Titolo: The Uchiha Couple (La coppia Uchiha).
Autore originale:
asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:
http://www.fanfiction.net/s/2922292/1/The_Uchiha_CoupleDisclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: yaoi, mpreg, what if.
-Capitolo 16: Noi tre 俺た.
Sasuke uscì dalla stanza e vide sua moglie addormentata sulla sedia a dondolo. Il figlio di quattro mesi, Yuuzuki probabilmente avvertì la sua presenza, perché aprì gli occhi ed iniziò ad agitare le piccole mani come per dire 'Otousama, sono sveglio. Guardami'. E Sasuke lo guardò. Non poteva fare a meno di chiedersi se suo padre, Fugaku avesse provato la stessa calda ed illogica sensazione che si stava ora diffondendo in lui, ogni volta che guardava lui o Itachi quando erano due bambini. Scosse il capo schiarendosi la mente per sbarazzarsi di tale pensiero che era sempre seguito da brutti ricordi e si concentrò su Yuuzuki.
Eccetto per i suoi occhi azzurri, che aveva ereditato dalla 'madre', Tuuzuki aveva l'aspetto di un Uchiha, il che rendeva Sasuke ancora più orgoglioso. Vedere che suo figlio era completamente sveglio e con un'espressione gioconda sul viso, decise che avrebbe trascorso del tempo con lui. Non volendo svegliare Naruto, prese lentamente il figlio tra le sue braccia che improvvisamente si strinsero di istinto. Le palpebre si aprirono rivelando allarmate iridi azzurre, ma che presto, come il biondo vide chi era, si rilassarono.
“Badò io a lui mentre dormi,” disse Sasuke mentre iniziava a cullare da Yuuzuki tra le braccia. Aggiungendo poi con un bacio sulla sua fronte, “Dormi a letto”.
- SasuNaru is love -
Il moro portò Yuuzuki in una delle stanze nella casa. Lì, davanti al tempio della famiglia che onorava tutti i suoi defunti parenti ed il padre di Naruto -lo Yondaime, pagò loro il rispetto dovuto prima di mostrar loro orgogliosamente suo figlio. Di nuovo.
“Guardate, il mio erede,” mormorò Sasuke e suo figlio sorrise come se avesse compreso ciò che il padre stava dicendo. “Colui che un giorno porterò orgogliosamente il simbolo del clan sulla sua schiena”. A questo, piccoli occhi azzurri, splenderono con aria innocentemente birichina, che si fissarono su Sasuke, ricordandogli delle biglie azzurre che usava per giocare quando era un bambino. Poi una manina inizio a stringere un pugno dei suoi capelli neri e quando tirò fino a far male, sussultò facendo gorgogliare il neonato in un suono che pareva essere di divertimento. Non poté fare a meno di lasciare un ghigno a graziare il suo volto e di poggiare la sua fronte contro quella del figlio, i nasi che si sfioravano.
Fissando le innocenti iridi azzurre, giurò ce non sarebbe mai diventato come suo padre, che non aveva fatto altro che pensare al clan e che vedeva i suoi figli come nient'altro che pedine per la grandiosa gloria del nome della famiglia Uchiha. No, lui non sarebbe mai stato così. Lui e Naruto gli avrebbero dato un'infanzia completamente diversa dalla loro, ma questo non significava che l'avrebbero viziato.
Yuuzuki non sarebbe cresciuto viziato, demente e assetato di potere.
Tenendo Yuuzuki tra le sue braccia, Sasuke non vide l'ora che crescesse così da potergli insegnare tutte le cose che aveva imparato, e allo stesso tempo, desiderava che il figlio rimanesse così: vulnerabile e abbracciabile. Sospirò. Questi sentimenti che si accompagnavano al suo nuovo ruolo, lo confondevano e allo stesso tempo lo sopraffacevano così tanto, ma pensò comunque che fosse una cosa buona.
Con un sorriso, continuò a giocare con Yuuzuki, sollevandolo di tanto in tanto o buttandolo leggermente in aria o facendogli dei suoni da bambino per tentare di comunicare con lui.
- SasuNaru is love -
Quando Naruto si svegliò, la prima cosa che fece fu cercare Yuuzuki. Seguendo il suo istinto 'materno' e quello strano legame tra genitore e figlio, andò nella stanza del santuario e trovò le due persone più importanti della sua vita pacificamente addormentate. Yuuzuki comodamente disteso sul petto di Sasuke che si era trasformato in una meravigliosa culla a dondolo con il suo lento alzarsi ed abbassarsi. Era una scena da scaldare il cuore e si augurò che potesse far durare quel momento.
Ghignando posò uno scialle sui due prima di andarsene a preparare la cena.
- SasuNaru is love -
Per l'ennesima volta nella sua vita, Naruto si sentì inutile. Non perché ancora una volta era il ridicolo idiota o il tizio trattato da malato, ma perché Yuuzuki stava bruciando per la febbre e stava piangendo l'anima. E tutto ciò che poteva fare era guardare Tsunade che prestava le sue cure al suo bambino disteso a letto, incapace di alleviare la sua pena. Osservò come sua 'sorella' fece bere tre gocce di medicina al suo piccolo.
“Non c'è nulla di cui preoccuparsi,” disse Tsunade come permise lentamente al suo chakra di mettere il bimbo a dormire, “il suo sistema immunitario è appena iniziato a migliorare”.
Naruto si strinse le mani come marciò avanti e indietro per la stanza. “Sei sicura?” domandò. “Voglio dire, e se fosse qualcosa di più grave? Dopotutto, una febbre è il modo del corpo per dare un segnale del suo stato. Forse ha un sintomo di un male incurabile. O è affetto da un virus letale. Un cancro?” continuò a mormorare tutti i tipi di malattia che la sua paranoia gli suggeriva, senza realizzare che Sasuke aveva iniziato a farsi più pallido e Tsunade aveva digrignato i denti.
“UZUMAKI NARUTO!” abbaiò Tsunade. Sasuke aggrottò le sopracciglia completamente dispiaciuto con ciò che aveva udito, ma non fu l'unico, perché Naruto cessò immediatamente ciò che stava facendo e fulminò la Godaime gridando, “UCHIHA!”
In risposta, il ninja medico sorrise vittoriosamente prima di dire “Sono felice che sei ancora attento”. Drappeggiò una coperta leggera sopra Yuuzuki che ora stava dormendo comodamente e serenamente, prima di alzarsi in piedi dalla sua sedia e discutere alcune cose con i due.
“Non c'è bisogno di preoccuparsi, questo è normale,” disse loro. Voleva assicurarli, specialmente quando nessuno dei due sapeva nulla riguardo a problemi come questo. “Fategli bere tre gocce di questo ogni notte. Lo visiterò tra due giorni”. Tsunade si accigliò quando notò che Naruto aveva a malapena ascoltato. Ovviamente, ora era avvolto nel suo mondo creato dalla paura. “Stai ascoltando?”
Naruto annuì immediatamente, facendo sospirare Tsunade. “Glielo riferirò io più tardi,” intervenne subito Sasuke, sapendo sua che moglie non era stata attenta.
Quando la bionda ebbe discusso tutto ciò che doveva, si congedò con Sasuke che l'accompagno sino all'entrata.
“Stai bene?” chiese Naruto, guardando Sasuke come questi rientrò in casa. Il ninja dai capelli corvini ghignò come si levò i sandali, “Certo. Non ero io quello disattento tra i due”.
Sasuke appariva così calmo, a tal punto da sembrare indifferente, ma Naruto aveva imparato a guardare attraverso quella fredda facciata e sapeva che il moro era preoccupato, probabilmente più preoccupato di lui. Come suo marito gli passò affianco, Naruto lo afferrò per un polso, fermandolo e appoggiò la sua fronte contro la schiena di Sasuke.
“Starà bene, perché dopotutto ha il miglior medico che esista,” lo rassicurò il biondo. Avvertì Sasuke muovere il capo in assenso prima di sentirsi stringere piano la mano.
“Sì, andrà tutto bene”.
Devono andare bene, pensò Naruto.
Continua...
Edited by trinh89 - 25/5/2009, 18:50