-Capitolo 1: Il messaggio., (Prima parte)

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trinh89
view post Posted on 3/6/2009, 16:17




-Capitolo 1: Il messaggio (Prima parte).

Mentre ora viene chiamato Casi di Omicidio BB di Los Angeles – un titolo piuttosto attraente- ai tempi in cui stava avvenendo, proprio nel mezzo del vortice, non fu mai chiamato in modo così impressionante.
I media lo chiamavano gli assassinii Wara Ningyo, gli Omicidi Seriali a Porte Chiuse di L.A e tutte le altre sorti di nomi spaventosi. Questo fatto fu indubbiamente fonte di grande fastidio per Beyond Birthday –il perpetratore degli omicidi in questione--, ma francamente, penso che quei nomi fornissero una descrizione più accurata di ciò che stava davvero accadendo. Comunque sia, il giorno dopo Beyond Birthday portò a compimento il suo terzo omicidio, il 14 agosto 2002 alle 08:15 a.m. ora locale, l'agente Naomi Misora era distesa storditamente sul letto nel suo appartamento, essendosi appena svegliata. Stava indossando pantaloni di pelle nera che si abbinavano alla giacca del medesimo materiale, ma sarebbe stato un errore presumere che fossero gli abiti che usava abitualmente per dormire. La notte prima la donna aveva trascorso diverse ore a correre in giro sulla sua moto, in un vano tentativo di bruciare lo stress e quando fu finalmente tornata al suo appartamento, cadde all'istante in un sonno profondo senza preoccuparsi di farsi una doccia o spogliarsi.

Proprio come il nome del caso, Misora era entrata nella conoscenza pubblica come colei che alla fine aveva risolto i Casi di Omicidio BB di Los Angeles, ma la verità era che quando questi eventi stavano avendo luogo in tempo reale, lei era stata sospesa dai suoi compiti di agente dell'FBI. Secondo i registri ufficiali era semplicemente in congedo, ma questo solo perché le era assolutamente impossibile di sopportare la pressione dei suoi superiori e colleghi. Sospensione, congedo, vacanza estiva. Non penso che abbiamo bisogno di approfondire le ragione della sua sospensione qui. Ciò che è certo è che questa era l'America, lei era giapponese, una donna, molto brava nel suo lavoro e l'FBI è una grande organizzazione... che dovrebbero essere informazioni più che sufficienti. Ovviamente, aveva dei colleghi che avevano un'alta opinione di lei, esatto motivo per il quale era stata in grado di lavorare per così a lungo nell'organizzazione, ma un mese fa, giusto prima degli Omicidi BB di Los Angeles, Misora aveva commesso un grande errore, così grande che nemmeno lei poteva credere di averlo fatto, errore che l'aveva portata alla sua corrente situazione. Questo non era il genere di problema che poteva essere alleviato scorrazzando in giro nella notte su una moto.

Misora stava seriamente considerando di lasciare l'FBI, rinnegando tutta la sua vita e tornando in Giappone. Ovviamente, una parte di lei era stufa marcia di tutte le assurdità che venivano con il suo lavoro, ma ancora di più di quest'ultime era la colpa che provava per il suo errore, che gravava sulle sue spalle come un peso morto. Anche se non aveva avuto pressioni da coloro che le stavano intorno, non che questo fosse anche solo remotamente possibile, Misora aveva chiesto del tempo libero per se stessa.

O persino dimettersi.

Misora si alzò lentamente su a sedere sul letto con l'intenzione di lavare via il sudore della notte prima, ma poi notò il portatile sulla sua scrivania, per qualche ragione, era acceso. Non ricordava di averlo acceso, dopo tutto, si era appena alzata. Aveva schiacciato l'interruttore di accensione la notte scorsa? E poi si era addormentata senza chiuderlo di nuovo? Non ricordava di averlo fatto, ma visto che il salvaschermo stava funzionando, sembrava non esserci altra spiegazione. Uno avrebbe presunto che se aveva abbastanza energie per accendere il computer, avrebbe dovuto avere sufficienti energie anche per spogliarsi. Misora si levò la giacca e i pantaloni e con il corpo che si sentiva molto più leggero, alzatasi completamente, si diresse verso la scrivania e mosse il mouse. Questo era sufficiente per togliere il salvaschermo, ma a quel punto Misora divenne confusa. Il programma principale di posta elettronica stava funzionando e lampeggiando un messaggio di “nuova mail”. Era possibile che si fosse addormentata con il computer acceso, ma addormentarsi mentre controllava la posta? Mentre se lo chiedeva, cliccò sulla casella della posta. C'era un nuovo messaggio da Raye Penber. Questo era il nome dell'attuale fidanzato di Misora, anch'egli un agente dell'FBI. Era il più ovvio esempio di agente che aveva un'alta opinione di lei (non che questo lo avesse fermato dal chiederle di trasferirsi in un dipartimento meno pericoloso ogni volta che succedeva qualcosa). Dal momento che la sua sospensione era quasi finita, l'e-mail doveva riguardare lavoro, così Misora procedette diritta ad aprire il messaggio...

Naomi Misora-sama,

mi scuso per averla contattata in questo modo.

Vorrei chiedere il vostro aiuto per risolvere un certo caso. Se siete disposta ad aiutarmi, la predo di accedere al terzo blocco della terza sezione del Funny Dish server il 14 agosto alle nove a.m. La linea si aprirà per cinque minuti esatti
(la prego di infiltrarsi da sola attraverso la barriera di protezione).

L

P.S.: Per contattarla, mi sono preso la libertà di prendere in prestito l'indirizzo del suo amico. Questo era il modo più semplice e sicuro per contattarla, quindi la prego di perdonarmi. A dispetto del fatto che accettiate o meno di aiutarmi, ho bisogno che lei distrugga questo computer entro ventiquattro ore dalla lettura di questo messaggio.

“...”

Quando finì di leggere, Misora rilesse immediatamente l'intero messaggio e poi controllò di nuovo il nome del mittente.

L.

Poteva anche essere stata sospesa, ma era ancora un agente dell'FBI, e ovviamente aveva riconosciuto il nome –sarebbe stato imperdonabile da parte sua se così non fosse stato. Considerò brevemente l'idea che Raye Penber o qualcun altro, le stesse giovando uno scherzo, ma lo trovò difficile da credere, nessuno era così ardito da firmarsi con quel nome. L non si era mai rivelato in pubblico o in privato, ma Misora aveva sentito diverse storie dell'orrore circa ciò che era successo ai detective che avevano cercato di spacciarsi per L. Era sicuro dire che nessuno avrebbe osato usare il suo nome, anche solo per scherzo.

Quindi.

“Aw, dannazione”. Borbottò e procedette ad andare a farsi una doccia, lavandosi via la stanchezza della notte prima. Si asciugò i lunghi capelli neri e si bevette una tazza di caffè bollente.

Ma stava solo fingendo di considerare la questione, non aveva molta scelta. Nessun agente dell'FBI, specialmente uno di basso grado, poteva pensare di rifiutare una richiesta di L. Ma a quel tempo Misora non aveva una gran opinione favorevole per il grande detective L, quindi doveva fingere di esitare, almeno per sentirsi meglio. Se si considera la personalità di Misora, la ragione per cui il suo portatile era acceso era che L l'aveva manomesso, ed era un po' più che depressa di dover distruggere il suo computer nuovo che aveva comprato appena il mese prima.

“Non m'interessa... voglio dire, sì, ma...”

Non aveva scelta.

Alle 8.50 in punto, Misora si sedette davanti al suo portatile, a cui erano rimaste ancora meno di ventitre ore da vivere e iniziò a seguire le istruzioni di L. Non era un hacker esperto, ma le erano state insegnate le basi visto che era parte dell'addestramento dell'FBI.

Proprio quando guadagnò con successo l'accesso al server, il suo schermo diventò completamente bianco. Misora si allarmò per un istante, ma poi notò una gigante L calligrafica fluttuare al centro dello schermo e si rilassò.

“Naomi Misora”, venne una voce dagli altoparlanti del computer, dopo una breve pausa. Era ovviamente una voce sintetica. Ma questa era la voce riconosciuta come quella di L da ogni dipartimento investigativo nel mondo. Misora l'aveva sentita diverse volte prima, ma questa era la prima volta che le veniva indirizzata direttamente. Era strano, come se stesse udendo il suo nome in televisione –non che avesse mai provato quell'esperienza, ma era così che se lo immaginava sarebbe stato.

“Qui è L”.

“Ciao”, inizio a dire Misora, ma poi realizzò che era inutile. Il suo computer non aveva un microfono installato ed era impossibile che lui la sentisse.

Invece, digitò, “Qui è Naomi Misora. E' un onore parlare con lei, L”. Se il suo ragionamento era esatto, l'altro avrebbe dovuto ricevere questo messaggio.

“Naomi Misora, sei a conoscenza delle investigazioni sugli omicidi che si stanno verificando a Los Angeles mentre parliamo?”
L era andato subito dritto al punto, senza rispondere alle sue parole. Presumibilmente questo perché doveva completare al comunicazione per le 09:05, ma il suo modo di fare ed il suo comportamento presero Misora per il verso sbagliato. Come se fosse una concessione la sua collaborazione con lui, il che era vero, ma comportarsi a quel modo, non mostrava alcun rispetto per il suo orgoglio. Misora si permise di battere con forza i tasti.

“Non sono così abile da riuscire a mantenere e tracce di tutte le investigazioni degli omicidi che stanno accadendo a Los Angeles”.

“Oh? Io sì”.

Aveva ricambiato il suo sarcasmo con una spacconata.

L proseguì, “Mi riferisco agli omicidi seriali, la terza vittima è stata trovata ieri. Credo che ci saranno altre vittime. Il notiziario della HNN li chiama gli Assasini Wara Nyngyo”.

“Gli Assasini Wara Nyngyo?”

Non ne aveva sentito parlare”. Era in congedo e aveva deliberatamente evitato ogni sorta di notizia. Misora era vissuta in Giappone fino al diploma di maturità ed era familiare con i termini, ma sentirli pronunciati in inglese le dava una sensazione di estraneità.

“Vorrei risolvere questo caso,” disse L. “Devo arrestare l'assassino. Ma il tuo aiuto nella questione è vitale, Naomi Misora”.

“Perché io?” digitò. Questo poteva significare sia “Perché hai bisogno del mio aiuto?” sia “Perché dovrei aiutarti?”, ma L prese il primo significato senza un attimo di esitazione. Il sarcasmo pareva non essere stato colto da lui.

“Naturalmente, perché siete un abile investigatore, Naomi Misora”.

“Sono in congedo momentaneo...”

“Lo so. Non è una fortuna?”

Tre vittime, aveva detto.

Ovviamente, dipendeva dalle vittime, ma da ciò che L le aveva detto, questo caso non aveva ancora raggiunto una portata tale da coinvolgere l'FBI. Normalmente avrebbe presunto che era questo il motivo per cui L avesse avvicinato lei invece di andare dal direttore dell'FBI, ma era stato troppo improvviso. E non le era stato quasi dato il temp di pensare a nulla. Ma era stato tempo sufficiente perché lei si chiedesse perché L si facesse coinvolgere in un caso così piccolo perché anche l'FBI potesse notarlo. Comunque, non pensava che l'altro avrebbe risposto alla domanda al computer.

Occhieggiò l'orologio.

Aveva ancora un minuto.

“Okay. Ti aiuterò in ogni modo possibile”. Digitò Misora.

L rispose istantaneamente, “Grazie. Sapevo che avreste accettato”.

Non suonava molto riconoscente.

Ma forse questo era dovuto alla voce sintetica.

“Lascia che ti spieghi come contattarmi in futuro. Non abbiamo tempo, quindi sarò breve. Primo...”

Continua...

Edited by trinh89 - 27/6/2009, 14:01
 
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princess21ssj
view post Posted on 3/6/2009, 17:58




Letto tutto! *O*
Appena mi hai avvisata, mi sono fiondata.
Quindi, per prima cosa, grazie.

Naomi Misora mi è sempre piaciuta. E' stata lei la prima morte che mi ha veramente commossa in tutta la serie. Quando Light l'ha uccisa il mio odio è accresciuto.
Che donna!

Ed L... E' splendidamente lui.
 
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Ju Slyth
view post Posted on 4/6/2009, 13:27




Oh! *_* che bello! In un primo momento non mi sono ricordata di Naomi (sentivo che il nome era familiare però la memoria fa cilecca) ma poi associato a quello del suo ragazzo è stato un illuminazione! T_T sigh, lei mi piaceva un sacco come personaggio... Ci sono rimasta male quando l'ha uccisa... Uffa, speravo rimanesse di più. Ciò non toglie che questo romanzo mi piaccia sempre di più XD, mi intriga da matti! Vai, o invincibile e onnisciente traduttrice!
 
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2 replies since 3/6/2009, 16:17   76 views
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