One-shot 10: Happy birthday.

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trinh89
view post Posted on 16/1/2009, 21:51




Titolo: Happy birthday (Buon compleanno).
Autore originale: Kitsune Rane.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:http://www.fanfiction.net/s/3192064/1/Happy_Birthday
Disclaimer: Naruto non mi appartiene.
Rating: yaoi, lemon.

-One-shot 10: Happy birthday.

‘Diavolo, è già l’una di mattina…’ grugnì Naruto come si alzò e guardò l’orologio alla parete. ‘Perché faccio sempre così fatica a dormire in questo giorno?’ Guardando il calendario, Naruto non poté fare a meno di lasciarsi scappare un piccolo sospiro rassegnato.

Era di nuovo quel giorno. Per diciotto anni, Naruto era dovuto passare attraverso quel giorno. Aveva cercato di convincere Tsunade a dargli qualsiasi missione fuori dal villaggio il giorno addietro, anche solo per una stupida missione di livello D come trovare un gatto.

Tuttavia, per suo dispiacere, nessuna missione era disponibile, così Tsunade non aveva potuto assegnargliene nessuna nemmeno se avesse voluto. Comunque offrì al ragazzo di andare a Suna per una breve vacanza, ma Naruto rifiutò. Preferiva stare a Konoha piuttosto che andare a Suna e rischiare di essere molestato dal Kazekage.

Naruto rabbrividì al pensiero di ciò che era successo l’ultima volta quando aveva accettato l’offerta di prendere una pausa al villaggio della Sabbia.

Così, ora Naruto era nuovamente bloccato a Konoha…

Lui non odiava Konoha, solo non gli piaceva quel giorno. Era il giorno in cui Konoha celebrava la morte di Kyuubi. Il demone volpe che aveva tolto la vita di molte persone diciotto anni prima e il giorno in cui gli abitanti del villaggio erano sia felici che tristi, felici perché il demone era stato sigillato e sconfitto, ma tristi perché questo aveva richiesto il sacrificio del loro amato Yondaime.

Per vendicare il loro Yondaime, avevano fatto in modo che il jinchuuriki soffrisse. Lo avevano ferito, ignorato, odiato per la sua mera esistenza.

Sì, oggi non era altri che il diciottesimo anniversario della nascita di quel maledetto jinchuuriki. Non era altro che il compleanno di Uzumaki Naruto.

“Sigh…almeno con gli anni la situazione è migliorata…” disse Naruto a se stesso.

Ed era vero, come era cresciuto, ogni cosa aveva iniziato a cambiare. Il biondo una volta privo di amici, era ora circondato da persone che tenevano a lui e persino qualche ammiratrice segreta. Alcuni abitanti avevano anche iniziato ad accettarlo e vederlo per ciò che era realmente.

Però, nonostante questi cambiamenti, a Naruto non piaceva ancora il suo compleanno perché solo alcuni lo accettavano. Altri invece non potevano accettare il fatto che Kyuubi fosse sigillato in lui e lo trattavano ancora come una minaccia, un reietto.

Anche dopo diciotto anni, non riusciva ancora a sopportare gli sguardi che gli abitanti gli rivolgevano quando camminava per strada, non poteva sopportare i dolorosi sussurri detti alle sue spalle. Una volta, una persona aveva cercato di lanciargli un secchio in testa, ma lo aveva mancato perché Lee era arrivato giusto in tempo e lo aveva tirato via.

Quella persona il giorno dopo era stata trovata seriamente infortunata.

Ciò diede inizio ad un pettegolezzo. Alcuni dicevano che Naruto era andato a prendersi la sua vendetta, altri dicevano invece che avevano visto un ninja che nessuno conosceva.

Naruto emise un altro sospiro e fece del suo meglio per tentare di dormire.

“Sai che ogni volta che sospiri diventi più piccolo, dobe?” Naruto si irrigidì come udì la voce e si voltò per vedere l’ANBU mascherato saltare nella sua stanza dalla finestra aperta. “Nessun dubbio sul perché sei così basso”.

Naruto ne aveva abbastanza. Prese il cuscino e lo lanciò all’indirizzo della testa dell’ANBU, il quale lo evitò con facilità.

“Io non sono basso, Sasuke teme!” rispose Naruto, cercando di difendere il suo orgoglio. “E’ solo che non ho ancora raggiunto la mia età di pubertà! E smettila di chiamarmi dobe, teme!”

“Hn, come vuoi, dobe…” disse Sasuke togliendosi la maschera e avanzando lentamente verso il letto.

“Smettila di chiamarmi-”

Naruto non poté continuare dal momento che il moro lo aveva tirato in un bacio profondo. Sembrò un’eternità prima che si scostassero per riprendere fiato.

“Teme…lo abbiamo appena fatto questa mattina…” disse il biondo cercando di fermare gli ansiti.

“Ieri mattina volevi dire…e anche se dici così, qui dice altro…” poi Sasuke toccò il membro indurito di Naruto attraverso la stoffa del pigiama ed iniziò a massaggiarlo dolcemente, facendo gemere il ragazzo alla frizione del suo membro contro la ruvida stoffa. ‘Dannati ormoni!’

Sasuke ghignò come vide il rossore tingere il viso del piccolo dobe. Fece stendere Naruto sul letto prima di prendere le sue labbra in un altro bacio coinvolgente.

Iniziò poi a succhiare il labbro inferiore del biondo così da poter avere accesso al paradiso –la bocca di Naruto. Lieto che Naruto accondiscendesse felicemente ad aprire la bocca, Sasuke spinse la sua lingua dentro, Amava il sapore della bocca del biondo, sapeva di limone con una punta di arancia. Non importava quante volte baciasse Naruto, non riusciva mai ad averne abbastanza.

Mentre baciava Naruto, le sue mani iniziarono a sbottonare la camicia del pigiama.

Quando riuscì a liberarsene, il biondo stava ansimando pesantemente. Sasuke dovette controllarsi per non saltare addosso al biondo e atterrarlo sul materasso.

ìE’ la sua giornata oggi, devo darmi un calmata, devo renderlo felce, beh felice ed eccitato…’

Sasuke poi iniziò a baciare il biondo lungo la mandibola, lentamente muovendosi verso il basso e lasciando dei segni rossi al suo passaggio.

“Sa..suke…non fare quelli…” ansimò Naruto. “Sai..ahah…che…Kyuubi non…aha…li curerà…”

“Certo che lo so…” ghignò Sasuke come vide il broncio sul volto dell’altro.

“Bastardo…haha…” Naruto poi emise uno dei gemiti più erotici che avesse mai sentito.

‘Dannazione Naruto, se non fosse il tuo compleanno, ti farei urlare il mio nome già ora!’

Quando Sasuke arrivò ad uno dei capezzoli bruniti, iniziò a succhiarlo mentre con una mano pizzicava l’altro.

“Ah…Sa…ha…suke…”

Il moro non poté fare a meno di ghignare. Con l’altra mano rimasta libera, Sasuke cominciò lentamente a massaggiare il membro dentro i pantaloni del pigiama di Naruto, facendo gemere ed arrossire il biondo ancora di più.

Quando entrambi i capezzoli si furono induriti, il moro guardò il volto dell’amante con un sorriso soddisfatto. Il viso del biondo era rosso e il ragazzo stava ansimando e sudando con gli occhi semichiusi. Un vista davvero eccitante, Sasuke percepì pure il crescere dell’erezione nei propri pantaloni.

L’Uchiha poi procedette a disfarsi dei pantaloni dell’altro mentre con una mano continuava a pompare il membro duro del biondo. Naruto ricevette il segnale e sollevò le gambe cosicché il moro potesse rimuovere più facilmente lo scomodo indumento.

Con i pantaloni tolti di mezzo, Sasuke posizionò il capo tra le gambe del biondo e odorò il profumo di Naruto. Sapeva di lavanda mista a qualcosa che non poteva essere descritto, ma era perfetto, era Naruto.

Sasuke ingolfò poi Naruto.

Gli occhi azzurri sgranarono di colpo come il ragazzo sentì il calore della bocca dell’altro circondare il suo membro turgido. Ogni volta che Sasuke suggeva l’erezione, Naruto tirava i capelli neri, sapeva che gli stava facendo male, ma non gli importava. Era troppo occupato a godersi quel meraviglioso calore.

Sasuke gemette leggermente quando sentì tirarsi i capelli, il gemito mandò magnifiche vibrazioni che fecero sì che Naruto tirasse ancora più forte.

Naruto stava er venire, ma non lo fece perché Sasuke di fermò. Il biondo non poté fare a meno di lasciarsi scappare un lamento bisognoso.

“Qualcuno è impaziente”. Disse Sasuke con tono lussurioso. “Non preoccuparti, il meglio sta per arrivare”. Naruto fu lieto di sentire quelle parole.

Il moro raggiunse l’armadio vicino e ne tirò fuori un tubetto di lubrificante e tornando verso il letto si tolse i vestiti. Aprì il coperchio, spremendo un po’ della sostanza sulle mani, le sfregò assieme per scaldarla.

Una volta che fu sufficientemente calda, Sasuke allargò le gambe del biondo e le portò alle spalle, così da poter avere una panoramica completa di Naruto.

L’Uchiha si leccò le labbra famelico, un luccichio diabolico negli occhi.

Naruto vide l’espressione e si innervosì. Non sapeva se sentirsi felice perché a breve avrebbe visto le stelle o spaventato perché Sasuke stava per prenderlo e e farlo urlare ogni sorta di ingiuria. Optò per la prima.

Quando Naruto sentì un dito entrare nel suo stretto orifizio, cercò di rilassarsi mentre si mordeva il labbro inferiore per non lasciarsi scappare un gemito.

Sasuke fece del suo meglio per evitare di ringhiare. L’anello di muscoli sembrava voler inghiottire il suo dito, Sasuke non vedeva l’ora che il suo membro fosse dentro al dobe al posto del suo dito. Divenne ancora più duro al solo pensiero.

Aggiunse un altro dito quando sentì il biondo rilassarsi e fu presto seguito da un terzo. Naruto si sentiva un po’ a disagio all’aggiunta di quest’ultimo.

Il moro lo notò ed iniziò a cercare quel punto che avrebbe fatto urlare il ragazzo. Non molto più tardi, Naruto stava gridando.

Sasuke ghignò internamente come ebbe trovato la prostata del biondo. Lo sfiorò per un po’ di volte, godendosi i suoni che provenivano dall’amante. Se non avesse avuto un buon controllo, sarebbe venuto solo a sentire quei suoni.

‘Quasi…trattieniti Uchiha, è il tuo turno di ricevere piacere ora…’

Sasuke rimosse le dita e portò la punta della sua erezione all’entrata del dobe. Dopo aver sussurrato qualche parola di conforto al ragazzo, si spinse dentro. Sasuke non aveva era mai stato preso da dietro, ma sapeva che faceva male. Per distrarre Naruto dal dolore, afferrò il trascurato membro di quest’ultimo e cominciò a pomparlo, facendo gemere il biondo di piacere.

Sasuke non riuscì più a soffocare i gemiti. Il calore di Naruto e la sua strettezza lo stavano inghiottendo. Voleva così tanto affondare semplicemente dentro e fuori, ma lasciò che Naruto si abituasse all’intrusione.

Quando il moro vide che Naruto si era un po’ rilassato, iniziò a muoversi lentamente, temendo che questi avrebbe sentito male.

“Sasuke…ha…più…veloce…” disse Naruto tra gli ansiti e i gemiti.

Iniziò a muoversi più velocemente assicurandosi di colpire ad ogni spinta la prostata di Naruto.

Non passò molto che Naruto sentì l’avvicinarsi dell’orgasmo. Tirò giù Saske per un umido bacio.

Le penetrazioni divennero più forti e veloci, anche Sasuke sentiva che stava per venire.

Dopo qualche penetrazione, Naruto si lasciò scappare un grido di pura estasi mentre veniva. Vedendo il biondo venire, Sasuke non riuscì a trattenersi oltre. Venne anche lui dentro al compagno.

Entrambi esausti dalle loro attività, non si preoccuparono dei loro corpi madidi di sudore e seme, si abbracciarono l’un l’altro e caddero addormentati.

***

“Dobe…arriverò in ritardo per colpa tua”.

“Sei tu che l’hai voluto fare!” sbottò Naruto di rimando. “Per colpa tua, ora ho il sedere tutto dolorante! Come diavolo farò a fare i miei turni senza che nessuno veda questi succhiotti e me che zoppico?!”

“Hn, non ti ho sentito lamentarti ieri notte, dobe”. Replicò Sasuke.

“Smettila di chiamarmi dobe, teme!” Dicendo questo, Naruto tirò un pugno verso il moro, che lo evitò facendo sì che il biondo finisse a terra di faccia. “Che male!”

“Smettila di fare lo stupido, siamo decisamente in ritardo, dobe e non voglio che quella fronte spaziosa si attacchi a me chiedendomi perché sono in ritardo”.

Dopo qualche minuto di protesta, Naruto si cambiò finalmente.

Il moro stava per lasciare la stanza dalla finestra quando si fermò e si voltò indietro per affrontare Naruto.

“Che c’è teme?”

Naruto non ricevette risposta, al contrario Sasuke gli scoccò un dolce bacio, poi gli sussurrò qualcosa e gli spinse un oggetto nella mano prima di ghignare e saltare fuori dalla finestra.

Naruto era sorpreso da cosa aveva detto il moro. Guardò l’oggetto nel suo palmo, arrossendo alla sorpresa di Sasuke. Gli ci vollero un paio di minuti per ritornare in sé. Poi balzò dietro al moro urlando, “Aspettami Sasuke-teme!”

Le parole dettegli poco prima che rimbombavano nella testa, era deciso a dare una risposta a Sasuke.

‘Buon compleanno, ti amo, ti prego sposami Naruto…’

Fine.
 
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