Titolo: The Uchiha Couple (La coppia Uchiha).
Autore originale:
asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:
http://www.fanfiction.net/s/2922292/1/The_Uchiha_CoupleDisclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: yaoi, mpreg, what if.
-Capitolo 26: Non sei solo夕空の下.
Si prese un attimo per osservare il villaggio dalla torre degli Hokage, guardando le luci brillare nel buio come un mare di fuoco, mentre i rumori della festa risuonavano in ogni strada di Konoha.
Essendo l'Hokage, Naruto aveva fatto la sua comparsa in ogni evento di quellaa celebrazione tenendo anche un discorso, congratulandosi con i vincitori, consegnando loro i premi, bevendo alcolici insieme agli uomini del villaggio che un tempo erano soliti odiarlo; spendendo alcuni minuti a parlare con le signore che usavano deriderlo e giocando con i bambini, che erano ancora troppo giovani per cogliere il significato di quella celebrazione.
Ma anche allora si sentiva un estraneo, mentre gli abitanti del villaggio ricordavano come i loro cari erano vissuti invece del modo in cui erano periti durante la notte dell'attacco di Kyuubi e in che modo il demone era stato sconfitto dallo Yondaime. In un certo senso era un estraneo. Come avrebbe potuto davvero festeggiare la sconfitta di un demone che era stato così gentile con lui rispetto alla maggior parte degli abitanti del villaggio nei suoi anni di gioventù? Dove erano quando aveva bisogno di essere compatito e accettato? Dove erano durante il suo compleanno? Che cosa avevano fatto quando...
Naruto si fermò dal rimuginare ulteriormente e se ne andò a casa. Sapeva che sarebbe stato solitario festeggiare il suo compleanno senza suo marito ed i suoi amici a casa, perché per un capriccio masochista, aveva predisposto che tutti avessero il turno di notturno di pattugliamento o dovessero prendersi cura delle necessità di tutti i festeggianti più allegri. Ma almeno quella mattina, i suoi amici passati per casa sua loro o in ufficio per salutarlo; Sasuke gli aveva portato la colazione letto e Yuuzuki gli aveva dato un bellissimo mazzo di fiori.
Per strada, sorrise e ringraziò gli abitanti del villaggio che gli avevano augurato un felice compleanno e li guardò mentre riprendevano a festeggiare. Ignorò invece coloro che nel loro stato di ubriachezza, gli urlarono contro parolacce evitando pure gli oggetti che gli avevano lanciato addosso. Naruto li capiva e sapeva che erano ubriachi così tollerò la loro freddezza fin tanto che non avessero compiuto qualcosa di stupido come attaccarlo.
Nel momento in cui entrò nel genkan, sussultò sorpreso come sentì delle voci rivolgergli un felice compleanno all'unisono. Prima che potesse accendere le luci, tutti si misero a cantare una canzone di compleanno, mentre Temari camminava verso di lui, portando una torta con le luci delle candele che tremolavano flebilmente nel buio. Mandando giù il nodo in gola spense le candele con un solo soffio e le luci si accesero.
"Hai espresso un desiderio?" chiese subito Yukina. Naruto guardò la ragazza che aveva ereditato l'atteggiamento gentile del suo padre adottivo, Iruka, e sorrise timidamente. "L'ho dimenticato". E la franchezza della sua risposta fece gemere tutti i bambini e ridere gli adulti presenti. Onestamente, Naruto non l'aveva dimenticato, invece di un desiderio, aveva deciso di fare una veloce preghiera di ringraziamento per la sua fortuna.
Guardò tutti i suoi amici, "Grazie ragazzi". Poi li guardò accigliato, "Perché siete qui? Che cosa è successo al vostro turno? "
Tutti lo guardarono imbarazzati.
"Taglia le stronzate, Naruto”,lo rimproverò Sakura,"Non c'è bisogno di preoccuparsi. Abbiamo alcune persone che ci hanno sostituito nei turni, ma se ne hai voglia, siamo pronti ad accettare qualsiasi punizione purché sia ragionevole ".
"Sono sicuro che lo abbiate fatto. Provvederò alla vostra punizione domani", disse solennemente, ma lo scintillio dei suoi occhi diceva il contrario.
-SasuNaru is Love -
Guardò alla sua sinistra, quando vide un movimento dalla coda dell'occhio. Sorrise quando si accorse che era Sasuke, che si era unito a lui sul tetto della casa, portando una bottiglia di vino e qualcos'altro.
"Ciao," salutò Naruto.
"Hiya indietro", rispose Sasuke, sedendosi accanto al biondo.
Entrambi guardarono la bellissima scena celestiale che la notte aveva dipinto per chiunque si fosse disturbato a guardare il cielo. Assaporarono il silenzio che aleggiava dopo la festa rumorosa che avevano avuto poche ore prima.
Una fievole luce proveniente da una mano di Sasuke fece distogliere lo sguardo di Naruto dalle stelle. Sorrise quando vide nella mano del marito un muffin uguale a quello che aveva comprato per il compleanno di Sasuke, mentre erano in missione verso il Villaggio Nascosto della Roccia molti anni fa. Se celebrare la sconfitta Kyuubi era diventata una tradizione per gli abitanti del villaggio, celebrare il suo compleanno con un muffin due volte più grande del normale era la loro tradizione . Tuttavia, non era il muffin di un negozio qualsiasi, ma dello stesso negozio stesso dello stesso villaggio situato tra il villaggio di Konoha e della Roccia.
Quando Naruto ebbe soffiato sulla, i due iniziarono a mangiarlo. Il biondo afferrò la bottiglia di vino e si accigliò un po', quando notò qualcosa.
"Non hai portato i bicchieri", sottolineò.
Sasuke ridacchiò, "L'ho fatto apposta. Beviamo direttamente dalla bottiglia".
Naruto arrossì, perché a bere dalla stessa bottiglia era come un bacio indiretto e nessuno lo sapeva questo. Sapeva anche che non c'era alcun motivo per lui di arrossire, tanto meno di sentirsi timido perché lo avevano fatto innumerevoli volte prima di allora, condividendo pure torridi baci e facendo l'amore anche troppo spesso, tanto più che se messi a confronto con dei conigli, questi si sarebbero vergognati. Comunque, il punto era che improvvisamente era diventato timido e tutto a causa dell'intensità della situazione e della luna piena che illuminava il cielo scuro come l'inchiostro.
Un Sasuke divertito inarcò un sopracciglio mentre guardava il rossore sul volto del suo dobe. Aprì la bottiglia, la sollevò in un brindisi in silenzio prima di bere. Poi si appoggiò sui gomiti e lanciò uno sguardo alla sfida a Naruto.
"Dobe, non è che non l'abbiamo ma fatto prima d'ora, quindi perché sei tutto rosso?"
Vedendo lo sguardo, Naruto afferrò la bottiglia e bevve anch'egli da essa e rivolse uno sguardo sornione al compagno.
"Sei troppo carino per il tuo bene", disse Sasuke, ma invece di baciare Naruto, cosa che l'altro si aspettava, il ninja dai capelli scuri si distese sulle fredde piastrelle del tetto e fissò il cielo. Naruto seguì l'esempio e con i loro sguardi rivolti al cielo, le loro mani si mossero silenziosamente mentre si cercavano timidamente l'un l'altra. Quando le loro mani si incontrarono, si strinsero assieme: palmo contro palmo. Il biondo poi lasciò che le sue dita si allargassero, permettendo a Sasuke di riempire gli spazi tra quelle di Naruto mentre quest'ultimo ricambiava il favore.
A loro non importò che quel gesto fosse solito per le coppiette agli inizi del loro amore, perché per loro era una sensazione meravigliosa e perfetta. E così, i due trascorsero insieme una notte silenziosa, ma romantica.
Continua...