Capitolo 2: Al chiaro di luna.

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trinh89
view post Posted on 20/1/2009, 11:16




Titolo: Choice (Scelta).
Autore: trinh89.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto.
Pairing: GaaraxNaruto; SasuNaru.
Rating: triste, yaoi, lemon.

-Capitolo 2: Al chiaro di luna.

Un ragazzo dai capelli dorati era seduto sul letto; tra le mani una vecchia foto, raffigurante tre ragazzini e un uomo grande alle spalle. Un dito accarezzò il volto imbronciato di un giovane dai capelli corvini e la pelle diafana, una lacrima solitaria rigò la guancia di Naruto.
“Sasuke…”
-Dove sei? Orochimaru è morto…Itachi pure. Allora, perché non sei tornato a Konoha? Perché non sei tornato da me?...Non ho più la forza di aspettarti, sono passati sei lunghi anni dal nostro ultimo incontro…non è giusto che continui a ingannarmi! Io, devo dimenticarti!!! Io, voglio tornare ad amare e ad essere amato!-
Il biondo sfiorò nuovamente il viso del suo vecchio compagno di squadra, poi con un sospiro mise via la foto e attese che il sonno lo cogliesse.

Altro luogo, stesso tempo.

Chi sei tu che nella notte scura e silenziosa te ne stai sul ramo di quell’albero a pensare, quando tutti dormono?
Dita candide come la neve scorrevano sulla piccola figura di colui che un tempo era stato suo amico, rivale, nemico e ora…
Il ragazzo appoggiò la schiena al tronco, con la mente vagò all’ultima volta in cui aveva parlato con il biondino della foto.

Inizio flashback.

Dopo un lungo combattimento, due ragazzi caddero a terra esausti, la pioggia imperversava sui loro corpi; il biondo si tirò su dolorante anche il moro lo imitò, i loro occhi fissi l’uno nell’altro.
“Sasuke, ti prego! Torniamo a casa, insieme!”
“No mai!”
“Perché sei così ostinato? Tu, devi tornare! E se non vuoi farlo per me…fallo per il maestro Kakashi…e per Sakura!”
“Quello ostinato sei tu! Usuratonkachi! Io non tornerò!” e con questa affermazione, Sasuke colpì lo stomaco dell’ex-compagno di squadra, che svenne.
“Io non posso tornare! O almeno non ora! Quando riuscirò a mettere da parte l’orgoglio, allora…ritornerò!” e con quelle parole che nessuno aveva udito, Sasuke era scomparso.

Fine flashback.

Occhi neri quanto la notte si posarono sulla volta celeste, una frase si perse nel vento “E’ giunta l’ora!”.

La mattina seguente, quando Naruto raggiunse le porte di Suna trovò ad attenderlo Gaara.
“Buongiorno, vecchio mio! Sei venuto a salutarmi?” disse Naruto tirando una pacca al ragazzo, che però la parò prontamente con la sabbia.
Gaara lo guardò in tralice, ora che aveva fatto luce sui suoi sentimenti, non sapeva come comportarsi; così decise di mantenere il suo solito modo di fare, cioè impassibile fino all’esasperazione o almeno questo era il suo proposito.
“No, ti accompagno a Konoha!”rispose secco.
“Sul serio? Ma puoi lasciare il villaggio? E perché?”
“In mia assenza sarà Kankuro ad occuparsi del villaggio…Ma deve proprio esserci un perché sul fatto che …ti voglio accompagnare?!” replicò il rosso in tono leggermente alterato.
Naruto era sorpreso, non solo perché l’amico appariva nervoso, ma anche perché sapere che Gaara avrebbe viaggiato con lui lo rendeva stranamente…felice.
“Figurati sono contento se vieni! Così non sarò solo!” e così dicendo i due ragazzi si incamminarono alla volta del villaggio della foglia.
Durante il cammino Naruto fece svariate domande al rosso cercando di coinvolgerlo in una qualsiasi conversazione, il che però si rivelò alquanto difficile se non impossibile; Gaara parlava il minimo indispensabile e quando poteva evitarlo faceva qualche cenno col capo. Alla fine il biondo si arrese e non disse più nulla; in fondo non poteva costringerlo a conversare, non era nella sua natura.
Quando i due ragazzi decisero di fermarsi per passare la notte, si trovavano in una foresta, nei pressi di una piccola cascata che si gettava in un minuscolo lago.
Gaara si sedette con la testa fra le mani, su una roccia che sporgeva dal suolo e cominciò ad offendersi mentalmente con i più diversi epiteti, non una sola volta era riuscito a intavolare un discorso con il biondo, nonostante quest’ultimo gliene avesse offerta l’occasione in continuazione. Era frustrante stare accanto al ragazzo, avrebbe voluto inchiodarlo a un albero e rivelargli senza mezze misure ciò che provava, ma temeva in un suo rifiuto. Dopo aver riflettuto sul correre o meno il rischio di dichiararsi, optò per il non rischiare; ma quando il Kazekage alzò la testa e guardò davanti a se, la visione che lo colse bastò per mandare all’aria la sua decisione.
Candidi raggi di luna baciavano la pelle ambrata e i capelli biondi di Naruto donandogli innaturali riflessi argentei; immersa fino al bacino nelle fresche acque del lago, la Kitsune traspariva sensualità ad ogni gesto, dal portare la mano a scostare le ciocche dorate al rilassarsi del corpo alla brezza notturna.
L’incresparsi dell’acqua fece voltare il biondo, che finì fra le braccia di Gaara. Stretto in quell’abbraccio, la Kitsune sentiva chiaramente il cuore del giovane ninja della sabbia battere furiosamente contro il suo petto; Naruto tentò di allontanarsi, ma le forti braccia del rosso si chiusero ancora più saldamente attorno ai suoi fianchi.
“Non mi lasciare” scandì supplicante il ragazzo.
Alle parole Naruto sgranò gli occhi. Quante volte aveva ripetuto quella stessa frase invano al suo
vecchio compagno? Quante volte aveva sperato che Sasuke lo stringesse a quel modo?
Si dice che l’amore per una persona finisca nel momento in cui si inizia ad amare qualcun altro; sarebbe stato così anche per Naruto? L’occasione per scoprirlo era lì, doveva solo coglierla.
Fu con braccia incerte che Naruto avvolse l’esile vita del rosso; ma questo bastò a incitare quest’ultimo a portare le sue labbra su quelle del biondo, lentamente la lingua di Gaara si insinuò nella bocca dell’altro in cerca della sua gemella. Mentre lunghe dita affusolate risalivano la schiena e si intrecciavano con i morbidi capelli biondi, approfondendo quel bacio che avrebbe dato a inizio a tutto.
Occhi rosso sangue assistevano impassibili alla scena…solo apparenza…nell’animo dell’ignoto osservatore, rabbia…gelosia…odio lottavano contro i sensi di colpa per essere arrivato troppo tardi. Aveva visto abbastanza, e come era venuto se ne era andato in un fruscio di foglie.

Continua...
 
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Moony90
view post Posted on 14/5/2010, 18:56




ma che teneri... certo che gaara a parole è un pò tonto diciamo che si trova meglio ad agire! bellissimo anche questo secondo capitolo!! e spero che gaara riesca a far innamorare naruto prima che questo ci ripensi!
 
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1 replies since 20/1/2009, 11:16   95 views
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