Capitolo 8: Appuntamento.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 21:18




Titolo: Mommy Naru (Mamma Naru).
Autore originale: LilBlue-Hedggie.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3242468/1/Mommy_Naru
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: shounen-ai, humor/romance.

-Capitolo 8: Appuntamento.

KONOHA: QUATTRO ANNI DAL PRESENTE.

Il passo n° 3 era stato concluso con facilità secondo il piano. Lui e Naruto andavano comunque sempre insieme in luoghi pubblici. Questo assieme ai ‘casuali’ tocchi e all’ora apparente attrazione del biondo nei suoi confronti, creavano il momento giusto per chiedere un appuntamento. E questa era la parte più difficile. Gli appuntamenti in teoria consistevano nell’avvicinare le persone, una scusa per abbracciarsi e dimostrare l’affetto reciproco in pubblico; ma sebbene Naruto potesse sembrare una persona affettuosa, erano proprio in momenti di contatto fisico che lo mettevano più a disagio. Naruto di solito era uno che dava abbracci mozzafiato e quelli erano gli unici tocchi positivi che riceveva, così quando qualcuno oltre a Naruto iniziava ad abbracciare, lui avrebbe iniziato a dare di matto sgarbatamente.

E non aiutava nemmeno il fatto che Naruto non fosse mai stato ad un appuntamento, certo aveva chiesto a Sakura di uscire insieme a dodici anni, ma non si era mai aspettato che la rosa accettasse e dopo che gli era passata la cotta per l’amica, non aveva più chiesto a nessuno di uscire. Tuttavia era stato invitato da altri, altri che non conosceva, così ovviamente Naruto aveva sempre rifiutato.

Dopo essersi rassicurato diverse volte Sasuke si preparò a chiedere a Naruto di uscire…

“No”.

E fu crudelmente rifiutato.

“Non è che tu non mi piaccia Sasuke, mi piaci, non saremmo migliori amici se tu non mi piacessi, ma non cerco una relazione ora come ora. E non voglio davvero perdere la nostra amicizia. Forse un’altra volta?”

Okay, era stato respinto, ma almeno Naruto non era come Sakura quando rifiutava le persone.
Il biondo era delicato, un’altra ragione per cui Sasuke lo amava così tanto. Così Naruto disse no la prima volta, non importava il fatto che fosse stato depresso per un totale di cinque minuti, la sua determinazione si era rinnovata con il doppio della forza… infondo c’era sempre la prossima volta. Naruto AVREBBE detto sì…sperandoci.

Naruto sospirò, non si era mai aspettato che Sasuke iniziasse a chiedergli di uscire insieme. Ed il ragazzo era così…persistente. Pensando a tutti i futili tentativi di Sasuke di fargli comparire un piccolo sorriso sulle labbra. Ciò che il moro stava facendo era completamente contro la sua normale stoica personalità. Aveva un che di adorabile. Forse la prossima volta avrebbe detto di sì…

“Certo”

“Davvero perché non- aspetta, hai detto sì?”

“Beh posso dire di no se non vuoi davvero…”

Sasuke socchiuse gli occhi, “Troppo tardi. Hai già detto sì”. Sasuke ghignò, “Questo fa di te il mio appuntamento”.

L’occhio di Naruto si contrasse infastidito prima di andare a colpire leggermente l’amico sulla nuca. “Bastardo possessivo…” Ma ciò non impedì a Sasuke di vedere luccichii di gioia negli occhi del biondo.

QUALCHE TEMPO PIÙ TARDI…

Sasuke batté impazientemente il piede su e giù. Sperava con tutto il suo cuore che Naruto non stesse iniziando a prendere le abitudini di Kakashi. Sasuke indossava ancora gli abiti da shinobi, ma erano puliti e un po’ più carini degli usuali abiti che portava. Aveva anche dimenticato la sua giaccia Jounin. Anche se portava una semplice maglia blu a maniche lunghe e a collo alto ed un paio di pantaloni neri da shinobi che finivano poco più sopra della caviglia prima di essere coperti con delle bende, il completo gli dava comunque un aspetto diverso dal solito.

“Ehi Sasuke grazie di aver aspettato!”

Il moro alzò lo sguardo sul suo appuntamento. Naruto stava correndo incontro a lui, una lunga sciarpa arancione che sventolava dietro di lui. Ehe, sembrava che a Naruto piacesse portare sempre qualcosa di arancione.

Il biondo si fermò di fronte a lui sorridendo luminosamente. Portava una maglia blu scuro con le maniche a tre quarti che mostravano i suoi avambracci fino alle mani che erano coperti dai guanti senza dita con una placca di metallo sopra il dorso. I pantaloni erano dello stesso colore della maglia e le bende che andavano a finire poco sopra i sandali.

“Ed io che pensavo che stessi diventando come Kakashi-sensei”.

“Non paragonarmi con quel pervertito!”

“Ma tu ci sei abituato, non è vero? Ti allenavi con il più grande super pervertito del mondo”.

Naruto gemette, “Non ricordarmelo. E non chiamarlo mai grande, non puoi mai dire quando potrebbe comparire e prenderlo come un complimento”.

Scuotendo il capo, Naruto si illuminò immediatamente. “Allora cosa facciamo in questo appuntamento?”

Sasuke fece spallucce. “Non so esattamente che fanno le persone agli appuntamenti”.

Il biondo lo fissò.

“Che c’è?”

“Se non sai cosa fanno le persone agli appuntamenti e non sai cosa fare….allora cosa facciamo ora?”

“…Allenamento?”

“Per me sta bene”.

PIÙ TARDI

“UCHIHA SASUKE QUESTO È L’APPUNTAMENTO PIÙ ANTIROMANTICO CHE ABBIA MAI SENTITO”

Sasuke la guardò torvo e si massaggiò le orecchie. Solo perché Sakura aveva abbandonato i suoi modi da fan, non significava che il suo volume di voce si fosse abbassato.

Sakura fissò duramente l’ultimo degli Uchiha.

“Non posso credere che a hai portato Naruto ad un appuntamento così deprimente! Vi siete almeno mai tenuti per mano, cenato e scambiato il bacio della buona notte?”

“Beh no, ma…”

“ALLORA NON È UN APPUNTAMENTO! Gli chiederai di uscire di nuovo e farai un appuntamento come si deve!” Sakura batté le mani ed i suoi occhi si illuminarono come stelle. “Un appuntamento dovrebbe essere romantico, una brezza d’aria fresca per entrambe le parti. Un’opportunità per entrare veramente in sintonia con l’altra metà ed esprimersi eterno amore, un modo per mantenere l’alchimia nata”. La rosa improvvisamente guadagnò uno sguardo scuro e fissò Sasuke. “NON qualche stupida scusa per allenarsi insieme in abiti carini!”

Sasuke non disse niente.

“Pensi di chiedergli di uscire di nuovo?”

“Ovviamente”.

“Allora programmerò io il tuo prossimo appuntamento”.

Sasuke aprì bocca con il proposito di lamentarsi, ma Sakura parlò per prima.

“Mi lascerai fare o esporrò al mondo il tuo intero album di foto su Naruto”.

“Come fai a-”

“Io ero una fan numero uno, ricordi?”

Forse Sakura era completamente cambiata dopotutto.

IL GIORNO SEGUENTE

E così Sasuke chiese nuovamente a Naruto di uscire insieme. Naruto, immaginando che fosse un appuntamento come la volta precedente, accettò. Indossando gli stessi abiti, sciarpa compresa, il biondo andò ad incontrare Sasuke al precedente punto d’incontro del Team sette, il ponte.

“Allora Sasuke, cosa facciamo questa volta?”

“Ceniamo”.

Naruto sbatté le palpebre, “Ceniamo, ceniamo dove? Oh, io lo so, che ne dici dell’Ichiraku?”

Sasuke scosse il capo, “Ho preparato io la cena”.

Il biondo sbatté nuovamente le palpebre, “Tu sai cucinare?”

“Tu sai sfornare, quindi non vedo perché ti debba sorprendere”.

“Okay, sappiamo entrambi preparare cibo, quindi ora dove mangeremo esattamente?”

“Da qualche parte con un bel tramonto”.

“E questo posto sarebbe…?”

Indicando il villaggio Sasuke ghignò, “Dove vuoi che sia usuratonkachi, se non nel tuo posto preferito, la montagna degli Hokage”.

Mangiare sulla cima della testa del Quarto Hokage era…diverso da quello che pensava Naruto. Aveva osservato il villaggio da lì sopra in diverse occasioni, ma in qualche modo aveva qualcosa di speciale con Sasuke. Mangiando del cibo cucinato dal moro e osservando il tramonto sopra al villaggio era bello, ma Sasuke rendeva il tutto ancora meglio. Inoltre non stettero semplicemente seduti in silenzio, sebbene Naruto fosse quello che parlava di più tra i due, anche il moro fece una buona conversazione. Ed erano anche riusciti a farlo senza finire a parlare di argomenti seri, punzecchiandosi a vicenda pure.

Alla fine del loro appuntamento Sasuke accompagnò il biondo al suo appartamento.

“Mi sono divertito molto Sasuke, dovremmo rifarlo ancora la prossima volta. A pranzo forse, ne?”

“Certo”.

Ma prima di entrare nel suo appartamento Naruto diede un rapido bacio sulla guancia del moro.

“Notte Sasuke!”

Dopo che la porta fu richiusa Sasuke rimase ancora lì in piedi con una leggera aria inebetita sul volto. Sollevando una mano si toccò la guancia con un piccolo sorriso. Il piano di Kakashi dopotutto stava funzionando.

KONOHA: NOVE ANNI DAL PRESENTE

“Ehi Sasuke, non noti qualcosa di…familiare riguardo a nostro figlio?”

Sasuke alzò lo sguardo dalla culla in cui giaceva il neonato e lo rivolse al compagno, poi lo riportò nuovamente sul figlio, infine con un’espressione contemplativa sul volto annuì.

“L’ho notato, ma sembra familiare perché assomiglia a noi due”.

Prendendo un’occhiata più ravvicinata Sasuke fece infine la connessione. “Toppuu”.

“Cosa?”

“Ecco a chi assomiglia, è un’esatta replica di Toppuu”.

Anche Naruto guardò il piccolo più da vicino. “Hai ragione! Aspetta un secondo”. Naruto corse fuori dalla stanza e ritornò poco dopo con una foto incorniciata. Mostrandola a Sasuke, il moro la guardò. Nella foto c’erano Naruto, Sasuke ed il bambino di quella missione di molto tempo addietro, Toppuu. Toppuu era seduto sulle gambe del biondo, le piccole braccia strette intorno al suo collo con un sorriso smagliante sul viso. Mentre Naruto era appoggiato contro il ponte del Team sette, anch’egli sorridente, Sasuke invece era in piedi accanto al compagno e ghignava.

Passando le dita sopra l’immagine Sasuke spostò lo sguardo da suo figlio a Toppuu. Guardandolo negli occhi lo vide. Erano identici. Per qualche motivo, suo figlio e Toppuu erano la stessa persona.
Un cipiglio torvo comparve sul volto di Sasuke; se suo figlio era davvero Toppuu sarebbe cresciuto per attaccarsi eternamente a Naruto.

“Beh, credo che il problema del nome sia risolto”.

Naruto alzò lo sguardo confuso alle parole dell’Uchiha.

“Era stato chiamato Toppuu nel passato ed era un nome che avevamo preso in considerazione”.

“E Toppuu sia”. Concordò il biondo.

“Giudicando dalla sua età, credo che non verrà spedito nel passato ancora per una altro anno e tornerà indietro quindi non dobbiamo preoccuparci di lui, ma…”

“Questo però non risponde ancora alla domanda sul come succederà”.

Sasuke alzò le spalle, “Lo sapremo quando verrà il tempo, ma…”

“Ma…?”

“Se veramente lui è il Toppuu che conosciamo, allora sarà un moccioso mammone…”

“Lui NON era un mammone o un moccioso Sasuke!”

Ma il moro proseguì, come se non avesse udito le parole di Naruto.

“Ciò significa che probabilmente piangerà quando proveremo a fare sesso! DANNAZIONE!”

Naruto fissò Sasuke per un istante prima di muovere un sopracciglio stizzito e colpire l’uomo sulla testa.

“E’ TUTTO CIÒ A CUI PENSI?!”

Sasuke gemette, “Ma possiamo evitarlo…se solo collaborassimo…”

Proprio in quel momento Toppuu iniziò a piangere e Naruto corse a prenderlo in braccio e cullò il neonato avanti ed indietro dolcemente fino a zittirlo. Naruto guardò Sasuke. “Onestamente Sasuke pensi davvero che Toppuu sia un mammone? Non abbiamo prove che lui sia il Toppuu del passato. Ecco, prendilo in braccio e guarda”.
Naruto piazzò Toppuu fra le braccia del moro, dove il bimbo iniziò a piangere all’istante. Saske rimise il piccolo fra le braccia del biondo e la stanza tornò silenziosa..

“…Beh…sono sicuro che si abituerà a te!”

Sasuke gridò in frustrazione. “E’ già iniziata!”

Naruto quasi non cadde per terra come Sasuke iniziò a lamentarsi su come il suo unico figlio gli rubasse le attenzioni della ‘moglie’.

“Questo sarà un lungo anno…”

Continua…
 
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