Titolo: The Uchiha Couple (La coppia Uchiha).
Autore originale:
asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:
www.fanfiction.net/s/2922292/1/The_Uchiha_CoupleDisclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: yaoi, mpreg, what if.
Ed eccomi qui ad aggiornare dopo un bel po’ di tempo (non poi così tanto sul mio blog mi pare). Comunque come va la vita? A me bene, tra poco finisco di lavorare e non vedo l’ora di tornare a casa. Cavoli, sono 8 mesi che lavoro fuori casa, assurdo! Quando tornerò, avrò così tante cose da fare che il tempo volerà e dovrò già ripartire! Che noia XDD
Buona lettura e buon week end!
trinh
-Capitolo 28: Giornata ricca di divertimento 遊びましょう.
Naruto guardò fuori da una delle finestre della stanza dei bambini e sorrise, l'eccitazione che bolliva dentro di lui al solo pensiero dell'evento della giornata. Desiderando rafforzare i legami all'interno di ogni famiglia di Konoha, lui, come l'Hokage, aveva fatto passare un annuncio che dichiarava quel giorno come la giornata della famiglia e per cui un giorno di vacanza.
"Dobe, credo che Miki abbia di nuovo fame", sentì dire da Sasuke, il che gli fece alzare gli occhi al cielo. Se c'era un crimine che suo marito aveva commesso dalla nascita di Miki, era un tentativo di nutrire più del necessario la loro bambina.
"Le ho dato da mangiare appena un'ora fa", fu la sua risposta.
"È tua figlia, Naruto, non c'è da stupirsi se ha anche ereditato il tuo appetito, dopotutto è esattamente uguale a te”. Sasuke non mentiva. Tranne che per la pelle bianca come la porcellana, che era un tratto Uchiha, la bimba era una replica di Naruto o per essere precisi Naruto nella sua forma femminile. E proprio guardandola, Sasuke sapeva che sarebbe o la caduta di un uomo o la sua musa.
Miki emise un suono che interpretò come una risatina. Le picchiettò il nasino. "Chichiue non mi lascia darti il latte. Non è cattivo?" Sua figlia non fece altro che mettere il pugnetto davanti alle labbra, ma lui lo prese per un segno affermativo. "Probabilmente è solo geloso di te, dopotutto io sono-"
Fu interrotto da un piccolo cuscino che lo colpì sulla nuca nella parte. “Io non sono geloso".
"Mi-chan ed io crediamo il contrario."
"Perché dovrei?" chiese Naruto, fingendo di essere infastidito.
Sasuke lo guardò con un sorriso compiaciuto, "Buona domanda, dobe. Perché dovresti?" Come se la sua presa in giro non fosse abbastanza, aggiunse, "Non dovresti esserlo, perché ancora oggi sei il centro del mio mondo”.
Con un'imprecazione digrignata, un Naruto rosso in viso continuò a impacchettare alcune cose per il picnic. "Dalle da mangiare e ti vieterò assolutamente di avvicinarti a lei".
"Hai sentito, Mi-chan?" disse Sasuke drammaticamente, facendo nuovamente roteare gli occhi al compagno.
"Chichiue, ho finito", disse una voce dalla porta.
Naruto fece cenno ad Akemi di avvicinarsi e come questi lo fece, prese a sistemargli i capelli.
"Dov'è aniki?"
"Dolci", fu la breve risposta del ragazzo, ma Naruto capito. Yuuzuki era ossessionato dai dolci come lui dal ramen.
"Ho fatto", annunciò Yuuzuki come fece la sua comparsa all'interno della stanza. In modo affettuoso, arruffò i capelli ad Akemi guadagnandosi un'occhiataccia dal fratello più giovane. Naruto rise e sistemo i capelli del secondogenito ancora una volta, un gesto che fece sorridere Akemi. Aveva sempre amato quando la sua chichiue si concentrava su di lui.
"Yuu, assicurati che otousan, non dia da mangiare a Miki mentre mi preparo".
Con fare scherzoso Yuuzuki fece un segno affermativo e si diresse verso il suo otousan che lo guardò irritato. Il ragazzo si strinse nelle spalle e disse “Ordini del capo".
Quando Naruto fu pronto, accarezzò la testa di Akemi e annunciò, "Siete pronti ragazzi?"
Sasuke sorrise e prese Miki, Akemi accennò un lieve sorriso, mentre Yuuzuki sollevò un pugnò in aria.
-SasuNaru is love-
Quando la famiglia Uchiha raggiunse il parco, i loro amici erano già lì e Sakura agitava una mano verso di loro. Sasuke con in braccio Miki e Naruto si avvicinarono agli altri, mentre i loro ragazzi scappavano al loro rispettivo gruppo di amici.
"Il parco sembrava così piccolo," commentò Naruto, mentre il suo sguardo vagava intorno. C'erano un sacco di famiglie con i genitori seduti su coperte da picnic, mentre i loro figli giocavano in giro. Risate e grida di divertimento echeggiavano nell'aria, mentre un'atmosfera di felicità aleggiava sul luogo.
"Sarà sicuramente un successo, Naruto" esclamò allegramente Iruka.
"Dobbiamo ringraziare la commissione per questo," disse, e stava per sedersi quando si accorse che alcune famiglie lo stavano guardando. Non era così stupido da non sapere. Guardò Sasuke, che gli rivolse un cenno di comprensione.
Naruto sorrise e stampò un bacio sulla fronte di Miki, "Chichiue torna subito". Per suo grande disappunto, Miki non gli prestò alcuna attenzione, perché era troppo contenta di essere appoggiata contro il petto del suo otousan. Vedendo la reazione di sua figlia, o meglio, la mancanza, mise mentalmente il broncio come iniziò il suo giro per parlare con gli abitanti del villaggio. Cominciava ad essere geloso di Sasuke. Tutte le ragazze, senza distinzione di età, dovevano essere attratte dal fascino di Sasuke?
-SasuNaru is love-
Gli amici di Sasuke guardarono divertiti l'improvvisa devozione del moro per una particolare femmina. Era ovvio per loro che l'Uchiha incentrasse tutte le sue attenzioni sulla figlia, infatti ogni volta che uno di loro gli prendeva Miki per coccolarla, pareva imbronciarsi. Pochi minuti più tardi, tutti passati a fissare cupamente coloro che tenevano la sua bambina, la riebbe tra le sue braccia.
"E' peggio di Neji”, sussurrò Tenten tra risatine, ricordando come il genio Hyuuga era molto protettivo nei confronti della loro bambina. Anzi, lo era tutt'ora, tanto più che a volte portava Tenten alla frustrazione. Il loro bambino non si sarebbe mai goduto la vita, se Neji continuava puntualmente a porgli dei limiti nella paura che si facesse male o si ammalasse.
Sakura sorrise. Lee era l'esatto contrario. Aveva lasciato giocare le loro gemelle secondo la convinzione che le bambine non avrebbero dovuto perdere tempo, per non parlare poi del fatto che questo era un buon modo per costruire i loro corpi, la loro forza e il loro sistema immunitario.
"Mi chiedo se anche Chouji sarebbe così protettivo," sospirò Ino e si guardò la pancia sporgente. Sperava che questa volta, avrebbero avuto una bambina.
"Anche Kiba è protettivo di Yumiko," commentò Hinata "Credo che quando si tratta di figlie, tutti i padri lo sono".
La moglie di Shino annuì.
"Penso che," Temari indicò il marito che stava cercando di dormire un po', "lui sia un'eccezione."
"Anche se è pigro, non fa eccezione. Ora, se solo tu potessi chiedergli di darti una bambina" , suggerì Sakura.
"Troppo seccante," rispose Temari, imitando alla perfezione il marito e le altre kunoichi ridacchiarono.
Naruto emise un sospiro, come si risedette accanto a Sasuke.
"Tempismo perfetto," disse Iruka e offrì subito a Naruto un po' di cibo. Il biondo declinò, dicendo che era sazio, dopo il cibo degli abitanti felici che avevano insistito sul fatto che doveva mangiare. E poiché Sasuke doveva mangiare, diede Miki a sua moglie - un atto che non rese felice Miki. Voleva restare tra le braccia del suo otousan e lo fece sapere allungando le braccia verso il padre dai capelli scuri. Quando entrambi ignorarono i suoi desideri, le sue labbra cominciarono a tremare e gli occhi si fecero rossi e acquosi. Prima che si mettesse a piangere, Sasuke la riprese indietro e Naruto non ebbe altra scelta, che imboccare Sasuke e al tempo stesso stare attento ad Akemi per assicurarsi che mangiasse le sue verdure.
-SasuNaru is love-
Era la bestia verde di Konoha, rispettato e imbattibile ed era il miglior jounin esperto di taijutsu, temuto e invincibile quindi perché, perché, non riusciva a tenere il passo con questi piccoli diavoli che stavano giocando con lui. I suoi allenamenti non erano sufficienti? Si chiese mentre correva dietro ai suoi compagni, giocando ad inseguirsi.
"Ragazzi!" gridò Ino, "Lasciate a zio Lee qualche minuto di pausa prima che crolli".
"Non sono ancora stanco", rispose Lee.
"Ma hai il respiro affannato," disse la donna dai capelli biondo chiaro e iniziò a contare fino a tre in modo minaccioso, prima che i marmocchi l'ascoltassero.
Kakashi, che era rimasto seduto a leggere segretamente il suo libro si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa quando sentì più di due corpi scontrasi sulla sua schiena.
"Che cosa stai leggendo?" Chiese uno dei figli di Shikamaru e Kakashi nascose immediatamente il libro arancione. Aveva più paura del fatto che Iruka scoprisse che stava leggendo con i bambini intorno, che del fatto che i bambini scoprissero il contenuto perverso del libro.
"Niente", disse melodiosamente. Il ragazzo in cambio sorrise diabolicamente e la prossima cosa che Kakashi seppe fu che c'erano più di sette ragazzi che lo avevano buttato giù, mentre altri due cercavano il loro obbiettivo arancione.
Dopo minuti di lotta e di lamentele sul fatto che il jounin dai capelli d'argento fosse sleale, Kakashi riuscì finalmente a scaricare i perdenti doloranti. Alzò gli occhi quando sentì Iruka ridere.
"Sembri incazzato".
"Sono incazzato. Stupidi marmocchi. Un giorno mi uccideranno".
L'insegnante sorrise, perché sapeva che Kakashi non diceva sul serio. Sapeva che suo marito amava i bambini, altrimenti non avrebbero adottato tre bambini.
Naruto piegò la testa all'indietro, come sentì delle braccai cingersi intorno al suo collo. I suoi occhi si fissarono con quelli di Akemi.
"Voglio il gelato", disse Akemi con dietro di lui il fratello maggiore che esprimeva il desiderio analogo. "Il carrello dei gelati è là." Per provare la sua affermazione, indicò l'altra estremità del parco, dove il carro era parcheggiato.
"Suppongo che se volete il gelato, volete pure i palloncini," scherzò Naruto. Il volto di Akemi si deformò in quella che sembrava un'espressione di disgusto.
"Non sono più un bambino", disse Yuuzuki.
"Lo sei ancora," intervenne Sasuke.
Nel momento in cui Naruto si alzò in piedi, Akemi iniziò a tirarlo, mentre Yuuzuki lo spingeva.
-SasuNaru is love -
"Andiamo a fare un bagno insieme," suggerì Yuuzuki. Un Akemi imbronciato ci rifletté un po' prima di annuire.
"Vietato saltare nella vasca da bagno," gridò Naruto mentre pensava che non credeva di potersi divertire così tanto in un solo giorno con la sua famiglia. Guardò Sasuke, che era ovviamente sfinito. Con i giochi a cui aveva partecipato, chi non lo sarebbe stato? Ma a Sasuke non importava, perché si era divertito troppo. Non si era mai divertito così tanto durante la sua infanzia ed era ironico che si divertisse così tanto con quei giochi da bambini. Era come se stesse riscrivendo la sua infanzia.
"Faccio un bagnetto a Miki", sentì Naruto dire. Annuì e sorprendentemente, il bambino non protestò quando il suo otousan la porse al suo chichiue.
Canticchiando un motivo, Sasuke iniziò a disfare le borse, quando gli venne in mente qualcosa. Tirò fuori la loro nuova foto di famiglia dalla borsa e si mise a fissarla.
Con il cielo azzurro come sfondo lui e Naruto seduto sull'erba. Lui con Miki sulle gambe mentre Akemi seduto su quelle di Naruto. Yuuzuki, in piedi dietro ai due genitori, con le braccia sulle loro spalle, con la testa sporta in modo da stare in mezzo a quella della coppia Uchiha. E ciliegina sulla torta, tutti erano sorridenti, con Yuuzuki e Naruto che avevano lo stesso identico sorriso.
Il capitano ANBU inserì la foto in una cornice vuota e lo pose sulla cima di uno dei tavoli dove si trovavano le altre foto di famiglia. Le guardò ognuna come una prova di quanto la sua famiglia fosse cresciuta di numero da lui e Naruto, a loro e i tre bambini.
Prima di allontanarsi dal tavolo, espresse una tacita preghiera ai suoi genitori e quelli di Naruto.
Vegliate su di loro perché sono i miei tesori tra i tesori.Continua...