Capitolo 1: Maternità.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 20:32




Titolo: Mommy Naru (Mamma Naru).
Autore originale: LilBlue-Hedggie.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3242468/1/Mommy_Naru
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: shounen-ai, humor/romance.

-Capitolo 1: Maternità.

Naruto ne era convinto, non avrebbe mai avuto bambini da grande. Toppuu di per sé non era male, era solo che…Come avrebbe mai potuto permettersi ogni cosa?! C’erano i vestiti, le cose per il lettino, i pannolini, i giocattoli, culle speciali, biberon, medicine e apparentemente la maggior parte delle persone comprava anche un tavolo per il cambio…o qualunque cosa fosse.

Sorprendentemente, non fu cacciato dal negozio. Personalmente, credeva che tutti fossero scioccati dal fatto che un adorabile bambino come Toppuu fosse felicemente accoccolato in quelle che consideravano le braccia di un demone. Ma chi lo sapeva, forse questo avrebbe migliorato la sua immagine, se anche innocenti bambini amavano la sua compagnia.

Sarebbe stato ancora lì a preoccuparsi dei soldi se Sakura-chan non fosse arrivata da lui con un po’ di denaro che l’Hokage aveva dimenticato di dargli. Eh, la vecchiaccia probabilmente lo aveva scordato di proposito così da poterli usare al gioco d’azzardo. Se non era per questa ragione, allora stava davvero diventando vecchia.

Dopo aver ricevuto l’aiuto della compagna, il biondo prese tutto ciò che gli occorreva per badare temporaneamente ad un bimbo nel suo piccolo appartamento, che ora appariva più microscopico di prima. Un’altra cosa che comprò, furono i libri sui bambini. Non si era mai immaginato che i piccoli ‘cosi’ (i bimbi) potessero essere così…complicati. Dovevi dargli da mangiare in un certo modo, fargli fare il ruttino, cullarli, confortarli, come avrebbe detto Shikamaru…una seccatura. Tutti i libri dicevano che c’era un forte legame madre-figlio, che a volte portava la maggior parte delle donne a dimenticare tutte le altre priorità. Il biondo immaginò che non avrebbe avuto questo problema in quanto lui non era la madre di Toppuu e per il fatto che lui era un ragazzo, ma anche se lo fosse stato, niente lo avrebbe tenuto lontano dai suoi allenamenti! In breve avrebbe compreso quanto si era sbagliato…

Dopo che ogni cosa fu sistemata nel suo appartamento, Naruto impacchettò un’ampia tela a mo’ di borsa contenente tutte le cose per il bimbo che Sakura aveva detto gli sarebbero servite. Kakashi aveva pensato che, nonostante ora avessero un bambino con loro, non avrebbe ucciso nessuno un po’ di combattimento e forse, mentre Sakura migliorava il suo taijutsu, Naruto avrebbe potuto lavorare sul controllo del chakra dal momento che doveva badare al bambino. Con grande sforzo Naruto si caricò la pesante borsa sulle spalle e sollevò con prudenza Toppuu fra le sue braccia.
Aprendo la porta con un piede, Naruto e Sakura si avviarono assieme verso il campo di allenamento del team 7.

Fu la più noiosa sessione di allenamento della vita di Naruto, non confondetemi, lui sapeva che il controllo del chakra era importante, ma semplicemente era…Noioso. Attualmente stava cercando di far stare una foglia sulla punta del suo dito, ma non ci riusciva. Sospirando alzò lo sguardo per vedere Sakura e Sasuke lottare; Sakura stava perdendo, ma almeno aveva fatto qualche miglioramento e stava usando il suo superiore controllo del chakra a suo vantaggio.

Decidendo di prendere una piccola pausa, osservò Toppuu che era felicemente seduto su una coperta accanto a lui intento a giocare con il giocattolo di una piccola volpe. Aveva cercato di far imparare al piccolo a dire il suo nome ma apparentemente ‘mamma’ era l’unica parola che sapeva, al di fuori di questa era coltissimo solo sul linguaggio dei bambini.

In un certo senso era triste, pensò Naruto in modo assente. Cosa sarebbe successo se Toppuu fosse stato abbandonato dai suoi genitori o altro? In quel caso sarebbe stato un orfano come lui, anche se non era veramente attaccato al bambino, si sentiva male per lui. Fu riscosso dai suoi pensieri quando un piccolo gemito provenne dalla bocca di Toppuu. Rapidamente guardò verso di lui e vide che il piccolo era caduto mentre cercava di raggiungere il giocattolo che aveva gettato troppo lontano.

Non riusciva a descriverlo veramente, ma al momento aveva il cuore in gola al pensiero che Toppuu si potesse essere ferito.

Si precipitò velocemente verso il bambino piangente e lo prese in braccio. Controllando che non avesse riportato alcuna ferita e si sentì sollevato non trovandone. Sembrava che il piccolo stesse piangendo solo per l’improvvisa caduta e non a causa di qualche ferita.

Improvvisamente sentì una sorta di istinto materno che non aveva mai saputo di avere e con un luminoso sorriso sollevò Toppuu sopra la sua testa. “Il mio piccolo Toppuu-chan è caduto?”

Toppuu abbassò il capo al volto sorridente di Naruto e rise mentre agitava le braccine verso i capelli dorati pronunciando l’unica parola che sapeva. “Mamma!”

“Sì, sei caduto, lo sei! Ma ora stai bene, non è vero Toppuu-chan?” Portando Toppuu all’altezza del suo viso, Naruto strofinò i loro nasi assieme, facendo ridere ancora più forte il bimbo e richiamando così l’attenzione di Kakashi su di loro.

“Ti stai abituando alla maternità, eh Naruto?”

“Kakashi-sensei! Non è come sembra! Giuro che è per il bene della missione!” gridò Naruto uscendo immediatamente dal suo ‘stato materno’ per voltarsi verso Kakashi mentre abbassava Toppuu al suo petto.

“Se non ricordo male, Hokage-sama voleva solo che badassimo al bambino. Non stai progettando di scappare con il piccolo, vero?” disse Kakashi sorridendo sornione.

“Certo che no! Q-questa era solo l’euforia del momento! Non so cosa mi era preso! Le assicuro che non succederà mai più!”

“Cosa non succederà di nuovo Naruto?”

“Eh, Sakura-chan? Niente! Non è successo niente!”

Apparentemente Sasuke e Sakura avevano terminato il loro scontro e si erano uniti al trio. Sakura osservò con interesse mentre Sasuke inarcò un sopracciglio.

“Allora cosa è successo? Veramente?”

“Niente!”

“Non essere stupido! Naruto stava solo mostrando che madre eccezionale sia!” Kakashi sembrava spaventosamente divertito nel raccontare al resto del team questa informazione.

Naruto arrossì e si imbronciò.

“L’usuratonkachi? Un genitore? Impossibile, specialmente con un moccioso come quello” disse Sasuke tirando con forza la guancia di Toppuu. Era di malumore per via del cambio di partner per lo scontro, Sakura stava migliorando, ma lui preferiva lottare con Naruto che lo stimolava maggiormente.

Socchiudendo gli occhi Naruto schiaffeggiò istantaneamente la mano di Sasuke e strinse Toppuu al petto con fare protettivo. “Non toccare Toppuu-chan!”

“Che diav-”

“Non imprecare di fronte al bambino!” gridò Naruto prima che Sasuke potesse terminare la frase e pestò con violenza il piede del moro, che fece cadere il vendicatore stringendosi il piede dolente.

Steso a terra Sasuke attese che Naruto si facesse beffe di lui, era di rito dopotutto, ma non ci furono le parole che si aspettava.

“Va tutto bene Toppuu-chan, quel cattivone di Sasuke non ti darà più fastidio. Ora andiamo a prenderti qualcosa da mangiare”.

Non ci poteva credere; Naruto aveva ignorato l’opportunità di prenderlo in giro per- per un BAMBINO! Aveva semplicemente mandato all’aria il loro solito bisticcio per un bavoso bambino! Alzandosi in piedi con quanta più dignità poteva, Sasuke sollevò lo sguardo per vedere una Sakura e un Kakashi ugualmente scioccati. Da quando Naruto era diventato una mamma isterica?

Nel frattempo Naruto aveva disteso un’ampia coperta e afferrato un oggetto a forma di C, la mise in bocca a Toppuu, che grazie alla morbida felpa stava comodamente seduto. Trafficando nuovamente con la borsa ne estrasse un po’ di latte e un biberon. Da quel poco che aveva letto dal libro la notte scorsa aveva scoperto che doveva scaldarlo, sfortunatamente non era una donna, quindi non poteva allattarlo con il seno e per raggiungere il microonde più vicino avrebbe perso troppo tempo, a questo punto restava una sola opzione, qualcuno che sapesse usare i jutsu di fuoco…Dannazione.

“Ohi! Sasuke, vieni qui!”

Ecco! Finalmente Naruto sembrava essersi ricordato di bilanciare le cose! Naruto non lo aveva ignorato; Naruto si sarebbe arrabbiato e lo avrebbe seguito fino a che non avrebbero litigato, lottato e uno dei due avrebbe ricevuto un calcio sul sedere.

“Sei rinsavito allora, usuratonkachi?”

Non prestando alcuna attenzione a Sasuke, Naruto si piegò afferrando la bottiglia tra le sue mani e spingendola contro al petto dell’Uchiha.

“Che roba è?”

“Un biberon”.

“Cosa vuoi che ci faccia?”

“Voglio che tu ti renda utile e riscaldi il latte con un jutsu di fuoco o qualcosa visto che sembra piacerti bruciare le cose! Ma se lo fai troppo caldo o troppo freddo giuro che troverò un modo per castrarti-”

Mentre Naruto continuava con la sua minaccia, Sasuke si alzò sbalordito. Non un commento sulla sua grandiosità, non un solo ‘bastardo’ urlato, qualcuno aveva rapito Naruto a sua insaputa?

Socchiudendo le palpebre domandò all’impostore “Chi sei e che cos’hai fatto all’usuratonkachi?”

“Cosa? Sono Naruto, idiota!”

“Il vero Naruto mi avrebbe chiamato bast-”

Caricando il suo pugno indietro Naruto colpì Sasuke. “Non imprecare di fronte al mio bambino!”
Offesosi, Naruto si girò dirigendosi verso gli alberi per prendere un grosso tronco e buttarlo a terra, poi estrasse dalla piccola borsa ninja attaccata alla sua cintura dei fiammiferi e ne accese uno dando fuoco al il ceppo. Sistemò il biberon su di esso e aspettò che arrivasse alla giusta temperatura, poi spostò l’oggetto e gettò della terra sulla fiamma per spegnerla, nel frattempo Toppuu aveva osservato l’intera scena con un luccichio negli occhi. Il bimbo sembrava avere un’innata ossessione nel causare dolore al moro, sia direttamente che non.

Anche Sakura si stupì, Naruto non si comportava mai a quel modo, anche durante le missioni il biondo trovava sempre tempo per litigare e lottare con Sasuke, era un rituale! E ora era improvvisamente cambiato per un bambino…

Kakashi apparve divertito a differenza di tutti degli eventi occorsi. Ah, i miracoli della maternità! Aveva già visto cose come queste prima d’ora, sapeva di una donna totalmente mansueta che dopo aver avuto il primo figlio diventava una furia con chiunque osasse fare qualcosa anche di solo lontanamente immorale intorno al suo bambino. Non ne aveva mai prese così tante nella sua vita. Era divertente vedere gli effetti della maternità su Naruto, specialmente al momento che era un maschio.

Tornato da Toppuu, Naruto lo prese in braccio e beh…non seppe più che fare a quel punto…diamine non sapeva nemmeno se il bimbo avesse ancora l’età per essere allattato ancora col biberon! Guardando Toppuu che stava dolcemente mordicchiando il suo peluche a forma di volpacchiotto, dedusse che forse il biberon non era più necessario, forse era meglio qualche omogeneizzato o qualcosa del genere. Fortunatamente aveva comprato anche qualcuno di quelli. Appoggiando a terra il biberon andò a prendere nella borsa qualche pappetta per bambini e un piccolo cucchiaio di plastica. Stava giusto aprendo il coperchio quando venne raggiunto dal resto del team che si era seduto a sua volta sulla coperta per il pranzo. Kakashi sorrise felicemente, Sakura apparve scioccata e Sasuke, ancora irritato, che si massaggiava il viso nel punto in cui il biondo lo aveva colpito.

“Naruto…ti…senti…bene?” gli domandò la ragazza con trepidazione.

“Sto bene, perché me lo chiedi Sakura-chan?”

“Beh…ti comporti…in modo strano”.

“Hm? A me non sembra”.

Sakura quasi cadde a terra alle parole di Naruto quando questi prese un cucchiaino di cibo e lo portò alla bocca di Toppuu, il tutto emettendo suoni divertenti e muovendo le sue labbra per far ridere il piccolo tra un morso e l’altro. Come poteva dirlo quando stava facendo smorfie a un bambino di dodici mesi?!

Sasuke mosse spasmodicamente un sopracciglio, che cosa stava succedendo al suo amico? Era cambiato radicalmente tutto nel corso di una notte! E la ragione doveva essere quel bambino. Portò l’attenzione al piccolo e rimase scioccato quando il bimbo gli rivolse un ghigno, di nuovo! In quel momento una cosa fu decisa, in qualche modo Sasuke Uchiha si sarebbe liberato di quell’insofferente moccioso e a quel punto il mondo avrebbe girato per il verso giusto. Il loro team sarebbe tornato alla normalità e Naruto avrebbe dedicato nuovamente tutte le sue attenzioni per lottare con lui. In quanto il suo migliore amico e rivale doveva concentrarsi solo su di lui!...Non stava assolutamente suonando geloso in quel momento, nossignore.

Il team riprese l’allenamento, beh eccetto Naruto che aveva appena finito di pulire Toppuu e stava giocando e ridendo con il bambino. Improvvisamente la pace fu spezzata dal ragazzo che gridò estasiato.

“Kakashi-sensei! Sakura-chan! Venite a vedere! Sta camminando! CAMMINA!”

Tutti si fermarono per voltarsi a vedere verso la coperta dove Naruto era inginocchiato e Toppuu stava muovendo instabilmente i suoi primi passi verso le braccia aperte del biondo. I tre si avvicinarono e Sakura dopo essersi abituata allo strano comportamento di Naruto, gridò allegramente su quanto fosse carino il piccolo. Non aveva mai visto Naruto come un possibile genitore prima d’ora, ma poi riflettendoci meglio il biondo era sempre andato d’accordo con i bambini del villaggio grazie ai suoi modi infantili, specialmente con Konohamaru e la sua gang.

Sasuke guardò indignato il bambino, grande, ora il moccioso si muoveva anche. Ma forse, se fosse ‘accidentalmente’ caduto e rotto qualche cosa, sarebbe stato spedito in qualche ospedale o meglio ancora, dai suoi genitori. Il moro fu riscosso dai suoi pensieri alla felice risata di Naruto. Apparentemente Toppuu ce l’aveva fatta ad arrivare dal biondo ed era caduto all’istante sulle sue gambe ridendo a sua volta. Sentì di nuovo una punta di gelosia, Naruto non gli sorrideva mai così…
Alzandosi in piedi con Toppuu fra le sue braccia Naruto saltellò euforicamente qua e là, con un ampio ghigno disteso sul volto.

“Beh che state aspettando? Qualcuno prenda una macchina fotografica, una videocamera, dobbiamo dirlo a qualcuno, tutti! La vecchiaccia, Jiraiya, oh e Iruka! Dobbiamo farlo sapere a tutti, ora! Il mio bambino CAMMINA!”

Sakura rise leggermente all’entusiasmo di Naruto. Quando non si comportava da idiota non era poi così male, era proprio carino come un fratellino che aveva appena fatto qualcosa di assolutamente adorabile.

Kakashi sorrise piacevolmente, non aveva mai visto Naruto così felice. Forse questo bambino era un’influenza positiva e al biondo sembrava venirgli naturale comportarsi a quel modo. Forse aveva qualcosa a che fare con Kyuubi; gli animali avevano un istinto naturale nel prendersi cura dei loro cuccioli e Kyuubi, nonostante fosse un demone, rimaneva comunque una volpe.

Sasuke sembrava essere l’unico a non gradire il nuovo istinto materno del compagno. Naruto era uno dei pochi che voleva gli girassero intorno per la maggior parte del tempo e da quando era arrivato quel bambino, lui era stato messo da parte. In qualche modo il moro avrebbe escogitato qualcosa per far capire a quel bambino che nessuno prendeva qualcosa ad un Uchiha…

KONOHA: 10 ANNI DA ADESSO.

Nella torre dell’Hokage un giovane camminava avanti e indietro freneticamente mentre un altro sedeva tranquillo sul divano. Il giovane intento a camminare era di altezza media con selvaggi capelli biondi, penetranti iridi blu e un viso leggermente efebico a causa dei grandi occhi ed i lineamenti delicati. L’altro non era poi così alto, ma certamente lo era più dell’altro, con capelli neri come la pece, occhi d’ossidiana, con spalle larghe e una corporatura più grande del compagno biondo.

Era andato! Il suo bambino era andato e- e quel buono a nulla di suo marito aveva abbastanza nervi da stare calmo!

“Uchiha Sasuke! Hai dei nervi d’acciaio! E’ nostro figlio che è stato perso qui! Alza il culo e renditi utile!”

Il moro, ora identificato come Sasuke inarcò un sopracciglio. “Naruto, lo sai che in qualche modo è finito nel passato e sai che starà bene quando ritornerà. Calmati”.

“M-ma, se succedesse qualcosa che non è mai accaduto prima e mi perdessi i suoi PRIMI passi?!”

“Ma lo hai visto quando avevi dodici anni”.

“Non è la stessa cosa e lo sai anche tu!” disse buttando le mani all’aria per lasciarsi cadere sul divano accanto a Sasuke.

“…E se si sentisse solo, eh Sasuke? O-o soffrendo per essere lontano dai suoi genitori! Potrebbe accadere, l’ho letto su un libro sai? O potrebbe sentirsi a disagio lì!”

Sorridendo leggermente a sua ‘moglie’ Sasuke afferrò il mento del biondo e portò i loro visi più vicino.

“Starà bene; ha il tuo te stesso di dodici anni ricordi?”

Naruto sollevò il capo a questo. “Sì….ricordo che mi ha chiamato mamma nell’ufficio dell’Hokage”.

“Lascia che Toppuu riconosca la sua mammina”.

“Beh almeno allora me la cavai bene con lui e tu praticamente mi seguivi come un fidanzato geloso fino a che non se ne è andato!”

“Ma hai provato una cosa del genere anche dopo ricordi?” disse il moro ghignando e unendo le loro labbra per una breve effusione. “E lo sai…è un bene avere una vacanza senza Toppuu per un po’, non che non gli voglia bene, ma può essere una tale pena a volte”

“Ovvero?”

“Beh è troppo protettivo nei tuoi confronti. E ha sempre la tua attenzione. Per di più tu ti comporti come una madre isterica intorno a lui”.

“Tel’ho già detto, la finirà di fare così. E’ solo che alcuni bambini sono particolarmente attaccati alle loro ‘madri’. La finirà presto e poi seguirà anche te ovunque. E non sono una madre isterica!”

“In qualche modo dubito che la smetterà, rimarrà per tutta la sua vita un mammone”.

“Bene, perché sennò mi mancherà”.

“Beh c’è una un lato positivo se la smetterà davvero”. Sasuke si alzò di scatto, si voltò verso Naruto e lo tirò per un polso. Con un rapido movimento lo aveva fatto piegare facendo sì che l’unica cosa che gli impedisse di colpire il suolo fossero le braccia attorno alla sua vita e il braccio che gli sorreggeva il capo, infine azzerò la distanza tra le loro bocche. (L’autrice parla del casqué, presente quel passò di danza? Ndtrinh). Liberando le labbra ora gonfie per il bacio, il moro ghignò.

“Potremmo sempre farlo di più…”

“Sasuke!” Naruto arrossì profondamente.

“E questa è un’altra ragione per cui Toppuu può essere fastidioso. Piange sempre quando cerco di farci stare soli…”

“E’ questo tutto ciò a cui pensi? Tu, pervertito!”

“Sei l’unico ad aver sposato questo pervertito!”

“Beh non ti volevi arrendere!”

“Ma alla fine ho vinto, no?”

Naruto mise su un broncio che si trasformò poco dopo in un sorriso contento “Bene, ci godremo la nostra prima vacanza”.

“Allora andiamo”. Tirando improvvisamente Naruto, il giovane caricò l’esile biondino sulle spalle e balzò fuori dalla finestra.

“Aspetta Sasuke! Ho ancora delle cose da Hokage da sbrigare! SASUKE! Ehi non ignorarmi così!”

Inutile dire che non molto fu detto fra i due dopo ciò. (Già...loro sono tipi di azione -__-” ndtrinh).

Continua…
 
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