| Titolo: Autumn love (Amore autunnale). Autore originale: asashouryuu. Traduttrice: trinh89. Lingua originale: inglese. Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro. Pairing: SasuNaru. Rating: PG-13.
n/t: mi sa hce questa traduzione la devo dedicare a selphie visto che spesso si fa chiamare autunno XD. Piccola traduzione, ma carina su, su, si vedranno tempi migliori in futuro U.U. Buona lettura!
-Prisma: Autumn love.
Naruto guardò fuori dal finestrino dell'auto, deluso dal fatto che nel suo ultimo giorno a Tokyo stesse piovendo. Prima di tornare a casa gli sarebbe piaciuto vedere le foglie dalla tinta fiammeggiante bagnate dalla luce del sole. Sospirò.
Sasuke gli lanciò un0'occhiata veloce. “Scommetto che vorresti già essere a Kyoto ora”.
Naruto tamburellò semplicemente il finestrino bagnato dalle gocce della pioggia al suo fianco.
“Non capisco perché vieni sempre qui a vedere gli alberi d'acero quando la vista a Kyoto è molto meglio”.
Naruto si riappoggiò al sedile. “Se lo sai, allora perché non visiti Kyoto per vederli?” domando con leggerezza prima di rispondere alla domanda del compagno. “Mi piace il panorama che c'è qui”. Perché ci sei tu.
“Allora dovresti chiedere a tuo padre un trasferimento di lavoro”, suggerì Sasuke. Ti voglio con me. Vicino a me.
“Solo perché sono suo figlio, non significa che accetti tutto quello che faccio o propongo”.
“Lo so,” replicò Sasuke. In una rara dimostrazione di affetto, allungò una mano e strizzò la coscia destra di Naruto.
Dopodiché, il silenzio cadde tra i due. Sasuke si focalizzò sulla strada un po' trafficata mentre Naruto si mise ad osservare il colore delle foglie degli alberi allineati ai margini delle strade.
Sasuke parcheggiò la macchina ad un isolato dalla stazione dei treni e quando spense il motore, il silenzio si fece più pesante perché entrambi sapevano che era arrivato il momento di salutarsi.
Sasuke tamburellò le dita sul volante, il petto divenne più pesante un attimo prima che guardasse Naruto. “Allora-” fu interrotto quando Naruto premette deliziosamente le sue labbra contro le sue. Prima di riuscire a fermarsi, gemette e per poi incontrare l'abile lingua di Naruto.
Quando Naruto stava per tirarsi indietro, Sasuke lo ritirò a sé per un altro bacio e poi un altro ancora. Qualche minuto più tardi, il moro terminò la sessione di effusioni lasciando un nuovo succhiotto sul collo dell'amante. “La prossima volta, sarò a farti visita”, mormorò senza fiato Sasuke e asciugò via la traccia di saliva dal lato della bocca del compagno.
“Come se tu potessi prenderti una giorno libero dalla tua compagnia in un periodo così impegnato”, ritorse Naruto sarcasticamente.
Sasuke sbuffò perché entrambi sapevano che non poteva.
-SasuNaru is love-
Naruto canticchiò un motivetto mentre camminava lungo il corridoio che lo avrebbe portato al suo appartamento. Nella sua borsa vi era il biglietto che lo avrebbe portato a Tokyo. Il pensiero di vedere di nuovo Sasuke cancellò la delusione dell'aver sentito Sasuke dirgli che non gli era possibile prendersi un giorno libero. Sapeva che non avrebbe dovuto contarci quando Sasuke gli aveva detto quelle parole l'anno addietro, ma lo aveva fatto. Era deluso, ma andava bene. Avrebbe rivisto Sasuke l'indomani. Si annotò mentalmente che vestiti e pietanze avrebbe dovuto portare come regalo.
Aprì la porta e la luce a fotocellula si accese immediatamente. Entrò e chiuse la porta.
“Bentornato a casa, dobe,” venne la voce familiare dall'atrio.
Con il cuore che batteva all'impazzata, Naruto si voltò lentamente, temendo di credere a ciò che stava pensando.
Proprio come aveva pensato, Sasuke era proprio lì, in piedi all'ingresso e vestito in abiti ordinari.
“C-come? “Voglio dire perché? Cinque giorni fa avevi detto che non avresti potuto-”
Sasuke sbuffò. “Quella era una bugia per farti una sorpresa”.
“E ci sei riuscito, bastardo”, ammise Naruto quando si portò di fronte a Sasuke. Avere Sasuke così vicino... sapere che Sasuke aveva mantenuto la sua promessa, riempirono il suo petto di emozioni confuse e calore. Sasuke. Sorrise. Sasuke ghignò. “Sono contento che tu sia venuto”.
“Hn”.
Si strinsero l'uno all'altro contemporaneamente.
Fuori, la presa dell'autunno si espandeva.
Sono contento anch'io.
Fine.
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