Capitolo 1.

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trinh89
view post Posted on 18/1/2009, 20:43




Titolo: Art and artifice (Arte ed artificio).
Autore originale: dagget
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3559769/1/Art_and_Artifice
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic sono maggiorenni, e comunque non realmente esistenti. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: ItaNaru, SasuNaru e accenni di KibaxHinata e ZabusaxHaku.
Rating: AU, yaoi, lemon.

-Capitolo 1.

“Così ora sei improvvisamente preoccupato?” disse nuovamente Haku con tono da terapista. “Prima eri psicologicamente preparato a questo”. Smise di lavorare completamente e arretrò per cogliere meglio la trasformazione della tela del suo amico biondo. Il viso di Naruto era contratto in un inconsapevole cipiglio torvo, e le sue pennellate erano alquanto ruvide, i movimenti rapidi ed erratici. Questo tuttavia non toglieva nulla all’insolita bellezza del dipinto che stava prendendo forma. Haku era quasi invidioso. Lui stesso era talentuoso a suo modo ma il suo stile era del tutto differente da quello di Naruto ed era certo che se avesse provato a lavorare in quella maniera gli sarebbe venuta fuori solo una gran confusione.

“Bene, ora ho ‘fatto’,” replicò finalmente Naruto. “Prima stavo ancora solo immaginando. Pensare e ‘fare’ sono due cose diverse. Potrei aver immaginato per sempre e non averne mai sentito gli effetti. Adesso avrò una risposta vera. Cosa farò se non c’è la farò?”

“Io penso veramente che tu non abbia di che preoccuparti. Sono sicuro che ce la faremo entrambi” disse Haku rassicurando l’amico. Ridendo poi di soppiatto all’adorabile sguardo di mezza speranza, mezza disperazione che Naruto gli aveva lanciato. “E dal momento che ‘saremo’ entrambi accettati,” continuò, “parteciperemo entrambi alla visita guidata a una settimana da oggi”. Naruto si illuminò all’istante.

“Davvero?!”

“Sì. Ho già informato la segreteria che perderemo le lezioni quel giorno”. Haku appariva solennemente soddisfatto di se stesso. L’umore di Naruto si era considerevolmente risollevato, chiacchierarono per un po’ mentre iniziavano a mettere via tutti i loro strumenti e a spostare i loro quadri.

Come i due si incamminarono insieme fuori dalla loro classe di arte avanzata, Naruto tirò fuori il suo cappuccio extra large e divenne silenzioso. Non parlava molto fuori dal suo ambiente (l’aula di arte) dove si sentiva più a suo agio. Inoltre era particolarmente introverso in quel momento.

Recentemente aveva presentato il suo portfolio all’Università di Belle Arti di Konoha e con ogni giorno che passava, era divenuto sempre più nervoso sulla questione. Forse Haku poteva passarci sopra come se nulla fosse ma la scuola era conosciuta per essere molto selettiva. Naruto aveva sentito di più di una persona che aveva fatto domanda due o tre volte ed era stata rifiutata. Era snervante. Naruto non aveva altre aspirazioni nella vita. Aveva risparmiato e lavorato a questo per tutta la durata della scuola superiore. Viveva nel più economico piccolo buco di appartamento possibile ed evitava ogni spesa superflua. Era già la definizione di un artista in miseria. Lui…lui…si era appena incamminato verso qualcosa.

Naruto interruppe improvvisamente i suoi pensieri e alzò lo sguardo…sulla temuta faccia di Uchiha Sasuke. Il ragazzo dai capelli corvini aveva un ghigno familiare dipinto sul volto. Il biondo abbassò immediatamente lo sguardo alla mano sul petto che lo aveva fermato. Con sospiro rassegnato, attese ciò che sarebbe avvenuto ‘questa volta’. La mano sul suo petto si chiuse improvvisamente a pugno, stringendo il tessuto in eccesso del suo cappuccio e Naruto si sentì tirare violentemente per gli ultimi pochi passi fuori dalla porta alla luce del sole. Udì le sciocche risate degli amici dell’Uchiha e qualche altro spettatore mentre la borsa veniva strappata dalla sua spalla e rovesciata di fronte a lui. Con poche scosse si assicurò che tutto il contenuto fosse a terra, il bastardo soddisfatto gettò la borsa vuota sul ramo dell’albero più vicino.
Naruto non fece alcuna protesta e il ragazzo più alto ghignò appena e lo lasciò lì. Il gruppo dei ragazzi popolari se ne andò, circondando l’Uchiha, ridendo e lodandolo come se avesse compiuto un impresa grandiosa. Naruto sospirò ancora una volta prima di organizzarsi con il compito di recupero borsa. Il dannato bastardo doveva andare e gettarla sul salice. Quell’albero era dannatamente difficile da scalare! Venti minuti dopo ficcato l’ultimo oggetto nella sua borsa e con una rapida occhiata all’orologio, prese a correre velocemente fuori dall’istituto e giù per la via. Maledicendo mentalmente per la milionesima volta l’Uchiha. Ora avrebbe fatto tardi al lavora di nuovo.

Non appena il campanellino sopra la porta d’ingresso risuonò per la stanza, Raidou alzò lo sguardo dal suo posto dietro la cassa. Ah c’era il suo DISPERSO impiegato.

“Scusami! Scusami sono in ritardo!” ansimò Naruto. Si inchinò, ansimando pesantemente, una mano appoggiata al ginocchio, l’altra ancora stretta alla maniglia della porta. Raidou scosse la testa e aspettò che il ragazzo riprendesse fiato. Un momento più tardi, Naruto stava diritto con un ultimo profondo respiro e finalmente fece completamente il suo ingresso, lasciando che la porta si chiudesse dietro di lui.

“Naruto, hai avuto ancora qualche problema con quel moccioso dell’Uchiha?”. Il ragazzo tirò indietro il cappuccio e guardandolo timidamente.

“Ah sì, ma non preoccuparti. Ha solo arruffato la mia borsa questa volta,” scherzò con sorriso allegro.
“Deve essere stato veramente di buon umore oggi. Non ha detto neanche una parola ed è stato abbastanza veloce e relativamente indolore”.

“Aaaaaah Kyuubi!” Perché non ci ascolti e ci lasci sistemare per le feste questo ragazzo?” arrivò la familiare voce di Kotetsu, giusto mentre Naruto sentiva un pesante braccio sulla sua spalla. Izumo, che era appena comparso dal retro del locale, incrociando le braccia e annuendo concorde.

“Sì…fremo dalla voglia di mettere le mie mano sul piccolo bulletto da tanto ormai,” si intromise. Genma si appoggiò contro alla cassa. Voltando il capo dalla parte opposta al gruppo, uno stuzzicadenti tenuto fra i denti precariamente come al solito, una persona avrebbe potuto pensare che non stesse prestando attenzione alla conversazione ma anche lui aveva annuito e dato piccoli grugniti di approvazione. Naruto sospirò e fissò i suoi colleghi di lavoro. Erano diventati come una famiglia per lui e apprezzava il fatto che si preoccupassero (a loro modo) per la sua salute. Odiava contraddirli.

“Scusate ragazzi. Lo so che volete aiutarmi e so che il bastardo probabilmente se lo meriterebbe, ma non ho comunque intenzione di avere a che fare con lui molto a lungo. Il diploma è giusto dietro l’angolo e preferirei non essere coinvolto in un inutile dramma, se possibile”. Naruto lanciò loro uno sguardo di avvertimento mentre parlava. “E sono sicuro che in qualche modo poi avrò un colpo di fortuna” mormorò sottovoce alzando lo sguardo e regalando uno dei suoi sorrisi mozzafiato distintivi.
“Inoltre, sarà bello ripensare a questo intero capitolo della mia vita e sapere che ci sono passato attraverso tutto con le mie forze giusto?”

“Qualsiasi cosa tu dica Kyuubi chan” gli sorrise indietro Kotetsu. Era impossibile non farlo. Il ragazzo era una forza della natura per quel verso. Non poteva negarlo. “Ma sappi che…se cambi idea…” il resto del gruppo sospirò e lasciò cadere la frase. Naruto si mosse felicemente dietro la cassa e mettendosi comodo, si tolse il maglione. La stretta maglietta sotto di essa mostrava la sua forma perfetta e un piccolo segno stuzzicava le menti all’enorme tatuaggio che gli era valso il suo soprannome, presso i colleghi. Quando aveva sentito la leggenda del demone volpe a nove code, Kyuubi, durante una delle sue lezioni una formidabile immagine mentale si era accesa in lui. Poteva appena vedere il stupefacente tatuaggio nella sua testa e sapeva già che era l’immagine che avrebbe avuto.

I suoi compagni al lavoro furono entusiasti che finalmente anche lui avesse un suo tatuaggio. Lo avevano tormentato e cercato di persuaderlo insistentemente a farlo per una anno intero. La avevano provato a farlo sentire in colpa dicendogli che li stava facendo fare brutta figura, lavorava in un salone per tatuaggi e non ne aveva nessuno. Tuttavia, un tatuaggio era un impegno e Naruto rifiutò di farne uno fino a che non avesse trovato il disegno perfetto. Ognuna delle loro mascelle era rimasta spalancata a lungo quando l’immagine perfetta di Naruto si rivelò essere una Colossale Bizzarria. Infatti Naruto sarebbe dovuto essere completamente nudo per mostrare a qualcuno l’effetto completo. C’erano nove code rosse, contornate e sfumate con il nero e il marrone scuro. Esse giravano dalla sua schiena e si dividevano più in basso a sinistra e più in alto a destra del suo corpo, seguendo le curve naturali dei suoi muscoli e della struttura ossea. Due si avvolgevano intorno al suo petto sopra e sotto i suoi capezzoli. Un’altra arrivava sulla spalla e si abbassava lungo l’osso del collo. Una quarta correva sul suo collo, l’estremità sfiorava appena la linea dell’attaccatura dei capelli e una quinta si curvava oltre la spina dorsale e seguiva la scapola della spalla sinistra fino alla curva più esterna della spalla. Quella successiva si curvava in basso sul fianco sinistro e scorreva giù lungo l’anca mentre le ultime tre andavano giù oltre il gluteo sinistro e si avvolgevano attorno alla sua gamba, due in una direzione e una nell’altra. Inutile dire che era stata quasi un impresa. Kotetsu e Izumo erano pronti ad offrirsi per il privilegio (Genma, in quanto piercer era fuori dal gioco) ma Naruto aveva voluto Raidou a fare il lavoro. Da un lato, ci sarebbero stati meno scherzi pervertiti da sopportare e dall’altro il ragazzo biondo idrolizzava in qualche modo il suo capo. Era estremamente grato all’uomo per l’opportunità che gli aveva dato e per ogni cosa che aveva fatto per lui.

Quando Naruto si era trasferito per la prima volta in quella città, era stato completamente solo e aveva avuto un difficile periodo nel quale non di fidava di nessuno. Aveva trascorso diversi anni passando attraverso una serie di case sotto la custodia di persone diverse. Il suo ultimo tutore era stato un alcolizzato con tendenze alla violenza. Naruto solitamente si premurava di evitarlo stando in camera sua, cercando si dormire quando questi tornava a casa tardi.
Anche se una notte, era tornato prima e aveva sorpreso Naruto in cucina, a fare uno spuntino. In un furia irrazionale, aveva afferrato il ragazzo e scaraventato via. Inchiodandolo al suolo afferrò dal pavimento dove era caduto il coltello che Naruto stava usando e incise tre linee parallele su ognuna delle sue guance. Con permanenti ed terribili segni ovvi come quelli, era stato abbastanza facile buttare l’uomo dietro le sbarre. Lo stato finì col concedere a Naruto l’emancipazione, dopo la quale decise di trasferirsi in una nuova città. Poco dopo aveva iniziato il suo primo anno di scuola superiore, determinato ad impegnarsi ma al tempo era ancora profondamente segnato delle sue recenti cicatrici e aveva preso a nascondere il viso nell’ombra di un larghissimo cappuccio.

Il governo lo aiutava con le spese per mantenersi ma Naruto sapeva che avrebbe avuto bisogno di fare più soldi in vista della sua futura educazione . Aveva trovato impiego con le sue sole abilità ed era finito lì allo Studio Shuriken Tattoo e Piecing per il Corpo. Queste persone avevano visto il suo talento e tirato fuori il suo potenziale. Lo avevano preso con loro e fatto sentire il benvenuto e infine, a suo agio e abbastanza sicuro da farlo essere se stesso con loro. Gli avevano insegnato tutto ciò che doveva sapere sul mestiere. Naruto era diventato un artista maledettamente bravo e doveva tutto a loro. Riponendo il cappuccio nel cassetto proprio quando la campanella suonò nuovamente, si voltò per salutare con un amichevole sorriso il cliente entrato.

Continua…
 
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.::Hiryu::.
view post Posted on 21/1/2009, 22:46




Ok, comincio a commentare!!!!!!!Ho fatto la conta tra le fanfiction e il fato ha voluto che leggessi prima questa.
Allora...ma che bello il nostro Naru-chan pittore...e quel suo tatuaggio????Che per vederlo deve essere nudo??Che sexy, mi piace la cosa...chissà chi è che glielo vedrà tutto intero per primo...mmmm...Sasuke o Itachi?
 
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trinh89
view post Posted on 22/1/2009, 13:45




XD hiryu io credevo che tu avessi già letto tutte le fic del blog XD
 
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.::Hiryu::.
view post Posted on 22/1/2009, 15:52




Non tutte...ho letto solo Angels, a time to, the uchiha couple, icha icha paradise, puppy loving e walking corpse...dai tempo al tempo...ora devo leggere quello che mi manca!!!Il problema è il tempo...e soprattutto i miei, se mi vedono fissa al pc mi uccidono XD
 
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trinh89
view post Posted on 22/1/2009, 17:32




CITAZIONE (.::Hiryu::. @ 22/1/2009, 15:52)
Non tutte...ho letto solo Angels, a time to, the uchiha couple, icha icha paradise, puppy loving e walking corpse...dai tempo al tempo...ora devo leggere quello che mi manca!!!Il problema è il tempo...e soprattutto i miei, se mi vedono fissa al pc mi uccidono XD

questo tu lo chiami solo?! hai letto tutto praticamente XDD
 
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4 replies since 18/1/2009, 20:43   279 views
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