Capitolo 21.

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trinh89
view post Posted on 19/1/2009, 21:24




Titolo: Art and artifice (Arte ed artificio).
Autore originale: dagget
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3559769/1/Art_and_Artifice
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic sono maggiorenni, e comunque non realmente esistenti. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: ItaNaru, SasuNaru e accenni di KibaxHinata e ZabusaxHaku.
Rating: AU, yaoi, lemon.

-Capitolo 21.

Itachi girò intorno al gruppo di ragazzine gorgoglianti, fronteggiando le foto che aveva visto il fratello osservare e trovandosi a fissare la raccolta di foto di Naruto. I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa e l’interesse. Un ricordo dei racconti di Naruto affiorò alla mente riguardo a una serie di foto per cui doveva posare, quando si erano incontrati agli inizi. Gli scatti erano stati eseguiti molto bene. Dovette applaudire mentalmente al fotografo. Aveva fatto un lavoro eccellente per uno studente delle scuole superiori e ovviamente Naruto appariva più che stupendo. Un’irritante punta di possessività si insinuò in lui alla realizzazione che Sasuke aveva fissato così insistentemente le foto del suo ragazzo mezzo nudo. Ad ogni modo perché era apparso così gongolante? A meno che…Itachi distolse con non poca fatica lo sguardo dalle foto per guardare la targhetta informativa, e il suo sospetto fu confermato. Sasuke aveva appena scoperto chi era Kyuubi, che voleva dire che era Naruto la persona a cui era andato dietro. Ora non c’era alcun modo per sapere quale sarebbe stata la reazione del ragazzo. Improvvisamente l’estrema riluttanza di Naruto di mettersi in quella esatta situazione gli fu perfettamente chiara.

Itachi si affrettò nella direzione in cui aveva visto dirigersi Sasuke. Schivò e girò intorno alle persone che buttando un occhio in cerca di Naruto ‘e’ Sasuke ora. Solo un paio di minuti dopo intravide il fratello muoversi miratamente verso la porta ad un lato della stanza. Immediatamente di indirizzò dietro all’obbiettivo per raggiungerlo ma era più facile a dirsi che a farsi. Scivolando tra due anziani alzò nuovamente lo sguardo e vide che Sasuke era sparito attraverso la porta.


Sasuke si precipitò fuori dalla porta e individuò uno scoraggiato Naruto avanzare esausto giù per il corridoio vuoto. Senza pensarci chiamò ‘Kyuubi’ e il ragazzo incappucciato si voltò automaticamente. Per un momento entrambi gelarono. Naruto seppe istantaneamente che Sasuke aveva scoperto la verità. Quando aveva pensato a quel momento si era immaginato in una folla, con il suo ragazzo al suo fianco, ma era stato così preoccupato di Itachi oggi che aveva dimenticato completamente le foto di Ino. Ora gli aveva permesso di bloccarlo da solo, ‘di nuovo’!

“Dimmelo adesso. Tu sei Kyuubi?” non ci fu risposta, come al solito. Sasuke si sentiva disperato e si stava frustrando velocemente. “Dimmi chi diavolo sei!!!” ordinò, il tono poco più basso di un grido. Iniziò ad avanzare, lentamente raggiungendo la figura davanti a lui e Naruto ci mise in posizione di difesa come un animale che si sentiva minacciato.

“Stai lontano da me!” sibilò, Sasuke lo sentì, e fu scioccato per un momento all’udire la voce nel cappuccio che aveva parlato realmente per la prima volta.

“Togliti il cappuccio,” ordinò come si riprese. Naruto esitò per un secondo prima che il suo corpo si tendesse. Sasuke poteva dire stesse sul punto di saltargli addosso.

“Aspetta!” gridò ma Naruto di era voltato improvvisamente e preso a correre nella direzione opposta. Con un’imprecazione Sasuke immediatamente si buttò all’inseguimento. Per essere un ragazzo basso quel ragazzo correva veloce, ma Sasuke stava guadagnando terreno.

L’uscita era nella vista e Naruto non era intenzionato a perdere tempo ed energie a guardarsi indietro. Poteva sentire il rumore dei passi dietro di lui farsi sempre più vicini e ci mise un altro piccolo sforzo per scattare più velocemente. Non era abbastanza. Sentì uno strattone al cappuccio come una mano di Sasuke aveva afferrato il materiale ma questa volta non avrebbe permesso che lo prendesse e come trovò la cerniera, tentò di liberarsi velocemente della dannata cosa. Tuttavia il leggero vacillare sui suoi pazzi fu tutto ciò che bastò a Sasuke. Con un ultimo scatto finale atterrò il ragazzo ed entrambi caddero rovinosamente al suolo. Naruto atterrò goffamente sul polso e boccheggiò per il dolore. Sasuke si era già rotolato sopra di lui. Naruto si dimenò disperatamente per liberarsi da sotto il ragazzo più grande ma poteva usare bene solo una mano. Nonostante i suoi sforzi si sentì spingere e inchiodare.

“Levati di dosso!!!” grido. “Lasciami in pace e basta!!!” Sasuke si fermò alla nota di paura nella sua voce.
Ci fu una pausa momentanea dove il pesante ansimare di entrambi ragazzi riempì il corridoio.

“Voglio solo vedere il tuo viso,” spiegò come tese determinatamente una mano per levare il cappuccio.

Improvvisamente gli occhi di Sasuke sgranarono come si sentì sollevare dal retro della maglia e levare dal ragazzo col cappuccio. Scalciò e si dimenò inutilmente mentre una mano si protendeva e gli dava una spinta al capo che lo fece voltare, i piedi battevano sul pavimento, la maglia si stringeva e sollevava mentre la stoffa si torceva. Si ritrovò faccia a faccia con un Itachi ‘davvero’ spaventoso.

“Levati dal mio ragazzo!!!” ruggì pericolosamente il ragazzo più grande. La mano che non stava tenendo suo fratello si strinse in uno stretto pegno. Itachi era seriamente intenzionato a far nero anche l’altro occhio di Sasuke ma il suo sguardo si posò su Naruto che era ancora a terra e si teneva prudentemente il polso. Doveva ancora parlargli e aveva già commesso l’errore di non prendersi cura di lui una volta. Diede al fratello un altro ruggito e lo buttò da parte non troppo gentilmente. Sasuke fissò come Itachi si inginocchiò e prese la mano dell’altro ragazzo per controllare il suo polso.

“Sembra solo una distorsione. La avvolgeremo per un po’,” disse con calma. Alzò lo sguardo su Naruto ma mentre la felpa del biondo era aperta, il suo volto era ancora coperto dal ridicolo cappuccio.
Ghignando divertito, tese una mano e poi si fermò, chiedendo un tacito consenso.

“Vai avanti,” disse Naruto. “Ad ogni modo sapevo che l’avrebbe scoperto con tutti gli altri oggi. Volevo solo che tu non finissi per scontrarti con lui proprio quando eri così arrabbiato”.

“Quindi ora posso prenderlo a calci?” Entrambi si voltarono per guardare Sasuke che era ancora accovacciato a terra dove era atterrato.

“Fa pure,” disse Naruto indifferente. Itachi ghigno malefico al fratello impallidito.

“Pensò che lo lascerò cuocere per un po’ e poi lo attaccherò quando meno se lo aspetta”. Sasuke si accigliò, incerto se Itachi fosse serio o meno.

“Naruto, mi dispiace per quello che ti ho detto. Non sarei mai dovuto saltare a un conclusione così stupida”. Itachi abbassò il cappuccio indietro e vide il biondo sorridere in lacrime.

“Pensavo che non venissi,” sussurrò.

“Posso comportarmi come un idiota a lungo,” rispose sbiecamente Itachi. “Ma non mi sarei mai perso di vedere la tua opera per nulla al mondo. A proposito davvero un’opera d’arte impressionante. Da dove ti è venuta l’ispirazione?” Naruto arrossì e rise timidamente.

“Mi perdoni?”

“Sì” sorrise il biondo. Senza alcun preavviso Itachi lo prese fra le braccia, Stringendolo al petto. “Che stai facendo?” stridette Naruto.

“Portarti a casa”.

“Itachi, mi sono solo fatto male al polso! Posso camminare!”

“Devo prendere cura di te,” lo informò apertamente Itachi.

Un Sasuke ancora senza parole li osservava andare via. Nella sua furia di scoprire se Kyuubi era Naruto, aveva completamente dimenticato che suo fratello ‘usciva’ con Naruto. Ora lo sapeva. Il ragazzo sotto il cappuccio era Kyuubi…Il Kyuubi di suo fratello, che aveva tutte le ragioni per odiarlo. Non c’erano scuse che tenessero. Lo aveva capito da se. Non poteva neanche iniziare a contare tutte le terribile cose che aveva fatto a Naruto. Aveva trascorso tre interi anni a tormentare qualcuno e non aveva mai pensato a che genere di impatto stesse avendo nella sua vita. Si era comportato come se il secondo dopo che se ne era andato dalla scena, tutto fosse finito. Non una sola volta aveva contemplato che cosa succedeva al ragazzo ‘dopo’ che Sasuke se ne andava e aveva già dimenticato l’incidente. Solo ora avendo imparato che tipo di persona fosse Kyuubi e un po’ della vita che conduceva al di fuori dalla scuola, aveva compreso che il ragazzo non spariva semplicemente quando Sasuke finiva con lui, e doveva continuare a occuparsi delle conseguenze delle sue azioni per lungo tempo dopo il fatto. Era veramente nauseante realizzare che persona fosse, lui stesso. Quante volte aveva rubato il sorriso da quel viso innocente?
Sasuke non aveva mai pensato a se stesso come a una cattiva persona in realtà. Ora però era costretto a considerare veramente quello che aveva fatto, ed era ancora più disgustato di aver scelto la persona più gentile, dolce e adorabile che conoscesse per scaricare tutti i suoi problemi.

“Perché, diciamo la verità,” pensò l’Uchiha fra se. “tutte le volte che lo abbordavo al lavoro lui poteva essere ancora più odioso. Non poteva fare a meno di essere buono anche se mi odiava”.

Kyuubi lo odiava. Improvvisamente si chiese quante altre persone potessero odiarlo. Poteva avere raggiunto il limite con Naruto, (e Dio, quella nauseante sensazione stava tornando) ma era stato…non esattamente carino, verso un po’ di persone…molte persone…ok quasi tutte.
Quanti di loro aveva influenzato più gravemente di quanto pensasse? C’era qualcuno a cui piaceva? Perché stava finalmente realizzando che ci teneva.

Una parte di lui era davvero arrabbiata che suo fratello gli avesse preso il biondo da sotto il naso, ma non era stupido abbastanza per pensare che avrebbe potuto avere una qualche chance comunque. Aveva buttato al vento un sacco di occasioni e ora Kyuubi sarebbe stato per sempre il suo sogno impossibile.

Continua…
 
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