Capitolo 3

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 20:47




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 3.

Tsunade osservò il ragazzo addormentato sul divano nel suo ufficio, rannicchiato sotto una spessa coperta che Shizune gli aveva dato. Doveva ancora spiegare la situazione alla donna e stava programmando di farlo al suo ritorno. Erano passati tre giorni da quando aveva spedito il biglietto a Jiraiya. Sarebbero dovuti tornare durante la settimana. Posò lo sguardo al di fuori della finestra al cielo scuro, segno che era molto tardi. Aveva, sorprendentemente, finito il suo lavoro e ora si stava rilassando con un bicchiere di saké.

Aveva messo Naruto in licenza per malattia per il momento, il che aveva preoccupato qualcuno della squadra nove quando ne vennero a conoscenza. Poi quando videro come fosse pallido e magro il biondo, trovarono che era stata una buona idea. Erano preoccupati per la sua salute. Tsunade prese un altro sorso e sussultò quando la porta si aprì rivelando Shizune. La sua assistente la richiuse dolcemente dietro di se, avanzando fino allla scrivania.

“Voleva parlarmi, Tsunade-sama?”

Il volto di Tsunade si fece grave, mentre posava il bicchiere.

“Sì”.

“Riguarda Naruto-kun? Cosa gli succede? E’ malato?”

“No, non è malato…è solo in una certa condizione”.

“E che condizione?” chiese Schizune, apparendo estremamente confusa.

Improvvisamente la porta si spalancò e un Iruka chiassoso entrò. Lancio un’occhiata al ragazzo dormiente e marciò dritto alla scrivania di Tsunade. Entrambe le donne lo osservarono quasi scioccate all’aspetto disperato del chuunin,

“La prego mi dica, che cos’ha Naruto?”

Tsunade si accigliò. Naruto le aveva menzionato che avrebbe voluto che Iruka sapesse del suo problema. Iruka era come un padre per lui dopotutto.

“Bene, ma in una condizione, questo riguarda anche te Shizune”. Disse fermamente Tsunade, spostando il saké da parte come per enfatizzare l’argomento. Entrambi sbatterono le palpebre e si guardarono l’un l’altro.

“Qual è la sua condizione Tsunade-sama?” domandò Iruka, la sua voce traspariva chiaramente confusione.

“Ciò che vi dico non dovrà lasciare questa stanza in alcuna circostanza. Non dovrete dirlo a nessuno ciò che vi sto per rivelare. Intesi?”

“H-hai”. Dissero all’unisono, annuendo leggermente. Tsunade sospirò, pensando al modo in cui spiegarglielo.

“Ci sono un paio di cose che dovete sapere. Una è che Kyuubi sembra avere un senso dell’umorismo alquanto malato”.


“Come?” chiese Shizune, fissando il ragazzo dai capelli biondi con aria preoccupata.

“Sembra che, quando era annoiato, ha deciso di dare a Naruto qualche organo extra…”

“E…” proruppe Iruka.

“La bestia ha dato a Naruto parti riproduttive femminili pienamente funzionanti…”

Entrambi la fissarono come se le fossero cresciute diverse teste in più.

“Oh, kami…” mormorò Iruka, guardando con pietà il biondo. Shizune era pensierosa, “Ma questo non sta a significare che qualora Naruto avesse dei rapporti con un altro uomo, potrebbe rimanere incinto?”

Tsunade annuì, corrugando la fronte.

“C’è anche qualcos’altro”. Grugnì mentre stava riflettendo su come avrebbe ucciso l’Uchiha maggiore.

“Che succede?” disse Iruka, suonando atterrito, “Cosa è successo a Naruto?”

“Beh, un paio di mesi fa, Naruto si stava allenando. Itachi è comparso e…”

Non continuò. Non ne aveva bisogno. Shizune sembrava sul punto di piangere mentre Iruka pronto a spargere sangue.

“Quel fottuto Uchiha…Lo ucciderò”. Sussurrò, guardando Naruto.

“Non se lo prendo per prima”. Mormorò Tsunade, chiudendo gli occhi. Per qualche ragione, aver raccontato loro di Naruto era stato più stancante di un giorno di lavoro.

In seguito, Shizune si accigliò, portando lo sguardo da Naruto a Tsunade.

“Non ci sta dicendo tutto”. Disse. Iruka la guardò attentamente prima di voltarsi a fissare l’Hokage, che aprì gli occhi per guardarli.

“Fai da te” disse, versandosi un bicchiere d saké. Shizune gelò e gli occhi sgranarono capendo improvvisamente.

“E’ incinto, non è vero? E’ incinto del figlio di Itachi!”

Iruka impallidì facendosi sfuggire un singhiozzo. Guardò Tsunade come a sperare che smentisse ciò che la donna dai capelli scuri aveva appena detto. Purtroppo, fece l’opposto,

“S’, è incinto. Lo sto tenendo qui cosicché possa fargli prendere un po’ di peso per il suo esile corpo”.

“Cosa faremo? Lo scopriranno!” esclamò Iruka, fissando Naruto che dormiva.

“Ho un’idea. Dipende tutto su quando Jiraya sarà qui”.

“Oh?”

“Sto pensando di mandare Naruto in un viaggio di allenamento di quattro anni con Jiraya. Staranno qui vicino fino a che il bambino non sarà nato. Torneranno con il piccolo quando avrà circa tre anni. Diranno a tutti che lo hanno trovato abbandonato per la via del ritorno. E poi che hanno cercato di darlo a un orfanotrofio, ma il bambino è stato rifiutato e lo hanno tenuto con loro. Perfetto!”

“A meno che la gente non veda somiglianze tra Naruto e il bambino. E Sasuke? Il bambino è un’Uchiha. Quando attiva lo sharingan, Sasuke capirà che è il figlio di suo fratello”.

“Beh, ce ne preoccuperemo più avanti. Ma per ora, la sicurezza di Naruto è la nostra prima priorità”.

Shizune annuì immediatamente, e anche Iruka, dopo qualche attimo, accennò col capo. Tsunade sospiro di sollievo. Si era aspettata reazioni peggiori dai due. Almeno non pensavano a lui come un mostro.

“Starà con me?” chiese Iruka.

“Huh?” sia Shizune che Tsunade guardarono l’uomo dai capelli castani.

“Mi rifiuto di lasciarlo da solo! Cosa succede se Itachi torna? Ha bisogno di protezione!”

Tsunade sorrise dolcemente e disse,
“Certo che starà con te. Prendilo ora, ma non svegliarlo. Si è addormentato da poco”.

Il chuunin annuì e andò verso il biondo. Lo osservarono mentre prendeva gentilmente il ragazzo e si avviava fuori dalla stanza. Shizune si rivolse a Tsunade e chiese,

“Come lo ha influenzato questo?”

“Beh, non ne sono sicura al momento. E’ insolitamente silenzioso e trascorre la maggior parte del tempo con me. Parla occasionalmente con i suoi amici. Sono tutti preoccupati per lui”.

Shizune sospirò e annuì,

“Spero solo che tutto vada bene”.

***

Naruto si rigirò, svegliandosi lentamente. Era abbastanza contento di giacere in un letto per un po’, tuttavia sapeva che Tsunade voleva fargli il suo controllo giornaliero e poi imboccato cibo nella sua bocca. Si rifiutava di dargli ramen, dicendo che non era abbastanza salutare per la crescita del feto. Lentamente i suoi occhi si guardarono intorno, aspettandosi di essere nella sua camera. Non lo era. Si tirò su a sedere, leggermente nel panico non sapendo dove si trovava.


Kyuu! Dove sono?

Non lo so.

Improvvisamente la porta si aprì e il biondo puntò gli occhi sulla figura entrante. Sbatté le palpebre quando vide Iruka. Cosa ci faceva Iruka lì? L’uomo sorrise quando lo trovò sveglio.

“Ah finalemente sei sveglio. Sai che è mezzogiorno?”

“I-Iruka-sensei! Dove sono?”

“A casa mia. Me lo ha detto Tsunade e volevo che dormissi solo nel tuo appartamento. Starai qui fino a quando non arriverà Jiraya”.

“Oh…” disse Naruto, portando lo sguardo alle sue mani. Poco dopo si rese conto che l’uomo lo aveva avvolto con le sue braccia in un abbraccio confortatne. Naruto sospirò e lasciò che l’uomo lo stringesse.

“Non preoccuparti, Naruto. Si risolverà tutto per il meglio, te lo prometto”.

Naruto guardò l’uomo e sorrise,

“Grazie, Iruka-sensei!”

L’uomo ricambio e chiese,

“Cosa vuoi per pranzo?”

“Voglio ramen…ma obaa-chan dice che posso”.

“No, non puoi. Ti preparerò qualcos’altro. Oh, a proposito. Hao ospiti. Hinata e il suo teamsono venuti a trovarti. Sembrava, che avessero tormentato l’Hokage fino a che lei non ha detto loro che eri qui”.

“Oh…”

“Li mando su quando scendo”.

Iruka mollò la presa su di lui, uscendo dalla stanza e lasciando la porta socchiusa. Naruto sentì e poté udire il suono delle voci al piano sottostante e l’occasionale abbaiare di Akamaru. Le voci poi iniziarono a diventare più forti fino a quando non raggiunsero la porta della camera. Naruto osservò i tre mentre entravano. Kiba ghignava al suo indirizzo e saltò sul letto, sedendosi con le gambe incrociate di fronte a Naruto, mentre il cucciolo era andato a rannicchiarsi affianco al biondo. Hinata stava accanto all’uscio e sembrava che stesse cercando di evitare di essere vista. Shino stava in piedi in silenzio nell’angolo.

“Ciao Naruto! Come stai oggi?” domandò Kiba, guardando attentamente Naruto. Il ragazzo sorrise e rispose,

“Sto bene, grazie. Un po’ stanco”.

“Come puoi essere stanco? Iruka-sensei ci ha detto che hai dormito per quindici ore!”

Naruto alzò le spalle e poi si volto verso gli altri due.

“Come state ragazzi?” chiese.

“Bene”. Replicò calmo Shino. Hinata rispose flebilmente,

“I-io sto bene Naruto-kun”.

Stettero in silenzio per alcuni istanti finché la porta non si aprì rivelando Iruka, che entrò dando a Naruto un vassoio pieno di cibo. Naruto lo fisso e sospirò. Voleva davvero ramen. Iruka afferrò il sospiro e disse fermamente.

“Tsunade-sama ha detto no ramen. Non fa bene”.

Naruto tirò su fuori le lebbra in un adorabile broncio, guardando Iruka con occhi da cucciolo bastonato. Il chuunin gemette,

“Ti prego no Naruto. Lo sia che odio quando fai quello”.

“Lo so, ecco perché lo faccio!” rispose il biondo con un ghigno.

“Oh, Shizune era qui un paio di minuti fa. Jiraya-sama è arrivato. Lo vedremo una volta che avrai finito di mangiare e non prima!”

Naruto seguì Iruka con lo guardo mentre usciva dalla stanza, chiudendo la porta dietro di se.

“Perché diavolo ti ha parlato di Jiraya-sama?” chiese Kiba, evidentemente confuso. Naruto iniziò a mangiare e disse con la bocca mezza piena,

“Ero-sennin…mi prenderà…in un allenamento…di quattro anni…obaa-chan dice che…mi farà bene…”

“Oh…”

Naruto non disse nient’altro dal momento che era concentrato sul cibo di fronte a lui. Aveva fame, aveva davvero dame. Si sentiva come se non avesse mangiato da anni!

Faresti meglio a mangiare tutto

Perché sei così preoccupata?

Perché, l’energia di cui hai bisogno per tenere vivo il bambino nel tuo corpo da ragazzo è enorme. Devi mangiare spesso, specialmente cibi altamente energetici. E’ per questo che ti senti stanco tutto il tempo, e perché hai perso peso.
Mi aspetto che quella donna, Tsunade lo sappia già questo.

Oh…

Naruto posò le bacchette sul piatto e lo allontanò. Kiba borbottò.

“Cosa?” chiese Naruto.

“Cavoli Naruto! Neanche Chouji sarebbe in grado di mangiare tutto quello!”

Naruto guardò il piatto e alzò le spalle,

“Avevo fame…”

Hinata rise dolcemente a questo mentre Iruka tornava nella stanza, alzando un sopracciglio al piatto vuoto.

“Hmmm, immaginavo che avresti avuto fame”. Disse prendendo il piatto. Mentre usciva lo avvisò

“Vestiti. Usciamo tra poco”.

“Come vuoi”: sospirò Naruto, guardando il team mentre lo salutava e se ne andava dalla camera, lasciandolo solo. Si alzò e andò all’armadio, aprendolo e trovando tutti i suoi vestiti. Iruka aveva portato lì tutte le sue cose? Naruto sorrise mentre si vestiva con i suoi abiti usuali.

Scese al piano inferiore e vide Iruka seduto in cucina, che sorseggiava una tazza di thé. Si voltò quando Naruto fece il suo ingresso e gli sorrise. Terminò il suo thé e guidò il biondo fuori di casa.

Quando raggiunsero il palazzo dell’Hokage, udirono delle grida provenire dall’ufficio della donna. Sembrava Jiraya. Si scambiarono un’occhiata e salirono le scale velocemente.

In piedi al lato della porta dell’ufficio c’era Kakashi, intento a leggere il suo libro ‘Icha Icha paradise’. Non c’eranoguardie ANBU come al solito. Forse si erano spaventati.

Kakashi salzò lo sguardo e li fissò.

“Iruka, Naruto? Cosa ci fate voi due qui?”

“Ero-sennin mi prende per un viaggio di allenamento”. Speigò Naruto, ghignando al sensei. L’uomo sbatté le palpebre e disse calmo,

“Io non andrei lì dentro se fossi in te. Tsunade-sama mi ha buttato fuori e sta parlando con Jiraya-sama. Qualcosa circa Itachi. Tutto all’improvviso, Jiraya-sama ha iniziato a giurare e penso di aver sentito augurare a Itachi una morte dolorosa…Mi chiedo perché…”

Naruto fece spallucce e raggiunse la porta quando la voce di Jiraya ruggì,

“Moccioso, vieni qui!”

Naruto si irrigidì e lentamente aprì la porta, allungando la testa dentro. Jiraya sembrava sconvolto, estremamente sconvolto. Naruto si fece avanti nella stanza, chiudendo la porta dietro di se. Jiraya lo guardava come se stesse cercando di vedere se il biondo stesse bene.
“Sei magro moccioso, e perché sei così pallido?”

Naruto scrollò le spalle e andò verso a Shizune, che sedeva sul sofà. Lei gli sorrise gentile e lo invitò a sedersi. Jiraya aggrottò la fronte, profondamente immerso fra i suoi pensieri. Poi disse,

“Itachi sta macchinando qualcosa…”

“Oh?” indagò Tsunade.

“Il villaggio in cui sono stato, un po’ di mesi fa, Itachi era lì. A trascorso molto tempo nella biblioteca, alla ricerca di qualcosa. Cosa non lo so. Nessuno ha visto casa era”.

Tsunade si accigliò e poi mise da parte il problema,

“Beh, ce ne preoccuperemo più tardi. Il problema corrente è Naruto. Lo porterai con te fuori dal villaggio fino a che il bambino non nascerà?”

“Cosa? Certo che lo farò. E’ il mio allievo. E’ mia responsabilità aiutarlo quando è nei guai”.

“Bene, allora preparatevi”. Disse tsunade, sbattendo una mano sul tavolo.

***

Itachi grugnì, buttando il libro che stava leggendo, per terra. Era furioso. Il libro non aveva quello che voleva sapere.

Raramente Itachi perdeva la calma, questo però lo mise davvero sull’orlo.

“Irritato oggi, Itachi-kun?” disse una voce dietro di lei. Itachi si voltò a fissare il leader dell’Akatsuki, lo sharingan che vorticava selvaggiamente. L’Uchiha non rispose.

Il leader dell’Akatsuki rise sinistramente, avvicinandosi al giovane dai capelli corvini.

“Dovresti essere concentrato sulla raccolta dei bijuu, non in qualche stupida ricerca. Cosa stavi leggendo ad ogni modo?”

Itachi non rispose ancora. L’altro uomo abbasso lo sguardo sul libro ed esclamò,

“Sigilli, Itachi? Cosa stai architettando?”

Itachi rimase in silenzio.

“Di’ qualcosa”. Ordinò l’uomo, facendo un passo avanti. Itachi ghignò, l’opportunità perfetta!

Afferrò la spada che stava sul tavolo e il più velocemente che poté, trafisse il leader dell’Akatsuki. L’uomo sussultò, non aspettandosi quell’attacco improvviso. Itachi affondò la lama più a fondo nella carne dell’uomo, raggiungendo il suo obbiettivo…il cuore. Con un violento colpo, conficcò la lama nel cuore ancora palpitante. L’uomo tossì, sollevando una mano ricoperta di sangue. Con un sospiro gutturale, si accasciò al suolo e giacque immobile.

Itachi osservò il corpo per un po’ e poi pulì tranquillo il sangue dalla spada, usando il mantello dell’uomo come uno straccio. Quando ebbe finito si alzò e guardò il libro. Grugnì nuovamente e distrusse l’oggetto con un semplice Katon jutsu.

La porta dietro di se si spalanco improvvisamente rivelando Kisame e Deidara. Gelarono alla vista del leader. Fissarono Itachi, che stava lì calmo, la spada ancora in mano.

“Itachi…che è successo?” chiese Kisame, posando lo sguardo dall’Uchiha al corpo a terra.

“Era uno spreco, non abbiamo bisogno di lui. Ora sono io in carica”.

Gli altri ninja traditori si guaradarono l’un l’altro, poi la figura a terra e infine entrambi annuirono.

“Lo dico agli altri”. Disse Deidara mentre si affrettava ad uscire dalla stanza.

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:25
 
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