| Titolo: Blank canvas (Tela bianca). Autore originale: Tanuki-Mara. Traduttrice: trinh89. Lingua originale: inglese. Disclaimer: se pensate che Naruto appartenga a Mara, allora vi suggerisco fortemente di scoprire perché Kishimoto-sama ha tutti i suoi soldi. Pairing: SasuNaru. Rating: Yaoi: relazioni omosessuali, linguaggio adulto, situazioni sessuali, intercorsi sessuali, Sasuke che si comporta da stronzo e poi da stronzo geloso e Neji che si comporta al suo solito modo provocante –nel senso di provocazioni, pervertite!– . Oh! E Gaara sembra qualcosa che dovremmo comprare tutti per mangiarlo. Mmm.
Beh e così manca ancora una one shot, eh? Ahhh devo ancora andare a caccia dell'ultima fictions. Comunque, finché non l'avrò trovata, andrò avanti con The Uchiha Couple. La terza parte di questa fiction mi ha un po' delusa, trovo che si sia conclusa troppo in fretta e in modo scontato... speriamo di aver più fortuna con la prossima. Vi vorrei pure avvisare che dal due Novembre mi trasferisco in un'altra città per lavoro e che poi da dicembre farò su e giù da questa città in montagna per cui è ovvio che non sarò un granché presente, ma forse troverò il modo di usare il computer ancora per novembre. Il mio rientro a casa dovrebbe essere previsto per febbraio. A quanto pare sono una studentessa universitaria errante XDD. Una traduttrice maledetta XD o una povera ragazza sfigata che per amore cerca i lavori più assurdi per stare vicino a chi gli piace senza manco sapere se si è ricambiati... eh, sono una tipa assurda e pazza, l'ho sempre saputo. Beh, ora che voi vi leggete questo capitolo, io mi accingo a sfidare le intemperie e l'acqua alta! Buona giornata a tutte!
trinh
-One-shot 19: Blank Canvas (terza parte).
Naruto sorrise mentre Neji lo imboccava con il suo gelato preferito. Aveva chiamato Neji e gli aveva spiegato la situazione fra lui e Sasuke prima di chiedergli se a Neji sarebbe importato aiutarlo per fare ingelosire l'Uchiha. Come Neji aveva scoperto che era il ragazzo di Sasuke Uchiha, aveva subito accettato, dicendo che avrebbe fatto di tutto per irritare Sasuke e che lui viveva per quei momenti.
Così eccoli lì, in un falso appuntamento che Neji stava rendendo paurosamente reale. Comunque, con un pizzico di speranza, presto Sasuke li avrebbe visti... e beh, Naruto non rea certo di ciò che sarebbe successo in seguito.
“Naruto, che bello vederti”.
Naruto si voltò e ghignò come vide il piccolo rosso in piedi sul marciapiedi. Lui adorava Gaara, pensava che fosse così carino, principalmente perché Gaara era molto basso. Il rosso non apprezzava l'adorazione che Naruto aveva per lui, soprattutto perché Naruto la dimostrava abbracciandolo.
“Gaara!” gridò Naruto. “Ciao! Che ci fai––” Naruto si interruppe d'un tratto come vide un Uchiha depresso dietro Gaara. Non riuscì a fermare il dolore che lampeggiò nei suoi occhi comprendendo che i due erano usciti insieme.
“Permettetemi di presentarmi,” mormorò Neji. “Io sono Hyuuga Neji”.
“Sabaku no Gaara,” borbottò assentemente Gaara. Non era lì per parlare a Neji. “Siete in un appuntamento?”
“Sì,” disse Naruto con un sorriso. “Neji, conosci Sasuke?”
“Sì, lo conosco,” disse Neji, con un ghigno che incurvava le sue labbra come Sasuke lo fulminò con lo sguardo. Fece volare casualmente un braccio intorno alle spalle di Naruto, attirandolo a sé. “Siamo conoscenti”.
Naruto si inclinò verso Neji, nascondendo la sensazione sorniona che emerse in lui quando vide le mani di Sasuke serrarsi in due pugni.
“Stavano per mangiare al café qui,” disse Gaara. “Volete fare un doppio appuntamento?”
“Mmm, forse la prossima volta,” disse Neji con un sorriso mentre tirava Naruto ancora più vicino a sé. Naruto ed io stavamo per andare a fare una passeggiata, per digerire il gelato”.
Naruto annuì e Neji fissò lo sguardo su Sasuke. Fece scivolare una mano in basso lungo la schiena di Naruto finché la sua mano non si fermò proprio sopra il suo sedere. “Ovviamente,” miagolò. “Posso pensare a più di un modo divertente per digerirlo...”
E Sasuke scattò.
In due falcate aveva oltrepassato Gaara, la mano chiusa in un pugno, pronto a colpire il viso sornione di Neji. Tuttavia, la mano di Naruto bloccò facilmente il pugno prima che avvenisse il contatto.
Sasuke e Naruto incatenarono i loro sguardi e per un attimo il mondo si fermò. C'erano solo loro due, nessun altro.
Neji sospirò allontanandosi da Naruto, la mano che si ritirava. Guardò Gaara, ghignando in direzione degli occhi emeraldi. “Pare che i nostri appuntamenti siano terminati,” commentò. “Nulla di cui preoccuparsi”.
In un secondo Neji era accanto a Gaara, un braccio che avvolgeva la vita di quest'ultimo, dirigendolo verso il café. Naruto li ignorò mentre se ne andavano, gli occhi ancora fissi in quelli di Sasuke, anche quando le loro voci erano ritornate.
“Ho sempre preferito i rossi”.
“Leva la tua mano dal mio sedere”.
Sasuke e Naruto non distolsero lo sguardo da l'un l'altro. Sasuke sapeva che era un momento cruciale, la loro relazione dipendeva da ciò che avrebbero detto e sperava tanto di non dire qualcosa di insensibile e che Naruto non dicesse qualcosa di stupido.
Un ghigno proruppe i lineamenti del viso brunito e un attimo dopo strizzò l'occhiolino in direzione di Sasuke.
“Tesoro, sei così sexy quando sei geloso!”
Un ringhio ferale uscì dalla gola di Sasuke e librò il pugno per afferrare la mano di Naruto prima che potesse ritirarla, attirando fra le sue braccia il biondo. Cinse la vita di Naruto mentre le loro labbra si incontravano. Fu umido e bollente. Sasuke tentò praticamente di divorare la bocca di Naruto, i loro denti sbattevano l'uno contro l'altro e i loro nasi si sfioravano assieme. A Sasuke però non importava, la sua lingua era nella bocca del compagno, intenta ad assaporarla mentre cercava di lasciare il proprio sapore dentro di essa. Aveva bisogno di assaporare Naruto, di averlo, di reclamarlo e farlo suo di nuovo. Non avrebbe più lasciato che Naruto si allontanasse dai suoi occhi. Non se poteva evitarlo.
I rumorosi ululati dei lupi ricordarono a Sasuke che erano ancora per strada. Abbandonò la bocca di Naruto, ma non il suo corpo, come affondò il viso tra i capelli dorati.
Naruto ansimava contro il suo collo, le mani intorno al collo diafano. “Sasuke”, grugnì. “Casa. Letto. Ora”.
“Troppo lontano,” sussurrò Sasuke sensuale nell'orecchio di Naruto. “Ti fotterò qui ed ora”.
“Dio,” gemette Naruto. “No... non voglio che nessun altro veda ciò che è mio!”. Naruto si scostò da Sasuke, sorpassandolo mentre il moro cercava di riprenderlo nuovamente e lanciandogli un sorriso smagliante. “Resisti, Sasu-chan!” gridò.
Sasuke si lasciò scappare un grugnito e prese a rincorrerlo.
Naruto invece emise una sonora risata ed iniziò a correre, il suono che echeggiava per le strade mentre Sasuke si affrettava dietro di lui.
***
Dopo una corsa bestiale su per le scale, durante la quale Naruto ricevette una grossa batosta da parte delle fan sfegatate di Sasuke di tre piani più giù, il biondo riuscì ad arrivare all'appartamento. Ansimò per un attimo prima di riuscire ad aprire la porta, spalancandola e facendo tre passi dentro per poi essere atterrato, sbattendo la testa sul pavimento con un gemito. Sasuke si spostò velocemente per farlo girare prima di strofinarsi di nuovo contro il suo corpo. Guardò il segno rosso sulla testa di Naruto prima di imprecare ad alta voce.
“Cazzo!” sibilò. Si chinò per baciare il segno prima di posarne altri leggeri sul volto di Naruto. “Scusami! Merda, scusami, amore, non volevo––”
Naruto scoppiò a ridere, allungando le braccia e cingendo il collo di Sasuke per tirarlo giù e far incontrare le loro labbra, permettendo così alla lingua di Sasuke di scusarsi per lui. Si sentiva così bene ad avere di nuovo Sasuke con lui, le sue mani che correvano sotto la sua maglia a stuzzicargli i capezzoli. Niente poteva rovinare il momento di Naruto, neanche una sola cosa–– “Oh! Che dimostrazione di passione, bellezza e gioventù!”–– eccetto forse per l'ossessionato di tute attillate giù per il corridoio.
“Levati dalle palle, Lee!” gridò Sasuke, scostandosi per un attimo dalle labbra di Naruto.
“E chiudi la porta!” urlò Naruto.
Come la porta si richiuse, Sasuke era già intento a baciare Naruto, saliva che scivolava dalle loro labbra mentre si muovevano freneticamente. Ad un certo punto Sasuke aprì violentemente la maglia di Naruto. Il biondo rise nel bacio, effettivamente rovinandolo, ma a lui non importava. Invece a Sasuke apparentemente importava dato che ringhiò leggermente, muovendo le labbra verso il basso per graziare il collo di Naruto.
“Una tela bianca”,Naruto udì il suo fioco sussurrò proprio prima che Sasuke si attaccasse al suo collo, succhiando forte. Naruto reclinò il capo, gemendo forte e senza vergogna. Non si era mai vergognato dei rumori che faceva intorno a Sasuke. Il moro gli aveva detto che erano bellissimi e quindi non doveva negare nulla al suo amante.
Mentre Sasuke marcava deciso il suo collo, Naruto permise alle sue mani di stringere la maglia del primo, desiderando che se la togliesse. Sasuke obbedì, levando velocemente il costoso indumento di dosso. Come la pelle diafana fu rivelata, Naruto capovolse le posizioni, sedendosi comodamente sui fianchi di Sasuke mentre ghignava al suo amante.
“Che cosa pensi di fare, amore?” mormorò Sasuke mentre le sue mani scivolavano su per la schiena del biondo, accarezzandone la pelle liscia. “Come lo vuoi fare?”
“Mmm...” Naruto chiuse gli occhi, mentre le mani di Sasuke danzavano sul suo corpo. “Ci sono così tante opzioni”.
“Scegline una,” gemette Sasuke tirandosi su a sedere, per attirare il biondo più vicino. “Non m'importa, fin tanto che tu sei dentro di me al più presto”.
Naruto gemette come sfregò sul bacino del compagno. Sasuke accarezzò la sua schiena gemendo in estasi e attirando più vicino il ragazzo, che reclamò nuovamente le sue labbra, facendo scivolare la sua lingua dentro per esplorarla avidamente. Sasuke grugnì come il sapore di Naruto lo colpi ancora una volta. Delizioso, dolce e drogante. Era puramente Naruto. Puramente perfetto e tutto di Sasuke!
Con un suono gutturale, Sasuke sospinse nuovamente Naruto sulla schiena, forzando la propria lingua nella bocca dolce, togliendo nel frattempo i pantaloni al biondo. Naruto sussultò contro di lui, tentando di liberare la sua bocca per parlare, ma il compagno non glielo permise. Il moro tirò via i pantaloni di Naruto, facendo scivolare le mani nei suoi boxer finché anche quest'ultimi non furono tolti di mezzo. Naruto infine riuscì a liberare la sua bocca mentre Sasuke continuava senza fretta la sua opera sul collo di Naruto.
Naruto boccheggiò, i polmoni privi di ossigeno come Sasuke gli dava un altro morso d'amore. “Che c-cosa ne è s-stata della mia opzione di scelta?” ansimò.
Sasuke ringhiò contro il segno fresco prima di alzare lo sguardo sul compagno. “Ho cambiato idea”, mormorò. “Go bisogno di farlo. Ho bisogno di farti mio, di appartenerti, di dominarti”.
“Sasuke!” gemette Naruto, allungando una mano per afferrare un pugno di capelli corvini. “Oh, Dio, lo voglio anch'io!”.
Sasuke emise un altro ringhiò prima di tirarsi giù i pantaloni, attaccando nel frammezzo le labbra ad un capezzolo di Naruto. Succhiò forte, facendo contorcere il corpo sotto il suo. Mandò in disparte i pantaloni e i boxer con un calcio mentre le cosce di Naruto si aprivano ulteriormente. I bellissimi occhi azzurri di alzarono in cielo come il moro afferrò le sue cosce, sfregando la pelle vellutata con sorprendente dolcezza.
“Sasuke!” gridò Naruto. “Sbrigati!”.
Sasuke si scostò un po', succhiando velocemente tre dita e osservando Naruto che gemeva sotto di lui in attesa. Dio era bellissimo, disteso sul pavimento, che gemeva per lui. Era così perfetto, così amabile, così Naruto. Sasuke doveva entrare in lui, al più presto.
Estrasse le dita dalla sua bocca e spinse il primo dito nell'orifizio senza esitazioni. Naruto boccheggiò, contorcendosi contro il dito mentre allungava le braccia per aggrapparsi alle braccia di Sasuke. Il moro ghignò, cerchiando l'apertura prima di aggiungere il secondo.
“Uwa!” il viso di Naruto si distorse in una smorfia come Sasuke iniziò ad allargarlo. “Di più!”
“Dio, Naruto,” sussurrò il moro mentre faceva scivolare il terzo dito. “Mi sei mancato così tanto”.
Mentre Sasuke lo allargava, il viso di Naruto assunse la sua classica tinta congestionata. Puntualmente, ogni volta che facevano sesso il suo volto diventava rosso. Sasuke lo adorava, amava tracciare il rossore che copriva il naso del biondo con la sua lingua, ghignando mentre l'altro gemeva.
Soddisfatto di aver preparato Naruto, il moro si sputò velocemente in una mano per lubrificare il suo membro. Guidò lo spesso organo verso l'orifizio preparato del compagno, posandolo dolcemente, Naruto ansimò pesantemente, la mente ed il corpo che OVERDRIVE dopo mesi passati senza il tocco di Sasuke. Aveva bisogno di averlo dentro di sé e non voleva essere stuzzicato in alcun modo.
“Sasuke!” gridò. “Non provocarmi! Non ora, non quando sono così!”
“Oh?” un sopracciglio scuro si inarcò. “E tu non mi stavi provocando con Neji oggi?”
Naruto arrossì distogliendo lo sguardo da un'altra parte con un adorabile broncio. “sapevi che non era serio”, farfugliò Naruto. “Non era nulla”.
Improvvisamente Sasuke penetrò, ghignando al boccheggio del biondo. Gli occhi azzurri rotearono in un istante mentre il loro proprietario gemeva per aggiustarsi intorno a Sasuke. “Naruto, quello era Neji Hyuuga,” sussurrò Sasuke mentre si protendeva per tracciare con delicatezza il viso di Naruto con le sue labbra. “Lui–– se c'è una persona in questo mondo che mi può rendere insicuro, quella è lui”.
Le braccia di Naruto cinsero il collo diafano per avvicinare l'amato a sé. Catturò le labbra di Sasuke dolcemente e per pochi attimi, prima di scostarsi e sorridergli.
“Non essere stupido, Sasuke,” mormorò. “Non preoccuparti mai di nulla. Il tuo posto è qui, con me, per sempre”.
Con un leggero gemito Sasuke afferrò i fianchi di Naruto, si posò contro la spalla brunita per ansimare rauco, “Come vuoi farlo, amore?”
Il respiro del biondo si fermò ed il ragazzo di allungò verso l'orecchio del compagno, mimando il suo gesto. “Forte e veloce. Fammi tuo”.
Per un istante Sasuke gelò prima di tirarsi improvvisamente indietro con il membro e riaffondare di nuovo. Naruto gridò, inarcando il corpo contro quello del moro. Sasuke continuò ad affondare in Naruto, grugnendo con ogni penetrazione. L'appartamento si riempì presto del suono di pelle che sbatteva contro pelle, dei bassi grugniti di Sasuke e delle alte grida di Naruto. Sasuke amava l'armonia e realizzò che gli era mancata molto. Così tanto dannazione.
Sasuke ringhiò come uscì dal corpo del compagno per voltarlo in posizione prona e prima che Naruto capisse ciò che stava accadendo, Sasuke aveva sollevato il suo bacino ed era penetrato nuovamente in lui. Un grido ferale sfuggì alla gola del biondo mentre si inarcava contro Sasuke che afferrò un pugno dei suoi capelli, facendogli reclinare il capo, esponendo così il suo collo.
“Mio!” schioccò Sasuke, penetrando con più forza ancora. “Mio, mio, MIO!”
“Ahhh!” echeggiò il grido di Naruto nell'appartamento, segnalando che la sua prostata era stata toccata. “Cazzo! Sì!”
“Sì cosa?” ringhiò Sasuke. “Dillo!”
“Sì!” gemette Naruto nascondendo il volto fra le sue braccia. “Sì, sono tuo!”
“Bene,” sibilò Sasuke. “E non dimenticarlo mai più!”
Gli affondi di Sasuke aumentarono e Naruto poté solo piangere. Gli era mancato avere il suo compagno dentro di sé a reclamarlo, appartenendogli. Gli era mancato molto. Giurò tacitamente che non avrebbe mai andato così lontano senza Sasuke, anche se avesse dovuto legare il suo compagno al letto.
Con un grido finale, Naruto venne sul pavimento. Sasuke si lasciò sfuggire il nome di Naruto in un basso gemito mentre lo riempiva, collassando sopra di lui. Al biondo non importò l'aggiunta di peso, semplicemente si rilassò sotto il corpo del suo amato, godendo del stretto contatto.
Sasuke infine si spostò da lui, scivolando fuori e lasciandosi cadere al suo fianco. Raccolse velocemente il biondo tra le sue braccia, affondando il viso tra i capelli color del grano e abbracciandolo stretto a sé.
“Dio, Naruto,” sussurrò, “Mi sei mancato”.
“Anche tu,” ansimò Naruto. “Ti amo tanto”.
“Anch'io ti amo”, mormorò Sasuke mentre osservava la stanchezza prendere il sopravvento su Naruto. “Ora dormi”.
Il biondo si lasciò scappare un gemito di protesta, ma chiuse comunque gli occhi. Sasuke gli sorrise mentre lo abbracciava. La sua mente stava lavorando velocemente, intenta ad escogitare un modo per infilare un anello al dito di Naruto. Era già da molto tempo che voleva chiedergli la mano. Voleva Naruto al suo fianco per tutta la vita, voleva che Naruto portasse il suo anello ed il suo nome, così da assicurarsi che tutti sapessero che era già stato preso. Voleva che tutti sapessero che non potevano averlo.
Voleva più morsi d'amore sul collo di Naruto, su quella tela bianca.
-Owari-
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