Capitolo 22.

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trinh89
view post Posted on 19/1/2009, 21:33




Titolo: Art and artifice (Arte ed artificio).
Autore originale: dagget
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese
Link all'originale: http://www.fanfiction.net/s/3559769/1/Art_and_Artifice
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic sono maggiorenni, e comunque non realmente esistenti. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: ItaNaru, SasuNaru e accenni di KibaxHinata e ZabusaxHaku.
Rating: AU, yaoi, lemon.

-Capitolo 22.

Naruto e Itachi avevano seguito la scia di lanterne appese, il suono della musica e le risate che arrivavano fino al parcheggio. Il concilio degli studenti aveva riservato un’ampia area del Parco Centennale e nonostante avessero un progetto diverso, alla fine si era rivelata una notte perfetta per uscire. Ovunque magnifiche luci adornavano. C’era stato qualche dibattito sulle torce, ma alla fine si era deciso che il fuoco intorno ad un gruppo di ragazzi festeggianti potesse non essere l’idea migliore. Un palcoscenico era stato allestito, ma la band stava ancora preparando i suoi strumenti e la musica proveniente dagli enormi altoparlanti al momento era registrata. Un enorme striscione congratulante le classi diplomate era legato tra due alberi e gli studenti lo stavano indicando e scarabocchiando. Naruto era eccitato all’idea di un ballo all’aperto. Prese un profondo respiro. Ah la luce estiva, quanto l’amava.

La maturità era stata un trionfo. Naruto era rimasto orgogliosamente in piedi sul palcoscenico dell’auditoriocon la sua toga e il suocappello, fronteggiando gli sguardi e i sussurri con un sorriso. I ragazzi dello Shuriken erano stati suoi ospiti, occupando il posto di famiglia ammirabilmente. Kotetsu e Itsumo avevano gridato e urlato forte abbastanza da assordare le persone intorno a loro quando il nome del biondo fu chiamato, annunciando il suo stato come studente onorato. Dopo la cerimonia, Sasuke lo aveva trovato a prendersi del punch nella sala di ritrovo affollata. L’Uchiha si era schiarito la gola e Naruto si era spostato goffamente mormorando le sue scuse.
“Aspetta, volevo parlarti. Solo parlare. Promesso”. Naruto si fermò e dopo una breve pausa, annuì guardingo. Sasuke prese un profondo respiro. “Volevo solo ringraziarti. Ho deciso che università voglio fare. Diventerò uno scrittore e questo in parte lo devo a te”. Il biondo sembrò sul punto di protestare ma Sasuke lo bloccò alzando una mano. “Inoltre voglio farti sapere che ho capito di aver avuto un’opportunità per ricominciare. Andrò in una nuova scuola piena di gente che devo ancora incontrare, e anche se non penso sarò mai come ‘te’, farò un’impressione molto diversa questa volta. E questo è ‘decisamente’ merito tuo”.
Un piccolo sorriso si era fatto strada sul volto di Naruto. Il ragazzo non si era proprio scusato, ma per l’orgoglioso Uchiha Sasuke, quel discorso non doveva essergli stato facile. Probabilmente non sarebbe mai stato come lui, ma stava cercando di diventare una persona migliore e Naruto non poteva fare altro che sperare che le cose gli andassero bene. Sembrava che tutti loro si fossero ‘davvero’ fatti perdonare, anche il diabolico Bastardo.

“Sono felice di sentire questo Sasuke. Probabilmente troverai molti veri amici con interessi comuni ai tuoi. Sono sicuro che incontrerai alcune persone a cui piacerai davvero”. Poi il piccolo sorriso del biondo crebbe in uno malizioso. “Hai già pensato di visitarla?”
Naruto sorrise al ricordo. Sasuke non era ancora la sua persona preferita nel mondo e le cose tra loro erano in qualche modo goffe, ma era sempre meglio di niente. Non voleva che ci fossero incomprensioni tra lui e la famiglia del suo ragazzo. Il pensiero fu scacciato dalla sua mente come entrarono nell’area designata alla festa e fu assalito immediatamente da una Ino eccitata.

“Sei qui! Indovina un po’?!” fissò gli occhi azzurri che sbatterono sorpresi e in attesa, anche se la ragazza si aspettava davvero una risposta.

“Uh…” non riuscì a proseguire che fu interrotto.

“Sono stata accettata! Sono una studente del college! E devo tutto a te! Ricordalo. Se mai ti servisse qualcosa, sono a tua disposizione”. Naruto sgusciò con prudenza dalla presa stritolante e fissò il proprio ragazzo che rideva.

“Questo è meraviglioso Ino! Congratulazioni! ‘Sapevo’ che ce l’avresti fatta”.

“Ino! Questo è meraviglioso!” venne l’allegra voce di Haku che aveva appena fatto la sua apparizione fra loro insieme a Zabuza. Diede un grande abbraccio ad Ino mentre la bionda gridava e chiacchierava a raffica.

“Con chi sei venuta?” chiese il castano non appena poté avere voce in capitolo.

“Shikamaru. Oh, dovrei andarlo a cercare prima che cada addormentato da qualche parte. Ha reso l’appuntamento così schifoso…” disse mentre spariva ancora una volta nella mischia.

“Parlando di ‘favoloso’…” disse Naruto suggestivamente mentre guardava il suo amico. Haku stava indossando un kimono di seta turchese, con degli stivali neri alti fino al ginocchio e i lunghi capelli erano raccolti in una crocchia. Quest’ultimo era riuscito anche a far indossare a Zabuza una giacca formale…sopra alla sua solita maglietta e i jeans.

“E’ quella la collana fatta di cucchiai?! E’ stupenda Haku rise all’entusiastico complimento. Aveva piegato i manici di alcuni cucchiaini da tè per creare delle asole di diversa lunghezza, cosicché potessero essere appese al suo collo infilandole in una stringa di pelle. “Forse però avresti dovuto usare una forchetta e un coltello per i tuoi capelli invece delle bacchette”.

“Dannazione!” disse Haku schioccando le dita. “Non ci avevo mai pensato. Dov’eri prima?” entrambi i ragazzi risero all’immagine mentale. “Comunque devo proprio dirlo, anche tu non sei poi così male ”.

“Grazie”. Naruto si sistemò comicamente, passando una mano sul davanti del suo abito. Aveva abbinato una giacca color crema e panciotto con bottoni neri, con una maglia nera e pantaloni dello stesso colore, insieme ad un’iridescente cravatta arancione che appariva nera dove l’angolazione della luce cambiava.
Haku rise nuovamente e si assicurò di complimentarsi anche con Itachi, per la sua classica eleganza. Stava dannatamente bene abito da sera.

Verso la tarda serata, Naruto aveva buttato giacca e cravatta e arrotolato le maniche della maglietta. Itachi non fece alcuna protesta, a questo suo gesto, come ebbe una più chiara visione di come i pantaloni del compagno avvolgessero il suo sedere. Un alto fischio sovrastò tutti i rumori appena Kiba ed Hinata si avvicinarono a loro.

“Ehi! Quei pantaloni sono ‘scandalosi’!” scherzò Kiba.

“Aww Kiba, stavi guardando il mio sedere?” lo punzecchiò Naruto e Kiba scoppiò a ridere a squarciagola.

“No, ho già la mia bollente accompagnatrice,” disse, abbracciando una Hinata dal rossore crescente al suo fianco.

“Stai molto bene Naruto-kun,” disse Hinata con un grazioso sorriso.

“E tu sembri molto ‘felice’. Sono contento che tu abbia trovato un tale bravo ragazzo”. Lui e Kiba si scambiarono uno sguardo divertito. “Hai notato che non è ancora caduto in tentazione?” Kiba scoppiò a ridere e Hinata rise con lui.

“La vedo dura ragazzi. Tu sei davvero allettante,” disse sarcasticamente. “Quindi questo è il fratello di Sasuke huh?” guardò Itachi che si presentò con le sue usuali fini maniere. “Devo proprio dirlo, ancora mi sorprende che tu sia finito con un Uchiha, ma sono ancora più stupito del cambiamento che Sasuke ha avuto. Non è stato orribile neanche lontanamente in questi ultimi giorni”.

“Mio fratello sembra essere maturato in qualche modo,” disse Itachi. “Ovviamente, ciò non lo ha salvato dalla sua punizione”.

“Eh? Cosa gli hai fatto Itachi?” chiese Naruto con uno sguardo sospettoso.

“Non gli ho fatto male,” assicurò innocentemente. In qualche modo…‘in qualche modo’, innocente, non sembrava adattarsi ad Itachi. “Ho solo immerso la sua testa ripetutamente dentro la piscina fino a che non mi ha pregato di avere pietà” spiegò infatti, come se fosse stato ovvio. Le sue labbra si arricciarono in un ghigno “Devo rendergliene atto. E’ durato un bel po’”. Kiba si stava quasi rotolando dalle risate.

“Questo ragazzo è un Mito!” esclamò con le lacrime agli occhi. Naruto iniziò a far finta di rimproverarlo.

“Sta bene” venne una voce familiare. Tutti si girarono per vedere Sakura sorridere compiaciuta a loro. “E’ venuto con me e non sembra stia poi così male”.

“Ah ciao Sakura-chan” disse Naruto scioccamente. Non aveva mai visto la sua reazione nello scoprire la verità sulla sua identità.

“Ciao Kyuu…er, uh…Naruto. Quale dei due preferisci?“ Naruto le ghignò.

“Baby, ‘tu’ puoi chiamarmi come più ti ‘piace’. Guarda solo al tuo Io provocante con il tuo sexy tatuaggio”. Mosse ridicolamente un sopracciglio e la rosa arrossì ridendo.

“Oh, avevi ragione al riguardo. In questo momento è ‘sexy’”. Sakura si voltò per far vedere loro l’abito a schiena scoperta che mostrava perfettamente il tatuaggio e tutti emisero degli ‘oohhh’ e degli ‘aahh’. “Ma sembra che tutti i ragazzi hot preferiscano ‘te’” disse mettendo un broncio scherzoso. Itachi sorrise compiaciuto e attirò il ragazzo biondo contro il suo petto da dietro.

Più tardi Naruto ed Itachi stavano danzando lentamente sotto le brillanti luci verso il margine della folla. Naruto poggiò il suo capo contro la spalla del fidanzato e tirò un sospiro contento.

“Stanco?” domandò Itachi.

“Forse un po’”.

“Lo sai, penso che il tuo ballo sia stato meglio del mio”.

“Davvero?” domandò Naruto sorridendogli.

“Sì, ho avuto un ‘vero’ appuntamento questa volta”. Il biondo scoppiò a ridere e si protese per un bacio che fu felicemente ricambiato. Improvvisamente qualche fastidioso gridolino e risolino interruppe il momento. Lanciando un’occhiata al loro fianco, notarono che avevano un piccolo pubblico di ragazze.

“Vuoi andare via?”

“Sì, sono pronto ad andare”.


Quando raggiunsero l’auto e vi si furono accomodati, Naruto guardò l’ora sullo stereo.

“Hmm, credo che sia ancora presto per lasciare il ballo,” commentò.

“E’ meglio così. Sarà un lungo viaggio”. Il biondo sbatté le palpebre confuso.

“Eh? Dove stiamo andando?”

“Konoha” rispose Itachi con un piccolo sorriso nascosto. Naruto scosse la testa divertito e si risistemò sul sedile, preferendo lasciar correre per vedere che cosa sarebbe accaduto. Dopo essere stato per la maggior parte del viaggio in una sorta di dormiveglia, fu sveglio non appena la macchina fece il suo ingresso nelle vicinanze di un complesso di appartamenti. Adesso era ancora più curioso ora dal momento che si aspettava di vedere i dormitori dell’università. Seguì Itachi davanti alle porte e su per le scale. Quando arrivarono sulla soglia, Itachi pescò le chiavi dalla tasca, la aprì e si fece da parte facendo gesto al biondo di entrare. Naruto attraversò la porta per ritrovarsi in un appartamento davvero carino. La sua struttura era ampia e quando il sole sorgeva, era sicuro che l’avrebbe illuminata parecchio. Tuttavia non vedeva nessuno degli effetti personali di Itachi. L’abitazione conteneva solo i mobili più importanti che sembravano essere nuovi. Si voltò verso il moro, perplesso.

“Credevo tu vivessi in un dormitorio”.

“Sì, era così” rispose Itachi. “Ho appena preso questo posto. Pensavo ci potesse servire dello spazio”.

“Cosa?”

“Naruto, io voglio chiederti di trasferirti con me, per vivere qui”. Itachi si permise di mostrare un’espressione speranzosa sul volto.

“Itachi! Io…ma io…voglio dire io non…” il balbettio del biondo fu interrotto quando Itachi tirò fuori una busta bianca dall’aria ufficiale dalla tasca della sua giacca e la tese davanti a lui mostrando il nome di Naruto sulla sua superficie. Naruto sbatté le palpebre, spostò poi lo sguardo di un centimetro per vedere l’indirizzo del mittente. Itachi stava contando mentalmente. ‘…tre, due, uno’.

“OH MIO DIO!!” il biondo si lanciò sull’Uchiha con un’esplosione di risate di selvaggia eccitazione, facendo indietreggiare il compagno mentre lo prendeva.

“Ho corrotto qualcuno nell’ufficio per lasciarmela portare a te personalmente” riuscì a dire sotto l’abbraccio distruttivo. Naruto si scostò leggermente, abbastanza a lungo per poter aprire la busta. Estraendone il contenuto lo guardò per un momento prima di scoppiare a ridere e gettare nuovamente le braccia intorno ad Itachi.

“Sono dentro! Sono dentro! Sono dentro!”

“Sì” rispose Itachi calorosamente “e ora hai bisogno di un posto in cui stare. Sarei davvero felice di aiutarti…” propose suggestivamente.

“SI!” esclamò il biondino. “Sì! Sì! Sì!” ogni ripetizione era punteggiata da un bacio. All’ultimo, Itachi lo prese e lo trattenne, la lingua entrò inaspettatamente. Fece una lenta esplorazione della bocca del biondo e iniziò un lento massaggio della gemella remissiva. Naruto tremò per l’intensa sensazione come la sua lingua fu riportata nella bocca di Itachi. Forti mani accarezzarono la sua schiena inarcandosi contro il duro corpo davanti a lui, le sue braccia si strinsero intorno alle ampie spalle. La lettera e la busta caddero a terra mentre entrambe le mani scivolarono verso la nuca di Itachi, le dita che lavoravano per sciogliere la coda e s’intrecciavano poi con i capelli corvini. Itachi succhiò leggermente la lingua del ragazzo ricavandone un gemito. Quest’ultimo iniziò a strattonare la maglia del biondo dai pantaloni mentre ritirava la sua lingua lentamente e dava un ultimo piccolo morso alle labbra tumide prima di spostarsi per lasciare una scia di morbidi baci su una delle guance segnate. Una scossa violenta attraverso la spina di Naruto come Itachi si fermò per rimanere contro la sua gota e soffiare il proprio bollente respiro affannato sul suo orecchio.

Con un piccolo sfregamento, l’Uchiha portò le sue labbra all’orecchio e lasciò che la punta della sua lingua tracciasse il padiglione auricolare. Raggiungendo il lobo, gli diede un piccolo morso e posò un bacio a bocca aperta sulla base della mandibola del biondo. Naruto emise un gemito strozzato e schiocchi si levarono a lato del suo collo. Con un sorriso soddisfatto alla reazione che aveva creato, Itachi lavorò su quel punto, succhiando e mordendo per un po’ prima di muoversi più giù sul collo, continuando la scia di succhiotti. Calore stava inondando il corpo di Naruto, una sensazione soffocante iniziò a diffondersi dal suo petto al suo stomaco irradiandosi per tutto il corpo.

Stava avendo difficoltà a concentrarsi anche su una sola cosa, la sua attenzione era divisa tra la bocca che lo stava stuzzicando per ogni centimetro del suo collo e le mani che si stavano facendo strada sotto la sua maglia e stavano causando più gemiti con ogni sensazione punzecchiante delle punte delle dita che passavano leggere sulla sua pelle. Boccheggiò al tagliente piccolo morso fra la giuntura del suo collo e la palla. Itachi si scostò per leccare e succhiare fino a che non ebbe lasciato un segno che non sarebbe svanito per giorni. Un ansimo sfuggì dal biondo ed inclinò il capo di lato per sottoporre più pelle possibile a quel tormento ma Itachi non era soddisfatto. Voleva di più. La sua mano destra abbandonò la sua posizione dalla schiena del ragazzo e scivolò tra loro per lavorare sui bottoni della maglia che gli impedivano di proseguire, senza che le sue labbra smettessero il loro inflessibile compito. Come ebbe accesso, iniziò ad attaccare la clavicola del biondo, muovendosi lungo di essa mentre le sue dita continuavano ad allentare il resto dei bottoni. La mano rimasta sulla schiena di Naruto si adoperò con fermezza a supportarlo mentre il suo corpo veniva abbassato. Arrivando alla giugulare del ragazzo, Itachi tracciò un sentiero con la lingua per giungere al suo mento e catturare così le morbide labbra. Le sue mani si mossero per levare la maglia e spogliare completamente le spalle del biondo.

Perso nei baci, Naruto sciolse con dispiacere le braccia dalle spalle di Itachi, facendo scivolare le sue mani sul petto vestito del moro, permettendo alla sua stessa maglia di cadere e fermasi ai suoi gomiti.
Immediatamente le mani di Itachi iniziarono a esplorare tutta la nuova pelle esposta. Naruto tremò sotto l’erotico tocco, il suo battito aumentò. La sua mente appannata era incapace di pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse il desiderio di ricambiare i gesti. Le sue dita iniziarono a slacciare i bottoni di Itachi, il che era difficile dal momento che stava tremando e divenne ancora più arduo quando fu continuamente distratto da quello che gli stava facendo Itachi. Finalmente riuscì a slacciare l’ultimo bottone, strattonò l’orlo dai pantaloni, aprendo la camicia il più possibile e fece scivolare le mani sopra la calda pelle che era stata svelata. Un basso, vellutato grugnito sfuggì a Itachi alle carezze di quelle dolci dita indagatrici sul suo petto. Lasciò che le mani scorressero giù, dalle spalle del biondo alle braccia, andando poi a coprire le piccole mani del biondo con le proprie. Le dita si chiusero in una presa e si allontanò dalle labbra del dell’amante. Schiudendo gli occhi per studiare il volto di Naruto, arretrò di un passo verso il corridoio, portando quelle dita con sé. Si fermò poi per una reazione.

La mente di Naruto si schiarì un po’ come prese visione di quello che stava accadendo. Sentì lo stomaco contrarsi e la gola seccarsi all’improvviso. Deglutendo con fatica e mordendosi il labbro, una nervosa energia lo scosse dentro di sé e focalizzò il suo sguardo sulle iridi nere come la pece di Itachi, fece un passo indietro a sua volta. Il suo volto già arrossato divenne ancora più bollente quando vide le labbra del suo ragazzo iniziare ad incurvarsi agli angoli. Con il capo abbassato timidamente, avanzò nella stanza. Fermandosi a lato del letto, guardò nervosamente oltre la sua spalla. Itachi era ancora sulla soglia della porta, ipnotizzato dalla vista che aveva creato. Un luccichio illuminò le iridi scure e in tre passi l’Uchiha raggiunse il biondo, gettandola propria maglia da parte, avvolse le sue braccia intorno alla sua esile vita.

Iniziò con le labbra e la lingua a seguire il disegno dalla fine della coda tatuata alla spalla ambrata, facendo scivolare il suo corpo giù lungo la schiena del più piccolo. Il biondo stava emettendo suoni sempre più eccitanti mentre continuava a tracciare ogni coda. Naruto sollevò le braccia e torse automaticamente il corpo come Itachi si spostò dalla spirale lungo l’ultima coda seguendola intorno al fianco del ragazzo fino al petto, prendendo nota di un punto molto sensibile sulle costole mentre passava. Raggiunse l’estremità della coda e continuò a leccare vicino al capezzolo che era giù indurito dai brividi che percorrevano la pelle brunita di Naruto. Il biondo teneva il capo di Itachi al suo petto mentre questi assaliva con fervore il suo capezzolo, e avvertì le gambe già deboli diventare completamente molle. Itachi lo sentì a sua volta e lo sorresse velocemente. Con un sorriso compiaciuto, beandosi dei piccoli piagnistei di protesta che aveva causato, prese in braccio il ragazzo dalle nove code per adagiarlo sul letto.

Itachi si adoperò velocemente a slacciarsi i pantaloni e il sorriso si ampliò come udì il basso boccheggiare del biondo. Occhi azzurri sgranarono, il loro sguardo seguì con estrema fascinazione quelle pallide mani. Naruto si stava di nuovo mordendo il labbro e poté quasi sentire il rossore diffondersi giù per il suo corpo mentre osservava Itachi che lento e provocante si abbassava sempre più i pantaloni. L’eccitazione del più grande era evidente sotto la fine stoffa dei boxer di seta. Naruto sbatté le palpebre e velocemente abbassò lo sguardo. Wow quei pantaloni erano davvero scandalosi!

Improvvisamente Itachi, coperto solo dai boxer, si portò sopra al biondo, mettendosi deliberatamente a cavalcioni. Si abbassò e catturò le dolci labbra delle quali era diventato così dipendente, muovendo sperimentalmente i suoi fianchi su quelli di Naruto. Sopraffatto dalla frizione, il biondo gridò nella bocca di Itachi e si strusciò senza pensare. Itachi ringhiò in approvazione e leccò una veloce scia lungo il collo e, continuando verso il basso, cerchiò il capezzolo precedentemente trascurato e impegnò le sue labbra mentre le mani si occuparono di rimuovere un paio di pantaloni molto sexy ma ingombranti. La sua bocca si fece strada verso il basso mentre i pantaloni scivolavano via. Quando raggiunse l’area sotto l’ombelico, un visibile tremito scosse il piccolo corpo e rimase per un momento a stuzzicare il punto sensibile. Il suono che il biondo emise quando mordicchiò leggermente con i denti, causò in risposta un brivido che attraverso il suo stesso corpo.

Chiuse le dita sulla vita dei boxer del ragazzo ma non appena lo fece sentì un minuscolo grido. Alzando lo sguardo, trovò un Naruto nervosamente ansimante che lo osservava con occhi azzurri annebbiati. Itachi sorrise con amore e posò un tenero bacio sullo stomaco sensibile per rassicurarlo. Rimase poi ad osservarlo per ogni segno negativo, abbassò i boxer giù dalle anche del ragazzo. Gli occhi di Naruto si strinsero e prese un profondo respiro come l’aria fredda della stanza percorse la sua carne bollente.

Una volta che ebbe rimosso l’ultimo indumento del biondo, Itachi si sedette a rimirare il suo piccolo amante. Era uno studio degli esili muscoli ambrati e tesi, in mostra sotto il suo corpo sulle lenzuola increspate e nuove. Se Itachi avesse creduto in una qualsiasi specifica divinità, avrebbe dato le sue lodi proprio in quel momento. Le punte delle dita di una mano tracciarono dolcemente le code che avvolgevano la coscia destra di Naruto, sorridendo al timido ragazzo che non sembrava voler incontrare il suo sguardo per l’imbarazzo. Non lo sapeva nemmeno lui come era riuscito ad essere il primo a poter testimoniare a qualcosa di così…incredibile…

“Bellissimo!” sussurrò, richiamando lo sguardo di Naruto su di sé . “Nessuno ha mai, ‘poteva mai immaginare’ qualcosa di così meraviglioso”. Il rossore sulle guance sfregiate divenne più intenso mentre le iridi azzurre brillarono per l’emozione. Naruto si protese, sostenendosi con una mano. L’altra intorno al collo di Itachi per tirarlo in un bacio magico. Quest’ultimo ricambiò il bacio prontamente con tutto il suo essere, lasciando il biondo senza fiato. Dolcemente, lo sospinse, facendo scorrere le mani dai suoi fianchi alle sue cosce ed accarezzandole le separò. Baciò e leccò l’interno dell’interno gamba mentre Naruto tratteneva il respiro in anticipazione.

Tutta l’aria rimasta nei polmoni di Naruto bruciò, un’umida lingua tracciò la base della sua eccitazione e leccò intorno alla punta. Itachi non perse tempo a prenderla in bocca e succhiarla lentamente, prendendone sempre di più a poco a poco. La testa bionda reclinò, gli occhi si strinsero chiudendosi mentre la sua bocca sia apriva in grido soffocato. Non rimase abbastanza in silenzio che la lingua di Itachi passò picchiettando su tutta la sua lunghezza. Il corpo del più giovane presto iniziò a tremare incontrollato. Le mani di Itachi si ancorarono stabilmente sui suoi fianchi e quando gli ansiti divennero veloci simili a piccoli miagolii, riluttante si scostò. Il teso corpo di Naruto collassò con un uggiolio di disappunto e Itachi sentì la sua erezione crescere all’inverosimile alla vista di come aveva ridotto il suo tremante e bellissimo ragazzo. Naruto aveva la mente troppo annebbiata per notare il compagno che raggiungeva i suoi pantaloni ed estraeva un tubetto contenente un gel chiaro dalla tasca, con il quale procedette a coprirsi le dita. Notò invece quelle stesse dita che trovavano la sua entrata e iniziavano a massaggiare lo stretto anello di muscoli.
Si lasciò scappare un piccolo sussurro sorpreso e involontariamente cercò di chiudere le gambe. Itachi lo tranquillizzò dolcemente e gli baciò carezzevole il ventre, mentre lasciava che il suo dito scivolasse dentro con la massima cura possibile. Gli stretti muscoli del biondo dapprima si contrassero, stringendo il dito con forza. Un’onda di eccitazione attraversò Itachi a quella sensazione e abbassò i fianchi sul letto in un futile tentativo di trovare una qualche pressione che lo aiutasse. Fece uscire ed entrare con delicatezza il dito fino a che il passaggio non si rilassò un po’, prima di inserire un secondo dito, provocando un altro spasmo e un gemito del biondo per il disagio.
Diligentemente Itachi continuò a tranquillizzarlo mentre quel punto estremamente sensibile in lui. Seppe di averlo trovato quando Naruto s’inarcò contro le sue dita improvvisamente e gridò senza fiato il suo nome. Ghignando trionfante aggiunse un terzo dito, calmando i gemiti del biondo con i baci mentre continuava a prepararlo il più veloce che poteva senza provocargli inutili dolori. Anche se a quel punto la sua stessa pazienza stava minacciando di tradirlo. Infine, coprendo il suo membro con il lubrificante, si spostò, e sistemando i suoi gomiti sotto le ginocchia di Naruto tenne le sue gambe alzate e aperte, allineò la sua erezione all’entrata del biondo e lentamente iniziò a penetrarlo.

Naruto stava gemendo di dolore di nuovo e Itachi si fermò stringendo i denti per un secondo per trattenersi. Baciò ognuna delle palpebre chiuse davanti a lui, che si aprirono per rivelare iridi azzurre velate dalle lacrime.

“Ora farà male, ma prometto che ti sentirai meglio. Lascia solo che io ti faccia provare qualcosa di stupefacente” mormorò.

“Lo sto già provando”. Naruto gli sorrise con le lacrime agli occhi e Itachi catturò le sue labbra famelicamente, iniziando a muoversi.

Poco dopo, il suo piccolo amante stava urlando in estasi, pregandolo di penetrarlo più forte, di più. Il ritmo aumentò. Più veloce e ancora più veloce fino a che ogni cosa non si ridusse a un miscuglio di colori, suoni e sensazioni. Sembrava che l’intera stanza fosse diventata più bollente. Naruto sentiva come se dovesse andare avanti per sempre e non voleva che finisse mai. Stava quasi piangendo ora, per una ragione diversa, come veniva riempito completamente ancora e ancora. Itachi si assicurava di colpire il punto che aveva fatto inarcare il biondo e gridare il suo nome. Dio, quanto amava quel suono! Il calore e la strettezza stavano diventando insopportabili. Strinse velocemente una mano attorno all’erezione di Naruto, portandolo all’apice proprio un attimo prima che venisse anche lui, nel più profondo che poteva del suo amante. Stette immobile come entrambi si beavano degli ultimi barlumi dell’euforia provata, ansimando e tremando insieme. Quando gli spasmi del biondo si acquietarono totalmente e infine cessarono, il moro lasciò le gambe che stava tenendo, le quali caddero mollemente sul letto, uscendo poi da lui, attento a ogni gemito di Naruto.
Collassando a fianco, tirò il corpo più piccolo fra le sue braccia iniziando un lungo e lento bacio. Quando le loro labbra si disgiunsero, occhi azzurri saziati incontrarono e mantennero il contatto con i suoi d’onice per un lungo istante.

“Ti amo così tanto” sussurrò il biondo ardentemente.

“Io ti amo di più” rispose Itachi con un’espressione seria che cadde per lasciare posto al familiare ghigno un momento dopo. Naruto rise, tirando un sospiro esausto. Accoccolò il suo volto nel collo di Itachi e iniziò ad assopirsi velocemente. Un paio di minuti dopo calò un pacifico silenzio.

“Pensi che Ino mi darebbe una copia di quelle foto?” disse Itachi senza preoccuparsi di evitare il cuscino che lo colpì in viso. Scoppiò solo in una breve risata e tirò a sé il biondo con ancora più fermezza, baciò le umide ciocche dorate e si addormentò.

Fine.
 
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.::Hiryu::.
view post Posted on 24/1/2009, 21:00




Oddio quanto è bella questa ff!!Trinh tu sei un dono venuto dal cielo per tradurre tutte queste meraviglie!!!!!!!!!Ma io ti adoro!!!!!!
Allora, devo dire che ho odiato Sasuke per tutta (o quasi) la storia...era così stronzo con il povero Nacchan!Mi dispiace dirlo ma l'ho odiato sul serio...
Altra cosa che mi ha stupito è che non ho odiato Sakura XD
Mi piacciono molto le ItaNaru, però ha volte provo un senso di...non so come dire...forse gelosia...si perchè, nonostante io Naruto ce lo vada con tutti, resta sempre di Sasuke...e quando è con Itachi hanno un legame profondissimo, questo mi fa uno strano effetto...povero Naru-chan, sempre conteso da tutti...
Certo che mi dispiace proprio quando queste storie finiscono, le leggo il più veloce possibile per sapere come va a finire e poi quando arrivo alla conclusione mi rimane un senso di tristezza incredibile...ecco, adesso sono tristissima ma molto contenta per Itachi e Naruto...
 
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Nalhia
view post Posted on 25/1/2009, 18:50




ho letto questa ficcy tutta d'un fiato... è bellissima! è la ItaxNaru più bella che abbia mai letto! anche se alla mia tastiera non è piaciuta molto... <_< (poverina l'ho riempita di bava. ù.ù) quando ho letto del tatuaggio la mia testa ha cominciato ad andarsene per i fatti suoi... +w+ hihihi... per non parlare del servizio fotografico di Ino! lì per accedere ai miei pensieri compariva "attenzione. stai per visualizzare contenuti espliciti e non consigliati ad un pubblico minorenne. clikka su 'accetto' per confermare che sei maggiorenne". u.u
devo dire che sasuke mi ha fatto un'antipatia unica... non mi era mai successo...
di solito la sua bastardaggine aveva un motivo valido, ma qua il suo ragionamento non ha nè capo nè coda. u.u

nonostante tutto però, resto ancora una sasunaru fan convinta. ^-^

che mondo sarebbe senza trinh?*OO*
 
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trinh89
view post Posted on 25/1/2009, 20:20




un mondo con una scassa balle in meno XD, ma sì era carina questa fic e devo dire che il tatuaggio faceva la sua bella figura, poi con la pelle id naru e il suo fisico... un figo da stupro XDD
 
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leanis
view post Posted on 3/4/2010, 19:07




davvero molto caria mi è piaciuto il rapporto tra anruto e itachi anche se non è la mia coppia preferita
 
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Luka83
view post Posted on 21/11/2013, 21:53




Bellissimo!! Ti ringrazio di esistere Trinh per tradurre ste meraviglie e ovviamente anche all'autrice. Falle i complimenti da parte mia o se è un maschio è indifferente. Mi è piaciuta molto la trama e Sasuke mi ha proprio rotto in questa fic ma non è colpa sua^^. Peccato che c'è solo una lemon…. Se scrive ancora avvertimi che leggerò anche quella. Commento qui e basta, non ho voglia di farlo anche su efp. Ciao
 
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5 replies since 19/1/2009, 21:33   268 views
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