Titolo: Angels.
Autore originale:
YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:
http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/AngelsDisclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.
-Capitolo 1.
Kakashi aggrottò le sopracciglia. Era apparso al ponte, aspettandosi che tutti fossero lì, ma un membro mancava: Naruto. Naruto non era mai in ritardo, qualcosa non andava. Senza neanche avvertire i suoi altri studenti della sua presenza, si diresse verso la casa del biondo.
Quando vi arrivò lì, c’era silenzio. Aprì la finestra e saltò dentro, guardandosi attorno.
La stanza principale era vuota. Dalla sala andò verso la camera del ragazzo e aprì lentamente la porta.
Sbatté le palpebre, vedendo che Naruto stava dormendo profondamente, avvolto nelle lenzuola. Aveva dimenticato di mettere la sveglia?
Avanzò verso il letto, avvicinandosi a Naruto. Si accigliò, notando il rossore sulle guance del biondo. Si tolse il guanto e poggiò una mano sulla sua fronte, alzando un sopracciglio a come fosse alta la temperatura.
Solo allora, gli occhi azzurri si dischiusero e guardandolo, scioccato e un po’ confuso. Poi si calmò quando realizzò che era il suo sensei. Kakashi sollevò il capo e disse,
“Hai la febbre. Dovresti stare a casa oggi. Ti manderò Shizune per darti un’occhiata più tardi, okay?”
Osservò come il biondo annuiva, riaddormentandosi nuovamente. Kakashi si chiese come Naruto si era potuto ammalare così in una notte. Scrollò le spalle prima di rimboccare le coperte al ragazzo e andarsene dagli altri suoi due allievi. Apparve in uno sbuffo di fumo, salutando i due. Sasuke riacquisto velocemente la sua compostezza, ma Sakura gridò,
“Che diavolo! Sei ancora più in ritardo oggi!”
Gli occhi di Kakashi si alzarono al cielo mostrando che stava sorridendo.
“Sono venuto presto, ma ho visto che Naruto non era qui, così sono tornato indietro per controllarlo. Sta davvero male così gli ho dato il giorno libero”.
Sakura sbuffò, ma decise che sarebbe stato meglio accettare le scuse date. Sasuke si accigliò leggermente, ma non disse niente.
“Ora, potete voi due incamminarvi verso il campo di allenamento? Devo andare a parlare con Shizune”.
***
Tsunade sbadigliò mentre navigava fra le pile di fogli sulla scrivania. Era solo mattina, ed era già stanca. Dio lo odiava questo.
“Salve, Tsunade-sama!” venne l’allegra voce di Kakashi mentre appariva dinanzi a lei. Lo guardò irritata.
“Cosa vuoi?” sbottò. Kakashi le sorrise e disse,
“Cercavo Shizune. Naruto è malato e volevo che lo visitasse”.
Tsunade lo fissò, aggrottando le sopracciglia.
“Naruto è malato?”
Annuì e disse,
“Non è venuto questa mattina, così sono andato a controllarlo. Lo trovato addormentato e avvolto nelle coperte. Era davvero carino”.
Tsunade si accigliò profondamente e si alzò in piedi.
“Vado a visitarlo”.
“E tutto il lavoro che deve fare?”
“Può aspettare. L’unica ragione per cui ho accettato questa carica è per Naruto, quindi la mia priorità è lui”.
***
Naruto avvertì qualcuno sentirgli la calda fronte con una piacevole mano fredda. Aprì gli occhi lentamente e diede un’occhiata quando si ritrovò immerso nelle iridi color nocciola dell’Hokage. Gli sorrise dolcemente,
“Come ti senti?”
“Bollente…”
Ciò che Naruto non voleva dire era che il polso e il fondoschiena gli dolevano da morire. La donna non aveva bisogno di saperlo, nessuno. Era troppo umiliante ripensarci, figuriamoci parlarne.
Gli occhi della donna si sbarrarono allo sguardo biondo e sospirò.
“C’è qualcosa che non mi stai dicendo”.
Naruto rimase in silenzio, tentando di tornare a dormire. Non voleva parlarne. Voltò il capo da un’altra parte e si sentì cadere in un sonno senza sogni.
Tsunade osservò l’alzarsi e l’abbassarsi del petto del ragazzo davanti a lei. Strinse le labbra e tirò leggermente le coperte, tenendo una delle piccole mani di Naruto. C’erano ferite aperte sul polso. Sospirò e curò la ferita, facendo la stessa cosa anche con l’altro. Non era sicura di cosa gli era accaduto, ma era sicura che prima o poi gliel’avrebbe detto. Non voleva fare pressioni sul povero ragazzo.
Accarezzò i soffici capelli biondi e sussurrò,
“Andrà tutto bene”. Prima di alzarsi e uscire dall’appartamento.
***
(Tre giorni dopo)
Come si guardò allo specchio Naruto sospirò. Kyuubi lo aveva completamente guarito ed era in grado di riunirsi al team. Ma non se la sentiva. Tutto ciò che voleva era stare solo. Forse avrebbe potuto svignarsela. Sì, è quello che avrebbe fatto. Silenziosamente, si vestì e uscì dalla porta, chiudendosela dietro.
Naruto era nervoso a stare all’aperto. Temeva che qualcun altro avrebbe provato a violentarlo di nuovo. Tremò al pensiero, avvolgendosi le braccia intorno a sé per confortarsi.
Camminò lungo la strada, diffidando di tutte le persone che gli passavano vicino, e di quelli che lo osservavano.
Finalmente, il biondo arrivò al ponte, diede un’occhiata in giro e vide che Sasuke e Sakura erano già lì. Normalmente era lui il primo. Alzò le spalle e li raggiunse, fermandosi dal lato opposto a Sasuke del ponte, senza guardarlo. Sorrise apertamente e disse,
“Ehi ragazzi! Vi sono mancato?”
“Sasuke grugnì e sakura sospirò, alzando gli occhi al cielo.
“Non puoi stare zitto almeno una volta?” chiese, l’irritazione che colorava la sua voce mentre fissava il piccolo ragazzo.
Naruto sforzò una risata e si grattò la testa dicendo,
“Mi dispiace, credo di non poterti accontentare”.
“Beh, prova!” esclamò Sakura.
“Sakura, sii gentile. Naruto è stato malato negli ultimi giorni. E’ solo felice di essere uscito di casa, non è vero?”disse la voce di Kakashi dal fianco di Naruto, facendo saltare il biondo dalla sorpresa che fissò il Jounin.
Naruto annuì, ma non disse niente. Non voleva veramente essere là, specialmente se Sasuke era là. Tremò al ricordo minacciò di riemergere, ma lo ricacciò furiosamente indietro.
“Stai bene dobe?” domandò Sasuke, che aveva evidentemente notato il tremore. Naruto sbatté le palpebre e fissò il ragazzo dai capelli corvini prima di dire,
“Sì…sento solo un po’ di freddo”:
Sasuke lo guardò strano prima di voltarsi nuovamente verso il sensei, ignorando Sakura che si era stretta al suo braccio come una sanguisuga.
Kakashi sorrise e disse,
“Oggi andremo a lottare. Niente di impegnativo credo”.
Naruto sospirò. Si sentiva ancora stanco e un po’ dolorante.
“Posso sedermi qui?” Non mi sento al 100% “ disse, guardando Kakashi, che sbatté le palpebre sorpreso prima di sorridere.
“Ma certo! Il resto di noi faremo a turno per combatterci l’un l’altro”.
E con questo, l’uomo sparì in uno sbuffo di fumo. Sakura si lamentò di avere un inutile Jounin come maestro, ma seguì l’uomo, assicurandosi di avere una salda presa sul braccio di Sasuke. Naruto li seguì silenziosamente stando dietro, desiderando ancora non essere lì. Quando raggiunsero la destinazione, Naruto trovò un posto e si sedette, la schiena poggiata a un piccolo albero. Tremò alla sensazione della corteccia, ma decise di ignorarlo. Chiuse gli occhi, scivolando fra le braccia di Morfeo. Fu però bruscamente riportato indietro quando un piccolo sasso la colpì sulla testa. Fissò il lanciatore, Sakura. Si sedette accanto a lui e disse sfacciatamente,
“Per colpa tua, non ho nessuno con cui combattere. E Sasuke-kun non vuole essere il mio partner”. Ruggì quando si accorse che Naruto non la considerava lo fissò in modo accusatore.
Naruto scrollò le spalle e poi chiuse gli occhi di nuovo.
“Non osare chiudere gli occhi con me!” gridò, alzandosi per colpire il biondo.
“Sakura! Smettila! Naruto è stanco e apprezzerei se lo rispettassi”. Disse tagliente Kakashi dall’albero, avendo evidentemente visto lo scontro verbale a lato unico.
Sakura fulminò il Jounin con lo sguardo, ma si risedette pesantemente, la schiena rivolta al biondo.
Naruto sospirò di sollievo, lanciando a Kakashi un occhiata di gratitudine prima di chiudere gli occhi, cadendo in uno stato di dormiveglia.
***
Naruto si svegliò allo scuotere di qualcuno sul suo braccio. Aprì gli occhi e istintivamente tirò un pugno al suo aggressore. Udì un gridò sorpreso e poi vide una Sakura arrabbiata, che si teneva il gomito. Lo fissò e sbottò,
“Questa me la paghi!”
“Oh, come?” venne la voce annoiata di Sasuke mentre si metteva al fianco del biondo, appoggiandosi all’albero. Naruto si irrigidì, non apprezzando la vicinanza dell’Uchiha. Sakura sbatté le palpebre e sorrise a Sasuke prima di dire in quella che doveva essere una voce sensuale, e invece suonava come un gatto morente,
“Ciao, Sasuke-kun. Come è andato il tuo allenamento?”
Sasuke la guardò leggermente disgustato e portò l’attenzione sul biondo, che fissava intensamente il suolo.
“Ohi, dobe”.
Naruto sollevò il capo e guardò Sasuke,
“Che c’è?”
“Vuoi venire a mangiare qualcosa?”
Naruto sbatté le ciglia, sorpreso dell’invito improvviso. Poi sorrise e replicò,
“Okay teme! Paghi tu!”
“Hn, come vuoi”.
“E io? Sasuke-kun, posso venire anch’io?” piagnucolò Sakura mentre fissava il biondo, che ora si stava alzando. Sasuke scrollò le spalle e si incamminò fuori dal campo, il biondo al seguito.
Sakura avrebbe voluto urlare mentre vedeva i due sparire. Oh, come odiava Naruto. Che cosa aveva di meglio più di lei che piaceva a Sasuke? Lei era dieci volte meglio di quello sgorbio. Poi ghignò.
Tutto quello che doveva fare era provare che Naruto non era all’altezza di Sasuke. Tutto ciò che doveva fare era trovare una cosa del biondo che Sasuke avrebbe definito disgustosa. Sì…era quello che doveva fare e poi Sasuke sarebbe stato tutto suo. Rise a se stessa mentre andava via dal terreno di allenamento.
***
Naruto sedeva silenziosamente accanto al moro che era al suo fianco. Era confuso. Perché Sasuke gli aveva chiesto di andare a mangiare qualcosa con lui? Lanciò un’occhiata allo impassibile ragazzo, che stava rimuginando qualcosa. Alla sensazione dello sguardo di Naruto, si voltò verso di lui e chiese.
“Cosa c’è che non va? Durante tutto l’allenamento sei stato estremamente nervoso, specialmente intorno a me. Stai bene?”
“S-sì! Ma certo che sì! Um… Tsunade-obaachan voleva vedermi, quindi adesso vado!” rispose velocemente Naruto prima di saltare giù dallo sgabello e correre per la strada. Quando girò l’angolo, si appoggiò contro la parete e respirò sollevato. Poi accigliò, perché Sasuke si preoccupava? Non sembrava che fossero particolarmente vicini o altro, anche se Naruto pensava a Sasuke come ad un amico. Si avviò per la via diretto al suo appartamento. Non si sentiva di fare nient’altro oggi, inoltre, Sakura c’è l’aveva sicuramente con lui dal momento che Sasuke aveva invitato a pranzo lui al suo posto.
Perché queste cose dovevano succedere a lui?
***
Sasuke seguì con lo sguardo mentre il biondo correva via e voltava all’angolo più vicino. Aggrottò la fronte. Cosa c’era che non andava con lui? Anche se sembrava che a Sasuke non piacesse veramente il biondo, notava sempre tutto ciò che lo riguardava. Come le sue ciocche dorate si muovessero sempre con il vento, o come i suoi occhi azzurri sembrassero brillare sempre. Notava anche che Naruto tendeva ad ancheggiare leggermente quando camminava, come una donna. Sakura tendeva a esagerare un po’ mentre si pavoneggiava, tentando di impressionarlo. Non avrebbe mai funzionato perché Sakura non era una donna, era una puttana, e Sasuke non voleva avere a che fare con le puttane.
Aveva preso anche a seguire Naruto, da quando lo interessava. E teneva delle foto che scattava quando seguiva il biondo che teneva chiuse al sicuro, così che solo lui potesse vederle. E avrebbe potuto stare ore, guardando le centinaia di foto per poi realizzare che non ne aveva abbastanza. Cosicché doveva sempre averne di più. Non aveva potuto seguire il ragazzo l’altro giorno dal momento che sia Sakura che Ino lo avevano intrappolato, cercando di essere seducenti.
Gemette di dispiacere e si diresse verso casa per allenarsi e ammirare le foto di Naruto.
***
(Due mesi dopo)
Naruto mormorò mentre si svegliava. Non si sentiva bene, non del tutto. Si alzò e andò in bagno, tentando di controllare il suo stomaco. Perse. Sporgendosi sulla toilette svuotò il contenuto del suo stomaco. Quando ebbe finito, si sciacquò la bocca e fece ritorno in camera, sedendosi sul letto.
“Gah, che mi prende? E’ da tre giorni che vomito!”
Io…emh…so cosa ti succede…
Oh? Chiese Naruto, alzando un sopracciglio.
Davvero sai che cos’ho?
Naruto s accigliò, perché Kyuubi suonava così colpevole?
Sì.
Beh, emh…come posso iniziare…emh. Allora, ero annoiata e avevo deciso di divertirmi un po’…
Va avanti…disse Naruto quando il demone titubò.
Beh, ecco. Ho giocato con la tua anatomia a dirla tutta…
Cosa hai fatto? Ruggì Naruto alla volpe, le mani strette in pugni.
I-io ti ho dato organi riproduttivi femminili completamente funzionali…
Tu COSA?! Gridò Naruto alla volpe, arrabbiandosi in un attimo.
Questo è solo metà di tutto.
Cos’altro?
Non io…ricordi la ‘visita’ dell’Uchiha?
Sì.
Bene, emh…
“Aspetta un secondo. Stai dicendo ciò che penso tu stia per dire?” tuonò Naruto, l’orrore che cresceva in lui.
Sì Naruto…sei incinto…del bambino di Itachi…
Continua…
Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:25
