Capitolo 1: Stupido sensei.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 21:33




Titolo: Puppy lovin: a Naruto doll, and all that can happen (Amorevole cucciolo: una bambola di Naruto e tutto ciò che può succedere).
Autore originale: darkalbino.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:http://www.fanfiction.net/s/3584438/1/Puppy_Lovin
Disclaimer: un giorno, SARANNO miei, e RECITERANNO le mie storie, e io SARò pronta con la mia videocamera.
Rating: rosso (con scherzi immaturi).
Warnings: linguaggio, yaoi, cose suggestive, e un Sasuke iper attivo…e una lemon? Forse? Se volete? Questa storia sarà molto corta.

-Capitolo 1: Stupido sensei.

“Tu bastardo…” ruggì minacciosamente il moro…letteralmente

l’occhio del jounin dai capelli argentati si alzò verso la luna crescente, indicando ovviamente la sua felicità, “Ora, Sasuke-kun, io non parlo la lingua dei cani”.

“Fammi tornare come prima stronzo pervertito!” abbaiò Sasuke (di nuovo letteralmente) al sadico ghignante, ma il suo comando non significò nulla, nemmeno per lui. Si guardò intorno freneticamente, ogni cosa sembrava dieci volte più grande…perché effettivamente ogni cosa era dieci volte più grande, o meglio, lui era dieci volte più piccolo.

Kakashi incrociò le braccia contro il petto, gustandosi la scena del ragazzo, normalmente stoico, preso dal panico…ma poi, chi non sarebbe caduto nel panico in una situazione simile? Ghignò, “Sii felice del fatto che abbia deciso di essere un buon Sensei e non ti abbia trasformato permanentemente, cosa che avresti meritato. Tornerai normale in un giorno o due. E’ tutta colpa tua Sasuke, davvero”.

Il capo di Sasuke scattò a quest’ultima frase, e le sue orecchie ora nere e pelose si drizzarono su, “Che diavolo ho fatto per meritarmi questo?”

Anche se la domanda era stata fatta sottoforma di abbai, Kakashi rispose come se non fosse stato cambiato in un cane, “Beh, se tu non avessi detto a Naruto del mio piano per incastrare Iruka in un gioco con le corde a letto, Naruto non sarebbe andato da Iruka a spiattellare tutto! E ora, grazie a te e la tua enorme boccaccia Sasuke, io devo dormire sul divano per una settimana!”

Sasuke sbuffò alla parola ‘boccaccia’ usata dall’uomo, quando in realtà era quest’ultimo ad avere la lingua sciolta. Non era dannatamente colpa di Sasuke se Kakashi sentiva il bisogno di raccontargli dei suoi progetti sessuali per Iruka! Non è che gliel’avesse chiesto! E non era colpa sua se Naruto era così stupido da andare a ‘spiattellare’ tutto ad Iruka! E secondo la sua opinione, stare una settimana senza sesso non era una buona ragione per trasformare il tuo ex allievo in un fottutissimo cane! Ma poi,infondo Kakashi era un gran pervertito…l’uomo probabilmente aveva bisogno del sesso come l’aria. Rise “per quanto un cane potesse ridere) mentre si immaginava Kakashi stramazzare al suolo perché aveva perso il suo piccolo e prezioso libro di novelle sconce arancione.

Sasuke non sapeva nemmeno come quello stronzo pervertito fosse riuscito a fargli questo, era successo tutto così in fretta.
Si stava semplicemente facendo gli affari suoi, evitando come sempre le fan girl e si stava dirigendo da Naruto per prendersi un po’ gioco del dobe e osservarlo arrossire e arrabbiarsi, quando tutto d’un tratto, il suo Sensei era apparso fuori dal nulla e composto un paio di sigilli mormorando qualcosa e BAM! La prossima cosa che Sasuke seppe, fu che il cielo stava diventando sempre più alto ed il terreno più vicino, mentre cadeva a quattro zampe e sentiva qualcosa di peloso spandersi per il suo corpo. Era finito fuori dai suoi vestiti e ogni odore e suono era diventato dieci volte più forte, ricordò brevemente di essersi domandato se questo era ciò che Kiba provava quando eseguiva la tecnica della moltiplicazione selvatica, ma che fu subito scacciata di mente quando lo shock di vedersi una coda lo colpì. Aveva corso in tondo per chi sa quanto preso dal panico, prima di cogliere l’espressione sorniona e trionfante del suo precedente sensei che era proprio lì in piedi davanti a lui in tutta la sua sadica gloria. E fu allora che ebbe inizio la ‘conversazione’.

“Bene,” Sasuke venne riscosso dai suoi pensieri, “spero che ti insegni qualcosa questo, Sasuke-kun. E chi sa? Forse verrai raccolto da una ragazza carina”.

Sasuke emise un suono disgustato e voltò di scatto il capo a lato, rabbrividì al pensiero di essere trovato da Sakura o Ino…ma si rilassò come si trovò a suo agio con l’idea che almeno poteva semplicemente morderle fino a farle sanguinare e facendo capire loro di lasciarlo in pace.

Kakashi ghignò maniacale, “Forse anche un grazioso biondino”. Si girò sui tacchi ed iniziò a andarsene, “Uno con luminosi occhi azzurri e una bella pelle brunita”.

Sasuke sussultò..oh no…Kakashi non poteva sapere…oh Dio, ti prego fa che non lo dica…

“E..con delle cicatrici a baffo!”. L’Uchiha iniziò ad abbaiare furiosamente mentre Kakashi correva ridendo come lo psicopatico quale era.

XXXSmutXXX

Sasuke si accucciò silenziosamente accanto ad un ruscello vicino ai campi di allenamento…deprimendosi della sua condizione di inutilità. Cosa poteva fare ora? Si rifiutava di tornare al villaggio, per timore di essere preso su e toccato da una fan, poteva gestirne un paio, ma quando erano in gruppo diventavano al quanto pericolose. Kakashi non poteva davvero aspettarsi che vivesse come un reietto per due interi giorni. Lui era un Uchiha maledizione! Gli Uchiha non potevano andare in cerca di cibo tra la spazzatura! Oh…Kakashi l’avrebbe decisamente pagata per questo…e sarebbe stato peggio della deprivazione dal sesso.

Sospirò frustrato e lanciò un’occhiata al cielo che si stava velocemente scurendo…a questo punto non poteva che andare alla casa del dobe, ma ciò avrebbe significato camminare fra le strade di Konoha, il che lo riportava al problema delle ragazze.

Il capo di Sasuke scattò allerta, un ghigno si distese sul suo volto, ‘Parli del diavolo…’

Naruto si stava lentamente incamminando verso campi di allenamento con l’intenzione di fare un po’ di esercizio notturno prima di tornare a casa e colpire il sacco da box. La testa del biondo si alzò quando udì il leggero suono dello scorrere dell’acqua, ma si fermò a mezzo passo quando vide qualcosa a terra. Inarcò un sopracciglio e si avvicinò, poi sbatté gli occhi per abituarsi al buio. La sua bocca si spalanco quando realizzò ciò che giaceva a terra, “Vestiti?” sussurrò in sorpresa. Il contenitore di Kyuubi analizzò vagamente l’area per un qualsiasi segno di vita, non aveva notato Sasuke accanto alla riva, anche se il ragazzo trasformato in cane lo stava fissando, perché il suo pelo scuro si fondeva perfettamente con la notte. Naruto si scrollò le spalle e dibatté sul fatto di lasciare o meno i vestiti lì, ma la curiosità aveva sempre la meglio su di lui e si ritrovò a chinarsi per sollevare e aprire la maglia nella pila abbandonata.

I suoi occhi si socchiusero cercando di capire cosa fosse disegnato sul vestito e sgranarono all’inverosimile alla realizzazione che il simbolo degli Uchiha faceva orgogliosamente mostra di sé sul retro della maglia.

“Sasuke?!” gridò incredulo. Arrossì al pensiero di un Sasuke nudo che camminava tra le strade addormentate di Konoha, ma poi scosse il capo vigorosamente come si ricordò che stava parlando di Sasuke.

Suddetto ragazzo-cane sbuffò piano divertito mentre il biondo metteva in moto il cervello per trovare delle risposte sulla strana situazione.

“Forse una ragazza è riuscita a portarglieli via?” sentì il ragazzo mormorare mentre occhieggiava la maglia e si grattava il capo meditabondo.

Il moro decise che era stato abbastanza a lungo nell’ombra e si alzo per raggiungere il ragazzo dalla pelle brunita.

Naruto abbassò lo sguardo quando qualcosa colpì la sua gamba e scorse un cagnolino nero, seduto mentre lo fissava, la testa inclinata in modo adorabile. Entrambe le sopracciglia del biondo si aggrottarono e si guardò nuovamente nei dintorni, questa volta in cerca di qualcuno che avesse perso un cane al posto dei vestiti. Quando non trovò nessuno, riportò le sue attenzioni all’animale smarrito, che sembrava…sorridergli sornione…i cani potevano farlo?

Si inginocchiò di fronte al cagnolino e sollevò una mano per grattare il cane dietro l’orecchio, strappando un gemito di piacere da Sasuke, ‘Oh sì dobe…lì…conosco qualche altro posto dove potresti massaggiarmi quando tornerò come prima’.

Il biondo inclinò il capo, incerto se quel suono fosse un buon segno o meno, mosse le dita sul petto del cane e grattò leggermente con le unghie. Sasuke grugnì e sentì una delle sue zampe cominciare a battere il terreno senza il suo permesso, insieme alla cosa, ‘Oh Dio’ era il suo unico pensiero alla sensazione delle dita di Naruto.

Il biondo sorrise trionfante alla creatura ovviamente felice e si alzò in piedi, guadagnando un’occhiata di disapprovazione dall’animale…aspetta…occhiata? Ma…gli animali non lanciavano occhiatacce. Si accigliò e tornò a guardare il volto del cagnolino, “Tu sei un piccolo bastardo, non è vero?” disse, ma poi sentì la mascella spalancarsi quando ricevette uno sguardo offeso…era così simile a quello di Sasuke. Emise un ‘huf’ e si domandò per un istante cosa avrebbe pensato Sasuke se avesse scoperto che l’aveva paragonato con un cane. Il ragazzo sbatté le palpebre e abbassò gli occhi sulla maglia dell’Uchiha che era ancora fra le sue mani, poi riportò la sua attenzione al cane, solo per trovare la piccola bestiola nera ghignargli. Si accigliò nuovamente, i cani non ghignavano di norma, “Mi ricordi tanto quel bastardo…” mormorò Naruto e poi gli uscirono quasi gli occhi dalle orbite, ‘Quel cane si è appena SCROLLATO LE SPALLE?!’

Si schiaffeggiò il volto con una mano e la porto a massaggiarsi la bocca, certo che la sua mente gli stesse giocando qualche brutto scherzo a causa della mancanza di riposo. Colpì giocosamente il cane con la maglia e rise, togliendo la sua mano, chiese tranquillamente, “Hai un padrone piccolo bastardo?”

L’animale sbuffò e guardo a destra e manca e poi di nuovo al biondo come per dire, “Ti sembra che abbia un padrone? Ti prego, mostramelo allora”.

Naruto borbottò indignato al comportamento del cane, assomigliava decisamente all’Uchiha, non solo negli occhi, ma in più cose “Piccolo bastardo” mugugnò mentre si rialzava in piedi. Sussultò quando il cane si alzò a sua volta muovendo allegramente la cosa, come se avesse preso l’insulto come un complimento.

Naruto non poté fare a meno di sorridere a quando il cane gli ricordasse il suo amico. Uno sguardo contemplativo si dipinse sui suoi lineamenti mentre guardava intorno ai campi di allenamento per un’ultima volta, raccogliendo su nel contempo i vestiti di Sasuke, poi si voltò verso al cane e ghignò, “Vuoi venire con me?” domando entusiasta.

Sasuke non poté trattenersi, ‘Oh voglio decisamente venire con te Naruto…’ pensò mentre saltava tra le braccia aperte del biondo, atterrando sulla pila di vestiti e ghignando fino a che non gli fece vale la faccia.

Naruto scoppiò a ridere e affondò il naso nel collo del cagnolino, ricevendo quella che all’apparenza era un’innocente leccata sulla guancia, ‘Mmmm dobe, hai un buon sapore’. Sasuke quasi desiderò che Kakashi lo avesse trasformato in un gatto così da poter fare le fusa…non che avrebbe mai ammesso di averci pensato.

Il biondo fece ancora una volta le coccole al cane, ricevendo un’altra lappata felice, poi iniziò ad avviarsi contento verso il suo appartamento. Mentre Sasuke pensava felicemente come il vivere con il biondo gli avrebbe dato accesso alla sua doccia…mentre il ragazzo si faceva il bagno…e come avrebbe potuto entrare di soppiatto e leccare e…in qualche modo molestare il biondo mentre dormiva, forse leccando i suoi capezzoli o altro. Questo non era insolito per un cane…vero?

A metà strada, un pensiero colpì Sasuke, “Beh piccolo bastardo, dal momento che sei COSÌ simile al mio amato bastardo, t chiamerò Sasuke. Non ti piace? Poco male”. Borbottò alzando nuovamente lo sguardo.

Sasuke sorrise quando Naruto lo aveva chiamato ‘amato’, non curandosi se il ragazzo stesse scherzando o meno, ma affondò invece il viso nei vestiti per nascondersi ‘Buona scelta usuratonkachi…’

Continua…
 
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