Capitolo 4: E tutto ciò che può succedere.

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trinh89
view post Posted on 17/1/2009, 21:44




Titolo: Puppy lovin: a Naruto doll, and all that can happen (Amorevole cucciolo: una bambola di Naruto e tutto ciò che può succedere).
Autore originale: darkalbino.
Traduttrice: trinh89.
Lingua originale: inglese.
Link all'originale:http://www.fanfiction.net/s/3584438/1/Puppy_Lovin
Disclaimer: un giorno, SARANNO miei, e RECITERANNO le mie storie, e io SARò pronta con la mia videocamera.
Rating: rosso (con scherzi immaturi).
Warnings: linguaggio, yaoi, cose suggestive, e un Sasuke iper attivo…e una lemon? Forse? Se volete? Questa storia sarà molto corta.

-Capitolo 4: E tutto ciò che può succedere.

Naruto aprì gli occhi incerto ai caldi raggi mattutini, maledicendo come qualcosa gli impedì di prendere un respiro d’aria.

Dio…cos’è?

Fece scorre le dita attraverso il ciuffo di capelli neri che solleticavano il suo naso, grugnendo come sentì qualcosa premere contro il suo stomaco.

Mosse le dita più in basso, gli occhi ancora socchiusi e annebbiati dal sonno…beh, qualsiasi cosa fosse, era abbastanza piacevole da sentire. Liscio e vellutato al tatto, come le sue dita affondarono nel materiale….un po’ duro però, quindi questo escludeva il cuscino.

Sentì la sua mano scivolare lungo una curva, poi di nuovo in su, sembrava…carne.

Chiuse gli occhi con espressione torva e cercò di ricordare solo con che cosa diavolo si era addormentato la notte scorsa.

Ricordava…pelo nero…occhi scuri…un sorriso graziò le sue labbra, “Sasuke…” mormorò.

Il biondo portò di nuovo le sue dita fra le ciocche corvine, “Giorno…piccolo bastardo” sussurrò come grattò lo scalpo.

Improvvisamente sentì qualcosa muoversi contro tutto il suo corpo, qualcosa di liscio e lungo….

Le sue sopracciglia si aggrottarono, se il ragazzo ricordava correttamente…Sasuke non era un cane molto grosso…e certamente non liscio!

Spalancò un occhio e fissò la foresta nera che toccava leggermente il suo viso, quello era senz’altro il colore del pelo di Sasuke. Fece scivolare una mano lungo la figura, analizzandolo con le dita…ma che diavolo era il resto?

Un gemito eruppe dalla forma inerte, una reazione a tastare delle sue dita.

Entrambi gli occhi di Naruto si aprirono di botto e afferrò un pugno di ciocche nere prima di tirarle e fissare un pallido viso e degli cocchi neri scioccati.

Passò un secondo…due…tre…

“Che CAZZO?!”

Sasuke fu spinto via dal corpo del biondo ed il suo sedere si connetté non troppo gentilmente con il pavimento di legno.

Il ninja dai capelli corvini grugnì in dolore e si massaggiò l’area lesa con il palmo della mano, prima di boccheggiare e tenersi la mano di fronte agli occhi, contrasse le dita e ghignò, “Sono tornato!”

Naruto stava ansimando per lo shock e per il piccolo sforzo che aveva impiegato per buttare giù l’altro ragazzo dal letto, “Tornato? Tornato da dove? Sasuke che diavolo ci fai qui?! Come cavolo hai fatto ad entrare?!” Qualcosa lo colpì e scattò su dal letto. “Dove…cosa ne hai fatto di Sasuke?!”

Il vendicatore si alzò con un ghigno, “Di che parli dobe? Io sono qui”.

Naruto iniziò freneticamente a cercare per la stanza il suo cucciolo perduto, sotto il letto, dietro l’armadio, nel bagno (il cane cercava sempre di entrarci dentro per qualche ragione), “Non tu, teme! Sto parlando del mio cane! Cosa ne hai fatto?!”

“Ed io ti ho solo detto, sono qui”.

“Non giocare con me! Non so come sei entrato, ma farai meglio a dirmi dov’è il mio cane!” Naruto si voltò per guardare il ragazzo, ma i suoi piani vennero distrutti quando realizzò che l’Uchiha era lì in piedi…nudo come un mamma lo aveva fatto.

Il biondo chiuse di scatto gli occhi arrossendo ed iniziando a balbettare, lacrime di frustrazione che cominciavano a formarsi dietro alle palpebre, “C-Che diavolo teme! V-Vai a metterti qualche dannato vestito!”

“Tu hai preso i miei vestiti”.

Naruto si accigliò come realizzò che i vestiti di Sasuke erano ancora sopra al suo divano, dove li aveva buttati due giorni prima, “S-sono sul divano, va a prenderli!”

“Perché?”

“‘Perchè?’ Che diavolo significa ‘perchè’? Sei fottutamente nudo, ecco perché!”

“E allora? Credevo che ti piacesse vedermi nudo”.

Le guancie di Naruto assunsero rapidamente numerose tinte di rosso, “Che diavolo?! Tu bastardo, perché vorrei vederti?”

Il moro ghignò, “Quanti motivi vuoi?”

“N…” Naruto si lasciò sfuggire un suono frustrato e raggiunse uno dei cassetti, la schiena ancora rivolta verso al ragazzo nudo. Tirò velocemente fuori un paio di boxer blu e li lanciò dietro.

“Almeno…per favore…metti questi”.

Sasuke sorrise all’ironia che ora era Naruto a passare le torture sessuali, prima di afferrare l’indumento offerto e indossarlo, “Già muori dalla voglia di vedermi nei tuoi pantaloni, dobe?”

“Smettila di essere un pervertito teme! Li hai messi?”

Sasuke emise una bassa risata, “Sì”.

Il biondo separò lentamente le dita, dal momento che ad un certo punto una sua mano era andata a coprire gli occhi e sospirò di sollievo a vedere che il moro aveva, per l’appunto, addosso i boxer, e la sua mano scivolò giù del tutto dal suo volto.

Era più facile avere a che fare con l’Uchiha quando aveva almeno una qualche forma di vestito.

Naruto avanzò di colpo verso il moro e alzò un dito sul suo viso, “Dove.è.il.mio.cane”.

Sasuke ghignò e alzò le mani con non chalance, “Proprio qui”.

Naruto ringhiò e picchiettò il pallido naso con il suo dito,”Smettila Sasuke, dimmi solo dov’è”.

Sasuke iniziò a succhiare il dito famelicamente gemendo nell’atto.

Naruto non poté fare a meno di osservare, affascinato come il ragazzo chiudeva gli occhi, e la sensazione dell’umida e avida lingua che scivolava sulla sua pelle…. Gemette involontariamente, “Non provare a distrarmi così!” una punta di dolore tinteggiava la voce del biondo, facendo borbottare Sasuke.

“Baka, ero io il cane”.

“Guarda Sasuke, non sarò il kunai più affilato nella borsa, ma non pensi veramente che crederò a questa stronzata?”

Sasuke alzò gli occhi al cielo, “Maledizione, è arrivato Kakashi e mi ha trasformato in cane perché tu hai detto ad Iruka del suo piano di legarlo dopo che io te l’ho detto, quindi sì mi aspetto che tu creda a questa ‘stronzata’”.

Naruto inarcò le sopracciglia e scostò il polso, tirandoselo al petto, “Beh io non ti credo, e se non mi dice dove cavolo è il mio animale adesso, ti costringerò”.

Sasuke ghignò semplicemente, “Cosa devo fare per convincerti che ero io il cane?”

“Niente, perché non lo eri”.

L’Uchiha emise un suono infastidito e fece scorrere le dita attraverso le ciocche bionde facendo gelare Naruto, “Ma lo ero usuratonkachi…e ho sentito ogni oscuro piccolo segreto che hai su di me. Credo di ricordare qualcosa sul fatto che non ti dispiaccia se io di prendessi sul pavimento…”

Gli occhi di Naruto sgranarono inorriditi.

Il povero vessillo di Kyuubi arrossì incontrollatamente e abbassò lo sguardo mortificato, “Io…mi dispiace Sasuke, io…” si perse nelle sue scuse, non essendo nemmeno esattamente certo per cosa scusarsi.

Sasuke sorrise e prese fra le mani il volto del biondo, portandolo vicino, “Beh…non devi fare niente per avermi…perché sono già tuo”. Posò dolcemente le sue labbra contro quelle rosee e morbide dell’altro e chiuse gli occhi. Mentre le iridi di Naruto sgranavano per lo shock, si chiese brevemente se non stesse per caso ancora dormendo e questo fosse tutto un sogno, ma quel pensiero venne scacciato velocemente quando una lingua scivolò contro il suo labbro inferiore, chiedendo tacitamente il permesso d’entrar, che fu felicemente concesso.

Nonostante il freddo aspetto esteriore, internamente, il cuore di Sasuke palpitava forte quanto un tumulto di gente in fuga ed il suo stomacò pensò si trovasse nel bel mezzo di una competizione di ginnastica. Difficilmente riusciva a credere che questo stesse veramente accadendo, aveva aspettato così a lungo! Spinse con bramosia la lingua dentro la bocca in attesa di Naruto e gemette nell’annebbiante piacere del suo sapore…di gran lunga migliore che nei suoi sogni. Affondò ulteriormente il muscolo nella cavità, esplorando ogni centimetro, era come una droga…così dannatamente assuefante, e questo era solo il primo assaggio, ma poteva già dire di esserne innamorato.

Naruto si scostò improvvisamente, in cerca d’aria…quando le sue dita si erano intrecciate tra quelle ciocche corvine?

Alzò le spalle, ah beh, non che fosse importante.

Un pensiero si fece improvvisamente strada nella mente del biondo, e ghignò perversamente, tirando il viso dell’Uchiha a sé fino a che le loro labbra non arrivarono a sfiorarsi, “Tu…” sussurrò contro la pelle sensibile, facendo scuotere il corpo dell’altro in mille brividi. “pervertito…fottitore della mia bambola”.

Sasuke ebbe la decenza di arrossire e chinare il capo cosicché i suoi capelli coprissero il suo volto, parendo un bambino capriccioso, “Io…mi avevi frustrato”.

Naruto scoppiò a ridere, “Non tentare di scaricare la colpa a me, quando avresti potuto chiedermelo una volta tornato come prima”.

Sasuke alzò la testa, sorpreso che il ragazzo avesse detto qualcosa di così…indecente, “Tu…non posso semplicemente venire e chiederti se posso fotterti!”

Naruto sorrise e spinse rozzamente il moro sul letto prima di salire sopra di lui, “Chi ha detto che non puoi?”

“Hn…” ‘Da dove viene tutta questa audacia?’ il dobe era diventato…intimo, tutto all’improvviso…hot.

Naruto si inclino e tracciò un sentiero sul petto di Sasuke con la sua lingua, poi sul collo, il mento, lungo l’orecchio, prima di soffiare un alito freddo, “Fottuto bastardo…” sussurrò, “ farmi aspettare per così tanto”.

“Tsk, non iniziare a parlare di aspettare, dobe”. La frase doveva essere detta in modo scocciato, ma invece uscì in maniera piuttosto debole e bisognosa.

Sasuke sollevo le mani, determinato a non lasciare il controllo al dobe, così afferrò il sedere sodo mentre inarcava il suo corpo contro quello dell’altro. Quando Naruto si lasciò sfuggire un gemito, prese l’opportunità di invertire le posizioni, così da essere lui sopra ora. Ghignando disse, “Vuoi questo Naruto?”

“Ovviamente lo voglio teme”.

Sasuke si piegò in avanti così da essere faccia a faccia con l’altro, le ciocche che fungevano da tende, comprendo le loro teste, “Non farmi fare qualcosa di cui poi mi pentirò. Se non è fino in fondo, non permettermi di fare niente”.

Naruto strinse un pungo di capelli neri prima di tirare il ragazzo giù e unire le loro labbra, gemendo nel frattempo, si scostò con uno schiocco. “Non osare fermarti, voglio tutto e di più”.

Sasuke ghignò ed infilò le dita nei boxer dell’altro, “Lo avrai” li abbassò, liberando il membro dolorante dalla sua asfissiante prigione. Fissò l’organo, sussultando leggermente…era semplicemente…allettante, “Sei fottutamente bello”.

“Beh, bel modo di dirlo”.

Sasuke rise e posò le sue labbra sulla punta del membro gonfio, lasciandosi guidare dall’istinto, baciò leggermente e fece girare la lingua intorno al rossore, gemendo in estasi.

Naruto gettò le braccia sopra il capo, e di inarcò dal letto come Sasuke inglobò tutto il suo membro, emettendo miagolii e piccoli gemiti soddisfatti come il naso del moro affondò tra i ricci dorati del pube.

Anche Sasuke gemette alla sensazione di avere qualcosa di così piacevole, mandando così delle vibrazioni attraverso il corpo del biondo. Naruto afferrò icon forza i capelli di Sasuke, mentre guardava attonito la testa del moro muoversi su e giù, accendendo alla vista tutti i suoi sensi.

Naruto ora stava ansimando, muovendo il bacino voglioso, la mente completamente annebbiata dal desiderio, da quel calore…quando all’improvviso, questi sparì. Sollevò di scatto il capo con un lamento fissando l’Uchiha che aveva osato fermare le sue somministrazioni.

Sasuke ghignò e fece scivolare i propri boxer, osservando come gli occhi del suo dobe cadessero sulla sua dura lunghezza che aveva cercato disperatamente di nascondere fino a qualche tempo fa. Senza preavviso, una mano brunita si chiuse intorno alla sua erezione che era leggermente più scusa rispetto al resto del suo corpo. Sasuke si lasciò sfuggire un gemito sorpreso misto a piacere, “Cazzo, Naruto…”

Naruto ghignò e strinse il suo premio muovendo la mano su e giù, lentamente, torturando il povero moro.

Ma il moro non voleva nulla di tutto ciò. Al diavolo i preliminari, tutte le lotte, gli scontri verbali, gli anni di carezza segrete e tocchi vagamente notabili, tutto questo era stato il preliminare. Afferrò rudemente le mani di Naruto e le bloccò sopra la sua testa, “Non sei carino dobe”.

“E chi ha detto che lo sono?”

“Baka…” Sasuke fissò il ragazzo, la bocca aperta in piccoli ansimi, il membro gonfio di bisogno, ciocche bionde che ricadevano sulla fronte umide di sudore e, occhi azzurri che lo fissavano con amore e passione…tutto questo gridava semplicemente ‘prendimi’, e se Sasuke non lo avesse fatto nel giro di due minuti, era certo che sarebbe diventato pazzo di desiderio.

Liberò le mani. “Lubrificante”.

Naruto scosse la testa, “Nuh-uh”.

“Lozione”.

“No”.”…Acqua?”

“Niente”.

Il moro strinse I denti, “Qualsiasi cosa?!”

Naruto ghignò e sollevò sue dita, “Io preferisco così” disse prima di mettersi due dita in bocca.

Sasuke fissò l’erotica vista e se possibile, divenne ancora più duro. Il ragazzo dalla pelle ambrata fece ruotare la lingua intorno alle dita, la bocca aperta cosicché Sasuke potesse vedere esattamente cosa stesse facendo, gemendo e miagolando ed inarcandosi dal materasso. Mormorando ciò che suonava la versione del nome di Sasuke spezzata.

Era la cosa più fottibile che Sasuke avesse mai visto.

Naruto estrasse le dita, una stringa di saliva le seguì e scivolò dal suo mento, che Sasuke si premurò di leccare via velocemente.

Ora, lui non era un esperto…ma in teoria non erano le sue dita che dovevano essere lubrificate? Sasuke aggrottò le sopracciglia, “Tu non starai sopra dobe”.

Naruto ghignò, “Stupido, chi ha detto niente sul stare sopra?”

Il moro sgranò gli occhi come Naruto fece scivolare le sue dita lungo il suo corpo, cerchiando i capezzoli, affondandolo nell’ombelico, prima di raggiungere la stretta apertura.

Sasuke deglutì, “Oh, Dio…”

Naruto fece lentamente scivolare le dita in sé, inarcandosi completamente dal letto, la bocca spalancata alla ricerca d’aria.

Sasuke fu completamente ipnotizzato allo spettacolo del biondo, mentre questi faceva scivolare le sue dita dentro e fuori, separandole leggermente, il suo orifizio venne lubrificato dalla saliva come il biondo gemeva. L’altra sua mano andò ad afferrare il suo membro trascurato, pompandolo a tempo con le sue penetrazioni mentre chiudeva gli occhi, “Cazzo! Sasuke! Sì!”

Il membro di Sasuke pulsò dolorosamente ed incontrollatamente alla vista…seriamente, come si poteva gestire una situazione del genere?

Le iridi di Naruto si spalancarono quando sentì un terzo dito entrare in lui, ma non era suo. Abbassò lo sguardo sulla sua eccitazione per trovare Sasuke che aveva fatto scivolare una delle sue dita insieme alle sue, mentre fissava come si muovevano.

Ghignò, sapeva che Sasuke lo avrebbe trovato di suo gradimento, essendo il bastardo in calore che era.

Una delle dita, era troppo perso nel piacere per sapere quale, affondò in lui mandando il suo corpo in uno stato di beatitudine, che colpì ogni suo nervo con estasi, “Oh cazzo! Oh mio Dio!” Sasuke! Ti prego rifallo! Fallo di nuovo!”

Sasuke alzò lo sguardo dalle sue somministrazioni, aveva accidentalmente sfiorato con le sue dita qualcosa in Naruto che era fatto di un tessuto diverso dal resto, e udendo il biondo gemere a quel modo, fu certo che era un segno di apprezzamento.

Così ripeté l’azione.

“Cazzo!” Naruto spinse dentro le sue dita e cercò di muoverle per trovare quel punto che Sasuke continuava ad abusare.

Ma improvvisamente., il biondo sentì tute le dita venir tirate via, e si lasciò scappare un incredibile gemito di dispiace, facendo quasi pentire Sasuke di averlo fatto…quasi.

“Scusa, dobe, ma giuro, se non ti fotto adesso,” avvolse le gambe del jinchuuriki intorno alla sua vita, “giuro che impazzisco”.

“Dio…solo muoviti, Sasuke, ti prego”.

Sasuke annuì e sputò sulla sua mano prima di sfregarla sul suo membro dolorante, giusto per lubrificarlo un po’, prima di premere lentamente contro l’apertura del ragazzo.

Naruto reclinò il capo come qualcosa di più grosso delle semplici dita entrò in lui e gemette e contorse come il dolore ed il piacere combatterono per il dominio.

Dannazione… Sasuke voleva, ad essere onesti, voleva chiedere a Naruto se stesse bene, ma rimase un mero pensiero, la sensazione di essere veramente dentro il ragazzo era già troppo, ed invece di formulare parole di conforto, la sua bocca riuscì solo ad aprirsi in gemiti e borbottii. Così lanciò al biondo solo uno sguardo di comprensione, sperando che Naruto capisse.

Il ragazzo dalla pelle ambrata era completamente concentrato sull’incredibile piacere mischiato al tempestoso dolore che percorreva la sua spina dorsale, ma riuscì a cogliere lo sguardo del moro, uno sguardo che era un misto di preoccupazione e di chiara estasi. Comprese ed iniziò a muoversi contro al membro dentro a lui, fino a che non fu completamente riempito. Peli neri si scontrarono con quelli dorati. Sasuke emise un gemito intriso di bisogno, mentre Naruto grugnì come si abituava alla sensazione di avere qualcosa di così meraviglioso dentro di lui.

“sasuke…muoviti” mormorò con calma.

L’Uchiha non aveva bisogno di sentirselo ripetere. Si mosse lentamente, a mala pena in grado di controllarsi mentre penetrava con dolcezza dentro e fuori dall’altro.

Naruto gemette e lasciò scivolare le sue mani sui fianchi di Sasuke, afferrandoli saldamente e spingendolo dentro in un tentativo di farlo andare più veloce, ma Sasuke non lo assecondava, ovviamente troppo intimorito di fargli del male.

Naruto schioccò, “Teme…non sono un fottuto foglio di carta, va più veloce”.

Sasuke si accigliò, una goccia di sudore rotolò giù dal suo mento per lo sforzo di controllarsi, “Io non-” boccheggiò come improvvisamente sentì due palmi premere contro il suo petto e venir spinto sul letto., un infelice dobe che lo tirava. Il biondo si chinò sul suo petto, passando la lingua su un capezzolo, “Bastardo,” mormorò, “devo sempre fare tutto da me?” enfatizzò ogni parola penetrandosi da solo sulla erezione del moro, che non si era mai sconnesso dal suo corpo, facendo sussultare il ragazzo sotto di lui.

Naruto ghignò e prese il capezzolo nella sua bocca, mordendo gentilmente e cerchiando l’area ed impalandosi lentamente sull’erezione di Sasuke, cavalcandolo. Le braccia del moro si portarono sopra la sua testa come sentì Naruto muoversi, dandogli piacevoli attenzioni al petto che lo rendevano una belva che sfiorava quasi la pazzia.

Naruto si tirò a sedere di scatto e ruotò i fianchi contro il bacino pallido, sentendo i peli pubici dell’altro toccare le sue cosce, mormorò suoni indistinti e chiuse gli occhi.

Sasuke invece, era troppo perso nel suo mondo per fare qualsiasi cosa, solo il sentire il biondo muoversi contro di lui era sufficiente per farlo venire.

Ma Naruto sembrava essere determinato ad avere una reazione dal ragazzo, fece scorrere una mano lungo il petto e la avvolse intorno al membro gocciolante, spargendo le gocce preorgasmiche sulle sue dita ed iniziando a muoverla lentamente, per poi abbassarsi sul membro di Sasuke e sbattendo i suoi testicoli contro la sua pelle. Il moro venne riscosso dal suo mondo quando sentì Naruto cadere su di lui, come gridava, “Cazzo!”

Naruto stava ondeggiando freneticamente ora, sembrando sul punto di andare in spasmi…non avrebbe fatto tutto il lavoro da solo. Piazzò le mani sulle spalle dell’altro e le afferrò con forza, inclinandosi e ansimando continuò a penetrarsi sul membro, “Avanti Sasuke,” incitò con un sorriso perverso, “fottimi!”.

Sasuke copiò improvviso l’azione che il biondo aveva compiuto poco prima e si tiro su a sedere, avendo così il biondo che si muoveva su di lui mentre le sua mani andavano ai suoi fianchi per tirarlo maggiormente contro il suo corpo. La testa di Sasuke si inclinò come sentì le mani di Naruto avvolgersi intono al suo collo per portarlo ancora più vicino.

“Sasuke…” udì il dobe gemere come alcune lacrime scivolarono dai suoi occhi, “ti prego, più forte”.

L’Uchiha ghignò leggermente e baciò via le lacrime, era dannatamente eccitato, e se il suo amato lo voleva più forte, glielo avrebbe dato. Sasuke incanalò un po’ di chakra nei suoi fianchi prima di penetrare dentro all’altro, per la forza del colpo Naruto reclinò il capo, prima di posarlo nuovamente nell’incavo del collodi Sasuke, gemendo soddisfatto, “Sì” con respiro affannato.

Una lingua rosa fuoriuscì dalle labbra e corse lungo il collo brunito, fermandosi all’orecchio, ma senza mai cessare o diminuire le penetrazioni, “Naruto,” sussurrò, “ho bisogno di te”.

Naruto era così assuefatto dal piacere che a malapena udì il sussurro, ma lo colse comunque, “Mi hai”, rispose semplicemente con dolcezza, ma non sembrò che il ragazzo lo avesse sentito, perché continuò a parlare.

“Sei tutto io non…io voglio tutto” disse il moro. Strinse le braccia attorno al biondo, “Aishiteru, Naruto”.

Gli occhi di Naruto sgranarono e cessò i movimenti momentaneamente come fissò l’altro in shock, ma un sorriso sostituì il cipiglio scioccato ed iniziò a muoversi di nuovo, riportando la testa dove era prima e gemendo a sua volta, “Ti amo anch’io” le parole che suonavano di sincerità.

Ora fu il turno di Sasuke di fermarsi ed il biondo grugnì al cessato movimento, alzando lo sguardo interrogativo sull’altro e muovendo il bacino in incoraggiamento.

Sasuke lo guardò, “…Dillo di nuovo”.

Il vessillo di Kyuubi sbatté le palpebre confuso per un secondo prima che ghignasse e posasse un morbido bacio sulle labbra di Sasuke, pieno di tacite parole. Si scostò, “Ti amo” sussurrò perché solo le orecchie del moro potessero sentirlo.

Il cuore si Sasuke palpitò dolorosamente nel suo petto...per quanto tempo aveva atteso quelle parole?

Dio…quanto? E Naruto le stava dicendo, proprio ora…questo era ufficialmente il momento più felice della vita di Sasuke.

Con un’improvvisa energia, Sasuke afferrò i fianchi di Naruto ed iniziò a guidarlo selvaggiamente sul suo membro, il ragazzo gridò quando sentì la punta della sua eccitazione si spinse contro la sua prostata ripetutamente, afferrò le spalle di Sasuke e affondò le unghie in una qualche forma di supporto. Ansimarono pesantemente l’uno nella bocca dell’altro, fredde perle di sudore scivolarono dalle loro pelli. Si era trasformato in un amplesso animalesco, guidati da bisogno, amore e desiderio.

Sasuke morse improvvisamente il collo di Naruto per soffocare un grido mentre veniva, ma le acute orecchie del dobe colsero una farfugliata versione del suo nome contro la sua pelle. Anche Naruto venne poco dopo, ma non tentò di nascondere il suo piacere e gridò “Ahh Sasuke!” che riecheggiò tra le pareti, mentre il suo seme marcava i loro stomaci.

Naruto ricadde all’indietro, Sasuke sopra di lui, entrambi che cercavano di compiere il difficilissimo compito di immettere aria nei loro polmoni. Ma sembrava che a Sasuke non importasse più di tanto, intrecciò invece le sue dita fra le ciocche dorate e premette le loro labbra insieme, spingendo al sua lingua dentro ed iniziando un bacio ardente, mentre era ancora dentro al biondo.

Naruto, nonostante la mancanza d’aria, ricambiò il bacio famelico, non curandosi veramente se fosse morto per asfissia, sarebbe morto felice. Sasuke ruppe il bacio e fisso le profonde iridi azzurre, accarezzando i capelli tra le sue dita, “Dio…ti amo così tanto”.

Naruto sorrise, “Anche io” ansimò.

Sasuke riflesse il sorriso ed uscì da lui, collassando alla sua destra sul letto.

Un paio di minuti più tardi, “quando non si trovarono più sul punto di svenire per la stanchezza dovuta al incredibile e selvaggio amplesso) Naruto tirò fuori una coperta e la avvolse intorno a lui ed il suo amante prima di lasciare cadere un braccio contro il petto di Sasuke e l’altro fra i suoi capelli, poi scoppiò improvvisamente a ridere.

Sasuke inarcò un sopracciglio ed intrecciò le dita con la mano sul suo petto, “Cosa c’è di così divertente dobe?”

“Tu…tu hai fottuto la mia bambola…”

Sasuke arrossì intensamente, “Vuoi lasciar perdere quella storia?!”

Naruto ghignò ed infilò una mano sotto le coperte andando a toccare lo stomaco di Sasuke, “Ti sei eccitato quando ti ho grattato la pancia…”

La testa del moro scattò via da quella del biondo, ogni cosa pur di non vedere quegli occhi sornioni e ridenti. Sentì la stretta sulla sua mano farsi più forte.

“Hai cercato di montare la mia gamba!”

“Basta così!”

Ma l’ordine di Sasuke non fermò l’incontrollata risata proveniente dalla bocca di Naruto, e tanto arrabbiato quanto imbarazzato, Sasuke non poté fare a meno di sentire comunque una sensazione leggera svilupparsi nel suo stomaco alla risata del ragazzo…stupidi ormoni.

“Se lo dirai a qualcuno…dobe, giuro che-”

“Che cosa? Di pisciare su un idrante?”

Sasuke ringhiò e tirò l’altro per la vita, “Farai meglio a dimenticare ogni cosa che è successo”.

Naruto chiuse gli occhi e sorrise in sfida, “Starai scherzando, e dovrei buttare via delle simili informazioni utile per ricatti? Non credo proprio”

L’Uchiha ghignò prima di premersi contro lo stomaco del biondo, “Allora dovrò semplicemente sfotterla fuori dalla tua memoria”.

Naruto ghignò, gli occhi che brillavano di desiderio e malizia, “Qualcosa del genere non si può dimenticare così facilmente, quante volte pensi di provarci?”

Sasuke bloccò le mani brunite sopra la testa del biondo, “Tante quante ne occorreranno”.

Fine.
 
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micia sofi
view post Posted on 6/2/2010, 21:29




è stupenda :wub:
mi piace da morire :wub:
 
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•Alfred F. Jones_
view post Posted on 18/4/2011, 23:57




Quanto amo quest'autrice, diamine!
Grazie mille, davvero!
Questa fan fiction è epica!! *-*
 
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2 replies since 17/1/2009, 21:44   446 views
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