusione che stesse sposando Sasuke.

E oh come sperarono entrambi che fosse l'altro a baciarli piuttosto che le loro spose che non potevano risvegliare le stesse intense sensazioni come l'altro riusciva. Nessuno dei due si sentì in colpa per i loro pensieri sapendo che nessuno, eccetto loro, li avrebbe saputi.

-サスナルは愛-

Sasuke camminò lungo il corridoio silenzioso che conduceva al reparto neonatale dell'ospedale invece di attendere che sua moglie si svegliasse. Erano di ritorno dalla città della sua consorte quando questa cominciò ad entrare in travaglio. Preoccupato ma ancora in controllo di sé, l'aveva immediatamente guidata all'ospedale più vicino. Il parto andò liscio sebbene con due settimane di anticipo e ora, stava andando a guardare il loro sano bambino. Si fermò sui suoi passi quando vide chi era in piedi davanti al vetro del reparto neonatale.

Naruto.

L'uomo stava indossando solo un pigiama e delle pantofole, un segno che era stato rudemente svegliato e tirato fuori dal suo letto caldo. Aveva un'aria stanca, ma stava decisamente brillando di gioia come fissava al di là del vetro. Il moro era certo che sua moglie avesse dato alla luce un bambino.

“Stai lanciando una nuova moda, dobe?” domandò casualmente, facendo sussultare leggermente l'altro uomo prima di voltarsi con un'espressione sorpresa dipinta sul suo viso.

Sapendo che il biondo avrebbe gridato e additato, Sasuke si mosse in avanti, protese la mano sollevata e coprì la sua bocca. Realizzò che era stata una brutta mossa quando sentì le morbide labbra premere contro il suo palmo.

“Non fare casino,” bisbigliò e lentamente spostò lentamente la mano quando invece voleva solo scostarla in fretta nel momento in cui si sentì bruciare.

“Guarda, Sasuke! E' mia figlia,” disse mentre indicava una culla dove c'era una neonata con un ciuffetto di capelli biondi.

Sasuke seguì la direzione del suo indice prima di portare il suo sguardo su suo figlio. Quando lo trovò, il suo cuore gli saltò in gola.

Naruto notò il cambio dell'espressione facciale di Sasuke e seguì immediatamente il suo sguardo.
“Sasuke, tu-”

Il moro annuì.

“E carino”.

“Lo so,” rispose casualmente Sasuke. E quando il biondo gli diede un grazioso sorriso, il suo palmo ebbe uno spasmo. Stava per voltarsi e andarsi a sedere sulla panchina più vicina quando Naruto afferrò la sua mano.

“Guarda! Lui sta sbadigliando e lei si sta muovendo,” esclamò Naruto con affettuoso eccitamento.

Il moro guardò i loro figli e non poté fare a meno di fermare il sorriso che graziò le sue labbra. Divenne ancora più grande quando realizzò che il biondo non aveva lasciato andare la sua mano. Perché sembrava giusto, ricambiò la presa. Per quel momento, fu lui il possessore di quel calore. Stessero così, le mani congiunte mentre le altre erano premute contro la parte inferiore della vetrata, per Dio sa quanto fino a quando un rumore non provenne dall'esterso rompendo la pace.

Il silenzio era caduto su di loro come si sedettero su una panchina a bere un caddè che il moro aveva portato.

“Sasuke?”

“Hm?”

“sei felice?”

“Certo che lo sono. Perché?”

Naruto scosse piano il capo. “Questo è buono perché io-”

“Uzumaki-sama, sua moglie è sveglia ora,” li interruppe educatamente un'infermiera.

Il biondo annuì e si scusò.

Sasuke osservò il suo amico allontanarsi poi fissò le sue mani.

Ma potrei essere più felice... con te.

-サスナルは愛-

Quando si videro di nuovo, fu con le loro mogli a vedere la recita scolastica dei loro bambini.
Dopo lo spettacolo, i loro bambini corsero verso di loro, felici della loro presenza.

Il figlio di Sasuke, che aveva interpretato il ruolo principale, guardò la figlia di Naruto, che era stata la sua compagna prima di prenderla per mano.

“Foto,” spiegò prima di condurla via. Si assicurò che la bimba le stesse accanto anche quando gli altri adulti lodarono il loro essere adorabile. Le loro mogli risero alla protettività che Kazuya stesse mostrando verso Miwa.

“Sfiora l'ossessione,” commentò la moglie di Naruto.

“Stanno bene insieme,” replicò quella di Sasuke.

Si guardarono l'un l'altra, venendone improvvisamente con dei progetti.

Sasuke alzò gli occhi al cielo. “Nessun matrimonio combinato,” disse risoluto.

Naruto annuì concorde. “E poi, sono troppo giovani”.

Le loro mogli misero su il broncio. Naruto guardò l'orologio prima di dire, “Ora devo andare. Devo prendere il treno delle 14:48 per il mio meeting”.

“Lascia che ti dia un passaggio allora,” offrì veloce Sasuke. Il biondo declinò profusamente, ma le loro mogli insistettero che non aveva altra scelta se non accettare l'offerta. Così questa era la ragione per cui Naruto sedeva nel sedile anteriore della macchina di Sasuke in quel momento, parlando rapidamente ed conducendo espertamente una conversazione quasi a senso unico.

“Mi stai ascoltando?” domandò Naruto.

“Attentissimamente,” replicò Sasuke senza distogliere lo sguardo dalla strada.

“Che cosa ho detto?”

“Che la maggior parte dei tuoi clienti sono stronzi viziati il cui dizionario non includono parole come 'per piacere', aspetti' e 'no'.

“Bene. Stavi ascoltando”. Le labbra di Sasuke si incresparono in un sorriso.

La luce del semaforo diventò verde e Sasuke accelerò. Dalla coda dell'occhio vide un furgone puntare velocemente verso di loro totalmente fuori controllo. E prima che potesse registrare ciò che stava facendo, aveva già buttato il suo corpo vero il suo amico.

Un attimo più tardi, aprì gli occhi e trovò iridi azzurre fissarlo preoccupato. Stava per muoversi quando Naruto glielo impedì. Abbassò lo sguardo e ne comprese la ragione -una lunga e sottile barra d'acciaio li aveva perforati. Erano strati trafitti.

“Stai bene?” sussurrò. C'era così tanto dolore che si stava intontendo.

Panico, non dolore era la cosa che stava opprimendo i polmoni di Naruto. Aveva paura... così paura di morire... di essere solo. Tuttavia, quando fissò quelle iridi d'ossidiana, realizzò che Sasuke era con lui. Era sempre stato con lui.

Questa volta, le loro mani si cercarono e si strinsero insieme.

“Sei caldo,” sussurrò Sasuke mentre poggiava la testa contro una spalla del biondo.

“Stiamo solo diventando freddi,” replicò Naruto.

“Sei caldo...” reiterò il moro, la voce che diventava distante e più dolce.

Il biondo scrollò le spalle e bisbigliò il nome di Sasuke. Il moro si scostò e lo guardò.

“Non so perché...” iniziò. Non c'era esitazione ora.

“Non m'interessa,” lo interruppe l'altro. Avevano così poco tempo ora e voleva che il biondo arrivasse dritto al punto.

“Non so quando...”

“Non me ne sbatte niente”.

“Non so come...”

“Questo non importa”.

“Sasuke, ti amo,” sussurrò Naruto, liberando il peso che aveva portato per così a lungo. Si augurò che quelle parole fossero sufficienti per trasmettere tutti i sentimenti che l'uomo muoveva in lui con la sua presenza e la sua assenza.

“Naruto..” riuscì solo a mormorare Sasuke con l'improvviso cambio del suo stato emotivo. Si protese in avanti e premette le loro labbra insieme in un bacio. Stava confessando i suoi sentimenti attraverso quel gesto dolce. E quando Naruto rispose a questo, conobbe la vittoria.

Il loro bacio fu lento e seppe di saliva e sangue concentrato, ma era comunque dolce. Era dolce perché questo bacio rappresentava la fine delle loro stupide speranze, dei loro sogni frustranti e delle loro preghiere non accolte. Il bacio rappresentava tutti quegli anni che si erano incontrati e tutte quelle volte che il desiderio li aveva artigliati.

Sasuke assaporava finalmente il sapore del calore che lo aveva perseguitato nella sua vita e Naruto aveva finalmente avuto ciò che aveva sempre voluto anche nei suoi sogni.

Quando la polizia e l'ambulanza arrivarono, i due uomini erano ancora premuti insieme, petto contro petto, labbra contro labbra, mani contro mani. Tutti coloro che li videro in quello stato credettero che il moro avesse tentato di proteggere l'amico e in un disperato tentativo di tenerlo in vita, avesse praticato la respirazione bocca a bocca.

Questo fu ciò che dedussero dalla scena, troppo scossi per intrattenere il pensiero che qualcosa di più profondo fosse accaduta. E questo u ciò che dissero alle loro mogli private dei loro uomini che sarebbero sempre state all'oscuro del vero profondo legame che legava insieme i loro mariti.

Ti aiuto a trovare gli altri.

Non ho bisogno di loro, perché ci sei tu qui.

終わり
 
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road93
view post Posted on 22/1/2009, 13:43




che bella!!! anche se è tristissima :cry:
 
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view post Posted on 22/1/2009, 14:20
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Dolce e delicata, ma da depressione, mi fanno venire in mente Romeo e Giulietta!!!
uniti da un amore profondo e impossibile!
 
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Nalhia
view post Posted on 23/1/2009, 18:46




oddio! è tristissima! :cry:

e poi, che sfiga! si incontrano ma solo per poco tempo e a distanza di anni, sposano donne che non amano come si amano tra loro e alla fine, proprio quando si dichiarano muoiono!

me triste! :cry:
 
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*yu*
view post Posted on 23/1/2009, 21:01




oddiooo l'avevo già letta su efp però rileggerla mi ha fatto cmq effetto image è tristissima.... a me si blocca il respiro ogni volta che leggo questi finali così tristi ..... che brutto non poter stare con la persona che si ama..... straziante..... :cry:
 
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trinh89
view post Posted on 23/1/2009, 21:03




CITAZIONE (*yu* @ 23/1/2009, 21:01)
oddiooo l'avevo già letta su efp però rileggerla mi ha fatto cmq effetto image è tristissima.... a me si blocca il respiro ogni volta che leggo questi finali così tristi ..... che brutto non poter stare con la persona che si ama..... straziante..... :cry:

Non può essere che tu l'abbia letta su EFP, non c'è! Sei sicura di quel che dici? non vorrei fosse un altro plagio, è appena successo e cavoli un altro proprio non lo rggerei!
 
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Aredhel Anárion
view post Posted on 24/1/2009, 21:40




A dire il vero anche io l'avevo già letta!
 
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trinh89
view post Posted on 24/1/2009, 21:43




CITAZIONE (Aredhel Anárion @ 24/1/2009, 21:40)
A dire il vero anche io l'avevo già letta!

ma in inglese su efp o su un forum? se è su efp, potresti dirmi dove? così denuncio il plagio
 
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celena86
view post Posted on 24/1/2009, 22:02




buwaaaaç_________ç...io mi ero detta "ma si...cosa c'è di meglio di andare a nanna dopo aver letto una ficcy scelta appositamente dalla cara trinh??"...buuuuç_______ç....

all'inizio era tutto così dolce*_*...queste storie la cui trama è segnata dal destino. sono così adorabili*___*..veramente romantiche..però sono così tristiç__ç...non cie ro rimasta tanto male quando entrambi avevano preso moglie...ci sono rimasta male invece quando sono morti, il modo in cui sono mortiç__ç...la posizioneç_______ç...buwaaaaaT^T
ora non dormo...sta notte avrò gli incubiT_T...mi vedrò i corpi di loro due insangunati..nooooooooooooT^T
il mio povero nacchanç__ç
 
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selphie9230
view post Posted on 25/1/2009, 20:36




Questa, insieme a Blinding darkness, è una delle mie shot preferite di asashouryuu.

Forse mi piace perchè è così triste o perchè ha qui c'è qualcosa di non vissuto, o almeno non fino in fondo, il momento in cui si dichiarano è anche momento della loro fine. Insieme.
Penso che la cosa più affascinante della fic sia il ricorrente uso del calore delle mani, soprattutto in punto di morte dove Sasuke lo sente ancora.
Si ha la sensazione di tenere tra le mani qualsosa che è stato a lungo irrangiungibile, che appena lo si raggiunge si sgretola come polvere tra le dita.
Diciamo che il rapporto Sasu-Naru lo vedo abbastanza platonico in questa shot, forse il bello della fic è proprio questo.
SPOILER (click to view)
Chissa perchè mi è venuto in mente Icaro e le ali di cera... o__O



Ma asashouryuu ama i finali tragici?
 
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trinh89
view post Posted on 25/1/2009, 20:40




comincio a pensare anch'io che quella donna ami i finali tragici XDD, cmq a me blinding darkness piace, ma è molto molto OOC XD, te la tradurrò se vuoi XD, tanto fic più fic meno XD

SPOILER (click to view)
icaro e le ali di cera? Sarà perché lui voleva raggiungere il sole XD
 
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selphie9230
view post Posted on 27/1/2009, 00:02




CITAZIONE (trinh89 @ 25/1/2009, 20:40)
cmq a me blinding darkness piace, ma è molto molto OOC XD, te la tradurrò se vuoi XD, tanto fic più fic meno XD

Davvero?
Se hai tempo e voglia, mi farebbe piacere leggerla in italiano!
 
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*yu*
view post Posted on 28/1/2009, 14:28




sai trinh che forse hai ragione tu!!!....mi sono sbagliata... forse l'avevo letta sul tuo vecchio forum... image ....sorry...
 
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kei_enjoji
view post Posted on 28/1/2009, 19:15




non sono sicura al 100% ma non mi sembra sia stata pubblicata su EFP da nessuna autrice.__. ricordo di averla letta sul vecchio blog di trinh quello sì e ho anche pianto nel finale ç_ç bellissima ma tristissima ahimè ç_ç però il fatto che se ne siano andati insieme *_* meglio morti entrambi e insieme piuttosto che fra le braccia di qualcun altro .__.
 
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terachan
view post Posted on 31/1/2009, 16:01




Non ci sono parole. Questa shot è di una dolcezza e profondità inaudite. Il finale non è per nulla allegro. E' la terza volta che la leggo e per la terza volta mi ha lasciato un senso di angoscia e allo stesso tempo di commozione. La confessione di Naruto per poco non mi ha fatto piangere.
Dio BASTA!!!! devo smetterla di leggere cose deprimenti!!!!
 
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22 replies since 16/1/2009, 22:18   758 views
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