Capitolo 3: Naruto oblivio.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 21:42




Titolo: Puppy lovin: a Naruto doll, and all that can happen (Amorevole cucciolo: una bambola di Naruto e tutto ciò che può succedere).
Autore originale: darkalbino.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:http://www.fanfiction.net/s/3584438/1/Puppy_Lovin
Disclaimer: un giorno, SARANNO miei, e RECITERANNO le mie storie, e io SARò pronta con la mia videocamera.
Rating: rosso (con scherzi immaturi).
Warnings: linguaggio, yaoi, cose suggestive, e un Sasuke iper attivo…e una lemon? Forse? Se volete? Questa storia sarà molto corta.

-Capitolo 3: Naruto oblivio.

Beh, dopo un tentativo fallimentare di provare a montare la gamba di Naruto, che ebbe come risultato una corrente di colorate imprecazioni dal biondo, Sasuke si ritrovò ad aspettare sul divano che Naruto terminasse il suo pasto mattutino, di cosa? Indovinato, ramen.

Naruto succhiò l’ultimo spaghetto rimasto (mettendo inconsapevolmente su uno show per Sasuke) e gettò via un cartone di latte nel bidone, poi si voltò verso Sasuke, “Quindi, sono andato fuori a prenderti il cibo per nulla?”

Sasuke non rispose, tutto ciò che gli importava era che stava attendendo che arrivasse il giorno dopo, quando sarebbe tornato normale e avrebbe impudentemente fottuto Naruto su ogni superficie a cui si trovavano vicini. Sorrise, questa nuova consapevolezza di Naruto desideroso di essere preso rudemente da lui, lo mise di buon umore.

Ma ancora su una cosa aveva da ridire, l’idiota provava solo desiderio o lo amava?

Doveva scoprirlo.

Naruto inarcò un sopracciglio al silenzio del cane, “Bene bene, che succede al tuo comportamento irritante e bastardo, huh? Ancora imbarazzato perché ti ho beccato a molestare la mia bambola?”

Sasuke grugnì…non avrebbe mai superato quello smacco.

Il ragazzo dalla pelle brunita sospirò e prese su l’animale, “Allora, non mangi? Bene allora andiamo fuori piccolo diavoletto. Solo perché ci sei tu non significa che non andrò ad allenarmi. Forse incontreremo Sasuke, andrete sicuramente d’accordo, entrambi siete due completi bastardi”.

La bocca di Naruto si spalancò improvvisamente, lasciando il suo dolce respiro, leggermente tinto dall’odore del ramen soffiasse sul volto di Sasuke, mandandogli dei brividi lungo la spina drosale. “Perché attraggo sempre gli stronzi dal cuore di ghiaccio? Sasuke, tu, Neji, Gaara, tutti voi avete bisogno di comprarvi una personalità nuova”.

Sasuke sbuffò. “Dobe, non paragonarmi a quegli idioti”.

“Seriamente, vi comportate tutti come se aveste qualcuno vi avesse ficcato un palo su per il culo, ecco dove sta il problema”.

“Che bocca sporca che abbiamo qui”. Sasuke si domandò brevemente se il biondo avrebbe avuto una bocca simile anche mentre aveva il cervello annebbiato dal piacere…sarebbe stato eccitante.

“Beh, immagino che non posso farci niente, e poi, sarebbe strano se di punto in bianco cominciaste a comportarvi da persone felici. Non posso immaginare Gaara cantare ‘Good morning sunshine’, anche se sarebbe dannatamente divertente, o Neji cucinare brownies per regalarli ai bambini…forse se fossero brownies ‘speciali’, se capisci cosa voglio dire”.

Sasuke alzò gli occhi al cielo alla realizzazione che il ragazzo aveva iniziato a vaneggiare, così lo colpì leggermente sulla guancia con il musetto,’Zitto, baka’. Aggiunse mentalmente, mentre pensava a utilizzi più UTILI in cui poteva essere impiegata quella bocca al posto di parlare.

Naruto sbattile palpebre quando il cane lo picchiettò, poi rise istericamente, “Oh, giusto, l’allenamento, scusami”.

XXXSmutXXX

Sulla via che portava ai campi di allenamento, il duo incontro qualcuno di inaspettato, per il dispiacere di Sasuke,

No, non Sakura, grazie a Dio.

“Kiba! Akamaru!” gridò Naruto salutando l’amico con il suo cane bianco.

Il ninja cane accennò un sorriso e batté il biondo sulla schiena, “Naruto, come va?” sbatté le palpbre quando scorse Sasuke e lo indicò, “Cos’è quello?”

“Hm? Che diavolo pensi che sia? Non riconosci un cane quando lo vedi?”

“Hn…è un po’ piccolino, non credi?”

Sasuke se la prese subito a quel osservazione ed iniziò a ringhiare minacciosamente, “Scommetto che sono più grande di te in qualche altra area più importante faccia di cane”.

“Ehi! Anche Akamaru non è sempre stato così grande! Non andare a prendere in giro il mio cane!”.

Ed era vero, Akamaru era diventato…beh ENORME nel corso degli ultimi anni, ora l’animale poteva essere facilmente scambiato con un orso.

“Sì, beh, Akamaru è sempre stato più di grande di quella pulce…mai cercato di dargli da mangiare qualche volta, huh biondino?”

“Tu bastardo! Aspetta e vedrai! Sasuke diventerà più grande! Farai meglio-”

“Lo hai chiamato Sasuke?”

“Huh? Beh sì, guarda, si assomigliano tantissimo”.

Kiba si chinò di fronte al cane e si prese il mento tra le dita, “Wow, hai ragione…allora nessuna domanda sul perché sia così smilzo”.

“COSA?!”

“Stai insultando Sasuke, Kiba?”

Kiba si alzò in piedi, “Sì”.

“…Sasuke umano?”

“Sì”.

“Hehe, bene”.

Okay, Sasuke ne aveva abbastanza.

Stava per assaltare il ragazzo cane, quando tutto d’un tratto, qualcosa lo toccò dove nessuno doveva.

Il moro si voltò lentamente dietro e vide un enorme cespuglio di bianco che stava picchiettando curiosamente il suo didietro con un muso nero.

Iridi scure sgranarono di terrore e abbaiò contro Akamaru perché si allontanasse dal suo spazio personale.

Il gigante bianco emise un suono laconico non essendo riuscito a completare la sua ispezione, mentre Sasuke si assicurò di avere una distanza di almeno due metri dall’altro animale temendo di essere molestato di nuovo.

Kiba schioccò, “Ehi, che caratterino che ha il tuo cane, Akamaru voleva solo dirgli ‘ciao’”.

“Aw avanti Kiba, non è giusto”. Prese su Sasuke, “Come ti sentiresti se un gigante cane bianco venisse lì e ti annusasse il sedere? Oh aspetta…giusto, saresti contento”.

“Ehi, attento Uzumaki”.

“O sennò?”

“O io e Akamaru dovremo trovare un modo per farti imparare le buone maniere, quello duro” ghignò.

Naruto replicò di rimando, “Cosa? Gli farai annusare anche il mio sedere?” posò Sasuke a terra e si mise in posa da combattimento.

“Potrei se tu diventassi troppo fastidioso” Kiba imitò i suoi movimenti.

Sasuke grugnì e sollevò gli occhi al cielo, ‘Stupidi idioti’. Mormorò fra sé, arretrando lentamente come vide Akamaru venire di nuovo verso di lui.

XXXSmutXXX

“Geez,” Naruto ansimò pesantemente come infilò la chiave nella serratura di casa, “beh è stato un duro allenamento”.

La notte era già calata e Naruto aveva trascorso tutto il giorno ad allenarsi con Kiba mentre il povero Sasuke aveva fatto tutto ciò che poteva per evitare l’anche troppo amichevole Akamaru.

“Tu ed Akamaru avete proprio fatto amicizia, non è vero Sasuke?” rise il biondo, “Non sapevo che tu fossi dell’altra sponda”.

“Dove…aspetta fino a domani Uzumaki, non sarai in grado di camminare per settimane”.

Naruto non si preoccupò nemmeno di mangiare o farsi la doccia ed era sicuro che Sasuke fosse ancora contrario a mangiare per qualche ragione. Così si spoglio semplicemente e crollò sul letto, battendosi il ventre in un invito per Sasuke di saltare sopra.

E chi era Sasuke per negare una simile offerta del biondo?

Il cane si distese sul petto e sollevò lo sguardo sulle iridi azzurre che lo stavano osservando premurosamente.

Naruto sorrise, “Sai…assomigli davvero a lui. Gli stessi occhi profondi ed il tuo pelo, “ passò le dita attraverso il morbido pelo, facendo sussultare il cuore del moro, “è dello stesso colore dei suoi capelli, soffice…e setoso. Darei di tutto…solo per averlo”.

La coda di Sasuke iniziò a battere incontrollabilmente contro il tonico stomaco, mentre si avvicinava al ragazzo, la cui voce cominciava ad affievolirsi per il sonno, “Tks, ma come potrebbe un perfetto…bastardo come lui…” chiuse gli occhi e posò la mano sulla testa scura, “anche solo amare una persona come me?” furono le parole del dobe prima che permettesse al sonno di prenderlo.

Sasuke sentì il viso tirarsi in un sorriso sincero e tutti quei pensieri sentimentali, per quanto sciocchi fossero, non poterono che farlo più felice che mai, “Credo di avere trovato la risposta”.

Fine.
 
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