Capitolo 8.

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trinh89
view post Posted on 18/1/2009, 21:10




Titolo: Art and artifice (Arte ed artificio).
Autore originale: dagget
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3559769/1/Art_and_Artifice
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic sono maggiorenni, e comunque non realmente esistenti. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: ItaNaru, SasuNaru e accenni di KibaxHinata e ZabusaxHaku.
Rating: AU, yaoi, lemon.

-Capitolo 8.

La mattina seguente Haku stave aspettando Naruto agli armadietti. Quando il biondo fece la sua apparizione, il suo amico lo stese praticamente.

“Allora?” comandò eccitato”.

“Allora cosa?” rispose Naruto, fingendosi ignorante. Haku gli tirò un leggero pugno sulla spalla.

“Allora come è andata con ‘l’Uchiha il maggiore’? Ti ha chiesto di uscire?”

Non proprio. Abbiamo solo avuta una piacevole conversazione”.

“Certo, una ‘piacevole conversazione’, e di cosa avete parlato?”

“Oh…di questo e quello…” Naruto si voltò verso l’amico e fece un ampio sorriso. “Sapevi che il Bastardo era un piscia a letto (non sapevo come dirlo scusate ^^” ndtrinh)” gli occhi di Haku si spalancarono ed entrambi i ragazzi irruppero in inevitabili risate a spese dell’Uchiha più giovane.

“Aha..heheh..ha..aah, ma no seriamente, avanti, sto morendo! Cosa è successo? So che è totalmente perso per te”. Tirando giù uno degli ancoli del cappuccio di Naruto, Haku confermò con sua somma soddisfazione, che il biondo era arrossito. “Hah! E anche a te piace! Lo sapevo! Dimmi cosa ti ha detto. Sai cosa voglio sapere. Vai subito alle parti interessanti”.

“Non saprei,” lo stuzzicò il biondo. “Penso che tu meriti qualche punizione per avermi abbandonato a quell modo”: Haku gli lanciò un’occhiata eloquente e disse; “Come se ti fosse dispiaciuto” e Naruto abbassò velocemente il capo.

“Ok, mi piace. Abbiamo molto in comune. E’ stato davvero carino ed è un grande ascoltatore. Mi sono veramente trovato a mio agio con lui. E’ strano come non abbia niente di suo fratello…beh, quasi. Hanno entrambi lo stesso ghigno”. Haku rise a questo. “Ma non mi preoccupa quando Itachi lo fa. Credo che lui sia solo, meno malizioso, e ha questa tranquilla, naturale confidenza mentre Sasuke si comporta in modo più seibezionista, come se dovesse provare qualcosa. Ad ogni modo, non mi ha chiesto di uschire con lui Haku. Anche se credo che abbia insinuato…un paio di volte, ne sarebbe contento”.

“Ooh davvero?” Haku si alzò in punta di piedi. “In che modo? Cosa ti ha detto? Dammi en esempio”. Il biondo imbarazzato fece un resoconto ad Haku del tempo passato con Itachi.

“Ti ha chiesto il numero?” chiese Haku.

“Sì, ci siamo scambiati i numeri prima di partire, e ha detto che vuole vedermi quando torna a casa il finesettimana”.

“Ehi! Avevi detto che non te l’aveva chiesto!”

“Non l’ha fatto”.

“Vuole il tuo numero. Vuole chiamarti. Vuole vederti quando viene qui”. Haku stava tenendo il conto delle cose sulle dita. “Fondamentalmente ti ha chiesto di uscire con lui in un tempo indefinito,” disse il castano annuendo col capo con aria di chi la sa lunga.

“Non credi di esagerare?” chiese scettico Naruto.

“Ho assolutamente ragione…Kyuubi-chan ha un ammiratore!” Con un altro po’ di punzecchiature, che Naruto trovava totalmente inutili, la conversazione ritornò sulle loro impressioni sull’università.

“Era così forte! Ora mi sentirò ancora più male se non verrò ammesso”.

“Vuoi smetterla con questa storia, eh?” lo ammonì Haku. “Pensa solo positivo”.

“Ok, hai ragione. Non lo dirò più. E’ solo che è difficile non essere nervoso quando tutto dipende da una piccola busta che aspetti. E’ questa la definizione di ‘mettere tutte le tue uova in un paniere’?” scherzò.

“Forse sì, ma non pensarci. Ora che abbiamo visto il posto non è più facile immaginarti lì per una lezione giornaliera?”

“Certo che posso immaginarmelo!” gli occhi di Naruto si illuminarono al solo pensiero.

“Cosa, farlo con il tuo Uchiha boyfriend (ragazzo/fidanzato) sul letto del dormitorio degli studenti?” domandò Haku perversamente.

“Zitto. Non intrometterti nei miei sogni,” ribatté il biondo, senza cambiare l’espressione sognante.
Haku scoppiò a ridere e un attimo dopo anche Naruto si unì a lui impossibilitato a tenere più a lungo la sua espressione.

“Tutte le persone che abbiamo incontrato ieri sono davvero simpatiche, non trovi? Speriamo di rivederli,” disse Naruto “E’ stato grande stare in un gruppo di persone che hanno tutte interessi simili. Capivano tutti di che cosa parlavo. Era come essere allo Shuriken. Ti dava la sensazione di ‘casa’ in qualche modo, capisci?”

“Hmm, profondo…” improvvisamente Haku scorse qualcosa con la coda dell’occhio esi irrigini all’istante. “Uh oh, Uchiha junior a ore nove!” esclamò in avviso.

“Oh per l’amor di Dio!” sussurrò Naruto. Abbastanza sicuro, un attimo dopo una pallida mano lo sbatté contro l’armadietto accanto a lui, giusto all’altezza della sua testa. Naruto suppose che questo doveva sorprenderlo. “Oddio! Che paura!” pensò sarcasticamente. Non si preoccupò neanche di alzare lo sguardo mentre veniva spinto nel suo stesso armadietto e sentiva il click della serratura che scattava dietro di lui. Non per la prima volta, pensò sul quanto sarebbe stato di maggior effetto se il bastardo lo avesse rinchiuso nell’armadietto di qualcun altro, della quale a dire il vero non conosceva la combinazione. Ad ogni modo…non si stancava mai quel dannato bastardo di questo scherzo? Erano tre anni! La novità sfumava ad un certo puto no? Non era ancora venuto con niente di nuovo in quegli anni. Qualsiasi cosa. A poco a poco sentì la risata affievolirsi.

Haku odiava starsene lì e lasciare che quelle cose succedessero al suo amico senza una parola, ma Naruto si rifiutava di permettergli di interferire. Era stato così sin dall’inizio. Naruto insisteva sempre che lo avrebbe fatto sentire peggio se il suo amico finisse per essere perseguitato a sua volta e che preferiva non iniziare alcun genere di stupida guerra. La posta in gioco si sarebbe alzata e avrebbe attratto più attenzioni indesiderate da parte di altre persone. In questo modo l’unica cosa rimasta da fare ad Haku era osservare e aspettare che il tutto terminasse. Sospirò pesantemente come l’Uchiha se ne andava con il suo sorriso strafottente. Oh bene, almeno in questo modo poteva aiutare Naruto ad uscire da lì invece di essere rinchiuso nel ‘suo stesso’ armadietto anche lui. Notò che Kiba si era fermato e stava guardando l’armadietto di Naruto con un cipiglio consapevole. Haku si mosse per iniziare a trafficare con la combinazione e salutò Kiba con un sorriso rassicurante.
Kiba annuì silenziosamente e raggiunse i suoi amici.

“Grazie Haku,” disse il nuovamente libero biondo.

“Nessun problema. Non pensi che Itachi possa aver nascosto qualcuna di queste tendenze sadiche, vero?”

“No, non penso. Da quel che ho sentito, sembrano venire da una famiglia abbastanza buona”.

“Mi domando come abbiano fatto a tirar su un figlio così male” si chiese Haku.

“Chi lo sa? Forse ha solo avuto un grave…‘grave’ caso di sindrome del figlio minore? (non sapevo come chiamarla… youngest-child syndrome -__-” abbonatemela per questa volta ndtrinh) Potrebbe nascondere qualche qualità ‘decente’ per quel che ne sappiamo. Non è che uno di noi abbia mai avuto una vera conversazione con lui”.

“Probabilmente sei solo troppo buono,”

“Sì, forse”. Il buon umore di Naruto era stato in qualche modo risollevato mentre si incamminavano verso la loro aula sotto la ‘dolce serenata’ della prima campanella.


“Ooooh, ora che abbiamo qui?”

Naruto, che era rimasto tranquillo e pensieroso mentre lasciavano la classe per avviarsi a pranzo, alzò il capo a quelle parole per guardare Haku interrogativo. Haku indicò davanti a loro e il biondo ridiresse il proprio sguardo obbedientemente. Dal momento che era l’ora di pranzo, c’era un po’ di fermento nel corridoio e gli ci volle un momento per realizzare cosa dovesse guardare.

Lì, proprio fuori dall’aula di biologia c’era Kiba…parlava con Hinata. Naruto capì perché il gossip radar di Haku si fosse allertato. Kiba sembrava essere terribilmente concentrato e povera Hinata, essendo incline a una penosa timidezza, stava arrossendo all’inverosimile. Alcuni dei compagni del solito gruppo dell’amante dei cani stava passando di lì. Vedendo Kiba avevano rallentato e diretti verso si lui. Naruto sentì uno di loro chiedergli se veniva. Kiba li salutò dicendo che sarebbe arrivato tra qualche minuto. Il gruppo si mosse poco più avanti ma non se ne andò, decidendo di aspettarlo. Kiba continuò a parlare alla ragazza dagli occhi chiari, facendola ridere piano e riuscendo a farla parlare per un po’. I suoi amici si stavano spazientendo e gli chiesero un’altra volta se veniva. Sembrò un po’ riluttante ma salutò educatamente Hinata, lanciandole un sorriso e facendole l’occhiolino che la fecero arrossire ancora di più.

Haku e Naruto si scambiarono un piccolo ghigno e raggiunsero la loro amica che stava ancora fissando Kiba. Naruto picchiettò la sua spalla e lei sobbalzò sorpresa voltandosi poi. Vedendo chi c’era lì, sorrise e salutò i due ragazzi. Tutti e tre si incamminarono insieme verso l’uscita.

“Così Hinata-chan,” iniziò Haku in tono sottile che non prometteva nulla di buono, “abbiamo visto che ti sei fatta un amico lì. Devi assolutamente parlarne”. Povera Hinata era di nuovo più rossa di una mela. Era troppo facile.

“B-beh K-kiba sarà il mio compagno nel laboratorio di biologia. Dobbiamo dissezionare un feto di maialino”. Gli occhi di Hinata si strinsero visibilmente alla parola ‘dissezionare’. “Ha promesso che farà tutto lui il…lavoro manuale, mentre io scriverò soltanto il rapporto”.

“Oh, questo è tutto?” disse Haku senza arrendersi. “Sembravi divertirti molto. Ho visto un bel po’ di risate. Perchè avrei potuto ‘giurare’ che era flirtare”. Il ghigno che ora si allargava sul suo viso.

“Haku lasciala in pace,” si intromise Naruto con una risata. “Sembra che possa andare a fuoco”.
Haku gli fece la linguaccia e incrociò le braccia, mettendo su un espressione offesa.

“Rovini ilmio divertimento…” poi il suo ghigno ritornò. “Non preoccuparti Hinata. Non c’è niente di cui essere imbarazzati. Anche Kyuubi ha trovato un ragazzo. Va avantie chiediglielo”.

“Haku!” Il biondo tirò un colpo all’amico ma lo mancò dal momento che saltellava qua e là mentre rideva.

“Oh no,” rispose con calma Hinata. “Non penso che lui mi piaccia in quel senso. Kiba-kun è solo una persona simpatica”.

E’ una persona simpatica, eh? Dovrò dare con tutto il mio cuore la mia benedizione a questa unione!” Povera Hinata. Normalmente non si sarebbe mai sognata di far sentire qualcuno a disagio, ma stava iniziando a disperarsi così prese la ‘via d’uscita’ che gli si era presentata prima.

“Kyuubi-kun, è vero che hai trovato qualcuno?” chiese anche se si stava scusando mentalmente.

“Oh sì! Aspetta di sentire ‘questa’ storia”.

“Maledizione Haku!”

Continua…
 
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