Titolo: The Uchiha Couple (La coppia Uchiha).
Autore originale:
asashouryuu.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:
http://www.fanfiction.net/s/2922292/1/The_Uchiha_CoupleDisclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: yaoi, mpreg, what if.
-Capitolo 3: A proposito di nome… うちはだよ…
Di natura, Sasuke era possessivo. Anche quando era un bambino tutti i suoi oggetti avevano il suo nome e si assicurava che tutti sapessero ciò che gli apparteneva e che aveva; sia che fosse una persona, sia che fosse una cosa. Ma quando quel bastardo di suo fratello gli tolse tutte le persone a lui care, non gli rimase più niente da rivendicare e nessuno da poter chiamare suo. Ma tutto questo cambiò quando sposò Naruto.Ora, aveva fatto della sua missione che tutti sapessero a chi appartenesse Naruto. E la sua prima vittima non altri che Inuzuka Kiba che si ritrovò per caso nello stesso luogo dell’Uchiha quando intravide il suo amico biondo.
“Ehi, Uzumaki!” gridò Kiba muovendo la mano sinistra per avere l’attenzione di Naruto. Il ragazzo si era indirizzato al suo amico con il suo nome di famiglia senza farci caso, dimenticando sfortunatamente un dettaglio molto importante.
Sasuke squadrò Kiba che si ammutolì all’istante pensando di averlo infastidito con la sua chiassosità.
“Se vuoi rivolgerti a lui con il suo nome di famiglia, allora indirizzati a lui come Uchiha”. “Ma anche tu sei Uchiha. Non si creerebbe confusione così?” A ciò Akamaru abbaiò in assenso. Sasuke ghignò, “Allora dovresti rivolgerti a lui con ‘Uzumaki di Sasuke’ o qualcosa del genere…”
Kiba lo fissò stralunato. Pensò che Sasuke avesse perso qualche rotella e si ripromise che non avrebbe più chiamato Naruto per cognome. Dannato Uchiha e le sue eccentricità. “Piacere di vederti Kiba” lo salutò Naruto raggiante. “che ci fai qui?” “Volevo uscire con voi, ma mi sembra che abbiate altri progetti, vero?”
Naruto annuì, “Sì, stiamo andando a fare spese. Vuoi venire?”
Il suo amico storse il naso e declinò immediatamente, specialmente quando gli occhi dell’Uchiha lo guardarono promettendogli strazianti torture se non avesse rifiutato. Davvero, dannato Uchiha e la sua possessività.
-SasuNaru is love-
Questa era la prima volta che i due andavano a fare compere come una coppia e Sasuke portò Naruto nella parte migliore del negozio, dove poteva fare la spesa. Sfortunatamente, in quel posto lavoravano delle persone che nutrivano ancora dell’odio nei confronti del biondo, anche se questo non tratteneva il ragazzo dall’andarci per prendere ciò che desiderava suo marito.
“Io prendo la verdura e tu il pesce a quello stand”, disse Sasuke indicando il negozio più lontano della strada.
Naruto vi si recò immediatamente ed osservò i diversi tipi di pesce.
“Signore, posso avere due chili di sgombro ed un chilo di salmone, per favore?”
Borbottando su ‘demone’ e altro, l’uomo impacchettò velocemente degli sgombri non molto freschi, facendo sì che il biondo dicesse, “Posso avere quello più fresco come quello?”
“Non posso dartelo!” fu la furiosa risposta, occhi pieni d’attrito lo fissarono facendo arretrare Naruto per l’intensità.
“Ma-”
“I mostri non possono scegliere, demone”.
“Hai qualche problema con mia moglie?” domandò Sasuke freddamente mentre di univa al suo biondo e fulminandolo poi con il suo famoso sguardo Uchiha a tal punto da farlo tremare.
“Negagli cosa vuole e rifiuti anche me. E’ così che funzioneranno le cose d’ora in poi”.
Quando i due si allontanarono dal pescivendolo, non solo Naruto aveva avuto ciò che voleva, ma l’uomo aveva anche dato loro, come regalo di nozze in ritardo, un tonno gigante che fu poi portato alla tenuta Uchiha.
“Non dovevi terrorizzare il signore con lo Sharingan, Sasuke” disse Naruto, sebbene tocca da ciò che il moro aveva detto all’uomo. Era certo ce nel giro di dure ore la notizia si sarebbe diffusa in tutti i negozi, poi in tutto il villaggio.
“Ehi, se loro sono tuoi nemici, allora sono anche miei nemici”, fu la risposta del moro, lanciando al compagno uno sguardo pieno d’amore.
“Oh, davvero? E da quando?” scherzò il biondo, iridi azzurre danzanti di gioia.
“Da quando siamo sposati”, fu la seria risposta che fece perdere un battito al cuore di Naruto.
Ovviamente, Sasuke stava prendendo il matrimonio troppo seriamente, ma Naruto non se ne poteva proprio lamentare perché si sentiva amato e protetto. Prese la mano del moro nella sua, chiedendosi se poteva essere più felice di così.
Poi si diressero alla macelleria, dove la signora diede immediatamente loro la precedenza, nonostante la presenza di altri clienti prima di loro.
Naruto era divertito nel vedere la donna ribollire silenziosamente, mentre seguiva tutte le sue richieste. E lo divertì ancora di più quando suddetta signora si inchinò mentre se ne andavano. Essere un Uchiha aveva molti vantaggi, ma non vedeva l’ora che arrivasse quel giorno in cui tutte queste persone si sarebbero inchinate a lui non perché ora era un Uchiha, ma perché lo rispettavano. Quel giorno sarebbe arrivato quando sarebbe diventato l’Hokage.
“Perché sorridi, dobe?”
“Sono felice. Cosa vorresti per cena, teme?”
Te e questo include anche il dessert”.
Naruto arrossì come un pomodoro, ma non disse nulla che potesse essere preso come un rifiuto.
Nella strada affollata, la gente non poté fare a meno di notare una coppia tenersi per mano mentre camminava piano; uno blaterando ininterrottamente e l’altro dicendo qualcosa di tanto in tanto, ma entrambi con un sorriso contento dipinto sul volto.
-SasuNaru is love-
Un Naruto ansimante si alzò di fronte ad un egualmente ansante Lee come si preparavano a scontrarsi ancora una volta. Per migliorare il suo taijutsu, Naruto aveva chiesto a Lee di fare un incontro con il risultato che i due erano lì da circa due ore oramai, nessuno dei due intenzionato ad arrendersi.
“Naruto-kun, devo ammetterlo, sei migliorato, ma non puoi battermi. Non quando la mia fiamma della giovinezza BRUCIA COSÌ FORTE” dichiarò Lee.
Naruto sbuffò all’istante. “Come osi dire questo a me?! Non ci vorrà molto prima che io, Naruto Uzumaki, il prossimo Hokage vi sconfiggerà tutti”.
E Naruto seppe di aver commesso un errore prima ancora di avvertire i gemiti di dispiacere provenire dalla sua destra. Si voltò per trovare il suo compagno con un cipiglio in faccia. Con la sua guardia abbassata, Lee stava per attaccare il biondo, ma Sasuke gli lanciò contro un kunai, mancandolo di pochi centimetri.
“Credo che tu abbia fatto un errore, dobe. Correggilo”. Disse il moro prima che Lee potesse reagire al suo intervento. Non era una richiesta. Era un ordine fatto con voce che non ammetteva repliche.
Naruto alzò gli occhi al cielo. Perché suo marito non capiva che dire il suo vecchio nome di famiglia era un’abitudine? Erano sposati da appena una settimana, mentre aveva usato il suo cognome ‘Uzumaki’ per quasi diciannove anni. Dannato Uchiha e la sua rigorosità.
Sasuke sospirò. Non aveva più pazienza di aspettare che il dobe di correggesse. In un secondo fu accanto a Naruto che vide il selvaggio luccichio predatorio nelle seducenti iridi scure. “Penso che una punizione sia d’obbligo, dobe”, sentì Sasuke dice con voce vellutata, tanto che lo fece tremare. Quando il moro lo tirò, cercò di opporsi, ma poi, perché ribellarsi quando sapeva chi avrebbe vinto alla fine? E così, senza riuscire nemmeno a salutare Lee totalmente confuso, Sasuke li aveva teletrasportati entrambi al complesso Uchiha. Ore più tardi Naruto si ritrovò incapace di camminare per quasi un giorno, anche con i poteri curativi di Kyuubi.
-SasuNaru is love-
Non era un pensiero carino da parte della vecchiaccia metterlo a lavorare insieme a Sasuke dopo la luna di miele? Pesò Naruto come lui ed il suo partner saltavano da un ramo all’altro, inseguiti da ninja briganti interessati a rubar loro dei rotoli molto importanti.
Sasuke guardò Naruto che gli fece immediatamente cenno di separarsi. Non avendo scelta, il moro annuì e prese la destra, mentre Naruto saltò nella direzione opposta.
L’Uchiha decise di affrontare i nemici piuttosto di seminarli, così si voltò di centoottanta gradi e li attaccò.
Sangue schizzò su uno dei tronchi come Naruto uccise il suo ultimo assalitore. Era sul punto di rinfoderare la spada, quando altri due ninja gli si pararono davanti.
“Guarda, guarda. Chi abbiamo qui?” domandò ironicamente un ninja, la testa leggermente inclinata con fare presuntuoso. Il suo compagno sghignazzò all’ANBU biondo privo di maschera. La vecchiaccia aveva detto loro che non era necessaria, quindi nessuno dei due l’aveva indossata.
“Naruto Uchiha, il futuro Rokudaime”, fu la sua strafottente replica poiché credeva che menzionare il suo nome ai suoi nemici fosse parte dell’etica del combattimento.
I due lo guardarono a bocca aperta. Questo ragazzo li stava prendendo per stupidi? La storia della tragedia degli Uchiha si era sparsa dappertutto e per quanto ne sapevano c’era un solo sopravvissuto e non si chiamava di certo Naruto.
“Ragazzino, se stai cercando di usare il nome di qualcun altro, assicurati che sia giusto”.
“Dal momento che oggi morirai, non vedo ragione per dirtelo, ma il suo nome è Sasuke Uchiha –quello è il nome del sopravvissuto”.
“Idiota. E’ mio marito”. Il biondo gemette quando i loro occhi si focalizzarono sulla sua figura, analizzandolo, spogliandolo mentalmente. Dopo essersi assicurati che il loro avversario fosse un uomo, i due pensarono di aver udito male. Vedendo il dubbio dipinto sui loro visi, Naruto mostrò velocemente il suo anello.
“Visto?” disse mentre si chiedeva, perché stesse facendo tutto questo. “Questo anello riposta anche il simbolo degli Uchiha sopra”.
Ancor prima che i suoi avversari potessero commentare, due kunai trovarono strada nelle loro gole. Naruto guardò nella direzione da cui erano arrivati i due kunai e vide un Sasuke compiaciuto. Nessun dubbio che avesse ascoltato l’intera conversazione.
“Ben fatto, dobe. E per questo ho un premio per te”, disse Sasuke mentre avanzava verso il biondo. Ad essere onesti, avrebbe voluto uccidere dolorosamente e lentamente quei due furfanti come punizione per aver guardato sua moglie, ma aveva cose più urgenti da sbrigare e poi c’era la ricompensa per il suo adorabile uke.
“Ramen?” una voce speranzosa.
“Qualcosa di ancora meglio”.
Naruto si accigliò. Per quanto ne sapeva, non c’era nulla di migliore del ramen, ma se Sasuke diceva così, allora doveva esserci e lui voleva scoprire cos’era. Cosa ci poteva essere di meglio oltre al ramen? I due si precipitarono a Konoha e portarono immediatamente i rotoli a Tsunade.
Dopodiché, a villa Uchiha, Sasuke diede il suo premio a Naruto che qualche ora più tardi si ritrovò incapace di camminare per quasi un giorno. Di nuovo! Dannato sexy marito pervertito.
Continua…
Edited by trinh89 - 17/1/2009, 21:51