Capitolo 5

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 20:58




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 5.

“Tu cosa?” chiese Tsunade, I lineamenti deformati dall’aria torva. Stava discutendo animatamente con Shizune quando Kakashi piombò dentro dicendo che aveva importanti informazioni. Qualcosa che Tsunade non si aspettava proprio.

“Perché Itachi avrebbe fatto una cosa del genere?” chiese Shizune, evidentemente confusa.

“Non lo so, ma sembra che stia portando avanti il ‘piano’ del leader. Quale sia, non lo so”.

“Hmm, questo potrebbe causare problemi. Shizune potresti andare a chiamarmi Iruka?”

“Hai, Tsunade-sama”. Disse prima di uscire dalla stanza.

“Iruka? Perché hai bisogno di lui?”

“Perché sa dove sono Jiraya e Naruto. Jiraya deve sapere di questo”.

Kakashi sbatté le palpebre e disse,

“Posso trovarlo io”.

“No, non puoi. Sono in un posto speciale, e a meno che tu non sia invitato, non puoi andarci”.

“Eh?”

“Non pensarci”.

“Oh, come sta andando Naruto?”

“Sta meglio e ha messo su peso. Jiraya dice che sta venendo su bene”.

“Questo è bello da sentire”. Rispose ed era sul punto di dire qualcos’altro, ma la porta si aprì e Iruka fece il suo ingresso.

“Ha chiesto di me, Tsunade-sama?”

“Sì, ho bisogno che tu vada da Jiraya e Naruto. Ho bisogno che tu dia il messaggio a Jiraya che Itachi ha preso il posto di leader nell’Akatsuki.

“Eh cosa?!” esclamò il chuunin, la bocca spalancata.

“Hai sentito, ora vai!”

Iruka sparì velocemente.

Kakashi fissò l’entrata ora vuota e poi si voltò verso l’Hokage, che era profondamente concentrate a riflettere su qualcosa.

“C’è qualcosa che non va, Hokage-sama?”

“Eh? Oh…no. Puoi andare ora”.

Osservò come il jounin la fissò di rimando prima che si girasse e se ne andasse. Si accigliò quando se ne fu andato. Ora che Itachi era il leader dell’Akatsuki, c’erano molte più chance che scoprisse del bambino. Sarebbe stato terribile se fosse successo.

***

Quando venne il bussare alla porta Jiraya sbattè le palpebre. Stava insegnando a Naruto qualcosa riguardante le armi da uno dei molti rotoli che erano tenuti lì.

Si alzò e andò ad all’ingresso, aprendolo si ritrovò faccia a faccia con un agitato Iruka.

“Iruka-sensei, cosa ci fai qui?” chiese Naruto dal divano. Iruka gli sorrise e si mosse per accomodarsi accanto al ragazzo. Naruto si girò e abbracciò il castano. Iruka fissò il suo ventre, quasi senza pensarci,

“Naruto! Sei diventato grasso!”

Naruto sbatté le palpebre e guardò il suo addome. Poi si grattò la testa, ridendo,

“Succede”.

“So che non sei qui per una visita di cortesia, Iruka. Cosa vuoi?” chiese Jyraya un po’sgarbato.
Iruka spostò lo sguardo dal suo prediletto e fissò l’eremita dei rospi.

“Oh sì, giusto. Sono venuto con un urgente messaggio di Tusnade-sama”.

“Oh?”

“Itachi ha preso in qualche modo il controllo dell’Akatsuki”.

“He cosa?!”

“Quello che ho detto, ma ad ogni modo, apparentemente l’Akatsuki ha questo ‘piano’ che Itachi sembra voler portare avanti. Ma abbiamo il sospetto che abbia in mente anche qualcos’altro”.

“Qual è il piano dell’Akatsuki?” chiese curioso Naruto mentre si massaggiava assente il ventre con dolcezza.

“Non ne proprio sicuro. So solo che ha qualcosa a che fare con Kyuubi”.

“Oh…”

Jiraya sospirò, appoggiandosi alla sua sedia,

“Siamo al sicuro qui. E Itachi, a meno che non abbia tutti i membri con lui, cosa che dubito fortemente, non mi combatterà da solo”.

“Beh, riferirò a Hokage-sama che state bene”. Disse Iruka mentre si alzava, pronto a partire. Jiraya annuì e si alzò a sua volta, accompagnando il giovane uomo alla porta.

“E riferisci a Tsunade di tenersi pronta per quando sta, non so come si trasporta un bambino”.

Iruka rise prima di congedarsi e andarsene per fare rapporto alla Godaime.

***

*Il tempo scorre di due settimane* (38 settimana nella gravidanza – La nascita gente!)

Kyuu, sai quanto sia ingombrante portare un bambino?

No, non lo so. Posso solo immaginare…

Tu bastarda. E’ stata tutta colpa tua!

Ti ho detto scusa!

Scusa, non è abbastanza.

Calmati e va a dormire.

Non posso. Non mi sento stanco.

Naruto si mise seduto sul letto, con molta difficoltà a causa del extra peso sul suo ventre. Prese uno dei rotoli che Jiraya gli aveva dato. Non poteva fare niente di fisico, ma ciò non gli impediva di migliorare le sue tattiche e cose simili. Era alquanto orgoglioso di se. Speranzoso, dopo la nascita del bambino, che potesse allenarsi di più. Sebbene Tsunade diceva che badare a un bambino era un lavoro a tempo pieno.

Lasciò giù il rotolo e sbadigliò, stiracchiandosi le braccia. Decise almeno di provarci e riposarsi dal momento che raramente dormiva dato che il bambino era una pena e lo calciava. Specialmente di notte, cosicché lo teneva sveglio.

Boccheggiò improvvisamente come il dolore allo stomaco lo colpì. Istintivamente portò in un gesto protettivo le mani all’addome gonfio. Gridò come successe di nuovo.

Kyuu! Che succede?

Ci fu un momento di silenzio e poi,

Sei in travaglio. Chiama l’Ero-sennin, o come cavolo lo chiami.

Okay…

Sobbalzò come un’altra contrazione attraversò il suo stomaco e chiamò ad alta voce,

“Ero-sennin!”

Dei passi vennero dalle scale e Jiraya fece spuntare la testa da dietro l’angolo. Diede un’occhiata al ragazzo e impreccò,

“Accidenti! Mando un messaggio a Tsunade! Tu tieni duro e basta!”

***

Tsunade grughì come qualcosa le picchiettò la testa. Sbattè le palpebre e guardo in basso a Gamakichi che era seduto sulla sua scrivania, picchiettandole il capo. Si accigliò. Doveva essersi addormentata…

“Che vuoi?” chiese, soffocando uno sbadiglio.

“L’eremita mi ha mandato per te…qualcosa su Naruto…”

Tsunade si fece subito attenta,

“Perché, che succede…”

“Non lo so, ma il vecchio è nel panico e Naruto era come se fosse in pena…quando è diventato così grasso?”

“Grasso? Oh, no…è qualcos’altro…Vado ora”.

Aprì il cassetto che conteneva gli strumenti necessari da quando aveva pianificato questo evento un mese addietro.

Afferrò la borsa da ostetrica e si alzò, prendendo Gamakichi con la mano rimasta libera. Si fece strada fuori dal suo ufficio, scontrandosi quasi con Shizune.

“Cos…?” si fermò quando vide la borsa nella mano della donna più anziana e sgranò gli occhi.
Poi con un cenno del capo e facendosi da parte sussurrò,

“Buona fortuna…”

***

Quando Tsunade arrive alla casa, una scena molto divertente le diede il benvenuto. Erano entrambi nella camera da letto con Naruto che gridava a Jiraya tra le contrazioni. Non aveva mai visto il vecchio uomo così perso. Rise, guadagnandosi l’attenzione della coppia. Jiraya le venne incontro,

“Ah, grazie Tunade-hime! Naruto minacciava di castrarmi! Puoi crederci? Faresti mai una cosa del genere al tuo amato amico?”

“Sì lo farei, ora va fuori e renditi utile raccogliendo un po’ di quelle erbe di cui mi parlavi”. Ordinò, porgendogli un Gamakichi parecchio confuso e fissandolo finché non fu uscito dalla stanza.

“Obaa-ow-chan?”

Si voltò verso Naruto e si mosse verso di lui. Lo guardò, appurandosi se era in buone condizioni. Jiraya aveva fatto un buon lavoro.

“Togliti la maglia”. Ordinò e osservando come se la toglieva, gettandola da parte. Si inginocchiò accanto a lui e fece scorrere le mani sullo stomaco esposto, sondandolo gentilmente con il chakra. Accennò con il capo.
Il bambino era in una buona posizione per darlo alla luce.

“Sarebbe più facile se tu non indossassi niente…”disse.

Naruto arrossì e riluttante si levò i pantaloni.

L’Hokage annuì seguendo con lo sguardo gli indumenti sul letto e sul pavimento. Riportò l’attenzione sul biondo e chiese,

“Sei comodo?”

“Cosa?! Sono in pena, e tu mi chiede se sono comodo!”

“La maggior parte delle donne passa per questo evento…”

“Io sono un ragazzo! Non dovrei –ow- passare per questi eventi –ow- prima di tutto”.

Tsunade sospirò, ma ignorò il commento. Controllò ancora una volta il biondo.
Lo afferrò sotto i gomiti e lo aiutò ad alzarsi.

“Cammina un po’, ti aiuterà”. Disse piano mentre lo aiutava. Si fece scappare un piccolo grido di disagio dovuto al loro stretto contatto. Le acque si erano già rotte poco dopo che era arrivata e le contrazioni erano diventate più vicine e forti, giudicando dal volume delle grida che il biondo faceva.

“Kami…Ho avuto –ow- molti feriti –grida- ma niente è paragonabile a…dannazione…questo!” ruggì, boccheggiando leggermente senza fiato. Tsunade controllò ancora una volta la posizione del feto e annuì leggermente al ragazzo. Lo guidò verso il letto.

“Distenditi; la testa dovrebbe uscire presto”.

Naruto non rispose, ma diede un piccolo cenno del capo facendole capire che aveva sentito.

“Continua solo a respirare e spingere, okay?”. Disse massaggiandogli il basso ventre dolcemente, tentando di alleviare in qualche modo la pena del biondo.

“Ah-ah!” ansimò Naruto, il viso contratto dal dolore e dallo sforzo, respirando pesantemente.

“Ah, posso vedere la testa ora! Continua così!” gridò Tsunade, incoraggiando ulteriormente il ragazzo.

“Ahh! Perché deve fare così male?” boccheggiò Naruto fra gli ansimi e contraendo l’addome.

“E’ quasi fuori. Appena uscita la testa tutto il resto uscirà più facilmente”. Disse la donna mentre lo aiutava tirando dolcemente ciò che era il bambino che era esposto, fuori dal corpo del biondo.
Improvvisamente Naruto diede un’ultima spinta e ansimò come tutta la pressione sembrò improvvisamente terminata.
Collassò sul letto esausto, vagamente conscio del pianto del neonato che riempiva la stanza. Tsunade sorrise al piccolo pargolo fra nelle sue mani. Era così piccola, tuttavia sembrava così perfetta. Le sue minuscole manine strette e il visino rosso per lo sforzo di riempire i polmoni d’aria. Tsunade lavò velocemente la minuscola bambina e fece le dovute misurazioni. Pesava tre etti e novantun grammi (Minuscola!). Era lunga 25 cm e la circonferenza della testa era di 20 cm. Avvolse la neonata in una coperta e si avvicinò al biondo tranquillo, il quale era spossato dagli sforzi. Tsunade guardò l’orologio sulla parete e si accigliò. Era stata chiamata alle 9:30 della sera e ora erano le 6:30 del mattino. Naruto era stato in travaglio per nove ore. Sospirò piano e colpi dolcemente il biondo con il gomito.

Aprì i pesanti occhi azzurri per guardarla. Poi gli occhi si posarono sul fagottino piangente fra le sue braccia. La donna sorrise e lasciò il bambino fra le sue braccia cosicché potesse vederla. Le sue braccia si avvolsero intorno all’infante, portandola più vicino al suo corpo. Fisso la piccola, che ora aveva smesso di piangere e lo stava guardando con i suoi brillanti occhi blu. Tsunade lo aiutò a mettersi seduto cosicché potesse vedere meglio la bambina. Le sorrise dolcemente e la piccola emise dei versetti, ondeggiando leggermente le braccine.

Il biondo mise il suo dito nella sua manina e lei la strinse facendo sorridere Naruto per lo stupore.

“E’ bellissima…” sussurrò, la voce estremamente bassa. Tsunade gli sorrise e rispose,

“Sì, lo è, non è vero? Ti do una pulitina e poi puoi riposare. E prendo la piccola per farla vedere a Jiraya”. Naruto annuì e chiuse gli occhi, il suo dito ancora nella presa della piccola.

Quando Tsunade si fu assicurata che Naruto fosse pulito e riposasse comodamente, scese al piano di sotto con il prezioso pargolo fra le bracca. Quando entrò nella stanza multiuso, sorrise e scosse la testa. Jiraya era steso sul sofà, mezzo addormentato e ressava leggermente. Gamakichi era addormentato sulla sua schiena.

Tsunade si avvicinò alla coppi e calciò piano Jiraya sul fianco, facendolo grugnire e aprire gli occhi. Si mise seduto, ignorando il suono infastidito prodotto dal piccolo rospo.
Tsunade si sedette accanto a lui e domandò,

“Hai preso le erbe?”

“Sì, lì nell’angolo. Dov’è il bambino?”

“Qui”. Disse mentre sollevava la piccola dormiente. Fu strano, ma divertente allo stesso tempo, la vista del sannin dei rospi che prendeva un bambino con non più di un’ora di vita. Sembrava some se Jiraya stesse tenendo un fragile bicchiere di vetro che non voleva rompere.

“Kami, è minuscola”. Sussurrò come se non volesse svegliare la piccola. Tsunade sorrise e disse,

“Ha gli occhi di Naruto”.

“E i capelli dell’Uchiha”. Notò Jiraya, osservando il ciuffetto di capelli neri. Solo allora, la piccolo piagnucolò e dischiuse gli occhi. Fissò il vecchio uomo, un minuscolo cipiglio sui suoi delicate lineamenti.
Singultò e poi gorgogliò leggermente, muovendo un pugnetto verso l’eremita dei rospi.

“Interessante…” commentò Gamakichi dalla sua postazione sulla spalla di Jiraya.

“Mi sento come un nonno…” disse Jiraya mentre continuava a osservare la neonata, ghignando leggermente.
Tsunade rise prima di alzarsi.

“Sto tornando a Konoha, ma non appena arriverò lì, manderò Shizune. Vi aiuterà per le prime settimane”.

Jiraya annuì e chiese,

“Dov’è Naruto?”

“Sta dormendo. E’ stato in travaglio per nove ore, così non c’è da chiedersi che sia sfinito”.

“Nove ore?”

“Hmm.”

Tsunade coprì e baciò dolcemente la neonata sulla fronte, ricevendo un piccolo verso indietro, e andò verso la sua borsa e le erbe.

“Shizune dovrebbe essere qui presto, solo non far piangere la bambina, non voglio che Naruto si svegli fino a che non si sarà ripreso del tutto”. Con ciò, uscì dalla casa, lasciando il vecchio uomo con un rospo e un bambino. Guardò la neonata, che ricambiò lo sguardo, e sospirò,

“Sembra che siamo solo io e te piccola. Dal momento che tua madre sta dormendo…hmmm…”

“Cosa stai pensando?” chiese sospettosamente Gamakichi.

“Beh, Naruto continua a chiamarmi Ero-sennin, quindi…cosa ci sarebbe di male se insegnassi a questo piccolo raggio di sole a chiamarlo mamma? Sì, suona un piano grandioso…”

Gamakichi borbottò e si sbatté la testa con la sua zampetta.

“Scoppieranno fuoco e fiamme, credimi…” disse mentre osservava la neonata succhiarsi il pollice mentre continuava a studiarli.

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:27
 
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