Capitolo 9

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 21:18




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 9.

Naruto diede un enorme sbadiglio come si sentì svegliare. Si sentiva così stanco, in parte perché Suki l’aveva tenuto sveglio per un ora piangendo ininterrottamente. Sembrava voler andare fuori dalla finestra, ragione che ancora scappava a Naruto, e quindi pensò che fosse una fase dello sviluppo in cui si trovava la piccola.

Hai mai sentito di una fase in cui i bambini vogliono saltare fuori dalla finestra?

Ehi! Non ho mai allevato bambini prima d’ora, come faccio a saperlo?

-Tsk- comunque sia piccolo. Ho fatto quei cambiamenti, a proposito…

Naruto scattò seduto, accigliandosi. Scivolò fuori dal letto e si accostò alla culla, osservando la piccola Suki dormiente prima di scuotere il capo e andare in bagno.

Esitante andò allo specchio, curioso e allo stesso tempo spaventato, di cosa aveva fatto il demone.
Quando alla fine riuscì a trovare il coraggio, si guardò allo specchio e rimase senza fiato. I suoi occhi erano più allungati e il naso più piccolo e ancora più delicato, che gli conferivano un aspetto leggermente esotico. I capelli ora arrivavano fino alla vita e sembravano brillare leggermente alla luce del sole che faceva breccia attraverso la piccola finestra, e scoprì che erano più morbidi di quanto fossero mai stati prima come passava una mano fra i capelli. Sposto le ciocche dietro le orecchie e sbatté le palpebre quando vide che erano appuntite. Le sopracciglia si contrassero spasmodicamente (tic) a questo. Riportò la sua attenzione al volto e aggrottò la fronte quando notò che i baffetti erano diventati più scuri di prima.

Kyuu…non mi avevi detto che sarei apparso come un ELFO!

Penso che ti si adatti a te…

Beh sì, ma sembro una RAGAZZA! Mi ucciderei se Ero-sennin mi usasse come un personaggio nel suo prossimo libro!

Oh, non avevo mai pensato a questo…

Immaginavo che tu non lo avessi fatto…kami sei così irritante.

Beh, MI DISPIACE! Ci posso fare niente se sono sigillato in te, posso?

Credo di no…

Naruto scosse il capo e uscì dal bagno proprio quando Jiraya stava uscendo dalla sua stanza. Quando lo fece, si fermò, fissando Naruto.

“N-Naruto…”

“E’ stata quella maledetta volpe!”

“Oh…hmmm, molto carino…”

“Si certo…” disse Naruto prima di tornare nella sua camera, udendo Jiraya mormorare alle sue spalle “Mi chiedo se posso usarlo come personaggio nella mia storia…”

Kyuu…

Ah…um…scusa?

Ti conviene fare di meglio!

L’attenzione di Naruto fu riportata indietro quando sentì Suki muoversi nella culla. La raggiunse e le sorrise- la piccola sbatté le palpebre verso di lui e sorrise, tendendosi nella sua direzione in un segno che voleva essere presa su. Naruto sorrise e la prese, baciandola dolcemente sulla fronte,

“Maam…maah” disse prima di ridere e puntargli contro una manina dal momento che non poteva ancora indicarlo con l’indice,

Naruto la fissò, scioccato.

“MAM-MAH!” gridò Suki e poi rise più forte. La testa di Jiraya fece capolino all’uscio e ghignò a Naruto,

“Non è intelligente?” chiese, gli occhi che brillavano di allegria soppressa. Naruto ghignò e disse a Suki,

“Brava bambina!”

Rise a questo e ripeté la parola “Mam-mah”. Sembrando orgogliosa di se stessa.

“Ero-sennin…”

“Sì?”

“Noi due dobbiamo parlare più tardi…” disse con un basso grugnitò. Il sannin sussultò prima di uscire dalla stanza. Naruto guardò la neonata efra le sue braccia, un po’ infastidito che lo stesse chiamando ‘mam-mah’. Era un ragazzo dopotutto!

Tremò come una fredda bressa lo attraversò e si accigliò quando notò che la finestra era aperta. Si avvicinò e guardò fuori. Non aveva lasciato la finestra aperta al notte scorsa. Alzò le spalle e la chiuse prima di uscire a fare il bagnetto mattutino a Suki.

Quando andò al bagno, Iruka venne fuori dalla sua stanza con un grande sbadiglio.

“Giorno Naruto…giorno Suki-chan” disse, strofinandosi gli occhi dal sonno.

“Mam-mah!” gridò Suki, indicando Naruto. Iruka si bloccò, sbattendo le palpebre dalla sorpresa. Poi guardò più attentamente Naruto e boccheggiò,

“Naruto! Cosa ti è successo! Sembri…er, diverso…”

“E’ stata Kyuubi. Lo so…sembro una ragazza”.

“Certamente che fai la tua figura”. Lo stuzzicò Jiraya alle sue spalle. Naruto lo fulminò con un’occhiata prima di entrare nel bagno sbattendo la porta dietro di se.

“Cosa gli faremo Suki-chan?” chiese piano mentre preparava il bagno.
La piccola lo guardò,

“Mam-mah?”

Improvvisamente, Naruto ghignò come un’idea lo colpì. Jiraya aveva insegnato a Suki a chiamarlo mamma, forse lui poteva insegnare a Suki a chiamare il vecchio Ero-sennin. Naruto rise a questo, pensando alla faccia del pervertito quando Suki si fosse voltata dicendo ‘Ero-sennin’.

Mise Suki nella vasca bassa, tenendola per la schiena come appoggio mentre prendeva la lozione per i bambini. Abbastanza felice la piccola lo aiutò a spalmarlo sullo stomaco e tentando poi di raggiungere il suo viso per fare lo stesso, facendolo ritirare leggermente per essere fuori portata. Suki rise e agitò l’acqua, bagnandolo. Sospirò, sbattendo la testa a lato della vasca. Questo succedeva ogni volta…tutti e due si bagnavano. Ma quando Jiraya le faceva il bagnetto, lui non si bagnava…era zuppo. Si chiese perché Suki fosse così crudele con il vecchio uomo…

Risciacquò via il sapone e poi passò a lavarle i setosi capelli neri e leggermente appuntiti. Quando anche questo fu fatto, risciacquò i capelli e poi si divertì a sedersi lì e lasciarla giocare un po’. La porta dietro di lui si aprì e si voltò per vedere Iruka entrare nella stanza con alcuni asciugamani.

“Jiraya-sama mi ha detto di portarteli. Come sta Suki-chan?”

“Sta bene…si sta divertendo a bagnarmi…”

Iruka sorrise e si inginocchiò accanto a Naruto, guardando Suki che aveva osservato il castano da quando era entrato. Sorrise e agitò l’acqua verso il chuunin, bagnandogli il viso. Naruto sghignazzò alla faccia sorpresa del suo sensei, facendo ridere a sua volta Suki dal momento che lo faceva sempre quando la sua ‘mamma’’ rideva. Inoltre, era nell’età in cui iniziava a imitare le persone intorno a lei. E per questo Naruto era un po’ preoccupato per via del pervertito che le stava vicino. Questo non prometteva nulla di uono.

“Su, Suki-chan; andiamo fuori. Penso che per oggi ti sia divertita abbastanza a bagnarci”.

Gli mise su il broncio, lasciandosi prendere su e passare ad Iruka visto che stava tenendo l’asciugamano. Si laciò avvolgere allegra dal chuunin e poi tese le mani verso Naruto. Prese la bambina dalle braccia dell’uomo sfregiato e tornò nella loro camera, seguito da Iruka.

Si sedette sul letto e indicò a Iruka il guardaroba,

“I suoi vestiti sono lì, può prenderne qualcuno mentre le metto il pannolino?”

“Certo!” dsse Iruka, felice di aiutare a badare alla bambina. Naruto le mise velocemente un pannolino, il che era un po’ difficile visto che la piccola cercava di gattonare via, ma alla fine ci riuscì. Poi la vestì con gli abiti che Iruka le aveva preso, aiutato dal chuunin dal momento che si agitava un po’ troppo.

“Non si era mai comportata così” disse Naruto quando ebbero finito mentre fissava Suki che stava guardando fuori dalla finestra. Perché era così interessata a quello che c’era fuori dalla finestra? Aveva sempre amato essere vestita come amava le sue attenzioni, allora perché era così agitata?

Iruka scrollò le spalle, non sapendo proprio cosa dire. Poi Naruto sospirò e chiese,

“Può portarla giù per la colazione? Ho bisogno di un bagno”.

“Certo”. Disse Iruka mentre prendeva in braccio la bambina che protestava e usciva dalla stanza. Naruto sospirò e prese un asciugamano, decidendo di farsi una doccia. Quando finì, dopo aver usato un bel po’ di shampoo sui suoi ora lunghi capelli, si vestì e si sedette sul letto, pettinandosi i capelli. Il che gli prese più tempo di quanto pensasse. Forse doveva tagliarli…

No.

Perché no?

Beh, per prima cosa, ti ricrescerebbero quasi immediatamente e poi ci sono alcuni jutsu che richiedono capelli lunghi. Perché credi che Jiraya abbia i capelli lunghi? Forse puoi chiedere a lui.

Oh…

Il biondo sospirò e chiuse gli occhi, sentendosi un po’ irritato. Il nuovo aspetto, non era male, ma quale sarebbe stata la reazione della gente una volta tornato a Konoha? Kami…sarebbe stato come l’Uchiha e avrebbe avuto un sacco di fan ragazze…anche ragazzi. Dischiuse gli occhi quando sentì Suki piangere al piano inferiore.

Ghignò e scese le scale, cercando la figlia. Era seduta sul divano con Jiraya, che stava cercando di calmarla. Si avvicinò e Suki si voltò verso di lui, alzando le mani. La prese su dolcemente e la cullò, sussurrandole parole gentili e di conforto. Dopo un po’ si calmò e le tornò il sorriso come Naruto la teneva.

“Cos’è successo?” chiese.

“Non lo so. Ha solo iniziato a piangere!”

Naruto si accigliò. Il suo comportamento lo lasciava perplesso e preoccupato allo stesso tempo.

“Pensi che ci sia qualcosa qui intorno?” chiese.

“Non lo so…darò un’occhiata fuori”. Disse Jiraya mentre si alzava e usciva dal cottage.

Suki guardò Naruto, con gli occhi in lacrime,

“Mam-mah?”

Naruto le diede sorriso rassicurante e le baciò il capo. La piccola si strinse alla sua maglia, volendo un abbraccio.
Qualcosa l’aveva turbata.

“Naruto, colazione”. Lo chiamò piano Iruka dalla cucina come se temesse di far piangere di nuovo Suki.

Naurto annuì e si sedette a tavola, mangiando velocemente ciò che era nel piatto. Suki lo stava ancora osservando silenziosamente. Quando ebbe finito, sistemò la piccola più a suo agio sul suo grembo. Era stranamente silenziosa mentre giocava con la sua collana.

“Suki-chan, cosa c’è che non va?”

Non badò attenzione alle sue parole mentre alzava il ciondolo e lo metteva in bocca, succhiandolo piano. Naruto scoppiò a ridere e tolse il pendaglio, facendole mettere su il broncio.

“Scusa Suki-cha,, questo non puoi averlo”.

“Baah!” gridò, colpendo piano il suo petto. Iruka osservò con interesse, sorridendo leggermente come l’umore della bambina sembrasse essersi risollevato. Proprio in quel momento la porta si aprì e Jiraya entrò, raggiungendoli.

“Non c’è niente lì fuori. Forse è qualcosa dentro la casa…”

“Ero-sennin, ha vissuto qui tutta la sua vita e non si mai comportata così prima d’ora”.

“Controllerò di nuovo, giusto in caso…” fu tutto ciò che disse salendo le scale. Suki portò una mano alla bocca, iniziando a succhiarla. Guardò Naruto con i suo bellissimi occhi azzurri e le accarezzò il capo, facendola sorridere. Jiraya ritornò giù e si sedette sulla sedia opposta a Naruto. Fissò Naruto e chiese,

“Esattamente, perché Kyuubi ha fa fatto questi…ah…cambiamenti?”

Naruto si acciglio leggermente.

Kyuu?

Ho fatto questi cambiamenti, perché il tuo corpo non era in grado di sopportare appieno la mia forza. Con questi cambiamenti, potrai usare il mio potere con facilità e con molto più controllo. Inoltre, non posso avere un brutto contenitore, posso?

Brutto?

Non che tu fossi brutto prima!

Naruto sospirò e disse a voce,

“Kyuu ha detto che i jutsu che mi insegnerà richiedono molto del suo potere. Questo nuovo corpo mi permette di fare questo con molta più facilità”.

“Ah…”

Calò di nuovo il silenzio e poi Iruka proruppe con,

“Ti si adatta!”

Naruto sbatté le palpebre verso il chuunin,

“Lo credi? Io penso che sembri una ragazza!”

“Più adatto per il tuo corrente ruolo di madre!” ghignò Jiraya, indicando Suki, che era ancora intenta a succhiare la sua mano. Naruto abbassò lo sguardo sulla piccola, un piccolo sorriso sul suo viso. Poi scosse la testa e disse,

“Non ho scelta! Aah, perché doveva succedere a me questo?!”

Suki alzò lo sguardo e tirò via la mano dalla bocca, sorridendogli,

“Mam-mah?”

Naruto la solleticò sotto il mento, facendola ridere, prima di tornare a guardare il suo sensei.

“Spero che tutto ciò ne valga la pena…”

***

Dopo quel giorno, dopo un paio di ore di allenamento, che consisteva principalmente nell’assicurarsi che il suo corpo funzionasse alla perfezione, era tornato al cottage e dopo una rapida doccia, si era seduto e aveva pranzato con gli altri. Dopodiché, rimase alzato per un po’ di ore prima di andare infine a ritirarsi a letto. Naruto si sentiva così stanco. Non aveva più praticato alcuna forma di vero esercizio da oltre un anno.

‘Dannato Uchiha…” pensò Naruto mentre cadeva addormentato.

***

Ciò che non realizzò il biondo era che l’uomo a cui aveva pensato stava proprio aspettando fuori dalla sua finestra che la casa fosse completamente in silenzio. Voleva trascorrere un po’ di tempo con sua figlia senza che loro lo sapessero. Poteva rivelarsi utile per i suoi piani di avere Naruto fra le sue mani.
A causa del fatto che non potevano estrarre il demone, avevano dovuto trovare un altro modo per sfruttare il potere del bijuu. Itachi aveva avuto l’idea di fare di Naruto un membro dell’Akatsuki al posto del vecchio leader. Quindi sarebbe stato in grado di legare il biondo a senza che gli altri gli chiedessero le sue reali motivazioni.

Quando si fu assicurato che tutti gli occupanti stessero dormendo profondamente, scivolò nella stanza e si avvicinò al biondo. Poi si bloccò, inarcando un perfetto sopracciglio per la sorpresa. L’aspetto del suo biondino era cambiato…molto. Il suo viso era così fine che Itachi non poteva fare altro che ammirare la bellezza del ragazzo steso pacificamente sul letto. I capelli che arrivavano alla vita intorno al suo viso, aggiungevano ulteriore fascino al ragazzo. Le orecchie, notò Itachi erano leggermente a punta. Sembrava un elfo di quelle storie che le madri erano solite raccontare ai loro bambini.

Itachi si avvicinò lentamente al biondo, la mano che sfiorava a mala pena il suo viso come se avesse paura di svegliare quella creatura meravigliosa con il suo tocco. Infine, fece passare dolcemente le dita fra i morbidi capelli setosi, ipnotizzato dalla soffice lucentezza che sembravano irradiare, attirandolo. Scostò la mano quando Naruto emise un basso sospiro soddisfatto, ma non si svegliò. L’Uchiha si accigliò. Chi aveva fatto questo al ragazzo? E poi capì…Kyuubi. Forse il demone stava allenando Naruto. Perfetto, ciò si adattava perfettamente ai suoi piani.

Poi portò la sua attenzione alla culla, che conteneva una Suki addormentata. Ea stesa sulla sua schiena con il volto girata di lato e con il pollice chiuso in bocca. Itachi prese il dito e lo rimosse, facendo aprire gli occhi della bambina che ora lo guardava. Sorrise quando lo vide e alzò le braccia. La prese su; studiandola come aveva fatto la notte scorsa. Poi la bambina alzò un braccio nella direzione di Naruto e mentre indicava il bel biondo disse,

“Mam-mah!” disse, ridendo piano. Itachi non disse niente, un po’ sorpreso che potesse già parlare. Si stava sviluppando più velocemente di quanto pensasse. Sorrise per un attimo,

“Che bimba intelligente che sei”. Sussurrò, facendola sorridere di più.

“Ora, quale altra parola posso insegnarti?” disse mentre si sedeva sulla sedia con la bambina sul grembo, i sensi in allerta per ogni segno di movimento.

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:29
 
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