Capitolo 6.

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trinh89
view post Posted on 18/1/2009, 21:06




Titolo: Art and artifice (Arte ed artificio).
Autore originale: dagget
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3559769/1/Art_and_Artifice
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic sono maggiorenni, e comunque non realmente esistenti. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: ItaNaru, SasuNaru e accenni di KibaxHinata e ZabusaxHaku.
Rating: AU, yaoi, lemon.

-Capitolo 6.

“Non è poi così grave sai?”

“Certo che lo è!” gridò Naruto ad Haku. “Doveva solo mandare le foto a qualche ignoto capellone a cui non avrei mai pensato…mai. Nessuno mi aveva detto niente sul esporle davanti all’intera scuola piena di ragazzi stupidi e pronti a giudicare!”. Haku ghignò lentamente

“Oh? Così che è successo al ‘forse sono tutti riscattabili’?”

“Beh non sono stati perdonati ‘ancora’, lo sono?” disse il biondo mettendo su il broncio.

“Guarda, anche se Ino inserisse le foto nella mostra, che succederebbe? La mostra è alla fine dell’anno, non ci sarà abbastanza tempo perché queste influenzino sulla tua carriera scolastica. Personalmente, penso che sarebbe veramente interessante vedere le loro reazioni”. Una strana sorta di espressione diabolica attraverso il volto di Haku. Notò Naruto che lo fissava con occhi spalancati in finta paura e sfregandosi le mani, rise maniacalmente.

“Hai bisogno di aiuto,” decretò Naruto.

“Wow ‘sta’ diventando davvero preoccupante. Completamente privo di umorismo!” fu la risposta di Haku. Infine Naruto proruppe in un sorriso. “Ah ci siamo!” esclamò Haku. “Andiamo, non sei almeno un po’ curioso?”

“Beh credo che potrebbe essere una sorta di intrattenimento. Ho solo un po’ paura di ciò che potrebbe accadere, ma forse hai ragione, non dovrebbe creare grandi problemi se sarà così vicino al giorno del diploma”.

“Giusto, quel posto ti ha dato molte afflizioni e ora ci stiamo per lasciare tutto alle spalle per sempre. Ti sei nascosto nell’ombra per tre anni, quindi ora dovresti uscire con un colpo di scena! Per almeno una volta getta al vento la prudenza!”.

“Suppongo di poter vederlo come un salto di inizio verso la mia nuova vita giusto?”

“Giusto, Kyuubi! Niente sarà più lo stesso. Le cose cambieranno finalmente in meglio. Dobbiamo festeggiare! Lasciamoci andare! Dovresti fargliela vedere a quella mostra d’arte di che pasta sei fatto…a tutti quei rompi scatole!”

“Haku!!” I due si fissarono l’un l’altro per un momento, uno sconcertato e l’altro con un ghigno che andava da un orecchio all’altro. Poi improvvisamente entrambi scoppiarono in una risata isterica. Per lunghi minuti, si ressero l’uno all’altro mentre ridevano tanto da farsi male. Infine si separarono, lottando per l’aria e Naruto si asciugò qualche lacrima agli angoli degli occhi.

“Kami ci voleva!” sbuffò “Grazie Haku”.

“Di niente. Sai, pensandoci, la Mostra d’Arte non è poi così lontana da ora. Probabilmente dovremmo inventarci qualcosa per le nostre nuove opere. Se vuoi fare qualcosa di nuovo per l’evento allora devi iniziare presto”.

“Non ho ancora alcuna idea di cosa voglio fare. Devo cercare una fonte di ispirazione. Non ci posso ancora credere che sia già così vicina”.

“Forse la nostra visita all’università ci darà la carica giusta,” suggerì Haku.

“Oh! Lo avevo quasi dimenticato! Ino mi stava distraendo”. Haku inarcò un sopracciglio castano.

"Ora?"

“Basta così! So cosa ho detto”.

“Allora non posso stare tranquillo, vero?” stuzzicò il suo amico biondo. “Voglio dire ‘non la toccherei mai’ ma tecnicamente l’hai fatto, giusto?”. Naruto tirò fuori la lingua.

“Potrei anche pensare che questo genere di cose siano intriganti a loro modo ma ciò non significa che salti addosso a chiunque mi passi affianco! Comunque non stavamo parlando della gita di domani?”

“Sì, ti ho preso un biglietto dell’autobus per andare lì ma devi comprarti da solo quello per il ritorno. Dobbiamo essere alla stazione alle nove in punto. Sono due ore e mezza in auto ma con il bus ce ne vogliono tre. Dovremmo arrivare a Konoha verso mezzogiorno. Il giro inizia a l’una. Avremo un sacco di tempo”.

“Bene. Allora alle nove”.


I due ragazzi avanzarono nervosamente nel campus dell’università di Belle Arti di Konoha. L’università che speravano disperatamente di frequentare al più presto. Unendosi assieme a tutti gli altri sconosciuti che stavano militando all’entrata principale, rimasero meravigliati. La scuola era ben lontana dall’essere un istituto nuovo ma la facciata dell’edificio era stata modernizzata. Il design era chiaro e semplice ma non annoiava. Il registro inferiore della parete era elegante di un intenso marmo rosa-marroncino. Sopra di questi, una fine decorazione era stata creata dal granito e dallo stucco nelle simili tonalità calde. Colori contrastanti venivano portati alla vista da alcune vetrate colorate nelle doppie porte. Il logo dell’università, una foglia stilizzata con una spirale nel centro era incisa nel granito sopra l’entrata e la linea del tetto era più curva che dritta. Il prato si armonizzava piacevolmente con alcuni aceri giapponesi allineati al viale e alcuni alberi di ciliegio crescevano qui e lì. C’erano anche alcune interessanti sculture che non avevano niente a che fare con i pesanti antichi leoni e simili che adornavano i terreni dell’antica università. Naruto e Haku erano più che impressionati.

“Allora che dovremmo fare ora?” chiese Naruto “entriamo o aspettiamo solamente qui?”

“Questa entrata è il luogo designato per l’incontro. Credo che anche queste persone siano qui per il giro”. Naruto si balzò in avanti di qualche passò e cercò di passare attraverso le vetrate. Naturalmente non funzionò e riuscì a raggiungere a malapena la maniglia. In quel preciso momento la porta si aprì, sbilanciando il povero biondino. Una mano lo prese stabilizzandolo ma quando Naruto alzò lo sguardo per scusarsi, vide…Uchiha? Istantaneamente gridò ritirando bruscamente il braccio dalla presa del giovane e incespicando contro Haku. Occhi scuri fissarono attenti il ragazzo incappucciato, incuriosito dalla strano reazione. Poi l’uomo si schiarì la gola.

“Salve il mio nome è Itachi. Presumo che siate tutti qui per la visita. Sarò la vostra guida per oggi”. La sua voce era profonda, notò Naruto. Non ‘suonava’ come Sasuke dopotutto e ora che gli aveva dato un’altra occhiata, notò che questa persona era più alta, più grande e c’erano alcune differenze nel viso anche. Si sentì un po’ stupido.

“Ma puoi biasimarmi?” pensò fra se. “Anche ora la somiglianza è ovia”.

“Kyuubi” sussurrò Haku. “Che cos’era quello? Che cavolo ti è preso?”

“Mi stai prendendo in giro?! E’ tale e quale a quel Bastardo di un Uchiha!” Improvvisamente Naruto ebbe la sensazione di occhi puntati su di lui. Lentamente voltò il capo per vedere la guida fissarlo stupito. “Ah heheh…wow l’ho detto ad alta voce, non è vero?” disse con una risata isterica. “Scusate”. Arrischiò un’occhiata ad Itachi per trovarlo con un ghigno divertito.

“Così, conosci il mio fratellino? Interessante”.

“Beh…’conosco’ è una parola grossa”.

Tuttavia lo conosci abbastanza per odiarlo. Posso chiedere il tuo nome?” Haku spinse Naruto in avanti e gli abbassò il cappuccio. Istantaneamente l’interesse di Itachi duplicò. Era estremamente cusrioso di sapere cosa era successo esattamente tra suo fratello e quella creatura meravigliosa. Non aveva mai visto qualcuno di così…indescrivibile.

“Um, sono Uzumaki Naruto”. Il modo in cui Itachi lo stava guardando era così intenso che lo fece letteralmente imbarazzare.

“Devo iniziare il giro ora ma mi piacerebbe molto parlare con te più tardi. Adoro ascoltare le persone che pensano a Sasuke come a un bastardo”. (quando si dice amore fraterno…-__-”) Naruto sorrise involontariamente al che Itachi lo trovo ancora più incantevole. Che sorriso incredibilmente radioso!

Itachi tornò ai suoi doveri, iniziando con un discorso sulla storia dell’università.
Qualcuno chiese se lavorava lì e lui spiegò che era solo uno studente. Nessun professore era disponibile ad unirsi con loro quel giorno ma sarebbe comunque stato in grado di rispondere alla maggior parte delle domande che avrebbero potuto porre.

“Penso che tu gli piaccia Kyuubi chan!” sussurrò Haku. Naruto arrossì poi arrossì ancora di più mentre realizzava che stava arrossendo.

“P-probabilmente è solo curioso voglio dire ho praticamente gridato che suo fratello è un bastardo…no?” Fissò il giovane alto e dai capelli scuri e vide quegli occhi d’onice ricambiarlo. Velocemente distolse lo sguardo.

“Uh huh,” ghignò Haku “Allora credo che lo scoprirai più tardi”.
Il loro giro ebbe inizio. Il gruppo cominciò a muoversi attraverso un circolo che li portò ai più importanti dipartimenti della scuola. Naruto era affascinato da ogni dipartimento che scoprivano e fece molte domande. Ad ogni dipartimento Itachi parlò un po’ anche di ogni corso. Iniziarono con disegno, pittura e modellistica e poi si diressero verso un altro edificio per il tessile, oreficeria e ceramiche. Le sculture avevano un loro intero edificio dal momento che richiedevano molte stanze, con sezioni per gettare e scolpire la pietra come falegnamerie e officine siderurgiche e altre cose diverse. La scuola aveva anche una sua galleria collocata nell’edificio, cosicché gli studenti per mostrare le loro imponenti sculture non dovessero muoverle troppo lontane. I dipartimenti di cinematografia e fotografia erano nello stesso edificio del dipartimento di storia dell’arte e la biblioteca universitaria, che comprendeva una vasta scelta di libri e anche una sezione per i film. Itachi si assicurò di mostrare al gruppo la locazione di ogni ufficio di dipartimento e cosa più importante di tutte l’ufficio principale di amministrazione.

Naruto pose molte domande sulla difficoltà dei corsi, le differenti possibilità di specializzazione e le loro richieste e commenti circa alcune combinazioni di corsi che voleva provare. Normalmente non sarebbe mai stato così loquace con un gruppo di estranei ma era troppo eccitato per trattenersi. Era troppo preso per essere timido al momento e parlava vivacemente con diverse altre persone nel gruppo, le quali ricambiavano il suo naturale carisma, sentendosi rilassate e benvolute in sua presenza.
Con il passare del tempo la visita arrivò alla fine, l’affettuoso biondo aveva gradatamente dato inizio a diverse future amicizie. Le persone che aveva appena incontrato si congedarono con un caldi saluti e auguri di buona fortuna. Naruto sorrise e salutò con la mano contento, sperando infatti di essere accettato in quell’università e vedere di nuovo alcuni di loro.

Itachi osservò il piccolo ragazzo biondo mentre interagiva con il resto del gruppo. Non aveva mai visto niente di simile. Si ritrovò anch’egli trasportato dall’entusiasmo che emanava il ragazzo e sembrava, che non fosse l’unico. Era come se la sua sola energia potesse influenzare tutti coloro che erano nella sua immediata vicinanza. Itachi aveva guidato un paio di altri gruppi in visita ma non ne aveva mai avuto uno così piacevole. Naruto e il suo amico erano gli unici rimasti ora. Stavano guardando l’opera dello studente che era mostrata in una delle tante cornici appese alla parete. U sorriso affiorò sul suo viso all’espressione del biondo. Il ragazzo era completamente assorto.

“Allora, ti senti pronto ora, per fare la scelta del tuo corso?” chiese Itachi.

“Oh, voglio fare così tante cose! Sembra tutto così interessante. Ci dovrò davvero pensare un bel po’. Ma a dire il vero non sono ancora stato accettato”.

“Non ascoltarlo,” si intromise Haku. “Sarà sicuramente accettato. E’ ridicolmente dotato quindi è solo questione di tempo…”

“Haku, questo non lo sai per certo!”. Halo schernì.

“Certo che lo so. Dovresti vedere i suoi lavori. Stupefacenti!”

“Davvero?” chiese Itachi direttamente a Naruto e cogliendo divertito il suo adorabile rossore sulle strane guance sfregiate.

“Uh…beh, i..io non..”

“Così modesto” lo punzecchiò arguto. “Forse saresti più invogliato a spiegarmelo davanti a un caffè. Avrei ancora piacere di sentire la tua storia sul mio fratellino anche”. Prima che Naruto potesse rispondere, Haku si intromise di nuovo.

“Bene devo proprio andare. Zabusa mi starà aspettando. Ma Naruto può comunque restare. Può sempre prendere l’autobus dopo”.

"Eh? Haku?"

“Ci vediamo Kyuubi! Divertiti!” con ghigno malefico e una strizzatina d’occhio al suo amico, Haku se ne andò. Naruto boccheggiò inutilmente all’amico ormai sparito.

“Andiamo?” Naruto si voltò a guardare Itachi per trovare il ragazzo più alto che teneva educatamente il suo braccio fuori perché lui lo prendesse. Esitante raggiunse il braccio, le gote andarono in fiamme. Itachi guardò in basso al rossore del biondo appoggiato al suo braccio e ghignò.

Continua…
 
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