-Capitolo 15: Battaglie.

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trinh89
view post Posted on 10/7/2009, 21:16




Titolo: Walking corpse (Morto che cammina).
Autore originale: suomynonakun.
Traduttrice: trinh89.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto.
Pairing: SasuNaru.
Rating: triste, shounen-ai, e se...

-Capitolo 15: Battaglie.

Pochi secondi dopo che Tenten se ne fu andata, i membri dell'Akatsuki brulicarono fuori dalla foresta verso Neji. Mentre lottava per parare gli attacchi della massa, non poté fare a meno di pensare che per essere il genio del clan Hyuuga, la decisione di cercare di combattere da solo così tanti nemici era stata alquanto stupida.

Ora era circondato –non aveva bisogno del Byakugan per dirlo. Neji tagliò un aggressore alla sua destra con la sua daga prima di ruotare velocemente, i suoi lunghi capelli volarono nell'aria per la velocità. Fermò il flusso del chakra delle braccia di un uomo dietro di lui con la sua mano libera, accoltellandone un altro con la daga.

Si mosse rapidamente, senza mai dare le spalle a nessuno per troppo tempo, tentando di tenere a bada il cerchio di nemici che si stringeva sempre di più.

Con il Byakugan riuscì a vedere un uomo alle sue spalle e un altro dalla coda dell'occhio alla sua sinistra che aveva sollevato un kunai per accoltellarlo. Cogliendo di sorpresa il ninja davanti a lui, si voltò. Il membro dell'Akatsuki accoltellò il suo stesso compagno e Neji spinse il suo scudo umano ormai inerte, contro il primo, facendogli perdere l'equilibrio. Non si preoccupò di voltarsi quando un uomo si precipitò dalla sua destra, ma distese semplicemente la daga all'ultimo momento, facendo sì che l'uomo d'infilzasse. Estrasse senza troppe cerimonie la lama dal petto dello shinobi ed ignorò il sangue che schizzò i suoi abiti.

Un dolore improvviso esplose alla sua schiena e lo shock lo mise in ginocchio. Portò le mani in avanti, impedendo al suo volto di incontrare il suolo. Voltando il capo, vide un kunai conficcarsi nella sua spalla.

Non aveva visto il kunai arrivare, il che significava che qualcuno o aveva avuto al fortuna di trovare il suo punto cieco o ne era a conoscenza.

Quando riuscì a fermare gli attacchi del cerchio di uomini. Molti di loro si dispersero e Neji riuscì a vedere dietro di lui membri dell'Akatsuki che avevano iniziato a scalare il muro, usando il loro chakra per incollare i piedi contro la parete mentre camminavano verticalmente.

Gli uomini rimanenti intorno a lui si divisero e un ninja avanzò al centro, portandosi dietro di lui. Aveva un ghigno dipinto sul volto e un hitai-ate con uno sfregio orizzontale lungo il simbolo della nuvola. I suoi capelli neri erano legati in una coda corta alla base della nuca ed il suo mento era coperto da un pizzetto.

“Hyuuga-san”, disse, e Neji voltò il capo verso di lui sorpreso. Con la sua maschera ANBU, gli occhi distintivi del suo clan erano nascosti alla vista. Come faceva a sapere che era uno Hyuuga?

“Almeno”, disse l'uomo, scorrendosi una mano sul pizzetto. “Immagino che tu sia uno del clan Hyuuga. Lo stile del Pugno Gentile con cui combatti e l'abilità di sapere cosa ti succede dietro poterebbe a questa idea”.

I ninja accerchiarono Neji, rimanendo a buona distanza da lui. Un fendente della sua lama o della sua mano piena di chakra sarebbe stata la loro fine. Lo Hyuuga era a terra, ma sottovalutarlo sarebbe stato un grosso sbaglio.

“Quindi chi sei tu?” disse curiosamente il ninja della nuvola. “Sei troppo giovane per essere Hiashi. Sei un ragazzo, quindi ovviamente non sei né Hinata né Hanabi”. Fece una pausa per pensare. “Forse –sei Neji?”

Neji non rispose e riuscì a trattenere la sorpresa che regnava in lui. Come faceva un ninja della nuvola a sapere così tanto del suo clan?

Come se fosse stato in grado di sentire i pensieri di Neji, l'uomo parlò, “Ho studiato gli Hyuuga per molto tempo. Il mio villaggio era molto interessato al segreto del Byakugan. Mio padre ha persino dato la sua vita per la causa, tentando di rapire la figlia maggiore della casata principale. Tuo zio lo ha ucciso”.

In un istante Neji comprese che era quest'uomo. Il figlio che leader della Nuvola, che aveva tentato di rapire Hinata quando era ancora una bambina.

“Finalmente ho scoperto lo scambio che Konoha ci ha giocato. Suppongo che abbiamo questo in comune: i nostri padri che danno le loro vite per il bene superiore”.

I pugni di Neji si strinsero, la mano destra si strinse intorno all'impugnatura della daga, mentre quella sinistra afferrava un pugno di terra come si sollevava lentamente in piedi. Lasciando cadere la terra, allungò una mano verso la spalla ed estrasse il kunai dalla schiena, gettandola al suolo con un suono metallico. Il padre di quest'uomo era responsabile della morte del suo.

Grida improvvise richiamarono al sua attenzione verso la parete, sulla quale Tenten era ora in cima, scagliando kunai dopo kunai a coloro che stavano camminando verticalmente sulla parete. I n tutti quegli anni che Neji aveva combattuto con lei, non aveva mai scoperto come riuscisse a nascondere tutte quelle armi, ma non gliene mancavano mai. La compagna non si era nemmeno presa la briga di evocarle da un rotolo.

Il ninja della nuvola era scivolato dal centro del cerchio quando Neji si era alzato. I ninja ancora intorno a lui iniziarono a stringere il diametro del cerchio. Tutti con un arma alzata, che variava da un kunai ad una katana.

Neji vide chiaramente il ghigno dello shinobi della Nuvola mentre il cerchio di uomini si era improvvisamente scagliato su di lui. I suoi occhi percettivi non persero neanche lo shock sul suo volto come creò un improvviso alone di chakra, che lo avvolse come una cupola, respingendo tutte le armi lanciate e diversi uomini.

Quelli che ancora lo accerchiavano erano già pronti ad attaccarlo di nuovo. Neji stava divenendo impaziente. Non voleva combattere questi uomini. Sia lui che lo shinobi della Nuvola avevano rancori che potevano essere sistemati solo combattendo l'uno contro l'altro. Sì, Neji non aveva nulla a che fare con la morte del padre di quest'uomo, né questo shinobi della Nuvola aveva nulla a che fare con la morte del suo.
Ma entrambi rappresentavano la ragione per cui l'altro era senza padre e per quello, Neji lo avrebbe ucciso.

“Neji, mio rivale!” gridò una voce rumorosa mentre i due ninja intorno a loro venivano improvvisamente sbattuti insieme con abbastanza forza da stenderli all'istante.

Lee era orgogliosamente in piedi sui due corpi ammassati, rivolgendogli un pollice alzato e un sorriso smagliante. “Perché devi prenderti tutto il divertimento?”

Solo anni di pratica impedirono a Neji di alzare gli occhi al cielo, anche se con la maschera ANBU ancora addosso non ne aveva la necessità.

Il castano udì il suono di uno scontro e realizzò che anche Chouji, Temari e Kankurou erano arrivati. Sghignazzi catturarono nuovamente la sua attenzione verso gli uomini che lo accerchiavano e realizzò che stavano ridendo di Lee.

Non era la prima volta che la gente sottovalutava Lee in base alle sue espressioni. Il suo taglio a scodella, le folte sopracciglia e la tuta aderente completamente verde presentavano un'immagine alquanto grottesca, tuttavia, Neji sapeva che il compagno non era un uomo con cui scherzare..

“Neji!” esplose Lee. “Tu occupati di quello”, disse indicando il ninja della Nuvola. “Io mi occuperò del resto!”

Neji sbatté le palpebre. Lee era anche perspicace quando voleva.

Diverse risate si alzarono intorno al cerchio. “Ti piacerebbe, pazzo!” disse qualcuno.

Se era possibile, il sorriso di Lee si fece ancora più grande. “Le vostre parole sono piene di gelosia. Vi capisco amici miei!” disse Lee, non dando tempo all'uomo accanto a lui di reagire mentre lanciava la gamba in un calcio e lo faceva volare diversi metri più in là.

Rabbiosamente, il cerchio intorno a Neji si spostò, creandone uno nuovo intorno a Lee, che stava saltando entusiasticamente da un piede all'altro.

“Bene, Neji-kun, sembra che ora siamo solo noi”, disse l'ex ninja della Nuvola. “Ma è meglio così, non trovi?”

Con il suo Byakugan, Neji vide altri ninja di Konoha arrivare. Sicuro che le abilità dei suoi compagni avrebbero resistito all'Akatsuki mentre combatteva con l'uomo, rivolse la sua attenzione al suo nemico.

XXX

Non c'era nessuno se non i due ANBU del confine sud quando Sasuke e Hinata controllarono. Né lo Sharingan né il Byakugan avevano visto nulla fuori dall'ordinario. Certo che nessun attacco sarebbe provenuto da sud, Sasuke mandò i suoi ANBU indietro dall'Hokage.

Gli ANBU al confine occidentale dissero la stessa cosa di quelli meridionali. Nessuno movimento o attività sospetta. Lanciando una rapida occhiata con lo Sharingan, Sasuke non vide nulla di strano e mandò anche quegli ANBU alla torre.

Quando se ne furono andati, abbassò lo sguardo su Hinata, che stava scansionando gli alberi vicini con il Byakugan. Sasuke era felice che lo Sharingan cambiasse solo il colore dei suoi occhi invece di aumentare la pressione sanguigna intorno ad essi. Gli occhi di Hinata presentavano un'immagine leggermente spaventosa.

“Uchiha-san,” disse Hinata con voce bassa, le pallide iridi che non lasciavano mai la foresta. “Riesco a vedere una traccia di chakra lì fuori. Potrebbe essere solo un grosso animale, ma potrebbe essere qualcuno che tenta di nascondere il proprio chakra”.

Istantaneamente lo Sharingan tornò al suo posto e Sasuke controllò nuovamente la foresta. Non riusciva a vedere il chakra come Hinata, ma se c'erano dei movimenti lui li avrebbe colti.

“Si sta muovendo?” domandò.

“No, è completamente fermo,” lo informò lei.

“Non è proprio il comportamento di un animale, vero?”

“No,” disse lei con una lieve scossa di capo.

“Ce ne è solo uno?” chiese.

“Solo uno nel mio raggio di visione”.

“Vado a controllare,” disse Sasuke. “Tu torna alla torre e chiama gli ANBU”.

“Con tutto il dovuto rispetto, Uchiha-san, lei non lo può vedere. Potreste cadere in un imboscata se andate da solo”, disse Hinata.

La sua espressione sorpresa fu nascosta dietro la sua maschera. La ragazza era sempre sembrata troppo timida per contraddire un ordine, specialmente uno del capitano ANBU. Era impressionato.

“Non sappiamo cosa ci sia là fuori,” disse lui. “Non manderò un chuunin ad investigare per conto proprio, anche se riesce a vederli”.


“Forse dovremmo andare assieme allora?” suggerì lei, non togliendo ancora gli occhi dal chakra nella foresta.

Sasuke pensò per un istante prima di annuire. Hinata non aveva bisogno di guardarlo per vedere il movimento e la giovane iniziò a camminare verso la foresta con Sasuke al seguito.

XXX

“Kakashi, mio rivale!” gridò Gai sopra il rumore della battaglia. Sbatté un pugno sulla testa di un aggressore, facendolo cadere al suolo in un ammasso incosciente. “Questo è il mio nono!”

Kakashi lanciò un kunai sia a destra che a sinistra, gli uomini che stavano puntando a lui da entrambi i lati caddero a terra morti prima di raggiungerlo. “Numero sedici e diciassette”, disse con calma Kakashi, sapendo che se non avesse dato a Gai il numero, l'altro avrebbe continuato ad assillarlo.

“Ah!” gridò Gai. “Sei un degno rivale! Se mi batti farò cento flessioni con una mano!”

L'occhio visibile di Kakashi roteò mentre bloccava un pugno da parte di un nemico e alzava il ginocchio per connetterlo tra le gambe dell'assalitore. L'uomo cadde in ginocchio e Kakashi lo stese con la punta affilata del suo kunai.

Un Gaara poco più lontano, che non si era mosso dalla sua posizione da quando si erano teletrasportati dal confine orientale, fece piazza pulita dei ninja intorno a lui con facilità, stritolandoli con la sua sabbia. Parve quasi annoiato, non che fosse la prima volta, Kakashi era contento che il rosso fosse un alleato piuttosto che un nemico.

Dalla coda dell'occhio vide una ANBU cadere, un kunai conficcato nella suo collo.

Notò quasi troppo tardi che stava lentamente arretrando verso l'ampia parete di pietra che separava la battaglia dal villaggio. Cominciò a tentare di spingersi in avanti, mirando per lo più agli attaccanti direttamente davanti a lui per creare un'apertura che gli permettesse di muoversi in messo.

Molti dei nemici stavano ignorando lui, Gai, Gaara e i rimanenti ANBU, cercando semplicemente di aggirarli e arrampicarsi sulla parete per entrare nel villaggio.

Kakashi si chinò come una spada fendette l'aria, tagliando lo spazio dove pochi attimi prima si trovava il suo collo. Tirando fuori una gamba dalla sua posizione accucciata, calciò le gambe dello spadaccino e lo mise k.o.

In piedi e con le spalle rivolte al muro, Kakashi cercò di scoprire come fermare l'avanzata. Si voltò, afferrando il kunai che era diretto alla sua testa.

Tirò su il suo hitai-ate perché stesse sulla sua fronte, rivelando l'occhio rosso dello Sharingan che di solito rimaneva nascosto. Erano semplicemente troppi per quattro uomini. Non poteva impedire che il muro venisse superato senza dividere la sua attenzione e finire con la testa tagliata o un kunai conficcato nella testa.

Ci fu un grido dietro di lui e Kakashi si voltò in tempo per vedere uno degli uomini cadere dalla parete, un kunai nel petto.
Altri due caddero e Kakashi vide Naruto tranquillamente in piedi sopra al muro, che lanciava giù armi eliminando facilmente gli invasori dalla parete.

Un rumoroso pop risuonò e improvvisamente un enorme gruppo di shinobi di Konoha apparve, buttandosi immediatamente nel combattimento.

Un uomo si precipitò verso Kakashi e questi reagì dandogli una gomitata in faccia. Il membro dell'Akatasuki cadde a terra inerte.

“Una mossa alquanto fiacca, Kakashi” gridò Gai, usando una delle sue gambe coperte dalla lunga tuta verde per tirare un alto calcio sulla testa del nemico, stendendolo. Rise forte. “Diciassette!”

XXX

Tenten non ebbe difficoltà a buttare giù le persone che cercavano di scalare la parete. La sua precisione era al cento per cento sin da quando era un genin.

Diversi kunai sfrecciarono improvvisamente nella sua direzione e balzò via dalla traiettoria, incanalando il chakra sulle sue mani e i suoi piedi per rimanere sulla parete. Raddrizzandosi, colpì immediatamente altri due scalatori.

Una folata di vento accanto attirò il suo sguardo a sinistra. La sua maschera ANBU nascose la sua sorpresa.

Temari era in piedi vicino a lei sulla parete con la schiena rivolta a Tenten ed il suo grande ventaglio aperto cosicché fosse visibile un cerchio viola. Tenten vide diversi kunai, shuriken e daghe cadere nell'aria per atterrare pesantemente al suolo.

“Stare qui sopra ti rende un facile bersaglio”, disse Temari, gli occhi che analizzavano la battaglia sotto di loro.

Tenten scagliò tre kunai con una mano. Si divisero a mezz'aria e ognuno colpì un bersaglio diverso, facendo cadere simultaneamente tre uomini dal muro.


“Spera solo che nessuno di quelli dell'Akatsuki abbia la mia mira allora,” disse lei con voce glaciale.

Dal loro primo esame chuunin Tenten non si era curata molto di Temari, Tenten era una persona orgogliosa e l'essere stata battuta da Temari aveva inferto una grande ferita al suo orgoglio. Nelle poche visite della kunoichi della Sabbia a Konoha da allora, la bionda aveva preso Tenten in antipatia e ora le due avevano qualcosa di più di una rivalità –nonostante il fatto che non avessero combattuto dai tempi dell'esame.

Tenten vide una fila di armi esplodere improvvisamente dalla folla di sotto. Kunai, daghe, falci, mazze, shuriken e fruste volare nella loro direzione. Temari aprì il suo ventaglio così che due punti viola facessero la loro apparizione, poi alzò la pesante arma, saltando più vicino a Tenten e agitandolo.

Le armi in arrivo che miravano a Tenten furono facilmente respinte dal vento, cadendo a caso in aria e fuori dalla vista.

“Sembra che ci sia un maestro d'armi da qualche parte qui”, disse Temari.

Tenten annuì, ignorando il fatto che Temari l'aveva appena protetta e buttò giù un altro paio di uomini dal muro con i suoi shuriken. Iniziò ad analizzare al folla.

“Quelle armi devono essere state evocate,” disse Tenten, cercando qualcuno con un rotolo. Il suo sguardo infine cadde su un uomo non lontano dalla parete. C'era un rotolo usato ai suoi piedi e ne stava tirando un altro dal borsellino legato alla sua vita.

“Eccoti,” mormorò, allungando una mano dietro di lei. La mano atterrò sull'elsa della sua arma usata più raramente, la tirò finché non la tirò fuori dalla vita dei suoi pantaloni.

Ci fu uno sferragliare di catena e Temari guardò Tenten, sorpresa di vederla tenere un'arma come una falce, ma con un manico corto che si adattava più facilmente alla mano della ragazza. Il manico era attaccato ad una catena molto lunga.

Spostò lo sguardo dall'arma leggermente grande a Tenten, cercando di capire come avesse fatto la maestra d'armi a tenerla nascosta alla vista.

“Dove nascondi tutte queste armi?” domandò incredula, osservando due kunai che venivano lanciati dalla mano libera della kunoichi per fermare altri due uomini che risalivano la parete.

La maschera a coniglio di Tenten si voltò verso di lei e Temari riuscì quasi a vedere il ghigno che probabilmente era sul suo volto. “Un po' di tasche,” disse.

Tenten fece scivolare la catena della sua falce sul palmo, chiudendo le dita intorno ad essa. In una salda presa. Iniziò a giare l'arma al suo fianco, ricordando a Temari il movimento di un ventilatore.

Una volta che l'arma raggiunse un ritmo rapidissimo, Tenten mosse il braccio in avanti e allentò le dita, permettendo alla catena di muoversi facilmente nella sua presa. L'arma volò verso il maestro d'armi a terra.

Alzando lo sguardo, il membro dell'Akatsuki vide la falce volare verso di lui e saltò in alto, atterrando al sicuro sul terreno mentre volava oltre di lui.

“L'hai mancato,” disse Temari placidamente.

Tenten non disse nulla, strinse di colpo la presa sulla catena e la tirò verso di lei. L'arma acuminata cambiò direzione, voltando verso di lei e tagliando violentemente il maestro d'armi, che era atterrato nella sua traiettoria dopo essere saltato. La falce tornò da Tenten come un boomerang. La ragazza afferrò il manico, prendendo l'arma volante sopra la sua testa. La catena sferragliò rumorosamente come il suo rapido movimento venne interrotto.

“Non l'ho mancato,” disse Tenten abbassando il braccio. Con un movimento del polso fece schizzare via il sangue dalla lama prima di riporla nella sua posizione originale vicino alla sua piccola schiena.

“Solo quando combatti con me, allora?” disse Temari, un ghigno dipinto sui suoi lineamenti.

Tenten lanciò improvvisamente un kunai nella sua direzione e i suoi occhi sgranarono per lo shock. Non aveva spazio per evitarlo e nemmeno tempo per agitare il suo ventaglio.

Il kunai le volò accanto e udì un click metallico vicino all'orecchio. Guardando al suo fianco, osservò come il kunai di Tenten cadeva al suolo con un altro kunai, avendo impedito che questi colpisse il suo collo.

“Solo quando combatto con te,” ripeté Tenten, riportando l'attenzione alla parete.

XXX

Sasuke ed Hinata si fecero silenziosamente strada attraverso la foresta. L'unico conforto che Sasuke aveva, era che se non fosse riuscito a vedere il bersaglio era difficile che anche questi riuscisse a vedere loro.

Hinata si fermò improvvisamente, guardandosi intorno aggrottò le sopracciglia. “Ce ne sono altri due,” sussurrò così piano che Sasuke dovette concentrarsi per sentirla.

“Tre in totale?” domandò allo stesso modo.

Lai annuì, “Decisamente shinobi,” disse. “I due si stanno muovendo nella formazione di copertura standard. Il primo non si è ancora mosso”.

“Un'esca,” disse Sasuke.

“Si sta muovendo ora, si sta velocemente dirigendo da questa parte”, soggiunse affrettatamente.

Sasuke sfoderò la sua katana in un lampo. “Dove?” chiese. Non gli importava più essere parlare piano ora; la loro posizione era stata ovviamente scoperta.

“Alla tua sinistra,” lo informò lei.

Sasuke si voltò proprio quando un ninja fece irruzione da dietro gli alberi, brandendo una grande spada. Le sue braccia muscolose sollevarono la spada sopra la testa, preparandosi ad affettare Sasuke. Realizzando che sarebbe stato impossibile fermare il movimento della spada che era troppo grande per al sua katana, Sasuke si spostò dalla traiettoria. La lama affondò nel terreno nel punto in cui era in piedi poco prima.

Sasuke si alzò, ma gelò notando l'hitai ate dell'uomo. La placca di metallo non era sfregiato e riportava una singola nota musicale. Un membro del Villaggio del Suono. Dopo l'apparente morte di Orochimaru il Villaggio Segreto del Suono aveva firmato un trattato di pace con Konoha. Ma ecco qui un membro che combatteva ovviamente contro di loro senza segni dell'Akatsuki.

Il ninja del suono alzò lo sguardo sul mancato Sasuke, prendendo nota di Hinata, che era dietro di lui mentre teneva l'attenzione sui progressi degli altri due ninja. Sasuke vide ciò che stava succedendo troppo tardi come il ninja sollevò la spada e la agitò verso la schiena di Hinata. Si precipitò in avanti per aiutarla, ma sapeva che non avrebbe fatto in tempo.

L'enorme spada colpì una cupola di chakra che improvvisamente circondò Hinata. Sia il ninja del suono che Sasuke boccheggiarono sorpresi.

Hinata si voltò verso l'aggressore, un elegante sopracciglio inarcato. “Non è carino attaccare una persona alle spalle”, disse.

Si mosse verso di lui con una velocità che Sasuke non fu in grado di seguire con il suo Sharingan e apparve davanti al ninja nemico con entrambe le mani appoggiate sulle sue braccia prima di protenderle per colpirlo sul petto.

“Stai lontana da me pazza senza pupille”, disse lo shinobi del suono, allungando il suo braccio libero per spingerla rudemente lontano da sé. Entrambi gli uomini boccheggiarono di nuovo quando lei evitò facilmente l'attacco, atterrando un paio di piedi più in là.

“Ti ucciderò”, ringhiò il ninja.

Hinata lo ignorò camminando accanto a lui mentre si dirigeva verso Sasuke. Dietro di lei Sasuke osservò come la faccia dell'uomo cambiasse rapidamente dalla rabbia al dolore. La sua mano libero volò al cuore, stringendo il tessuto della maglia.

“Puttana!” gridò. “Che hai fatto?” afferrò la spada con entrambe le mani e fece per alzarla, solo per ritrovarsi che le braccia non avevano forza. Sasuke osservò l'uomo piegarsi in due e tossire violentemente. Fiocchi di sangue uscirono dalla sua bocca. Il ninja del suono cadde a terra, esalando l'ultimo respiro.

Sasuke fissò Hinata dietro la sua maschera di volpe, sebbene presumesse che il Byakugan fosse ancora attivo e che ella avrebbe potuto comunque vedere il suo volto incredulo.

“Neji-niisan mi ha allenato”, disse con un'alzata di spalle.

“Perché non sei un jounin?” domandò il moro.

“Non mi piacciono i confronti,” disse con voce bassa. Un piccolo sorriso sulle labbra. “Gli altri due sono quasi qui. Si sono divisi: uno alla nostra destra e l'altro alla sinistra”.

Era silenzioso mentre aspettavano. Sasuke attivò lo Sharingan. Cercando un qualsiasi cenno di movimento. Non riusciva a sentire nulla, se non il respiro di Hinata e si stava cominciando a chiedere se i ninja del suono avessero qualcosa a che fare con la cosa. Aveva trascorso sufficiente tempo nel villaggio per sapere che diversi ninja avevano l'abilità di mascherare i suoni che non volevano fossero sentiti.

“Sopra di te,” disse Hinata.

Sasuke alzò lo sguardo e vide un ninja atterrare su un ramo. Il ninja si tirò su in piedi e ghignò loro. “Quelli sì che sono occhi, dolcezza”, disse ad Hinata, che non diede alcun segno di averlo sentito. Il suo sguardo vagò per al foresta atterrando sul suo compagno che giaceva privo di vita al suolo.

Un sopracciglio inarcato. “Chi di voi è stato?” domandò, non apparendo infuriato per la perdita.

“Io,” disse Hinata, in una voce più forte e chiara di quella a cui era abituata di sentire da lei. La ragazza pareva sfidare lo shinobi del suono.

Sasuke colse il movimento all'angolo del suo occhio ed arretrò, permettendo a diversi aghi di metallo di volare accanto al suo volto. Se non avesse avuto la maschera era certo che avrebbe sentito la leggera brezza delle armi fine.

Uno shinobi uscì dall'ombra alla loro destra, rivelandosi. “Neanche questi occhi sembrano male”. Diversi aghi erano tra le sue dita, pronte ad essere lanciate in un momento propizio.

“Io voglio lei,” disse l'uomo sull'albero, balzando giù e atterrando con grazia di fronte ad Hinata a diversi metri di distanza. Il suo copri fronte messo di sbieco sulla fronte, coprendo il suo occhio destro, ma quello sinistro era puntato su Hinata in una maniera che fece sentire persino Sasuke a disagio. Un ghigno predatorio si allungò sul suo viso.

“Allora immagino che lui sia mio”, disse l'altro ninja del suono, facendo un cenno a Sasuke.

E poi i due caricarono contro i loro bersagli.

XXX

Era passato un po' da quando Naruto aveva combattuto solo usando il taijutsu. E quella volta era solo stato un allenamento. Non era mai andato in una battaglia senza usare il chakra.

Finalmente era sorta l'alba e il sole si stava levando a destra di fronte a loro mentre difendevano il confine orientale. Continuò a buttare giù gli invasori dalla parete, contento che fosse abbastanza ampia da permettergli di tenersi in equilibrio senza bisogno di usare il chakra per starvi in piedi.

Naruto alzò improvvisamente lo sguardo, il capo che si muoveva avanti e indietro mentre si concentrava. Percepì il normale suono della battaglia, ma anche qualcos'altro. Quando ebbe determinato la direzione, rivolse lo sguardo verso il limitare della foresta, dove il sole illuminava un'altra figura solitaria che osservava in silenzio la battaglia. Lunghi capelli bianchi agitati dal vento, mentre Orochimaru risiedeva nel corpo di Kabuto, ammirando felicemente la sua opera.

Questo tuttavia non era giusto. Era solo, ma ciò che aveva catturato l'attenzione di Naruto era il grande ammontare di chakra che era apparso. Sembrava come se ci fossero almeno duecento persone. Se era così, erano decisamente sotto numero.
Tsunade non aveva mandato ulteriori uomini a questo confine, poiché la grande minaccia era parsa essere a nord.

Come il sole si alzò più in alto, Naruto sgranò gli occhi. Non si era sbagliato. La traccia di chakra era proprio lì.

Dietro Orochimaru c'erano centinaia di Shinobi del Suono, precedentemente nascosti nell'ombra della foresta. Con un alto grido essi si unirono allo scontro.

Continua...



 
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karola
view post Posted on 7/9/2009, 20:09




finalmente sono riuscita a leggere il nuovo capitolo di questa fantastica FF!
mi piace troppo! belle queste scene di combattimento..quando leggo mi sembra proprio di averle davanti! complimenti anche per la traduzione!!
non vedo l'ora di leggere il continuo!
grazie per averlo postato! image
 
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aury
view post Posted on 25/10/2009, 12:27




Ho letto questa fic tutta d'un fiato! è veramente fantastica!
Innanzitutto mi piace l'idea che è davvero originale. Soprattutto perchè vediamo la volpe a nove code come dovrebbe essere: un feroce demone che agogna solo alla libertà (penso di aver letto fin troppe fic in cui Kyuubi era mansueta come un agnellino, vezzeggiando Naruto come il suo cucciolo). Con questo non voglio dire che quelle fic siano brutte, anzi, ne ho lette alcune di molto belle, ma penso che così sia più verosimile.
Qui Kyuubiè ciò che è, un demone e ragiona come tale, concedendo a Naruto una cosa importante: il suo rispetto! Cosa non trascurabile, a mio dire...

Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, sempre IC nonostante il grande sbalzo temporale. I sentimenti di amicizia e amore sono resi magistralmente, così come la tristezza della condizione di Naruto.
L'autrice ci fa vivere una situazione davvero angosciante.
Le parti che mi hanno lasciata più stupita sono state le scene dei combattimenti! Sembrava veramente di essere lì!

Tutto ciò per dire che questa fic mi piace tantissimo, soprattutto perchè non è banale, nè scontata, quindi non sai mai cosa potrebbe accadere...
Il mio animo romantico non può che sperare in un lieto fine, ma visto le premesse, ho i meie forti dubbi. :(
Bhe, non mi resta che attendere i capitoli successivi.
Complimenti all'autrice e naturalmente bravissima anche a trinh che traduce queste fic che si rivelano essere sempre di ottima qualità! ^_^
 
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trinh89
view post Posted on 25/10/2009, 20:48




Ogni volta che vedo questa fic, mi viene da piangere XD.
E' vergognoso che questa sia la mia prima traduzione e sia ancora qui a vegetare in attesa di essere completata, spero di riuscire a finirla entro gennaio con un po' di sana buona volontà T.T.
 
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annamariz
view post Posted on 11/11/2010, 11:04




ciao trinh... che fine ha fatto questa traduzione? sono indecisa se iniziare a leggerla o meno perchè mi hanno detto che è bellissima ma potrei morire se non la finisci!
... grazie
anna
 
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trinh89
view post Posted on 12/11/2010, 08:02




CITAZIONE (annamariz @ 11/11/2010, 11:04) 
ciao trinh... che fine ha fatto questa traduzione? sono indecisa se iniziare a leggerla o meno perchè mi hanno detto che è bellissima ma potrei morire se non la finisci!
... grazie
anna

XDD hai ragione, cavoli, questa è la mia prima traduzione sai? E non l'ho ancora finita... sono indecente. Spero di riuscire a portarla a termine presto e soprattutto di riuscire a correggerla, perché questa fic è strapiena di errori. Ti dirò la verità, questa fic è moooolto bella, ma estremamente pallosa da tradurre nelle parti da combattimento, per questo vado lenta a tradurre, ma non ti preoccupare che pian piano la finisco, anche perché mancano 3 o 4 capitoli ^^
 
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oriona
view post Posted on 24/11/2010, 07:04




in questo caso nn vedo l'ora di poter vedere come si conclude la storia. ^^
 
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6 replies since 10/7/2009, 21:16   310 views
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