| Titolo:Gegenschein: Love (Antichiarore: Amore).
Autore originale: asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: G.
Warnings: OOC.
-Gegenschein: Love.
Amore.
Lui conosceva l'amore. Lo aveva provato. Lo aveva persino avuto. Amava le persone intorno a lui sin dalla nascita e sin da quando aveva preso coscienza del mondo.
Era giunto ad amare i suoi genitori perché erano i suoi tutori e protettori. Continuò ad amarli nonostante il comportamento di suo padre nei suoi confronti. Giunse ad amare suo fratello perché era suo fratello. Continuò ad amarlo nonostante rompesse le sue promesse e tutto ciò che gli fece passare. Amò e crebbe, amò ancora e più profondamente finché l'amore non lo ferì.
Amore.
Lui conosceva l'amore. Lo provava, ma dubitava che qualcuno l'avrebbe ricambiato perché questa volta, non stava per amare, ma si era innamorato. Quest'ultima era diversa dalla prima. Innamorarsi aveva una connotazione romantica. Significava maturare sentimenti per qualcuno che non era legato a te in nessun modo. Significava che vi era un graduale mutamento nelle emozioni.
L'e esperienza gli insegnava che l'amore era una perdita di tempo alla fin fine. Le ferite gli dicevano che l'amore significava ferire ed essere ferito. Alla fine, venne alla realizzazione che l'amore era possedere perché possedendo, la possibilità di essere ferito e perdere erano minori; perché possedendo, aveva controllo.
Lo guardò e volle avere il controllo su di lui. Lo guardò e volle possederlo. Lo amava.
Quante volte era andato vicino al confessarsi? Innumerevoli. Infinite. Tuttavia, all'ultimo secondo, qualcosa lo fermava sempre. Non era a causa del modo in cui gli occhi azzurri lo guardavano in attesa o del modo in cui quelle sue labbra si incurvavano in un sorriso sincero. No, non erano quelle le ragioni. Il motivo era dentro di lui.
Tuttavia, gli ci volle un altro po' più di tempo per realizzare cosa fosse e quando avvenne, fu sentendo qualcuno che diceva che amare non era possedere. Era completamente l'opposto a ciò a cui lui aveva sempre fermamente creduto come verità assoluta. Ne rimase confuso. Metteva tutto ciò che provava verso di lui in una stallo perfetto.
Non capì ciò che voleva dire quella frase fino a qualche anno più tardi, quando era già ventenne. Quando finalmente comprese, trovò il coraggio di confessarsi -la ragione per cui stava camminando verso Naruto che si stava riposando sotto un albero.
Il suo cuore martellava così forte. Il suo petto era stretto. Le sue mani erano appiccicaticce. Avanzò, passo dopo passo.
In ogni passo che compieva, le possibilità di ciò che sarebbe avvenuto dopo la sua confessione dardeggiarono davanti ai suoi occhi, ma si mosse in avanti. Questo non c'entrava con Naruto che ricambiava il suo amore, ma con Naruto che arebbe saputo ciò che lui provava e questo era l'unica cosa che importava. Amare non era possedere.
Giunse di fronte all'amico che gli rivolse un piccolo sorriso come un tacito saluto. La sua gola prudette.
“Na-” si bloccò perché improvvisamente la gola gli bruciava; perché dire il suo nome in un momento come quello era molto strano. Molto estraneo.
“Sasuke, ti stai comportando in modo strano da un po' di tempo a questa parte,” lo udì dire, ma lo ignorò.
“Naruto,” riuscì finalmente a dire e quando lo fece, il resto delle parole sgorgarono e passarono le sue labbra , ma non le disse in fretta. Le disse con orgoglio, convinzione e fiducia come solo una persona innamorata poteva fare.
“Ti amo”.
Dopo tutti quegli anni passato a nasconderlo, finalmente l'aveva detto. Dopo tutti quegli anni, finalmente l'aveva messo a parole -parole che echeggiarono in tutto il suo essere coma una dolce, dolcissima melodia.
Ti amo.
Fine.
Edited by trinh - 28/1/2010, 14:24
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