Capitolo 14

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 22:32




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 14.

“Avete capito cosa vi ho chiesto?” chiese Tsunade; la voce seria mentre guardava gli shinobi di fronte a se. Annuirono in risposta e sospiro frustrata.

“Kakashi, voglio anche che tu vada a trovare Jiraya. Sarebbe meglio se fosse con voi…”

Il Jounin dai capelli argentati annuì prima di teletrasportarsi fuori dalla stanza. Tsunade sospirò di nuovo e poi sbottò,

“Che diavolo ci fate ancora qua? Andate, e assicuratevi di portare Naruto e Suki-chan a casa salvi!”

***

Naruto si sentì svegliare lentamente. Era consapevole di essere mezzo disteso sopra e un petto scolpito. C’era anche un forte braccio intorno alla sua vita, che lo teneva premuto contro il petto. Aprì lentamente gli occhi, facendo cadere via il sonno dagli occhi. Sbatté le palpebre e fisso il pallido petto sul quale stava dormendo. Le sue iridi si spostarono sugli addominali perfetti dell’altro ragazzo. Si accigliò quando notò che un lenzuolo di seta copriva lui e l’altro dalla vita in giù. Fu allora che Naruto notò che era nudo e arrossì,

Cosa diavolo è successo?!

Non lo so…

Kyuu? Dove siamo?

Non lo so…

Naruto si accigliò ancora di più e alzò lo sguardo sul voltò dell’uomo e raggelò, i muscoli irrigiditi. Poi tirò un sospiro di sollievo quando vide che Itachi era ancora addormentato. Si prese un attimo per studiare il volto del giovane. Quando il moro era sveglio, il suo viso era una maschera, racchiudente le sue emozioni. Ma ora, sembrava quasi…sereno e tranquillo.

Naruto arrossì di nuovo e cercò di uscire dall’abbraccio del ragazzo più grande, solo per sospirare e arrendersi quando la presa dell’altro divenne più stretta,

Ahh, fantastico…

Hmm, interessante…

Solo allora, gli occhi color ebano di Itachi si dischiusero e Naruto di immobilizzò come se sperasse che l’altro non lo notasse. L’Uchiha si mise seduto, Naruto ancora fra le sue braccia. Il biondo provò un’altra volta a liberarsi.

“Smettila…” disse calmo, gli occhi fissi sul biondino leggermente arrossito. Naruto alzò lo sguardo su Itachi e ruggì,

“Lasciami andare, bastardo!”

“Non stavi pensando questo la notte scorsa.” Replicò Itachi con un sorrisetto. Naruto sussultò e balbettò,

“N-notte scorsa?”

Improvvisamente, frammenti della notte precedente affiorarono nella sua mente e boccheggiò. Si voltò verso Itachi e ringhiò,

“Tu bastardo! Ti sei approfittato di me!”

Itachi stette in silenzio, osservando il viso del biondo come ricordava ogni cosa. Lacrime scivolarono dalle iridi di Naruto e piazzò le mani sul petto dell’Uchiha, cercando di allontanarlo.

“Non serve a nulla sforzarti così…” disse piano Itachi “non puoi scappare…”

“Posso almeno provarci, diavolo! Non puoi tenermi qui per sempre!”

“Sì che posso. Guardati al petto”.

Naruto sbatté le palpebre e abbassò lo sguardo sul petto. Si accigliò quando vide, sopra al cuore, un piccolo sigillo. Eramolto intricato e sembrava brillare leggermente.

C-cos’è questo?” chiese il biondo, quasi spaventato della risposta che stava per ricevere.

“E’ il sigillo di ketsugou. Ti lega a me e non può essere rotto …se non dal sigillatore che sono io. E non ho alcuna intenzione di rimuoverlo. Se ti allontanerai di una certa distanza da me, ti ammalerai. Se non verrai riunito a me, allora morirai”.

“C-cosa?”

“Non puoi lasciare l’Akatsukisenza di me, quindi i tuoi amici non possono salvarti”.

“E se ti uccido?”

“Allora morirai anche tu, dal momento che non possiamo sopravvivere l’uno senza l’altro”.

Naruto si portò le gambe al petto e le avvolse con le braccia, nascondendovi il viso. Fu solo vagamente cosciente di Itachi che lo lasciava andare e se ne andava. Qualche secondo dopo, sentì lo scroscio dell’acqua.

Naruto si sentì terribilmente. Perché dovevano capitare a lui queste cose? Non aveva chiesto di essere la prigione di Kyuubi, non aveva chiesto di essere rifiutato e disprezzato tutta la sua vita, non aveva chiesto di essere in grado di avere figli e perché oh perché entrambi i maledetti Uchiha gli correvano dietro? Non era nulla di speciale. Era, come molte altre persone, inutile.

Piccolo…

Va via…

Kyuubi non disse niente, sapendo che non avrebbe potuto dire niente per confortare il povero biondo. Naruto udì la doccia fermarsi e pochi minuti dopo sentì la porta del bagno aprirsi. Avvertì degli occhi su di sé e alzò lo sguardo per vedere un Itachi completamente vestito in piedi di fronte a lui.

“Fatti una doccia…ci sono dei vestiti per te nel bagno. Se vuoi vederla, Suki-chan è nella stanza giù nella sala sulla destra. Devo occuparmi di qualche affare ora”. Con ciò, l’Uchiha si incamminò verso la porta e se ne andò, chiudendo piano la porta dietro di se.

Naruto sospirò e si alzò, zoppicando leggermente verso il bagno dal momento che aveva un vago dolore.

Almeno non è stato doloroso come la volta scorsa.

Forse…

Entrò dentro la doccia e trascorse una buona mezz’ora a grattarsi furiosamente come se volesse togliersi di dosso uno spesso strato di sporco. Quando pensò che fosse sufficiente, uscì, avvolgendo un asciugamano intorno al suo edile corpo. Si guardò intorno in cerca dei vestiti menzionati da Itachi. Scorse subito una pila di abiti appoggiati accanto al lavandino. Andò a prenderli, storcendo poi il naso. Era un completo dell’Akatsuki.

E’ meglio di niente; mettilo.

Aruto sospirò come lo fece, guardandosi in tutto la lunghezza dello specchio. Non era poi così male…ma preferiva gli abiti che Jiraya gli aveva preso. Sospirò, sapendo che Itachi non glieli avrebbe restituiti. Dopo qualche ricerca per la stanza, trovò un pettine e si pettinò, legando i capelli nella solita coda di cavallo.

Poi decise di andare da Suki. Non era sicuro se ciò che aveva detto Itachi fosse vero, quindi non avrebbe rischiato di scappare per il momento. Uscì dalla stanza e si incamminò giù per il corridoio, alla ricerca della più vicina porta sulla destra. Dopo cinque minuti, la raggiunse. Premette l’orecchio contro la porta e sorrise quando sentì la sua risata. Aprì la porta e guardò intorno. Era una semplice cameretta, con un letto e un po’ di giocattoli buttati qua e là. Seduta nel centro della stanza c’era Suki, che giocava con un peluche a forma di volpe. Quando entrò, la piccola alzò lo sguardo su di lui..

“Mamma!” gridò lasciando cadere il giocattolo e correre incontro a Naruto, che la prese in braccio e la tenne streta a se. Avanzò nella stanza, chiudendo la porta dietro di se. Si sedette sul letto con Suki sul grembo.

“Stai bene?” domandò. Suki annuì e sorrise,

“Sì! Papa mi ha dato ii giocattoli!”

Naruto alzò un sopracciglio a ciò. Itachi aveva portato giocattoli a Suki?”

Sembra amarla.

Kyuu…è un mostro. Ha ucciso la sua intera famiglia e torturato il suo fratello minore. Mi ha anche violentato…

Un punto a tuo favore, ma penso che la ami. E’ sua figlia dopotutto.

Naruto ignorò la volpe, riportando la sua attenzione sulla bambina sulle sue ginocchia. La piccola sgusciò dal lui e raggiunse il giocattolo a forma di volpe, prendendolo e ritornando da lui agitandolo.

“Hehe! Wuesto l’ho chiamato Kyuu!”

“Kyuu?”

“Sì! È wome te!”

Naruto sorrise e poggiò il giocattolo sulle sue ginocchia mentre osservava Suki correre per la stanza, raccogliendo i suoi nuovi giocattoli e dandoli a Naruto perché li vedesse.

***

Itachi si accigliò. Dove diavolo si erano cacciati? Camminò lungo il corridoio e girando l’angolo, dirgendosi verso la sala da pranzo. Aprì la porta e trovò le due persone che voleva. Altri membri dell’Akatsuki erano lì. Aprì la porta e trovò i due che voleva. Altri membri dell’Akatsuki erano lì, ma cercava solo Deidara e Sasori. Avanzò verso i due, che si voltarono per guardarlo.

“Itachi-san! Dove siete stato in questi due ultimi anni?” chiese Deidara, guardandolo scioccato.

“Ricerche. Voglio che tu e Sasori andiate a prendere il Kazekage. Voglio estrarre l’ichibi (demone a una coda)”.

Il biondo sbatté le palpebre e annuì, avviandosi verso l’uscita con il compagno. Itachi si sedette ad un tavolo vicino, intenzionato a mangiare qualcosa. Avrebbe portato qualcosa a Naruto più tardi. Sentì qualcuno sedersi di fronte a lui e alzò lo sguardo per trovarvi Kisame,

“Dove sei stato?”

“Ricerche”.

“Su cosa?”

“Da quello che posso dirti, non possiamo estrarre il Kyuubi a causa della natura del suo sigillo. Ho trovato un modo per aggirare il problema”.

“Oh?”

“Ho portato Naruto qui con me. Gli ho messo un sigillo davvero speciale che lo lega a me e farà in modo che non possa scappare. Sostituirà il posto lasciato dal vecchio leader come un membro dell’Akatsuki…”

Gli altri nella stanza avevano sentito ciò e ora stavano fissando il leader corrente, che non li degnò di alcuna attenzione continuando fare colazione.

***

(1 mese dopo)

Sasuke sii accigliò. Erano stati richiamati a Konoha dal momento che non avevano trovato alcuna traccia del biondo da nessuna parte. Sasuke era in pena. Teneva profondamente al biondo ed era triste al pensiero di perderlo per colpa di Itachi, proprio come aveva perso la sua famiglia.

Sospirò come entrò con gli altri nell’ufficio dell’Hokage per fare rapporto sulla loro fallita ricerca.
La donna appariva devastata.

“Jiraya-sama dice che continuerà a cercare Naruto”. Disse Kakashi, più per rassicurare se stesso che gli altri.

Tsunade annuì, nascondendo il viso tra le mano, sentendosi ovviamente inutile. Shizune era in piedi al fianco della donna bionda, sofferente.

Sasuke strinse i pugni, determinato a riportare indietro il biondino. A tutti mancava il loro raggio di sole, come anche il raggio di sole più piccolo –Suki. I 12 ninja di Konoha (i nostri amici per intenderci), eccezione fatta per Sasuke e Sakura dal momento che Sasuke era geloso della bambina e Sakura semplicemente perché l’aveva chiamata ragazzo, amavano la piccola e speravano che entrambi fossero salvi.

Improvvisamente, la porta si aprì di botto e un messaggero senza fiato fece il suo ingresso,

“Tsunade-sama! C’è un’emergenza!”

“Cosa?” domandò, subito allerta.

“Il Kazekage! E’ stato rapito dall’Akatsuki!”

***

Naruto grugnì leggermente. Si sentiva in modo orribile. Aveva appena svuotato lo stomaco e l’acido gli stava bruciando la gola lasciandogli un sapore disgustoso in bocca. Si pulì le labbra prima di tossire e prendere un bicchiere d’acqua, prendendone piccoli sorsi, fece una smorfia al sapore.

Era trascorso un mese da quando Naruto era stato costretto a diventare un membro dell’Akatsuki. Gli era stato dato uno degli anelli che ora portava al pollice della mano destra. Aveva incontrato gli altri membri e non era come Naruto se lo aspettava. Si aspettava che fossero freddi ed arroganti, ma invece erano abbastanza educati e la maggior parte di loro sembrava amare parlare. Non se lo immaginava. Gli piaceva abbastanza Deidara, dal momento che era il più amichevole, ma attualmente era fuori in missione con Sasori.

L’unico membro che non gli piaceva era Itachi. Non aveva più permesso all’Uchiha di toccarlo in quel mese, e mai avrebbe permesso ad Itachi di passare del tempo con sua figlia da solo. Non lo aveva ancora perdonato per averlo violentato e per essersi poi approfittato di lui mentre era in calore.

Gli altri in qualche modo avevano scoperto ciò che era successo tra i due, ma sembravano non pensarne niente, come se fosse un comportamento normale tra l’Akatsuki. E divennero curiosi quando scoprirono che poteva avere bambini, sebbene Kisame avesse detto, ironicamente, che era strano. Deidara in quella occasione si era voltato e aveva detto,

“Hai guardato il resto di noi, un? Tu sembri uno squalo, io ho bocche sui palmi, Sasori-danna ha bambole umane, Zetsu sembra una pianta, Kakuzu ha cinque cuori, Hidan è immortale e tu credi che un ragazzo che rimane incinto sia strano, un???”

Ancora rideva Naruto quando ci ripensava.

Ora tornando al suo problema. Si sentiva leggermente confuso e grugnì di nuovo,

Kyuu?

-sospiro- è successo di nuovo…

Cosa è successo di nuovo?! Chiese Naruto, sentendosi in panico.

Sei di nuovo incinto, baka.

Lo UCCIDO!

Calmati. Non ti ha fatto niente in questi ultimi mesi, no? Mi fido di lui…un po’.

Non voglio avere un altro bambino!

Bambini. Lo corresse Kyuubi.

C-cosa? Bambini?

Sì…aspetti due gemelli.

Continua…
 
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