Capitolo 16

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trinh89
view post Posted on 15/1/2009, 22:36




Titolo: Angels.
Autore originale: YaoiRocks e XKhaalidaX.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3519309/1/Angels
Disclaimer: I personaggi di Naruto non mi appartengono… Se così fosse Itachi-sama sarebbe mio, Sakura sarebbe morta e ci sarebbero sempre scene Yaoi hot tutto il tempo (parole dell’autrice).
Pairing: itanaru, sasunaru.
Rating: angst, yaoi, lemon, romantico.
Il titolo è preso dalla canzone dei Within Temptation.

-Capitolo 16.

Sasuke fissò indifferente il corpo privo di vita del Kazekage. Si erano ritirati a distanza dl covo dell’Akatsuki, sollevati dal fatto che non fossero stati inseguiti. Forse erano esausti dal rituale dell’estrazione.

Osservarono come l’anziana donna, Chiyo la nonna di Sasori, controllasse il giovane dai capelli rossi. Scosse il capo,

“E’ morto…”

Sasuke socchiuse gli occhi in direzione della donna, che ora stava facendo passare le sue mani sul petto del Kazekage come se stesse cercando un segno di vita. Baki, il sensei dei fratelli Della Sabbia, tirò un sospiro,

“Vado a informare…”

“Aspetta”. Disse improvvisamente Chiyo. Tutti fissarono la donna, confuse.

“Cosa c’è?” comandò Kakashi. Chiyo alzò con cura la maglia di Gaara così da rivelarne il petto.
Sasuke sbatté le palpebre, notando un sigillo sopra ad esso. Aveva la forma di una testa di volpe e sembrava stilizzato in modo tribale.

“Cos’è quello?”

“E’ un sigillo…un sigillo di demone”.

“Sidillo di emone? E’ stato Shukaku?”

Chiyo piazzò una mano sul sigillo e poi scosse la testa.

“No. Questa è opera di Kyuubi. Ha lasciato una grande quantità di chakra…”

“Kyuubi?” chiese Sasuke. Come aveva fatto Kyuubi a entrare nel covo dell’Akatsuki?”

L’anziana donna annuì.

“Penso di poter resuscitare Gaara se uso il chakra lascito da quella fastidiosa volpe.

***

Naruto si svegliò, sentendosi caldo e comodo, lentamente aprì gli occhi e sbatté le palpebre confuso. Si guardò in giro e si accigliò. Era accoccolato sopra ad Itachi, che lo teneva in un abbraccio rilassato. Fortunatamente, Naruto era completamente vestito e Itachi, da quello che poteva vedere, indossava dei boxer di seta nera.

Emise un basso grugnito e richiuse gli occhi. Non si sentiva di alzarsi e, stranamente, si sentiva davvero a suo agio a stare accanto a Itachi in quel modo. Poteva aspettare fino a che l’Uchiha non si fosse svegliato per alzarsi…ora non era dell’umore giusto.

Si accoccolò più vicino al petto del giovane, inalando il suo profumo di muschio.

“Gli si adatta…” pensò Naruto assente.

Improvvisamente, spalancò gli occhi e si mise seduto. Cosa davolo stava succedendo? Doveva odiare Itachi per ciò che l’Uchiha gli aveva fatto! Furiosamente, si also dal letto e si mise i suoi abiti dell’Akatsuki per scaldarsi. Uscì dalla stanza, decidendo di andare in qualche posto tranquillo dove poteva pensare.
Camminò senza scopo per la base, senza pagare veramente attenzione a dove stesse andando.

“Non qui idiota, un!”

“Perché no?”

“Perché sta arrivando qualcuno, un! Adesso, fermati, un!”

Naruto si fermò quando sentì quelle voci…Deisara e Sasori? Cosa stavano combinando? Giròda l’angolo del corridoio e chiese,

“Deidara-niichan, Sasori-niichan…Che combinate?”

Deidara, che aveva la schiena rivolta verso il biondino, si voltò per vedere in volto Naruto, facendogli sbattere le palpebre sorpreso. I capelli di Deidara erano un po’ arruffati e c’era una leggera tinta rosata sulle sue guancie. Anche la sua uniforme era in disordine. Naruto spostò lo sguardo all’altro e inarcò un sopracciglio. Perché Sasori sembrava così soddisfatto?

“Cosa stavate facendo?” domandò, la voce che trapelava divertimento. Il rossore di Deidara si fece più intenso e mormorò,

“Niente, un”.

“Beh, stavo molest…” iniziò Sasori, ma fu fermato quando Deidara lo colpì in testa. L’arrossito Deidara si avvicinò a Naruto e gli afferrò il braccio, trascinandolo via dal ghignante marionettista.

Naruto ghignò al biondo più grande come lo condusse via dalla scena del crimine.

“Allora…credo che ti piaccia…” disse Naruto, il ghigno che si allargava mentre Deidara arrossiva ancora di più.

“N-no, un!”

“Come vuoi…ma pensò ancora che ti piaccia!”

Deidara lo fissò prima di continuare a trascinarlo giù per il corridoio, rasettandosi mentre avanzavano, raddrizzando il mantello e pettinandosi i capelli.

“Deidara-niichan. Ho fame!” piagnucolò Naruto, massaggiandosi lo stomaco, che stava dando alte lamentele sulla sua vuotezza.

Deidara tirò un lungo sospiro,

“Bene, andiamo…”

Raggiunsero la sala da pranzo ed entrarono, vedendo che la maggior parte dell’Akatsuki era lì. Naruto notò che Itachi era seduto nell’angolo con Kisame, senza mangiare niente, ma parlando tranquillamente all’uomo pesce.

Naruto venne richiamato all’attenzione quando qualcuno lo abbracciò. Confuso, alzò lo sguardo su Tobi.

“Erm…ciao Tobi…”

“Ciao Naru-chan! Come stai oggi?”

“Affamato…”

“Vado a prendere a te e Deidara-danna qualcosa da mangiare!” disse prima di precipitarsi in direzione del cibo. Deidara e Naruto si sedettero ad un tavolo vicino, e furono presto raggiunti da Sasori, che si sedette accanto al biondo più grande, che si tese visibilmente. Tobi fece ritorno e posò dei piatti di cibo di fronte a loro. Naruto non esitò e iniziò a mangiare famelicamente. Deidara, Sasori e Tobi lo fissarono.

Naruto…ti soffocherai se continui così…” disse Sasori. Naruto alzò le spalle e mormorò fra un boccone e l’altro,

“Ho fame…”

Tobi allora tirò fuori un libro dal mantello, che recava la ‘guida alla gravidanza’ e lo aprì. Dopo aver scorso un po’ di pagine, si fermò e poi disse,

“Non dice che le donne incinte mangiano più di quanto facciano solitamente…ma dice che hanno voglia dei cibi più inusuali”.

Deidara fissò il libro e chiese,

“Dove l’hai preso?”

“Oh. Dopo che mi hai detto che potevo essere il tuo assistente, sono andata via e ho comprato un libro sulla gravidanza. Ho pensato che potesse essere d’aiuto!”

Naruto, che ora aveva finito, diede uno sbuffo che suonò come una risata.

“Sono già passato per una gravidanza quindi so già cosa sto facendo”.

“Ma io no!” ribatté Tobi. Naruto fece spallucce.

“Con qualsiasi materiale galleggi una barca…”

“Legno”.

“Cosa?”

“Legno. E’ così che galleggiano le barche!”

Naruto si sbatté una palmo sulla fronte,

“E’ un detto baka!”

“Oh…”

Naruto tirò un sospiro e riportò l’attenzione a Deidara,

“Deidara-niichan, voglio andare a vedere Suki. Si dovrebbe essere svegliata e vorrà la colazione. Portiamole qualcosa”.

Dopo aver preso qualcosa da mangiare per la piccola Uchiha, si fecero strada verso la sua stanza. Quando entrarono, la bambina era profondamente addormentata. C’era un libro accanto a lei e la sua mano era leggermente stretta attorno ad esso. Dolcemente, Naruto rimosse il libro, facendola mugolare in protesta. La piccola aprì le iridi azzurre assonnate, fissò Naruto e mise su il broncio. Gentilmente, Naruto la prese su dal letto e la mise seduta sulle sue ginocchia. Sbadigliò ampliamente e lo guardò, sbatté le palpebre pigramente. Deidara si sedette accanto a loro e gli occhi di Suki furono attratti dalla montagna di cibo che c’erano sul piatto che teneva quest’ultimo.

Sorrise e raggiunse il cibo, dimenticando completamente i due grandi nella stanza. Deidara le tese il piatto ed entrambi la guardarono mentre mangiava famelicamente. Quando ebbe finito restituì il piatto e un piccolo “Grazie” provenne da lei.

Naruto storse il naso,

“Dovremo farti un bagnetto Suki-chan”.

La piccola sorrise e saltò giù dalle sue gambe, correndo in bagno. Amava fare il bagno, specialmente se era con Naruto.

Naruto e Deidara seguirono la piccola, che era in piedi accanto alla vasca, tentando di togliersi i vestiti. Alzò lo sguardo su Naruto e ordinò,

“Toglimi i vestiti!”

Il biondo rise piano e si inginocchio dinnanzi a lei, svestendola rapidamente prima di prepararle il bagno. Quando effe fatto, la immerse nell’acqua calda, osservando come sguazzava l’acqua felicemente, giocando con una papera di gomma che Itachi le aveva dato qualche giorno addietro. La morse, guardando i due giovani biondi. Poi porse il giocattolo a Deidara e ordinò,

“Prendilo per favore”.

Deidata, attento a non toccare la parte che aveva masticato, prese il giocattolo. Lo ripose con gli altri giocattoli mentre Suki lo osservava per tutto il tempo. Poi la piccola protese le braccia segnalando che voleva uscire. Naruto guardò in giro e scorse un asciugamano. Lo prese e poi tornò alla vasca, aspettando che Deidara prendesse Suki, sistemandola in piedi sul tappeto del bagno.

Il biondino la avvolse nell’asciugamano, prendendola in braccio e tornando in camera da letto. La mise sul letto prima di raggiungere l’armadio per sceglierle dei vestiti. Quando li ebbe scelti, tornò al letto dove Deidara stava aiutando Suki ad asciugarsi. La bambina aveva preso in simpatia il biondo più grande e aveva sempre adorato averlo intorno. Non che Naruto fosse preoccupato dal momento era il membro che più gli piaceva.

Quando Suki fu asciutta e vestita, saltò giù dal letto, correndo verso i giocattoli, tirando fuori cose che in seguito fecero un gran disordine.

Naruto sospirò, sapendo che era quasi impossibile convincerla a rimettere in ordine le sue cose, quindi normalmente rimaneva a lui il compito di farlo…a volte era difficile essere un genitore…

***

Gaara fissò fuori dalla vetrata dell’ufficio del Kazekage. Si sentiva strano…vuoto. Era l’assenza del demone che lo causava, ma almeno ora poteva dormire, sapendo che la creatura non avrebbe provato a prendere il controllo sulla sua mente quando abbassava la guardia.

Stava pensando. Al’Akatsuki e ciò a cui miravano. Quando si trovava fra le loro grinfie, si era svegliato un paio di volte, sebbene non abbastanza per fare alcun tipo di resistenza. Aveva sentito alcune cose, anche se solo alcuni stralci.

Da ciò che poteva dedurre, erano dietro ai Bijuu. Per cosa, non lo sapeva. Aveva perso i sensi in quel punto. Ma c’era qualcosa che non aveva proprio senso. Da quello che Sasuke gli aveva ditto, Naruto ora faceva parte dell’Akatsuki, anche se non per sua volontà. Naruto era il jinchuuriki del demone a nove code…perché fare di lui un membro dell’Akatsuki?

Aveva avuto una breve conversazione con Jiraya e l’uomo disse che avrebbe fatto delle ricerche sulla faccenda se poteva.

Gaara tirò un sospiro stanco. Era una sua impressione, o Naruto sembrava essere sempre il centro del problema? Era come se fosse una calamita a questo…

***

(2 mesi dopo)

Naruto grugnì a se stesso. Odiava davvero, davvero le voglie. Al momento, aveva voglia di pizza al prosciutto e ananas e gelato alla fragola fra tutte le cose!

Uscì dalla stanza che condivideva con Itachi e si incamminò verso la sala da pranzo, desideroso di frenare la sua fame.

Fece il suo ingresso nella sala dove tutti, tranne Itachi, erano presenti. Andò al frigorifero e diede un’occhiata. Trovò della pizza, ma era piena di formaggio. Il sopracciglio si contrasse spasmodicamente infastidito. Controllò il gelato e ringhiò quando vide che c’era solo al gusto di menta.

Guardò in giro per la sala e intravide Deidara, Sasori e Tobi seduti a un tavolo. Deidara saltava ogni tanto tentando di sfuggire da Sasori, che sembrava non riuscisse a tenere le mani apposto.

Naruto si avvicinò a loro e scosse le spalle del biondo più grande. Deidara sbatté le palpebre a Naruto e chiese,

“Qual è il problema Naru-chan? Sembri arrabbiato, un”.

“C’è della pizza con prosciutto e ananas e del gelato alla fragola?”

“No…Sasori ha mangiato ciò che era rimasto di quelle cose, un”.

Naruto si voltò verso suddetto uomo, gli occhi lampeggiarono di rabbia. Sasori sussultò visibilmente.

***

Itachi si fece elegantemente strada verso la sala da pranzo dal momento che si era allenato tutta la mattina e ora aveva molta fame.

Girò l’angolo e si frmò sui suoi passi, accigliandosi leggermente. Lì, in piedi fuori dalla sala c’era la maggior parte dell’Akatsuki. Deidara aveva un orecchio premuto contro la porta e occasionalmente sobbalzava.
Itachi li raggiunse e domandò,

“Che succede?”

Deidara alzò lo sguardo su di lui e disse nervosamente,

“Beh…Naru-chan voleva pizza con prosciutto e ananas e del gelato alla fragola, ma Sasori li aveva finiti, un. Si è arrabbiato e ha attaccato Sasori, un”

Fu allora che Itachi notò un Sasori privo di sensi giacere ai piedi di Deidara, Tobi, che gironzolava accanto a Deidara improvvisamente tirò fuori il suo libro ‘guida alla gravidanza” e lo sfogliò.
Si fermò e sembrò leggere per un minuto prima di dire,

“Durante la gravidanza, le donne tendono ada vere violenti sbalzi d’umore. E’ meglio lasciarle sole se succede”.

“Propongo di…” disse Kisame con calma. Itachi sospirò. Per un secondo, provò pietà per Jiraya quando seguiva Naruto durante la gravidanza.

Lentamente andò alla porta e poggiò una mano sulla maniglia, pronto ad aprire.

“Io non lo farei Itachi-san…è davvero arrabbiato”. Lo avvisò Tobi. Itachi lo freddò con uno sguardo e poi aprì leggermente la porta . Poi si abbasso all’improvviso come un piatto volò nella sua direzione.

“METTI UN PIEDE QUI DENTRO ITACHI E GIURO CHE TI CASTRERò CON IL COLTELLO PIù AFFILATO CHE IO POSSO TROVARE! NON SARAI COSì TESTARDO ORA, LO SARAI UCHIHA?”

Itachi chiuse la porta con un rumore secco, il soppraciglio che si contraeva infastidito. Ci fu silenzio nel corridoio prima che il suono di uno sghignazzo non provenne dalla direzione di Kisame. Itachi cambiò il suo sguardo, con il Mangekyou sharingan completo, verso la direzione dell’uomo pesce. Kisame smise di sghignazzare e disse nervosamente,

“V-vado a fare la guardia”.

“Fallo”.

“Lo farò!” disse Kisame prima di correre via. Non si fece più vedere per il resto della giornata.

‘ora…come faccio a far uscire Naruto da lì…” pensò Itachi, fissando la porta della sala da pranzo. Normalmente veniva definito un genio, ma occuparsi di una mogli lunatica rendeva la facenda interamente diversa e aveva bisogno di un approccio diverso….tutto ciò che doveva fare era scoprire quale era.

Continua…
 
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