Capitolo 12

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 21:24




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 12.

Dopo aver trascorso un altro po’ di tempo con Sasuke, Temari e Shikamaru, Suki iniziò a piagnucolare che era stanza e voleva andare a casa.

“Scusate ragazzi, devo proprio andare ora”. Disse dispiaciuto, prendendo la piccola dalle ginocchia di Temari e tenendola stratta a se, osservandola mentre sbadigliava, abbracciandolo.

Temari incrociò le braccia, un po’ delusa,

“Oh, volevo passare più tempo con lei. Ah beh, posso vederla domani?”

“Certo che puoi! Le piaci!”

“Evviva. Ci vediamo allora!”

“Che noia…”

Naruto si alzò e si avviò verso l’uscita, consapevole di Sasuke che si era precipitato ad affiancarlo. Camminarono in silenzio e poi Naruto chiese,

“Cosa vuoi?”

Sasuke gli sbatté le palpebre, sorpreso. Come faceva Naruto a sapere che voleva qualcosa?

“Non voglio niente…” mentì, sperando che il biondo ci credesse.

“Sì che lo vuoi…sei come un libro aperto per me Sasuke”.

Sasuke si accigliò, ma non rispose.

“E non ho bisogno di una scorta; posso badare da solo a me stesso!” sibilò Naruto all’Uchiha, osservando il moro ghignante,

“Forse, ma non sembra che tu possa. Hai avuto un colpo di fortuna prima tutto qui”.

Naruto sbuffò, trovando il tutto molto divertente.

“Mamma?” chiamò Suki, strofinandosi gli occhi mentre lo fissava con i suoi grandi occhi. Le sorrise e la baciò sulla fronte. La bambina sorrise e poi si accoccolò a lui, addormentandosi velocemente.

“Povera piccolo”, disse dolcemente Naruto, “E’ stata una lunga giornata per lei”.

“Perché te ne occupi?” chiese Sasuke, improvvisamente curioso sul perché Naruto stesse tenendo la bambina.

“Perché? Perché io la amo. E’ come una figlia per me!”

Sasuke lo fissò e poi guardò la bambina,

“Sembra che lei possa essere tua figlia…e in qualche modo mi ricorda Itachi…”

Naruto lo guardò, sorpreso, e anche un po’ preoccupato. Sperò che non lo notasse.
Sasuke colse l’espressione preoccupata che attraverso il viso del biondo prima che svanisse, lasciandolo impassibile.

“Hn”. Disse Sasuke mentre si fermava alla porta dell’appartamento del biondo. Naruto aprì la porta ed entro rapidamente; facendo un rapido saluto prima di provare a chiudere l’uscio, ma fu bloccato da un piede dell’Uchiha. Naruto lo guardò, irritato.

“Cosa?”

“E’ buona educazione invitare una persona quando ti scorta a casa…”

“Tu mi hai seguito…non mi serve una scorta”.

“Beh, ti ho scortato, quindi dovresti proprio invitarmi”.

“Bene!” sbottò Naruto prima di andare in soggiorno e lungo il corridoio diretto verso la camera. Se Sasuke non fosse stato lì, avrebbe disfatto e sistemato tutte le cose di Suki, ma non poteva. Sospirò quando vide le borse ai piedi del letto, lasciati dall’Ero-sannin. Poggiò dolcemente Suki addormentata sul letto prima di rovistare qua e là in cerca del cuscino a forma di volpe insieme alla coperta con i rospi che Jiraya le aveva comprato. Suki le amava quelle cose. La rimboccò dolcemente e tornò in soggiorno.

Il moro era seduto sul divano, che lo guardava con interesse.

“Vuoi qualcosa da bere? Un thé?” domandò Naruto, muovendosi verso la cucina.

“Sì grazie…”

Fortuntamente Jiraya era stato lì prima ed evidentemente si era preparato del thé , quindi tutte le cose erano già fuori. Preparò rapidamente la calda bevanda e la pose a Sasuke. Naruto stette in piedi, non sentendosi proprio a suo agio in sua presenza. Stettero in silenzio.

Infine, Sasuke finì di bere e si alzò, evidentemente voleva andarsene. Naruto prese le tazze e le mise nel lavello, guardandosi intorno si accigliò quando vide che Sasuke era ancora lì,

“Non te ne stavi andando? Sono stanco e voglio andare a dormire”. Disse, sbadigliando per mostrarlo all’Uchiha. Sasuke rimase ancora e il biondino iniziò ad irritarsi.

Si avvicinò all’Uchiha e ringhiò,

“Vai via, per favore! Sono appena tornato e sono stanco. Abbiamo il test di Kakashi domain! Devo riposare!”

“Voglio una cosa prima”. Disse Sasuke tranquillo.

“Cosa?” sbottò il biondo.

Sasuke ghignò come si inclinò verso il biondo, facendolo arretrare contro la parete.

“Vai via Sasuke!” gridò Naruto, mettendo le sue mani sul petto del moro e spingendolo via. Sasuke si accigliò e afferrò i polsi del biondo e lo tirò più vicino a se. Naruto, che ora si stava disperando, si agitò cercando di scappare.

Il moro si chinò più vicino, le labbra a un millimetro da quelle di Naruto. Prima che Sasuke potesse fare alcunché,Naruto alzò il ginocchio, beccando l’Uchiha in un posto in cui gli uomini non amano essere colpiti.

Sasuke boccheggiò e indietreggiò prima si alzare la testa e fissare il biondo,

“Per che cos’era?”

“Non mi piace quel tuo modo di fare Sasuke. Va via. Non sei più il benvenuto in questa casa! Ora fuori!”

Butto fuori l’Uchiha a calci e chiuse la porta, attento a non sbatterla e svegliare Suki. Si appoggiò alla porta con un sospiro e si lasciò scivolare sul pavimento, nascondendo il viso fra le mani.

Perché Sasuke aveva fatto quello? Per un momento, Naruto aveva pensato di aver visto Itachi e non Sasuke. Grugnì mentre si alzava, andando in bagno. Poi attento a non schiacciare la figlia, gli si stese accanto. Avvolgendo le sue braccia intorno alla piccola e scivolando lentamente nel sonno.

***

Itachi era furioso e divertito allo stesso tempo. Aveva appena visto l’incontro di Naruto con Sasuke in casa. Era furioso che Sasuke avesse pensato di reclamare ciò che era suo ed era divertito dalla reazione di Naruto.

Avrebbe reso tutto più facile. Doveva proprio ringraziare Sasuke…

***

Naruto si svegliò con un grugnito come si sentì tirare i capelli. Aprì gli occhi e vide Suki, che lo fissava con occhi grandi. Sbadigliò e si mise seduto, sistemando la piccola sul grembo che emise un grido di protesta. Gli mise il broncio, dandogli la sua famosa occhiata da cucciola bastonata. Naruto grugnì di nuovo, coprendosi gli occhi ed evitarla. La bambina rise e disse,

“Mamma, fame!”

“Sì sì, ti prendo qualcosa. E poi è l’ora del bagnetto, okay?”

“Sì!”

La prese in braccio e si alzò in piedi, andando in cucina. Si guardò intorno e scorse qualche rotolo al suo fianco. Lasciò Suki sul bancone e si affaccendò per prepararle un piccola colazione, che la mangiò avidamente.

Quando ebbe finito, fece segno che voleva scendere. Sospirò e la lasciò esplorare il posto mentre mangiava la sua colazione, tenendo un occhio sulla piccola.

Finì il ramen e mise la ciotola vuota nel lavello prima di andare in camera e cercare gli asciugamani. Suki arrivò correndo e saltando sul letto, ridendo contenta. Sospirò e la prese su, portandola in bagno. La fece sedere nella vasca prima di iniziare a riempirla. Si spogliò ed entrò a sua volta.

Dopo aver fatto il bagno, Naruto uscì e si asciugò rapidamente, mettendosi i suoi pantaloni di pelle, lasciando il torso nudo.

Prese su Sui che piagnucolava e la avvolse nell’asciugameno. Tornò nella camera e si accigliò quando trovò Sasuke e Sakura che lo aspettavano,

“Che ci fate qui?” chiese. Sasuke lo fissò prima di distogliere lo sguardo fuori dalla finestra.

“Sei in ritardo, baka. Kakashi-sensei ci ha mandato a prenderti”. Sibilò Sakura. Suki la sentì e piagnucolò, nascondendo il viso sulla spalla di Naruto.

“Arrivo, ok? Lasciatemi vestire e portare Suki da Iruka-sensei. Ora fuori!”

Entrambi lasciarono all’instante la stanza e, fortunatamente, anche la casa. Suki alzò gli occhi su di lui, gli occhi sgranati e pieni di lacrime. Le sorrise e disse,

“Non preoccuparti Suki-chan; Non lascierò che quel malefico mostro rosa di prenda. Sei salva con me!”

A ciò la piccola rise e lo baciò. La mise sul letto dove lo osservò mentre rovistava fra le borse per i suoi vestiti. Quando li trovò, la vestì rapidamente e le asciugò i capelli, passando un pettine fra i suoi lunghi capelli. Non permetteva mai a Naruto di tagliarglieli.

Quando fu pronta, Naruto finì di vestirsi a sua volta e si pettinò i capelli prima di legarli. Fatto ciò, andò in soggiorno dove Suki si stava arrampicando sul sofà e la prese in braccio, facendola gridare per la sorpresa.

“Su Suki-chan, è ora di andare da Iruka-sensei!”

La bambina diede un piccolo sospiro, ma lasciò che il biondo la tenesse mentre quest’ultimo saltava agilmente sa un tetto all’altro verso la casa del chuunin. Quando arrivò, bussò alla porta. Era spalancata sa un Iruka entusiasta, che balbettò a vuoto quando vide il biondo,

“Salve Iruka-sensei! Scusi ieri non sono venuto a trovarla, ma ero impegnato”.

“Oh, va tutto bene Naruto…e Suki-chan! Non ti ho più vista più da quando avevi sette mesi!”

Suki sbatté le palpebre e poi guardo l’uomo al settimo cielo prima di sorridergli e tendere fuori le braccia,

“Zio!” gridò, agitandosi per raggiungere il chuunin. Naruto la porse felice e disse,

“Me ne vado per un po’ per il test; sarò di ritorno fra poche ore per riprenderla. Okay?”

Il castano annuì prima di chiudere la porta, permettendo a Naruto di avviarsi verso il luogo d’incontro del team al loro vecchio campo di allenamento. Quando arrivò, tutti e tre erano lì, che lo aspettavano. Kakashi alzò lo sguardo e sorrise,

“Badavi alla piccola? E’ dura?”

“Hmm”. Disse Naruto prima di sedersi con un sospiro.

“Cosa dobbiamo fare?” chiese.

“Beh. E’ il test dei campanellini. Anche se ce ne sono tre, quindi ce ne è uno per ognuno, okay?”

“Suona facile…” disse piano Naruto,

“Forse. Dobbiamo aspettare per vedere, non è vero?” disse prima di balzare via, lasciando i tre.

“Questo è da bambini…” sbuffò Naruto, incrociando le braccia demoralizzato, sporgendo il labbro inferiore in un broncio. Sakura lo fissò.

Naruto ghignò e si alzò,

“Bene allora. Aspettate qui”. E con questo, saltò dietro al Jounin, sapendo dove era l’uomo.
Dopo un po’ di tempo, vide l’uomo appoggiato contro l’albero, che leggeva il suo libro. Naruto ghignò alla vista. Compose pochi sigilli e sussurrò,

“Kangae-me no jutsu!” mandando l’illusione all’uomo dai capelli argentati. Sebbene Kakashi stesse usando lo sharingan, non si accorse di essere sotto un genjutsu dal momento che Naruto stava usando un chakra differente. Naruto si avvicinò semplicemente a lui e rimosse i campanellini, riponendoli in tasca prima di allontanarsi e disperdere il jutsu con una bassa risata. Trovò gli altri due in una piccola radura, che confabulavano tra loro a bassa voce. Li raggiunse da dietro e fece penzolare i campanellini tra loro,

“Ecco qui…” disse, ghignando alle loro facce scioccate.

“C-come?” chiese Sasuke, prendendo il campanellino.

“Beh, lo messo sotto genjutsu e gli ho preso i campanellini senza che lui lo sapesse. Abbastanza semplice…no?”

“A dire il vero lo è…come hai fatto a prendermi in un genjutsu?” domandò Kakashi, richiamando l’attenzione dei tre ragazzi. Naruto sorrise e replicò,

“E’ un nuovo jutsu che ho sviluppato, specializzato da me e me soltanto. Ho fatto si che sembrassi non essere in zona, riuscendo a prendere facilmente i campanellini. Siamo passati?”

“Hmm…se proprio dovete…” rispose Kakashi prima di incollare il naso al nuovo libro che Jiraya gli aveva dato.

“Beh, ci vediamo più tardi ragazzi…Ja!” salutò Naruto con la mano prima di teletrasportarsi a casa di Iruka. Apparve in soggiorno e sentì delle voci in cucina,

“No…Suki-chan…non mangiare quello!”

Rise prima di adare in cucina e trovare Suki con un coltello affilato in mano e pronta a mangiarlo mentre Iruka cercava di toglierglielo. Velocemente, Naruto la prese in braccio, sorprendendola abbastanza da rimuoverle il coltello e porgerlo al chuunin.

“Ah, grazie Naruto. Era un po’ agitata questa mattina…”

“Suki può essere così quando vuole…” rispose, guardando Suki, che gli ghignignò.

“Come è andato il test?” domandò Iruka.

“Facile…ho preso i campanellini da sotto il suo naso…”

“Che figure…”

***

(4 settimane dopo)

Naruto grugnì nel sonno. Si sentiva da schifo. Un paio di giorni addietro era entrato in calore e lo era ancora, era una tortura. Si sentiva impossibilmente bollente e sentiva un forte desiderio che gli prudeva sotto la pelle. Inoltre si sentiva estremamente stanco. Lo odiava…e odiava Kyuubi per questo. Fortunatamente, non poteva comunicare con la volpe durante questo periodo altrimenti Naruto l’avrebbe uccisa. Letteralmente.

Le ultime settimane erano state un po’ frenetiche per il biondo. Tutti i suoi amici erano stupiti…sbalorditi dal suo aspetto come dal fatto che allevasse una bambina. Era stato in un paio di volte in missione da quando era tornato. Una di queste era una semplice missione di infiltrazione. Voleva ancora uccidere il cliente per averlo chiamato ‘donna dall’aria debole’. Era stato ancora peggio quando il ragazzo scoprì che era un ragazzo anche lui…ma cambiò rapidamente idea quando Naruto eseguì una Aku-ma no jutsu su di lui…e gli ebbe portato il rotolo entro il tempo concesso. Gli veniva ancora da ridere quando ripensava al volto del giovane.

Naruto si mise su un fianco e improvvisamente si accigliò. Dov’era Suki? Normalmente, dormiva con lui quando era in calore, quindi dov’era? Sentendosi un po’ in panico, si mise seduto, guardandosi attorno.
Niente. Gli occhi si spostarono verso la porta, fermandosi quando una voce scura chiese,

“Dov’è mamma?” Gli occhi di Naruto sgranarono…Itachi?!

“Mamma sta dormendo. Papà?”

“Sì?”

“Perché sei qui? Mamma non sta bene”.

“Lo so. Voglio farla sentire meglio”.

Naruto era lì, shock e paura si radicarono in lui. Suki conosceva Itachi? Come? Perché lo chiamava papà? La testa gli girò e si sentì mancare. Allungò una mano per afferrare la maniglia della porta quando un’altra mano lo prese. Alzò lo sguardo incontrando le iridi color ebano di Itachi che era in piedi sulla soglia con Suki nell’altro braccio. La piccola non sembrava dispiaciuta.

“Dormi, Naruto-kun…” sussurrò Itachi dolcemente e il corpo di Naruto obbedì al comando.

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:30
 
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