Capitolo 9: Attraverso il tempo.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 21:21




Titolo: Mommy Naru (Mamma Naru).
Autore originale: LilBlue-Hedggie.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3242468/1/Mommy_Naru
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating: shounen-ai, humor/romance.

-Capitolo 9: Attraverso il tempo.

KONOHA: 10 ANNI DAL PRESENTE

“Bene, questo è il primo passo”. Commentò Sasuke asciutto.

Naruto spalancò la bocca al suo indirizzo. “Nostro figlio è appena sparito in un flusso di chakra e questa è la PRIMA cosa che dici?!”

Sasuke fece spallucce, “Sapevamo che sarebbe successo, no? E tornerà indietro sano e salvo. Quindi rilassati e basta Naruto”.

Il biondo lo guardò torvo e distolse poi lo sguardo. Sapeva che qualcosa sarebbe successo a Toppuu, semplicemente non pensava questo. Stavano camminando nei campi di allenamento al confine del villaggio per un’ispezione quando erano stati attaccati da shinobi nemici. Essere Hokage aveva qualche svantaggio a quanto pareva. Quando un attacco di chakra arrivò troppo vicino a suo figlio, per sicurezza aveva usato un po’ del chakra di Kyuubi per creare una barriera, però la combinazione del suo chakra con quello di un umano altrui aveva creato un piccolo varco spaziale, ma grande abbastanza da risucchiare un bambino…Ovviamente Naruto si era così arrabbiato che aveva quasi ucciso l’altro shinobi e l’avrebbe fatto se non fosse stato per Sasuke, che gli aveva ricordato che Ibiki aveva sempre bisogno di qualche nuovo giocattolo per i suoi esperimenti. Ibiki avrebbe torturato quel uomo molto più di quanto lui avrebbe potuto.

“Sasuke? Come pensi che faremo a tornare indietro nel tempo e riportarlo a casa?”. Che ironia, non avrebbe mai pensato che i due uomini venuti a prendere Toppuu dalla loro quadra genin dieci anni prima non erano altro che i loro stessi più grandi…

“Ancora,Naruto! Non lo so. Potevo giurare che la teoria del viaggio temporale attraverso il chakra non fosse provata…”

“Beh, abbiamo appena smontato questa piccola teoria, giusto?”

“Hn.”

Narutò si accigliò nuovamente, ma condivise mentalmente l’opinione di Sasuke, come erano divenuti più grandi ed particolarmente dopo che si erano sposati, il moro era diventato una persona più calda e per questo ne era grato, non che lo amasse di meno ad ogni modo…era solo più positivo crescere dei bambini con un padre che era in grado di sorridere solo di tanto in tanto. Quindi era ovvio che fosse diventato di nuovo così freddo quando era preoccupato per Toppuu, non importava quanto insistesse sul fatto che non lo fosse e sapeva che Toppuu sarebbe stato bene. Sorridendo prese per mano Sasuke e lo tirò con lui verso il villaggio.

“Avanti bastardo, c’è un thè che ti aspetta con il tuo nome scritto sopra”.

Non fu che qualche settimana più tardi che Kyuubi, in tutta la sua demoniaca impazienza, aveva aperto un nuovo varco. Il demone era davvero stufo marcio dei continui piagnistei del suo contenitore. Preferiva un idiota felice ad uno depresso.

KONOHA: PRESENTE

Naruto fissò perplesso le due figure in iedi nell’ufficio dell’Hokage. Come potevano essere il papà e la mamma di Toppuu? Erano entrambi uomini! Non che avesse problemi con questo, odiava avere pregiudizi come gli abitanti del villaggio, ma la nascita di un bambino non richiedeva…oh, non so…UNA VAGINA?!

L’uomo dai capelli biondi scoppiò a ridere, “Ti sorprenderesti di sapere cosa può fare un bravo medico”.

Naruto sbatté le palpebre, non lo aveva detto ad alta voce…o sì? Arrossì improvvisamente, pregò qualsiasi dio che fosse là fuori che NON lo avesse detto a voce.

Improvvisamente il piccolo bambino fra le sue braccia si dimenò e si protese verso l’uomo biondo. “Mamma!” gridò Toppuu felice. Sgusciando dalle braccia di Naruto per cadere a terra, il piccolo barcollò il più veloce possibile verso le braccia protese del più grande.

Cadendo nel dolce abbraccio Toppuu sorrise alla sua vera madre. Il bambino si era distantemente domandato perché i suoi genitori sembrassero più bassi…

“Su!” sollevando il bimbo in aria da sotto le ascelle, il biondo girò su se stesso facendo delle boccacce al bambino ridente. L’altro uomo invece aveva solo sorriso leggermente prima di voltarsi verso il team 7. Normalmente sarebbero si sarebbe capito che i genitori di Toppuu assomigliassero tropo a Naruto e Sasuke, ma non era nulla che un po’ di gel non potesse aggiustare. Ora sembravano solo vagamente le loro più giovani controparti, e questo spiegava perché Toppuu si indirizzasse a Naruto e Sasuke come mamma e papà. Assomigliavano ai suoi veri genitori, ma Toppuu essendo ciò che era aveva immediatamente capito chi erano con il suo naso ed il Naruto più grande era di nuovo sua madre.

“Vi ringraziamo di aver badato a nostro figlio per noi, spero non abbia creato problemi”

Naruto ghignò e si grattò la nuca, “Nah, non è stato un problema!”

Il volto di Sasuke si rabbuiò all’istante, “Questa è la tua opinione…”

“Zitto! Sei solo arrabbiato perché lui preferisce me a te!”

“Tsk, solo perché assomigli a sua madre”

“Oh sì! Beh, però gli piaccio ancora di più io!”

“Idiota”.

“Io non sono un’idiota!”

Sakura li fissò esasperata, “Beh almeno Naruto è tornato normale…tutti quei comportamenti materni mi stavano facendo diventare pazza”.

Kakashi annuì, “Maa, maa...però era sicuramente divertente!”

La rosa lo guardò torva, “Solo per lei Kakashi-sensei….Solo per lei…” il ninja fai capelli argentati rise semplicemente e ritornò a dedicare al sua attenzione al suo libretto arancione. Sakura sospirò e se ne andò, se la loro missione era finita doveva andare a ritirare il compenso, notò solo vagamente che Kakashi ed i suoi altri due compagni l’avevano seguita. Naruto era così preso dalla sua discussione con Sasuke che aveva dimenticato di dire addio a Toppuu. Ad ogni modo era stata la cosa migliore, non sarebbe stato giusto dire addio quando non era vero, si sarebbero visti di nuovo alla fine.

Il Naruto più grande li guardò e rise, “Ero davvero così piccolo?”. Cullò Toppuu avanti ed indietro fra le braccia mentre il bimbo rideva felicemente.

“Hn, sei ancora piccolo”.

“Non lo sono!”

“Mi arrivi solo al mento, guarda in faccia la realtà. Sei piccolo”.

“Gaaah! A volte mi chiedo perché ti ho sposato! E per la cronaca, tu se solo idiotamente alto”.

Sasuke ghignò e avvolse le braccia intorno alla vita di Naruto, poggiando comodamente il mento sulla spalla del biondo. Pizzicò il collo abbronzato con le labbra e lanciò un’occhiata sorniona al marito, che tremò di piacere.

“Perché mi ami”.

“…Dannazione, odio quando hai ragione”.

Sasuke stava per rispondere quando un piccolo pugno lo colpì sul naso. L’uomo dai capelli corvini abbassò lo sguardo sul figlio, il sui viso era contratto in un broncio e le cui guance erano gonfie in una imitazione di un rospo. Quello sguardo aveva scritto dappertutto Naruto. Arruffando i capelli del bimbo ghignò. “Abituati piccoletto, questo è quello che fanno le persone sposate”.

“Tu più degli altri”.

“Tranne che io ho una scusa, ho un intero clan a cui ridar vita. Quindi posso avere tutto il sesso che voglio”

“Lo dici solo così perché così la gente non ci sgrida quando lo facciamo in luoghi pubblici”.

Il moro fece spallucce, “Funziona, no? Su andiamo a casa”.

“Fa strada”.

KONOHA: VENT’ANNI DA ORA.

Il giovane moro si infilò in un vicolo buio con un’espressione torva. Dannazione, odiava le donne a volte! Capiva perché i suoi genitori fossero gay. Dopo aver atteso un minuto controllò i dintorni per assicurarsi di non essere scoperto, poi corse su per la parete e saltò di tetto in tetto facendosi strada verso il complesso degli Uchiha.

Avanzando per il sentiero in giardino, un hobby di sua madre, aprì la porta e si levò le scarpe. Camminò per il corridoio principale con l’intenzione di andare nella sua stanza, ma sentì una voce. Huh, suo padre doveva essere rientrato prima dalla sua missione.

“Beh vedete, l’influsso di chakra aveva causato un varco spaziale…” No! Non di nuovo quella storia!

Una replica di undici anni dell’uomo nel salotto entrò nella stanza con le braccia incrociate. Occhi blu si socchiusero pericolosamente, l’unica differenza tra lui e suo padre a parte i capelli ribelli. Toppuu fissò brevemente gli altri tre bambini nella stanza.

“Papà! Lo sai che odio quando racconti quella storia! Sai quanto è ridicolo essere chiamato il bambino che viaggia nel tempo?!”

Un Sasuke trentenne ghignò al suo primogenito. L’Unica ragione per cui riesumava quella storia era per vendicarsi di tutte quelle volte che lo aveva interrotto quando era con il biondo.

“Ma è una storia perfetta da raccontare prima di andare a dormire”.

“Sì! Lascia che parà continui fratellone!” Toppuu abbassò lo sguardo sui tre fratellini. Avevano i capelli ribelli, gli occhi e la personalità di sua madre; era l’unico nella famiglia che non aveva preso ereditato i capelli biondi.

“Oh, e cosa farai al riguardo piccola macchia solare?”

“Arrrrgh! Non chiamarmi così”

“Ok, ok Kokuten, ma non vedo perché ti dia così fastidio dato che il tuo nome significa proprio questo”.

“Sì, ma Kokuten suona più cool!”

“Cosa ne pensi Sogeki? Hoshi?” Toppuu si rivolse ai suoi fratelli gemelli, che avevano sei anni.

“Hm, beh noi pensiamo-”

“-Che qualsiasi cosa irriti-”

“-Il nostro caro-”

“Deve essere una gran storia!” conclusero all’unisono i due. I gemelli erano sempre insieme e solo la famiglia riusciva a separarli. Erano molto orgogliosi di essere in grado di confondere tutti. Infatti i gemellino avevano la stessa traccia di chakra, che era una delle caratteristiche più difficili da riconoscere per i shinobi che tentavano di dire la differenza tra i due fratelli identici.

“Qual è la storia migliore?”

Toppuu alzò lo sguardo luminosamente e corse ad abbracciare la madre che stava tenendo in braccio una bimba, la loro sorellina di cinque mesi, Mikoto, chiamata come sua nonna, Uchiha Mikoto. Era l’unica femmina della famiglia e aveva capelli neri che sembravano blu e occhi d’ossidiana, aveva proprio l’aspetto della sua ava.

Naruto sorrise al figlio e fece scorrere una mano tra i suoi capelli, “Come è andata la giornata Toppuu?”

“Noiosa, non ho avuto missioni oggi, tu eri in ufficio e papà era in missione e tutti gli altri erano occupati, all’accademia o ospedale”.

“Meglio della mia giornata, io odio il lavoro in ufficio”.

“Sasuke ghignò, “E da dieci anni che lo ripeti”.

Il biondo fece la linguaccia, “Zitto!”

“Non crescerai mai?”

“E tu ti comporterai per il resto dei miei giorni come un vecchietto? Mai!”

Toppuu sorrise ai suoi genitore e fece uscire i fratelli dalla stanza, prese Mikoto dalle braccia della madre e se ne andò anche lui. Queste discussioni di solito portavano al lato ‘creativo’ del padre, come l’aveva definita lui anni or sono. Sebbene fosse ancora un mammone, avrebbe picchiato chiunque avesse osato diglielo; alla fine l’aveva data vinta a suo padre e si era abituato alla creazione di bambini. Infondo era colpa sua, dopotutto era lui che aveva chiesto un fratellino… Quando udì più gemiti del solito quella notte di tanto tempo fa, pensò che la casa stesse per crollare a causa della pressione o altro, AVEVA quattro anni allora. Arrossì al pensiero, era così sbagliato sentire i genitori farlo…

Scuotendo il capo furiosamente Toppuu uscì dall’atrio vuoto, i fratelli si erano dispersi dopo aver lasciato la stanza, così uscì nel giardino dopo aver messo a dormire la piccola Mikoto.

Sebbene odiasse il nome “Il bambino che viaggia nel tempo”, era davvero felice che fosse stato grazie a lui che i suoi genitori si fossero avvicinati, anche se aveva dato solo una piccola mano. Inclinandosi contro l’albero nel giardino sbadigliò e alzò lo sguardo sul cielo con un piccolo sorriso.

Quel giorno era una bella giornata.

Improvvisamente sentì un rumoroso gemito dalla casa.

…Caccia via quel pensiero.

Letteralmente…

Ug, si stava trasformando in suo padre!

Dimenticando qualsiasi cosa carina che avesse detto sull’uomo, ritornò in sé.

Sentì un altro gemito. Poteva sentire tutto quello anche stando da fuori?

Ghignando improvvisamente, Toppuu si alzò e corse verso casa. “Maaaaaaaaaaamma! Papà fa troppo rumore!”

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio per sfortuna di Sasuke.

Fine…
 
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