Capitolo 13

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 21:25




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 13.

Infastidito Sasuke si tolse una macchia di sporco dalla maglia. Nelle ultime due settimane Naruto era stato male e ora si supponeva che dovesse incontrare lui, Sakura e Neji per una missione. Non era apparso.

Irritato, Sasuke si incamminò ruggendo,

"Vado a prendere il dobe. Starà sicuramente perdendo dietro a Suki…ancora…"

Gli altri si scambiarono un’occhiata e decisero di seguire l’irritato Uchiha giù per la strada.

In breve, arrivarono all’appartamento del biondo. Sasuke bussò alla porta, ma non arrivò alcuna risposta. Si accigliò e bussò di nuovo. Forse stava facendo il bagno…

Forsò velocemente la serratura e aprì la porta, entrando dentro. Sbatté le palpebre. Era…vuoto e silenzioso. Gli occhi esaminarono attentamente la stanza, notando alcuni giocattoli buttati qua e là. Ma la stanza era vuota troppo vuota.

Lentamente andò nella camera da letto per vedere le coperte gettate disordinatamente a terra. Si sorprese quando ricordò che ora Naruto non era così disordinato. Qualcosa non quadrava. Provò ad avvertire altri chakra nel locale, ma non trovò nulla a parte i suoi compagni.

"Sasuke-kun?" chiese Sakura con calma quando notò il suo profondo cipiglio.

"C’è qualcosa che non va…Naruto non lascerebbe mai il letto così…"

Neji avanzò nella camera, con un’espressione pensieroso sul volto.

"Non ci sono segni di lotta. Naruto non può essere stato rapito".

"Se così non fosse, allora perché avrebbe lasciato la casa in disordine? Ci era abituato quando era più giovane, ma ora ovviamente allevare un bambino gli deve aver inculcato un senso di responsabilità in quella sua testa dura". Disse Sasuke, fissando ancora il letto sfatto.

Improvvisamente Sakura si chinò e prese qualcosa dal pavimento.

"Sono i tuoi capelli, Sasuke-kun?"

La ragazza teneva una lunga ciocca di capelli corvini. Sasuke la prese, accigliandosi. No, non erano i suoi capelli…né di Suki…

Gli occhi sgranarono quando fu pienamente cosciente su chi fosse il possessore di quei capelli. Sussultò in un misto fra la paura e l’eccitazione. Paura per la sicurezza del biondo ed eccitazione per lo scontro imminente.

"Itachi…" ruggì, stringendo i pugno intorno alla ciocca di capelli.

***

Tsunade sbadigliò mentre navigava fra i suoi documenti. Oh quanto lo detestava. Stava per firmare qualcosa quando la porta dell’ufficiò si spalancò rumorosamente. Alzò lo sguardo, irritata e sbatté le palpebre quando vide Sasuke con Sakura e Neji. Poi si accigliò,

"Dov’è Naruto?"

"E’ sparito…insieme a Suki".

Tsunade boccheggiò, alzandosi di scatto.

"Cosa?!" esclamò.

Sasuke si fece avanti e gettò qualcosa sulla scrivania. A guardò più da vicino. Era una lunga ciocca di setosi capelli neri. Si accigliò…erano simili a quelli di Suki. Poi le iridi sgranarono e fissò Sasuke, che annuì.

"Itachi…?" sussurrò, sentendosi una orribile stretta allo stomaco. Dovevano fare qualcosa prima che Itachi ferisse Naruto.

***

Naruto grugnì come si sentì svegliare lentamente. Era cosciente di essere avvolto di lenzuola di seta che erano così piacevoli contro la sua pelle accaldata. Si lasciò sfuggire un mugolio contento, accoccolandosi più vicino alle lenzuola.

In un qualche modo si sentiva al sicuro.

Le lenzuola furono improvvisamente tirate via e grugnì di disappunto. Udì una risata e fremette come avvertì un brivido attraversargli la spina dorsale. Poi sentì una mano correre sul suo petto e fra i suoi capelli, facendolo gemere e inarcare al tocco. Fu vagamente cosciente della maglia levata prima che quelle mani tornassero ad esplorare il suo petto, facendolo gemere forte come ogni tocco lo mandava in un frenetico calore e voleva…no…ne aveva bisogno di più.

Fu allora che si rese conto del peso sulla sua parte inferiore del suo corpo come se qualcuno fosse a cavalcioni sul suo bacino.

Rabbrividì quando sentì un caldo respiro sull’orecchio.

Una mano sul suo petto trovò un capezzolo e lo strizzo leggermente, facendolo ansimare e gemere alle piacevoli sensazioni. Il caldo respiro sul suo orecchio sinistro sparì e si lamentò, inclinando il capo.

Poi gridò come una bocca bollente prese il suo capezzolo e iniziò a succhiarlo e a morderlo duramente.

Naruto grugnì e gemette, inarcando la schiena, premendo il suo corpo contro quello sopra al suo. Ansimò quando la bocca spostò le sue attenzioni all’altro capezzolo, mentre una mano strizzava quello già rosso e abusato.

Infine, l’altro giovane fermò le sue somministrazioni e si raddrizzò. Lentamente, Naruto aprì gli occhi per vedere chi sembrava sapere esattamente cosa stessero facendo. Anche nella sua mente annebbiata dalla lussuria, poté riconoscere i capelli scuri e la pelle diafana dell’altro ragazzo.

"I-Itachi?!" sussurrò, tremando leggermente. L’Uchiha abbassò lo sguardo sul biondo e si piegò in avanti, ignorando il suo tentativo di ritrarsi. Accarezzò una guancia del biondo e sussurrò seduttivamente,

"Vuoi che ti faccia sentire meglio? Lo sai che posso farlo".

Naruto rabbrividì al suono della voce del giovane. Sembrava scorrergli addosso come l’acqua, facendolo sentire in un qualche modo al sicuro e avvolto in un piacevole calore. Poi improvvisamente ricordò qualcosa. Suki!

"Dov’è lei?" ruggì, fissando l’Uchiha, che lo fissò a sua volta tranquillo.

"Se fosse in pericolo, non saresti così calmo," il moro posò un dito sullo stomaco di Naruto, facendo comparire il sigillo del demone; "Hai un demone sigillato in te. Condividi anche l’abilità di avere bambini, e poiché il demone è un animale, dovresti avere un istinto animale verso la tua piccola. Come quando Sakura ha minacciato Suki-chan, sei diventato leggermente demoniaco come hai avvertito il pericolo in cui si trovava la bambina…"

Naruto stette in silenzio, riflettendo su ciò che aveva detto. Non poteva trovare nulla di sbagliato in quelle parole…si era sentito per così dire pazzo e protettivo quando Sakura aveva minacciato Suki.

Sbatté le palpebre quando sentì una mano accarezzargli ancora la guancia e tornò a guardare le iridi color ebano di Itachi

"C-come conosci Suki…?" chiese Naruto, tremando come il suo corpo rispondeva alle carezze delle dita.

"Semplice. Ho scoperto di lei quando aveva sei mesi. Da allora l’ho visitata ogni notte".

"Aspetta…lei dorme…oh…dannazione…ti odio!"

Itachi rise al biondo, facendo sì che quest’ultimo fissasse l’Uchiha,

"Sei alquanto…carino…quando dormi". Commentò il più grande. Naruto gli ruggì contro, dimenandosi per liberarsi. Itachi non fece nulla per fermarlo dal momento che il corpo di Naruto era troppo debole durante il periodo in cui andava in calore.

Il biondo si fermò e fissò Itachi, ansimando leggermente.

"Cosa vuoi?"

"Te".

"Geez…come se questo non l’avessi capito!" replicò sarcasticamente. L’Uchiha sbatté lentamente le palpebre prima di dire con calma,

"A causa della natura del sigillo del Yondaime, non possiamo estrarre Kyuubi. Voglio farti diventare un membro dell’Akatsuki…dobbiamo usare il potere di Kyuubi in un modo o nell’altro".

Naruto sgranò gli occhi,un lieve cipiglio sul volto. Membro dell’Akatsuki? Perché avrebbe dovuto voler diventare un membro dell’Akatsuki? Improvvisamente fu riscosso dai suoi pensieri quando una calda lingua tracciò tutto il suo collo fino alla bocca. Gemette alle sensazioni di quella lingua e si chiese per un istante quali altre cose potesse fare. Gridò quando sentì Itachi prendere il lobo del suo orecchio fra i denti e succhiarlo, mordendo piano la pelle sensibile.

Gli ansimi di Naruto si fecero più pesanti come si sentì trasportare dalle sensazioni. Al momento, non gli importava che fosse Itachi, fin tanto che riceveva piacere, non gli importava.

Sentì la lingua tracciare le sue labbra e senza pensare, le dischiuse con un soffice gemito. Il più grande fece scivolare la sua lingua dentro, esplorando quell’antro caldo e massaggiando la sua gemella, facendo gemere il biondo nel bacio. Le dita di Naruto si alzarono automaticamente, intrecciandosi con le ciocche di setosi capelli neri portando l’Uchiha più vicino e approfondendo il bacio.

Mugugnò contrariato quando l’Uchiha si staccò, ma gemette di nuovo quando sentì il più grande baciarlo lungo il collo, mordendo e leccando di tanto in tanto. L’Uchiha si fece strada sul petto di Naruto, marcando il biondo al suo passaggio. Si fermò quando arrivò al sigillo ancora visibile. Ghignando, lo tracciò con la lingua, facendo gemere e contorcere il biondino sotto il suo corpo.

"Ahh-ahh!" gemette Naruto alla scossa di pura libidine causata dalla vellutata lingua che passava sul suo sigillo. Dannato sensibile sigillo!

Itachi tolse la lingua e poi portò le dita alla vita dei pantaloni che il biondo indossava. In modo provocante, strappò al biondo l’ultimo vestito rimasto, rivelando la pulsante erezione del biondo, che mugolò leggermente.

Quasi urlò Naruto come Itachi prese il suo membro in bocca, leccando abilmente con la lingua mentre muoveva il capo su e giù. Naruto gemette forte e afferrò i capelli del moro, gridando come sentì il suo corpo tendersi all’imminente orgasmo. Avrebbe voluto penetrare in quella bocca, se non fosse stata per la mano che lo teneva su un fianco, bloccandolo dal farlo.

Ma prima che potesse venire, la bocca lasciò il suo membro e il biondo gridò come sentì l’orgasmo recedere.

"Vuoi qualcosa?" sussurrò una voce nel suo orecchio. Naruto mugolò a mala pena come avvertiva il corpo nudo premuto contro il suo. Si adattava in modo così perfetto al suo, come se l’altro ragazzo fosse fatto per lui.

Gemette alla gamba che si strofinava sulla sua eccitazione, facendolo vibrare di piacere. E gemette ancora di più quando una mano cominciò a stringere lentamente la sua asta. Sollevò i fianchi, bramoso di una maggiore frizione da parte del moro.

"Vuoi qualcosa?" ripeté Itachi, torturando il biondo sotto di lui con leggeri tocchi al suo membro.

"Ahh!! S-smettila di giocare!" lo pregò Naruto gemendo, mentre reclinava la testa, arrossendo profondamente. L’Uchiha baciò il biondo dalla la mascella alla bocca prima di arrivare alle labbra, per penetrare poi quei rosei boccioli con dolcezza, baciandolo intensamente e ricevendo altri gemiti dal biondo. Si scostò e passò le sue labbra ardenti sul petto, posando un bacio per ogni centimetro di pelle scendendo sempre più giù. Con attenzione separò le gambe brunite, la mano ancora sul membro del biondo per tenerlo occupato.

Allungò una mano e prese il lubrificante che stava sul comodino accanto al letto. Ne mise una quantità abbondante su tre dita. Con esse cerchiò l’entrata del biondo prima di premere un dito dentro, osservando Naruto ansimare, inarcando leggermente la schiena con una sensazione di disagio. Itachi continuò a pompare l’erezione del più giovane, distraendolo mentre infilava un altro dito, dividendosi per allargare l’orifizio. Come la velocità della mano aumentò, Naruto non notò il leggero dolore all’entrata del terzo dito, facendogli gridare il nome di Itachi.

Itachi sorrise soddisfatto, amando il modo in cui il suo nome veniva invocato dal bel biondino. Tolse le dita insieme alla mano, facendo mugolare il biondo di disappunto alla perdita di contatto.

Itachi ricoprì accurato il proprio membro con la fredda sostanza, sibilando leggermente alla sensazione di questa sull’asta bollente.

Si riportò sopra il biondo, studiando il rossore e l’ansimare del ragazzo sotto si se conle sue gote rosate e le vogliose iridi azzurre socchiuse.

Mentre l’Uchiha si posizionava all’entrata del biondo, lo baciò lungo il collo. Inspirando profondamente il profumo d’aria fresca e pino del biondino, pensando che si sarebbe potuto abituare molto velocemente a quel odore.

Naruto gemette piano, voltando il capo verso di lui, le labbra sfioravano i capelli scuri del giovane. Itachi baciò appassionatamente il biondo, passando una mano dalla sua coscia al collo, portando Naruto più vicino a se e approfondendo il bacio.

Scostandosi Itachi sussurrò,

"Vuoi qualcosa?"

Naruto gemette e grugni, "Sì…"

"Cosa?"

"T-ti prego…fa qualcosa! Non ce la faccio più!" gridò, frustrato dal fatto di essere così vicino ma al medesimo tempo così lontano.

"Cosa vuoi che faccia?" chiese Itachi, volendo sentire il biondo gridare perché lo prendesse.

"T-ti prego…urgghh…ti prego fottimi! Voglio che tu mi fotta!" gridò il biondo, affondando le unghie nelle spalle di Itachi forte abbastanza da farlo sanguinare mentre buttava il capo indietro, invitando Itachi con gli occhi a fare qualcosa.

Itachi ghignò e si spinse dentro cosicché la punta del suo membro fosse dentro al biondo. Naruto ansimò al leggero dolore, ma non faceva male come l’ultima volta. Il moro si spinse lentamente dentro lo stretto anello di muscoli, fermandosi per permettere a Naruto di abituarsi al grosso membro dentro di lui.

Naruto si contorse un po’ per il dolore passeggero, lasciando posto a una leggera sensazione di piacere. Gemette piano come tentò di incoraggiare l’altro ragazzo a muoversi. Itachi afferrò il segno e si tirò fuori prima di penetrare di nuovo velocemente nello stretto anello di muscoli del biondo. Naruto gridò estasiato inarcando la schiena e affondando forte le unghie nelle spalle di Itachi, facendolo grugnire leggermente.

Itachi penetrò di nuovo, più forte nel biondo, facendolo gemere incontrollato e spalancare gli occhi. Il moro sorrise compiaciuto, sapendo di aver trovato il ‘punto’ dentro al biondo. Il punto che lo avrebbe mandato tre l’orlo del piacere.

Aumentò il ritmo delle sue spinte, colpendo forte la prostata del biondo, facendolo quasi gridare dal piacere più puro.

"Ahh! I-Itachi! P-Più forte!"

Itachi non aspettò oltre per accontentare il biondo, penetrandolo più forte e più a fondo. Naruto gemette forte, avvolgendo le sue gambe intorno alla vita di Itachi per permettere all’Uchiha di avere più accesso. Le labbra del moro scesero sulle sue, baciandolo bramoso, facendo gemere Naruto mentre il suo corpo si tendeva per l’orgasmo in arrivo,

"I-Itachi…Credo…s-sto per venire!" urlò reclinando il capo all’indietro, artigliando la schiena di Itachi, marcandolo. Itachi non disse niente, ma la sua mano scivolò fra i loro corpi e iniziò a pompare il biondo a tempo con le sue spinte, usando i denti lo morse alla congiunzione dove la spalla e il collo si incontravano, abbastanza forte da farlo sanguinare. Naruto gridò in un misto tra sorpresa, dolore e piacere. Itachi leccò via un po’ del sangue dolce, assicurandosi di lasciarne un po’ sul biondo dal momento che doveva eseguire il sigillo su di lui. Ma una cosa alla volta…

Improvvisamente, Naruto si inarcò, gridando il nome di Itachi mentre veniva abbondantemente nella mano dell’Uchiha e i loro stomaci. Itachi grugnì come le strette pareti di Naruto si strinsero attorno a lui, rendendolo insopportabilmente stretto. Diede un’ultima possente spinta e venne inondando il caldo seme nel profondo del biondo.

I due rimasero lì stesi per un po’, godendosi gli ultimi barlumi di piacere del sesso. Itachi fu il primo a muoversi, uscendo e stendendosi al fianco del biondo, guidandolo in uno stretto abbraccio. Si morse il pollice e fece cadere qualche goccia del suo sangue su quello già presente sulla spalla di Naruto.

Il biondo non comprese le sue intenzioni dal momento che era troppo stanco e si stava assopendo fra le braccia del suo carceriere. Rapidamente, Itachi appoggiò il dito nel sangue mischiato e voltò leggermente Naruto cosicché stesse rivolto verso il soffitto. Con maestria, disegnò il sigillo sopra al cuore di Naruto, osservando come brillava di un rosso intenso prima di divenire nero come il carbone.

Naruto emise un flebile mugolio sentendo un dolore bruciante sopra al cuore e strinse alla cosa più vicina a lui, che era Itachi. L’Uchiha lo tenne stretto a se mentre il sigillo prendeva il controllo sul biondino. Infine, Naruto si calmò e cadde addormentato fra le braccia di Itachi.

Il suddetto ragazzo studiò il sigillo che aveva appena eseguito sul biondo, ghignando quando vide che era stato fatto alla perfezione. Ora il biondo gli apparteneva, e non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare.

Continua…


Edited by trinh89 - 15/1/2009, 22:31
 
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