Capitolo 3: Compagni (prima parte).

« Older   Newer »
  Share  
trinh89
view post Posted on 20/1/2009, 11:18




Titolo: Choice (Scelta).
Autore: trinh89.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fanfic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto.
Pairing: GaaraxNaruto; SasuNaru.
Rating: triste, yaoi, lemon.

-Capitolo 3: Compagno (prima parte).

-Mi ha…baciato! Gaara mi ha baciato e io ho risposto! E ora?- Naruto alzò gli occhi sulla persona seduta a qualche passo da lui. Anche l’amico sembrava immerso negli stessi pensieri.
-L’ho baciato! Ho baciato Naruto e mi hai risposto! Cosa faccio?-
//Parlagli//
-E cosa gli dico-
//Le rose sono rosse, i tulipani sono blu Naruto mi piaci perché sei tu?! Ma cosa vuoi dirgli se non ‘ti amo’//
-Sì, adesso glielo dico!- Gaara sollevò il capo, ritrovandosi immerso nell’azzurro cristallino delle iridi di Naruto, il biondo lo stava fissando e prima che il rosso potesse dire qualsiasi cosa chiese “Perché l’hai fatto?”
Gaara non rispose immediatamente, non sapeva come spiegarlo. Le emozioni e le sensazioni appena provate erano ancora vive in lui e si sentiva lo stomaco in subbuglio.
“Rispondimi!” esclamò il biondo in preda a una crisi isterica.
“Io…i-io provo qualcosa per te!” dichiarò il rosso, totalmente imbarazzato. Le guance di Naruto divennero rosse quanto i capelli di Gaara.
“Ah…su-sul serio?” balbettò.
“Sì!”
“Beh…io…anch’io provo qualcosa per te!” .
Ci vollero cinque minuti buoni prima che Gaara metabolizzasse le parole del biondo, altri due per convincersi che non fosse un sogno e infine altri tre per riacquistare lucidità. Nel frattempo Naruto si era avvicinato al ragazzo e aveva poggiato le mani sul volto pallido dell’amico, voleva imprimere nella sua mente ogni singolo particolare di quel viso che avrebbe imparato ad amare più di quello di Sasuke.
Sì, perché aveva deciso che avrebbe dimenticato l’Uchiha, e avrebbe amato con tutto se stesso la persona che aveva di fronte e, come per voler suggellare quel tacito patto con il suo cuore, Naruto baciò nuovamente Gaara.
Mentre le loro lingue erano intente in un acceso duello senza vincitori ne vinti, il rosso aveva sospinto Naruto al suolo coprendolo con il suo corpo e ora dita leggere stavano scorrendo lungo i fianchi della volpe, scivolando vogliose sotto i suoi vestiti e andando poi ad accarezzare ogni centimetro di quella pelle dorata che aveva a lungo sognato.
Abbandonando la calda bocca del biondo, Gaara si mise a cavalcioni sul bacino di Naruto, che sibilò nel momento in cui le loro eccitazioni si scontrarono e dopo un ultimo sguardo carico di desiderio e malizia iniziarono a spogliarsi l’un l’altro, buttando in disparte gli inutili indumenti e rimanendo totalmente nudi. Risistematosi sopra a Naruto, Gaara rimase a contemplare la perfezione di quel corpo scolpito dai duri allenamenti, prima di posare piccoli morsi sul collo del biondo che emise bassi mugolii di soddisfazione, stringendo saldamente le spalle dell’altro; il ragazzo dagli occhi acquamarina spostò le sue attenzioni al petto dove prese a stuzzicare i capezzoli, scendendo poi più in basso, marchiò con piccoli segni scarlatti al suo passaggio il tonico addome, fermandosi poco più sopra della virilità di Naruto. Il rosso tornò ad attaccare le labbra della Kitsune, mentre una mano andò a serrarsi attorno all’asta ormai dura del ragazzo, cominciando a masturbarlo energicamente.
Gemiti e grida sempre più forti riempirono l’aria finché un urlo liberatorio non riporto il silenzio, rotto solo dai tentativi di Naruto di riprendere fiato. Gaara portò la mano intinta del frutto della Kitsune alle labbra assaporandone estasiato il gusto; quando le dita furono completamente ripulite gli scoccò un altro bacio ardente quanto i pomeriggi di Suna e chinatosi fra le gambe ambrate, iniziò a prendere pian piano in bocca tutta l’erezione.
Brividi di puro godimento attraversarono la spina dorsale della Kitsune, mentre le lente suzioni lo stavano portando una seconda volta sull’orlo dell’orgasmo. Gaara lasciò il membro pulsante, impedendo al biondo di venire.
Viso affannato, respiro spezzato…Naruto non riuscì neanche a riprendere fiato che con un gemito strozzato inarcò la schiena, un dito era andato a cerchiare la sua fessura e ora lo stava lentamente penetrando, un altro dito si aggiunse al primo seguito poi da un terzo.
“nh…aaaahh…aaaaahh!!!”, urla di piacere si succedettero presto a quelle di dolore; Naruto era pronto per accogliere il rosso in se e glielo fece capire andando incontro alla mano che premeva avanti e indietro. Gaara estrasse le dita e posizionatosi davanti all’orifizio, si spinse a poco a poco in Naruto stando attento a ogni minimo cenno di disagio da parte del biondo; quando la sua asta fu completamente dentro, il ragazzo iniziò con qualche spinta di prova.
“Aaaaah…Ga-ara!!!”
Il piacere provato mentre il rosso lo preparava ad essere penetrato non era nemmeno lontanamente paragonabile alla sensazione di avere il compagno in se. Continuando ad entrare e uscire lentamente, Gaara osservava incantato l’immenso azzurro degli occhi di Naruto, aspettando con crescente eccitazione l’espressione del biondo nel momento in cui sarebbe venuto in lui.
“…d-di pi…aaah…più…aaah…”, sollecitato dai gemiti della kitsune, il rosso aumentò il ritmo, affondando con forza crescente e colpendo ripetutamente quel punto che aveva il potere di far urlare di pura libidine il biondo. Spinse contro la sua prostata ancora e ancora, fino a quando non venne violentemente in Naruto; il quale colto dal caldo liquido, inarcò la schiena e artigliò quella del rosso.
Gaara uscì dal biondo e distesosi al suo fianco, attirò la Kitsune tra le sue braccia. Stremati dall’amplesso, stettero in silenzio respirando a pieni polmoni per regolarizzare il battito frenetico dei loro cuori.
“Naruto, ti amo!” esclamò Gaara tutto d’un fiato, come un fulmine a ciel sereno.
-L’ho detto!-
//Yuhu!!! Era ora…no, perché come l’avevi detto prima faceva pena…//
“zzz…ronf…zzz…ronf…”
-Ma cos’è?- Gaara abbassò lo sguardo sul viso del biondo, stava dormendo.
-No!!! Non ci posso credere, io mi dichiaro e lui che fa?...Dorme?!-
E con un tasso d’irritazione a livello esponenziale, Gaara raggiunse Naruto nel mondo dei sogni.
Due ragazzi si muovevano velocemente tra un ramo e l’altro, Konoha era ormai vicina e a testimoniarlo vi erano rigogliosi alberi dalle chiome smeraldine.
“Insomma, mi dici cos’hai?” domandò per l’ennesima volta Naruto.
Da quando il biondo si era alzato con l’aiuto di un ‘amorevole’ colpo in testa, il Kazekage non gli aveva rivolto una sola parola e il poveretto non aveva la più pallida del perché.
“E dai! Non puoi ignorarmi così…Qual è il problema?”
“Ieri ti sei addormentato!” rispose infine il rosso.
Un enorme punto di domanda comparve sulla testa di Naruto; Gaara era arrabbiato perché si era addormentato?!
“Ma è normale! Ero stanco!!!” si giustificò innocentemente, inconsapevole di quanto successo.
Gaara sapeva benissimo che non era colpa della Kitsune, ma se lo avesse sentito; non sarebbe stato costretto a trovare nuovamente il coraggio di confessarsi.
Durante il resto del viaggio Naruto non chiese niente all’amico, deciso a risolvere la questione a Konoha. Una volta giunti al portone d’ingresso al villaggio, il biondo fermò Gaara per un braccio, il quale si voltò interrogativo; Naruto però non disse niente, ma lo tirò semplicemente a se dandogli un casto bacio sulle labbra.
“Scusami per qualsiasi cosa abbia fatto!”
Gaara emise un basso e riprese a camminar, il volpacchiotto sorrise raggiante, traducendo il verso del compagno con un “ok”. Camminando l’uno a fianco all’altro per le strade affollate del paese, i due si avviarono verso il palazzo dell’Hokage; Naruto doveva fare rapporto sulla riunione e Gaara doveva porgere i suoi omaggi in qualità di Kazekage.
“Ehi, Gaara…ma noi adesso cosa siamo?” chiese improvvisamente Naruto.
“Nel senso di…” disse Gaara leggermente a disagio.
“Sì…insomma, adesso…siamo insieme?”
“Credo…di sì!”.
Il primo ad entrare nell’ufficio dell’Hokage fu Gaara, che rimase nella stanza poco più di dieci minuti, ma che furono più che sufficienti ad esaurirlo; per quante volte avesse ascoltato le stupide follie della donna non riusciva proprio ad abituarsi ed era sempre costretto a fare appello a tutta la sua buona volontà per non inveire contro di lei, sembrava che l’Hokage si divertisse a portalo al limite dell’esasperazione. (Non sapete quanto XD nd Tsunade)
“Io entro…mi aspetti qui?”
Gaara annuì andandosi poi ad appoggiare alla parete e incrociando le braccia come suo solito; Naruto gli diede un bacio sulla guancia e sparì dietro l’uscio. Appena la porta si chiuse, Naruto fu letteralmente schiattato al suolo da un portentoso german supplex*
“Ahi! Ma che ti è preso, vecchiaccia?!” sbottò il biondo rialzandosi dolorante.
“Niente, moccioso! Era il mio modo per congratularmi con te”
“Gaara te l’ha detto?”
“Con una serie di borbottii indistinti…ma l’ha fatto! Dunque suppongo che la riunione sia andata bene!”
“Si, si…tutto bene…quindi non c’è bisogno del rapporto, vero?” chiese speranzoso la Kitsune.
“Oh sì, invece! Per domani!”
Mentre Naruto si accingeva ad andarsene imprecando, Tsunade lo richiamò.
“Aspetta prima che tu vada devo dirti che ti è stato assegnato un compagno per le missioni future”
Naruto spalancò gli occhi sorpreso,Tsunade era consapevole più di chiunque altro del fatto che lui non volesse nessun partner, non dopo quello che era accaduto in passato.
“Ma lo sai come la penso!”
“Sì, ma è stata una decisione dell’assemblea e nemmeno io posso fare qualcosa”
“E chi sarebbe?”

Continua...
 
Top
Moony90
view post Posted on 14/5/2010, 19:06




iuuu vai ragazzi! naruto sei senza cuore per una volta che aveva parlato il ragazzo adesso diventa timido e si ammutolisce (di nuovo!!!)
tsunade regna sempre e comunque è una grande!
mi preoccupa sto fatto del compagno... credo che lo scoprirò domani chi è ..adesso il mio tempo libero si è esaurito! complimenti ancora!
 
Top
1 replies since 20/1/2009, 11:18   105 views
  Share