Capitolo 11

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 21:22




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 11.

Ci fu un pesante silenzio nell’ufficio dell’Hokage dopo che Naruto ebbe parlato. I tre chuunin e il Jounin fissavano il biondo, completamenti scioccati dal suo totale cambiamento. Il cervello di Temari riprese a funzionare e disse lentamente,

“Um, Naruto…sembri…diverso…”

“Davvero? Non l’avevo notato…”

Jiraya fece uno sbuffò in risata mentre Tsunade sospirò, scuotendo il capo. Sasuke si accigliò a questo.

“Naruto, sembri una ragazza”. Disse Sakura sgarbatamente, un punta di gelosia nella voce. Naruto inarcò un sopracciglio quando catturò il tono geloso.

“Non posso farci niente, posso?”

“Potresti almeno tagliarti i capelli!”

“Mi dispiace, ma Ero-sennin mi ha insegnato un jutsu che ha bisogno dei capelli lunghi”.

Sauke guardò la bambina seulle ginochcia di Tsunade, che li stava fissando con interesse. Per qualche ragione, quella bambina gli ricordava Itachi…

Scacciò dalla testa quel pensiero e tornò a guardare il biondo. Temari fissò la piccola e gridò,

“Oh mio Dio! E’ così carina!”

Tutti si concentrarono sulla bambina di tre anni, che sbatté innocentemente le palpebre al loro indirizzo.

“Er, Tsunade-sama, perché ha una bambina culle ginocchia?” chiese Sakura.

“Beh, Jiraya e Naruto l’hanno trovata abbandonata quando era ancora una neonata. Hanno provato a darla a qualche orfanotrofio, ma nessuno l’ha accettata, così alla fine hanno deciso di allevarla”.

Sasuke alzò un sopracciglio, pensando che c’era qualche bugia in quella storiella, ma gli altri sembravano averci creduto. La piccola si liberò dalla presa dell’Hokage e andò da Naruto, arrampicandosi sulle sue gambe. Il biondo non fecce nulla per fermarla, così Sasuke supponé che doveva averlo già fatto prima. Sasuke poteva immaginarsi Naruto giocare al ruolo della madre. Proprio in quel momento, la bambina parlò,

“Mamma, chi cono?” disse indicando Sasuke e gli altri, facendoli fissure Naruto in shock.

“Naruto, ti ha appena chiamato ‘mamma’?”

Il sopracciglio di Naruto si mosse infastidito in un tic e replicò,

“Biasimate Ero-sennin. Gliel’ha insegnato lui, e non vuole chiamarmi in nessun altro modo”.

Temari andò a sedersi accanto alla piccola e chiese,

“Come si chiama?”

Naruto sorrise amorevole e disse,

“Suki.”

“Che bel nome!”

“E’ quello che ho pensato”:

Sasuke non poteva fare a meno di fissare geloso la bambina che aveva allontanato l’attenzione di Naruto da lui.
Anche dopo tre anni gli ‘piaceva’ ancora il suo compagno di squadra, e si infuriava quando avvertiva l’attenzione del biondo da un’altra parte.

“Ohi, dobe, chene dici di un incontro?” lo sfidò. Naruto sbatté le palpebre, alzando lo sguardo su di lui e poi scrollò le spalle,

“Perché no? Obaa-chan, puoi badare a Suki-chan mentre faccio felice Sasuke?”

Tsunade rise e annuì, prendendo in braccio la piccola, che lsi lanciò sulla donna, abbracciandola.

Naruto si alzò aggraziatamente e si avviò verso l’uscita domandando,

“Dove vuoi lottare teme?”

***

Naruto ascoltava Shikamaru spiegargli come erano correntemente i gradi dei dodici di Konoha.

Solo Neji era un Jounin, con tutti gli altri ancora al livello di chuunin. Gaara era Kazekage e i suoi fratelli erano Jounin.

“Scommetto che sei geloso dobe. Prenderò parte al prossimo esame dei Jounin”.

“Perché dovrei essere geloso?” chiese Naruto, estremamente divertito. Non vedeva l’ora di vedere la faccia del bastardo quando glielo avrebbe detto.

“Perché tu sei ancora un gennin”.

“No non lo sono”.

Sasuke inarcò un sopracciglio scuro,

“Oh?”

“Sono un jounin, teme. Se non mi credi, allora vai a parlare con Obaa-chan. Ha i rotoli che lo dimostrano”.

‘Senza prezzo’ pensò Naruto con un ghignò mentre osservava l’espressione sbalordita.

“C-come?” chiese Sakura, la bocca spalancata. Naruto ghignò e rispose,

“Ero-sennin mi ha lasciato partecipare sia all’esame dei Chuunin che a quello dei Jounin mentre ci allenavamo. Fidati di me Sasuke, gli esami sono facilissimi”.

Sasuke lo fissò e poi distolse lo sguardo.

Quando raggiunsero il campo di allenamento, Sasuke e Naruto si mossero al centro mentre gli altri tre stavano al margine a osservarli.

“Okay teme. Solo Taijutsu (corpo a corpo). Armi permesse. No jutsu”.

Sasuke annuì e ghignò verso di lui, mettendosi in posizione di combattimento. Naruto si mise nella posizione dell’ Ikarikuruu kitsune (furia della volpe) che era simile alla postura dello Juuken degli Hyuuga, eccezione fatta per le mani che si ponevano come degli artigli con la mano sinistra lasciata pendere tra le gambe.

Sasuke si accigliò all’insolita posizione, ma fece spallucce.

Entrambi erano ancora fermi, nessuno dei due voleva fare la prima mossa. Sasuke sembrò essersi stancato di aspettare e si buttò all’attaccò, il pugno si caricò all’indietro per un colpo pregno di chakra. Naruto ghignò come anticipò la sua mossa e spostò il peso all’indietro, pronto a ricevere l’attacco. Fermò il pugno e poi il ginocchio di Sasuke come il chuunin provò a colpirlo allo stomaco. Naruto atterrò Sasuke e si sedette sul suo petto, mozzando il fiato all’Uchiha.

Naruto ne approfittò poi per scaraventarlo e saltargli dietro. Dal momento che Sasuke stava ancora cercando di riguadagnare fiato, era vulnerabile agli attacchi. Il biondo si precipitò velocemente verso di lui, colpendo ancora il moro con un colpo al cuore e al volto. In un paio di secondi, l’Uchiha era sulle ginocchia, piegato in due, che si stringeva il torace.

Naruto si fermò e fece un sorrisetto,

“Ho vinto”.

“Sasuke-kun!” gridò Sakura e corse incontro al ragazzo, curandolo con il chakra verde. Quando ebbe fatto, Sasuke alzò lo sguardo su Naruto e disse,

“Sei migliorato”.

“Anche tu. Non molte persone sono resistite così a lungo. Solo uno ad essere precisi”.

“Non ho neanche avuto il tempo di iniziare!”

“E’ il miglior momento per sorprendere un nemico. Dovresti ‘iniziare’ il più presto possibile come entri in stato di battaglia”

Il biondo poi sbadigliò ampliamente,

“Ho fame…”

“Allora va a mangiare…” disse acidamente Sakura, fissando Naruto. Temari ghignò e disse, !Ti accompagno! Non sono mai uscita con un ragazzo così carino! Potremmo fare coppia e portare questi tre con noi!”

“Suona bene”. Replicò Naruto con un sorriso.

***

Itachi si sgranchì le dita come si sedette sul ramo di un albero, guardando il villaggio di Konoha. Sapeva che Naruto era tornato e stava aspettando il momento perfetto in cui avrebbe preso il suo biondino. Una volta fatto ciò, avrebbe proceduto con la cattura del Kazekage cosicché avessero potuto estrarre il demone e sigillarlo. Tuttavia c’era un piccolo problema. Suo fratello. Aveva visto il volto di suo fratello quando aveva visto il biondo, e a Itachi non gli era piaciuto per niente. Aveva guardato Naruto come se gli appartenesse. Assottigliò gli occhi infastidito. Naruto era suo! Nessuno poteva permettersi di guardarlo, tantomeno toccarlo. Itachi doveva portare via da lì Naruto il più presto possibile. Era solo questione di tempo fino a quando non fosse stato abbastanza vulnerabile. Aveva osservato attentamente il biondo negli ultimi tre anni per un qualsiasi segno di debolezza. C’era solo una cosa. Calore. Naruto andava in calore una volta all’anno in settembre, per circa una settimana. Suki stava con lui come se sentisse il dolore della madre.

***

Naruto tremò come un colpo di aria fredda gli attraversò la spina dorsale. Aveva un brutto presentimento. Era seduto nel locale del ramen con gli altri, mangiando ramen. Era così buono! Era strano, ma Suki odiava quel piatto. Lo aveva provato e lo odiava! Naruto pensò che fosse un po’ strano, ma aveva deciso di non obbligarla. Avrebbe cambiato idea…casomai.

“Allora, ‘mama’ Naru-chan. Come è andato l’allenamento?” chiese Temari, gli occhi luccicanti di allegria. Naruto grugnì,

“Odio davvero Ero-sennin per averle insegnato quella parola. E’ carina, ma avrei preferito essere chiamato ‘papà’”.

“Ma sembri una mamma!” protestò lei. Naruto la fissò, un po’ infastidito,

“La finisci con questo scherzo? Non sembro una ragazza!”

“Ti sei guardato allo specchio di recente?” lo stuzzicò Sasuke, dando al biondo una strana occhiata che lo fece rabbrividire.

“Già, sei più grazioso di me!” piagnucolò Sakura (anche qui il discorso del pretty che oramai saprete a memoria ma per eventuali nuovi lettori…pretty=carino riferito a femmine handsome ai maschi). La fissarono e poi Naruto scoppiò a ridere, trovando la frase in un certo qual modo estremamente divertente. Sakura lo fissò, ma non disse niente.
Naruto sbuffò e finì di mangiare il ramen di fronte a lui e spostando poi la ciotola indietro.

Come lo ebbe fatto, sentì un piccolo strattone sulla gamba, accompagnata da una piccola voce,

“Mamma?”

Naruto abbassò lo sguardo e sorrise a Suki, che era lì in piedi con un libro nelle mani. Alzò le braccia in alto, con un’espressione di attesa sul volto. Sospirò e la prese su, sistemandola sul grembo.
Gli altri osservarono come la piccola porgeva il libro a Naruto e chiedeva,

“Puoi leggerlo, pel pavore?”

Naruto si accigliò e prese il libro, aprendolo. Improvvisamente ruggì leggermente e lanciò il libro gridando,

“Non ti leggerò gli appunti di Ero-sennin!”

Lo gettò dietro le spalle e fissò il pervertito dietro di lui.

“Lo ha preso lei lo giuro!” disse il sannin in difesa dallo sguardo del biondo. Naruto voltò la schiena dicendo,

“Certo…”

“Beh, ora che ti ho riportato Suki-chan, me ne vado. Ja!” disse prima di sparire con un ‘poof’, lasciandoli. Suki alzò lo sguardo su Naruto e mise su il broncio.

“Ti leggerò un’altra storia più tardi…”

Ciò sembrò bastarle e quindi si accoccolò più vicino a lui, guardando gli altri. Dopo un breve silenzio, indicò Temari, che era seduta accanto a Naruto,

“Chi è wei?” domandò.

“Lei è Temari”.

“Temarii?”

Temari si illuminò, sorridendo compiaciuta del fatto che quell’adorabile bambina sapesse dire il suo nome.

“Chi è lui?” chiese poi, indicando Sasuke che era al fianco del ninja di Suna.

“Lui è Sasuke”.

“Sas’ke?”
Sasuke grugnì (hnn), non badando particolarmente se la piccola sapesse dire o meno il suo nome.

“Chi èlui?” indicò Shikamaru.

“Lui è Shikamaru…chiamalo Shika”.

“Shhika!”

“Che seccatura…”

“Chi è lui?” chiese infine, indicando Sakura. Naruto scoppiò a ridere mentre gli altri seduti lì, erano un po’ sorpresi.

“C-cosa?” boccheggiò Sakura, la bocca spalancata.

“Chi è lui?” ripeté Suki, guardando il biondo mentre teneva il dito puntato a...la ragazza dai capelli rosa…

“Lei è Sakura”.

“Lei? No…lui!” insisté Suki.

Il silenzio regnava nel locale mentre aspettavano di vedere la reazione della ragazza dagli occhi verdi. Si alzò in piedi, gli occhi che fissavano come lame la piccola dai capelli corvini, che apparve subito spaventata e si strinse a Naruto.

Sakura si avvinò a loro e sollevò una mano pronta a colpire la bambina. Abbassò il pugno, ma la sua mano fu afferrata saldamente, una presa severa. Guardò le iridi rosso sangue di Naruto, che la stava fissando.

“Toccala e ti uccido”. Rugì mentre stringeva ancora di più il polso, facendola sussultare. La rosa strattono improvvisamente il braccio liberandosi e corse via giù per la strada scomparendo dietro l’angolo. Quando se ne fu andata, Suki iniziò a piangere,

“Mamma!”

Naruto sbatté le palpebre, gli occhi tornarono del loro solito azzurro prima che portasse l’attenzione sulla neonata impaurita. Le massaggiò la schiena, abbracciandola stretta, con Temari che lo aiutava accarezzando i morbidi capelli della piccola, sussurrandole parole di conforto.

Ci volle un po’, ma la piccola si calmò, anche se si teneva ancora stretta a Naruto. Temari sospirò irritata,

“La prossima volta che vedo quella puttana, le stacco la testa…”

“Amen (e cosi sia)…” finì Naruto mentre frugava dentro la sacca che teneva dietro. Ne tirò fuori un piccolo pacchetto di cioccolato che Suki adorava moltissimo. L’avrebbe aiutata a calmarsi. Lo aprì e lo porse alla bambina, incoraggiandola a prenderlo. La piccola sorrise e raggiunse il pacchetto, prendendo un cioccolatino e mettendolo in bocca, masticando felicemente. Si rilassò e allentò la presa letale su Naruto.

Raggiunse di nuovo il pacchetto e prese un altro cioccolatino prima di voltarsi e premerlo contro le labbra di Naruto, che aprì obbedientemente la bocca per mangiarlo.

“Che carino!” gridò Temari. Suki guardò la ragazza prima di raggiungere il sacchetto e offrirle un cioccolatino.

“Prendi”. Ordinò Suki. Temari rise dolcemente mentre prendeva il cioccolatino e lo metteva in bocca.

“Perché Sakura stava corredo Sasuke?” vedde all’improvviso la voce di Kakashi accanto al moro. L’Uchiha sbuffò con divertimento prima di dire,

“Dopo che ha cercato di colpire Suki, Naruto ha minacciato di ucciderla”.

“Naruto?” domandò Kakashi, guardandosi intorno. L’occhio poi si posò sul biondo e il suo unico occhio visibile sgranò,

“Na-Naruto!? Sei tu?”

“Sì…”

“Beh…erm…bel look?”

“Non è adorabile?” chiese Temari, pizzicando il biondo sulla guancia, rcevendo un’occhiataccia.

“Smettila!”

Kakashi continuò a fissare Naruto, la mascella ancora a terra. Osservò i vestiti del suo studente e alzò un sopracciglio,

“Dovresti stare attento Naruto, avrai un’orgia di ragazze alle calcagna”.

Naruto grugnì e replicò,

“Non me lo ricordi. Mi è successo dopo che ho passato l’esame dei Jounin…e c’erano anche ragazzi!”

“Jounin?” ripeté sorpreso l’uomo dai capelli argentati.

“Sì, Ero-sennin mi ha lasciato partecipare, e l’ho passato con il massimo dei voti”.

“Mamma?” pigolò Suki, porgendo il sacchetto ormai vuoto. Gli occhi di Kakashi si spostò sulla bambina sul suo grembo prima di tornare a fissare il volto di Naruto.

“Chi è? Tua figlia?”

Naruto si accigliò, leggermente preoccupato. Suki gli assomigliava?

“No…” disse Naruto lentamente, “è un’orfana che abbiamo allevato dal momento che nessuno la voleva”.

“Oh…ti assomiglia molto”.

“Davvero?”

“Hmm, sì…Oh, cavoli. Ho dimenticato di dirti la ragione principale per cui sono qui. Ho sentito che eri tornato e sono venuto a riferirti che tutti voi – Sasuke, tu e Sakura- dovrete fare un piccolo incontro contro di me per testare le vostre abilità.

Naruto ghignò e replicò,

“Si prepari!”

“Okay, a più tardi!”

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:30
 
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